Peggiorano le condizioni delle famiglie piemontesi: una su quattro ha difficoltà a pagare bollette e affitto, crescono quelle che non riescono a fronteggiare le spese per la salute, per la scuola e persino quelle alimentari. Per la prima volta il numero di chi s’indebita supera quello di chi risparmia, non era successo nemmeno nell’anno di più forte crisi, il 2008. I dati sono dell’Ires che ha pubblicato la rilevazione annuale del Clima d’opinione, effettuata nel mese di febbraio 2013.
Scendono dal 4 all’1,5% le famiglie che registrano un miglioramento e aumentano di molto (dal 46 al 56,7%) quelle che peggiorano. L’uscita di molte famiglie dal “limbo” di chi si manteneva fra miglioramento e peggioramento della situazione economica è quindi avvenuta verso il basso. In compenso le prospettive future, pur rimanendo negative, lo sono leggermente meno che nell’anno precedente: per il 10,4% circa delle famiglie la situazione personale migliorerà nel 2013 (all’incirca come l’anno scorso), mentre quelli che vedono nero scendono dal 30 al 27,7%. Aumenta però dal 19 al 24% la percentuale di chi ha difficoltà a fare quadrare il bilancio familiare e sono un po’ di meno quelli che riescono a risparmiare (dal 23,4 al 22,8%). Crescono quindi quelli che si indebitano o erodono le riserve (dal 19,9 al 26,3%).
Cresce ancora di più il numero di chi ha difficoltà nelle spese per la salute, che passa dall’11 al 24% e con le spese scolastiche (dal 7% a quasi l’11%). Persino per le spese alimentari si passa dal 6% al 13,9%, più che un raddoppio. In generale le famiglie con difficoltà per almeno un motivo (casa, salute, scuola, alimentari, debiti, servizi alla persona) passano dal 43,2% al 51,9%, valore superato solo nel 2008. Così le persone in difficoltà superano quelle senza alcuna difficoltà (anche questo si era verificato solo nel 2008).