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giovedì 29 ottobre 2020

Milano, manca il personale. Fiera svuota anche le Rsa. - Andrea Sparaciari

 

Doveva essere il jolly nel momento della crisi, invece l’Ospedale alla Fiera di Milano si sta rivelando un enorme problema per la sanità lombarda. Il motivo? La mancanza di personale. Mentre gli ospedali milanesi collassano sotto il peso dei ricoveri – “non c’è più posto per i pazienti. Avanti così, si rischia di morire in ambulanza o in casa, come accadeva in primavera”, avvertiva ieri Maurizio Viecca, primario di Cardiologia all’ Ospedale Sacco – l’Astronave di Guido Bertolaso si prendeva cura di soli 12 pazienti, affidati ai medici del Policlinico.

Ma per rendere operativi tutti i 102 posti annunciati servirebbero 102 rianimatori e 306 infermieri. Forze che gli uffici dell’assessore Giulio Galera non trovano. A testimoniare l’affanno di questi giorni, le due delibere della Direzione Welfare emanate nell’arco di sei giorni. Con la prima, la determina del 21 ottobre – come anticipato dal Fatto – si stabiliva che 7 ospedali lombardi (Policlinico, Niguarda, San Gerardo, San Matteo, Varese, Legnano/Busto, Humanitas) dovessero fornire altrettante équipe sanitarie. Ognuna, composta da 16 medici e 48 infermieri che avrebbe dovuto occuparsi di un modulo da 16 posti letto di Ti, la “struttura a stecca”.

Un ordine di scuderia suonato a vuoto, perché, come racconta un medico al Fatto, “con il casino che c’è, è finita l’epoca nella quale Trivelli (Marco, dg della sanità, ndr) scrive e le direzioni sanitarie si mettono sull’attenti!”. E, infatti, le équipe non sono arrivate. Perché, come dice il consigliere regionale di +Europa, Michele Usuelli, “in guerra, gli eserciti si tengono stretti i loro soldati migliori”, nel caso specifico, gli anestesisti-rianimatori. Tanto che Trivelli è costretto a diramare un’altra delibera il 26 ottobre, con la quale rivolge al personale di “tutte le strutture accreditate regionali” una chiamata “a collaborare per consentire l’attivazione delle Strutture sanitarie temporanee” di Milano e Bergamo.

E così pur di occupare l’Astronave in Fiera, si svuotano gli ospedali e le Rsa. La nuova delibera prevede infatti sì di mantenere la struttura a stecca, ma le équipe saranno composte da sanitari (liberi professionisti, partite iva, precari) di strutture diverse, che non hanno mai lavorato insieme. E, per invogliare a rispondere alla call – “preferibilmente su base volontaria” – sono stati previsti premi e incentivi. “A tale personale verrà riconosciuta l’indennità di missione, la possibilità di alloggiare, senza alcun onere, in strutture ricettive nei pressi della temporanea sede lavorativa (…), nonché l’accesso a sistemi di premialità concordati con le Ooss di categoria”. Un sistema premiale che sta creando un effetto perverso: siccome di infermieri sul mercato ce ne sono pochi, molti di quelli che stanno rispondendo provengono dalle Rsa. Così sono sempre di più le residenze che si stanno ritrovando senza personale. Alla Fondazione Carisma di Bergamo, secondo la Fp-Cgil, “su 100 infermieri, hanno fatto richiesta di trasferimento in 50”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/10/29/milano-manca-il-personale-fiera-svuota-anche-le-rsa/5983593/

Ne avessero azzeccata una!

sabato 27 aprile 2013

Spagna in rivolta.




Spagna, assedio al Parlamento ieri 25/4/2013 E L'INFORMAZIONE ITALIANA NASCONDE TUTTO!

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=370214836416242&set=a.129496543821407.20587.128744460563282&type=1&theater



LA DISPERAZIONE DELLA SPAGNA STRETTA NEL DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE 

A Madrid un migliaio di giovani convocati dalla piattaforma "En Pie!" (in piedi) si sono riuniti per occupare la piazza antistante il Congresso. C'erano più poliziotti che manifestanti. Mille e quattrocento agenti erano impegnati a difesa della piazza: ai lanci di bottiglie, petardi e pietre hanno risposto con alcune cariche.
I
l bilancio è di una quindicina di manifestanti fermati, mentre sono ventinove i feriti, non gravi, tredici dei quali poliziotti.
Gli “indignados” si erano in anticipo chiamati fuori da una manifestazione che incitava alla “rivolta popolare”. Tra le bandiere anarchiche e repubblicane campeggiava uno striscione "6,2 milioni di ragioni". Chiaro il riferimento alla cifra-record dei disoccupati appena comunicata dal Governo.


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