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lunedì 29 aprile 2019

MARTE, dopo la scoperta della “Stonehenge marziana”, trovati altri siti Megalitici nella regione di Nilosyrtis Mensae. - Massimo Fratini

La Mars Orbiter Mission, nota anche con la denominazione informale di Mangalyaan, è stata la prima missione per l’esplorazione di Marte dell’Indian Space Research Organisation (2014-2015) e orbitando intorno al Pianeta Rosso, aveva scattato alcune immagini nella regione di Nilosyrtis Mensae, una zona di Marte che si trova nel quadrilatero Casius, a nord ovest di Utopia Planitia. In alcune di queste fotografie spettacolari sono state trovate, oltre alla MarHenge (la Stonehenge marziana), una zona in cui vi sono due cerchi di pietre con alcune rocce sparse ma disposte in modo circolare e che fanno pensare a due siti megalitici.
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I ricercatori che hanno scoperto la prima collina di rocce megalitiche, l’hanno rinominata “MarsHenge”, appunto una sorta di Stonehenge marziana. Come detto sopra, in altre immagini scattate dal Mars Orbiter Mangalyaan, sono visibili due cerchi di pietre, ovvero formazioni rocciose circolari, che fanno pensare alla presenza di altri siti megalitici nella regione Nilosyrtis Mensae.
presenza di siti megalitici nella regione Nilosyrtis Mensae
Nell’immagine ad alta risoluzione della collina MarHenge (foto sotto), si possono osservare due cerchi di pietre e un quadrato nel suo centro. Questa non è la prima volta che vengono osservate formazioni rocciose e altre strutture misteriose in decine di foto di Marte, poi per giunta sempre disposte a cerchio. Abbiamo trovato misteriose piramidi, cupole, sfingi e tanto altro ancora, ma ora questa formazione di rocce chiamata MarsHenge continua a far discutere gli esperti, appassioanti di UFO e Alieni e poi gli scettici.
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La formazione misteriosa poggia su un cumulo che sale dalla terra ed è  chiaramente visibile come sia circondata da un fosso.  Questa formazione rocciosa misteriosa assomiglia chiaramente alla ben nota Stonehenge in Gran Bretagna ed è molto improbabile che sia il risultato di Madre Natura.
stonehenge_marshenge
E’ possibile che siamo di fronte ai resti di un antico monumento su Marte o a una più antica costruzione? Questo indica che antiche civiltà aliene hanno abitato il Pianeta Rosso migliaia di anni fa, come alcuni scienziati suggeriscono. L’immagine fornita dall’Orbiter è una delle fotografie più controverse di Marte non sarebbe un effetto ottico o un fenomeno naturale.Le persone che hanno esaminato l’immagine e l’hanno confrontata con una fotografia della veduta aerea di Stonehenge credono che queste due immagini messe a confronto abbiano certe somiglianze che non possono essere trascurate.
Risultati immagini per Stonehenge" on Mars
Altri cerchi di pietre e sospetti siti megalitici compaiono nelle immagini della missione indiana Mars Orbiter Mission, nota anche con la denominazione informale di Mangalyaan. Le fotografie scattate a nord ovest di Utopia Planitia, mostrano sospetti siti megalitici con blocchi di pietre anche triangolari, forse residui di vecchie Stonehenge, ma che potrebbero essere andate quasi distrutte con il passare del tempo e solo attraverso le fotografie satellitari, sono ancora visibili nella loro forma e geometria.
Gli scettici dicono che non ci sia niente di speciale nelle immagini e che i blocchi di pietre fotografate dal satellite indiano sulla superficie del Pianeta Rosso, non hanno analogie di sorta a quelle che si trovano in Gran Bretagna. E sostengono che questi cerchi di pietre possono essersi formati come risultato di processi naturali, previsti anche qui sulla Terra. Per alcuni ufologi e cacciatori di alieni, è possibile che queste formazioni rocciose circolari possono essere strutture artificiali e non il risultato di Madre Natura o il fenomeno ottico della pareidolia.
Ipotesi affascinanti, ma improbabili. 

lunedì 18 marzo 2019

A Stonehenge grandi feste e banchetti nel Neolitico.

Il complesso megalitico di Stonehenge teatro di partecipate feste e banchetti nel Tardo Neolitico (fonte: Pixabay) © Ansa
Il complesso megalitico di Stonehenge teatro di partecipate feste e banchetti nel Tardo Neolitico (fonte: Pixabay)

I partecipanti arrivavano da tutta la Gran Bretagna.


Non erano riti per pochi eletti quelli che si celebravano a Stonehenge nel Tardo Neolitico, tra il 2.800 e il 2.400 a.C., ma grandi feste che attiravano persone da tutta l’antica Gran Bretagna, compresi gli attuali territori di Galles e Scozia. Secondo quanto riportato nello studio pubblicato sulla rivista Science Advances, c’erano infatti sontuosi banchetti, ricchi di cibi ricercati, come lo era a quel tempo la carne di maiale. Lo indicano i resti riportati alla luce nella zona da un gruppo dell’Università gallese di Cardiff, coordinati da Richard Madgwick.

I ricercatori hanno analizzato, attraverso tecniche di indagine basate su elementi radioattivi, i resti di 131 maiali rinvenuti nei territori intorno al complesso megalitico di Stonehenge. Hanno, così, ricostruito i movimenti delle comunità di esseri umani in Gran Bretagna durante il Tardo Neolitico.

I risultati, spiegano gli autori della ricerca, “mostrano un livello di interazione e complessità sociale inaspettato”. Gli individui percorrevano anche centinaia di chilometri per partecipare a questi riti e banchetti. Segno, concludono gli esperti, “di un’elevata mobilità, superiore a quanto ipotizzato finora”.