Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
lunedì 26 luglio 2021
EPPUR SI MUOVONO. - Rino Ingarozza
giovedì 29 ottobre 2020
Il premier e la guerra dei matti. - Gaetano Pedullà
L’impennata dei contagi è inarrestabile, la Francia torna in lockdown, le Borse di tutto il mondo crollano, ma in Italia si continua con le polemiche su cosa chiudere o non chiudere, e a chi tocca deciderlo. L’opposizione con in testa Salvini non offre aperture al Governo neppure su un decreto che al di là del brutto nome (Ristori) distribuisce subito oltre cinque miliardi, mentre le Regioni procedono in ordine sparso: chi ferma le scuole, chi lascia i ristoranti aperti fino alle 23, chi ha sul tavolo previsioni di ricoveri ospedalieri insostenibili e non volendo assumersi la responsabilità di scelte impopolari come il coprifuoco di grandi città sfruculia il ministero della salute, per capire se gli atti del ministro ancora contano più delle interviste in tv di un suo consulente.
Siamo la culla della civiltà, ma in nome del diritto di ciascuno di fare quello che ci pare assistiamo inerti ad assurde manifestazioni di piazza, e dobbiamo pure sorbirci i sofisticati interventi televisivi di chi giustifica questi stronzi che bruciano auto e devastano vetrine, perché senza lavoro si muore mentre chi si becca il Covid è in gran parte asintomatico. E pazienza se muoiono ogni giorno centinaia di persone.
L’Italia grazie al buonsenso di chi sta governando, e che probabilmente anche i peggiori detrattori un giorno ringrazieranno, sta cercando di evitare un nuovo game over delle attività. Perciò in piena emergenza far guerra all’Esecutivo è da folli, come lo è anche nella stessa maggioranza chi pensa alle poltrone. Ma di questi tempi mancano tante cose, ma non i matti in circolazione.
https://www.lanotiziagiornale.it/editoriale/il-premier-e-la-guerra-dei-matti/
domenica 3 marzo 2019
In 200mila a Milano contro il razzismo.
mercoledì 14 novembre 2012
Non chiedetemi di esprimere solidarietà a chi difende il potere.
Non chiedetemi di esprimere solidarietà
a chi è venuto con la divisa antisommossa
a difendere il potere dagli studenti che chiedono di studiare
dai lavoratori che chiedono di lavorare
dalle mamme che chiedono di crescere i figli
dagli affamati che chiedono di mangiare
dai popoli che chiedono di emigrare dalle guerre.
Non chiedetemi di esprimere solidarietà
a chi difende un buco in montagna pieno di mazzette.
Non chiedetemi di esprimere solidarietà
a chi pesta un ragazzino di 10 anni.
Io so solo che le banche stanno riducendo alla fame i popoli europei e non solo, ho messo questa foto perchè stasera parleranno dello sbirro che si è fatto male negli scontri, mentre non si parlerà del fatto che tutte le manifestazioni vengono represse dalla polizia, indistintamente, se avvengono in luoghi diversi e per motivi diversi. Questo bambino è spagnolo, questo bambino deve essere difeso e con lui il suo futuro, il resto è chiacchiericcio.
mercoledì 26 settembre 2012
Madrid, il video delle polemiche: poliziotti picchiano un collega infiltrato. - Matteo Cruccu
Le immagini mostrano gli agenti che picchiano un incappucciato fintanto che questi non si fa riconoscere.