REGGIO EMILIA. «La Regione Emilia Romagna è a favore dell’impiego massivo delle energie rinnovabili, ma non possiamo però permetterci il consumo di suolo agricolo per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, che devono essere posizionati sui tetti, in sistemi agrivoltaici in cave dismesse e in tutti quei siti che non sottraggono terreno alla produzione agricola. A livello mondiale i terreni fertili sono in diminuzione e dobbiamo preservare quelli del nostro territorio per avere un’agricoltura strutturata, forte e competitiva». Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi nel firmare, alla presenza del presidente regionale di Coldiretti Nicola Bertinelli, del direttore regionale Marco Allaria Olivieri e del delegato Coldiretti Giovani Impresa Emilia Romagna Andrea Degli Esposti, la petizione lanciata in tutta Italia da Coldiretti Giovani Impresa a tutela del suolo agricolo, chiedendo alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra.
I giovani agricoltori della Coldiretti propongono che le Regioni e gli enti locali identifichino nelle aree da bonificare, nei terreni abbandonati, nelle zone industriali obsolete e nei tetti delle strutture produttive anche agricole, il luogo idoneo all’installazione del fotovoltaico per la corretta produzione di energia da fonti rinnovabili. Il consumo di suolo agricolo destinato al fotovoltaico a terra – afferma Coldiretti Giovani Impresa – minaccia il futuro alle nuove generazioni di agricoltori.
Gazzetta di Reggio