In Consiglio dei ministri il testo da 100 articoli con fondo perduto, rilancio delle moratorie e pacchetto lavoro.
I punti chiave
- Aiuti a fondo perduto
- Imprese in perdita
- Scadenze fiscali e contributive
- Lavoro e occupazione
- Sanità
- Le altre misure
Sale a 100 articoli la bozza del nuovo decreto
sostegni con cui il Governo conta di sfornare una nuova tornata di aiuti da 35
miliardi per sostenere imprese, professionisti, l’occupazione, la liquidità, la
salute e ai servizi territoriali. Nella riunione tecnica di ieri sera per
chiudere il provvedimento è spuntato anche un nuovo finanziamento agli
incentivi per la rottamazione e l’acquisto di veicoli meno inquinanti, anche se
sempre a benzina o diesel. Una voce che potrebbe anche non entrare subito nel
testo oggi all’esame del Consiglio dei ministri, ma che potrebbe essere
presentata come emendamento alle Camere.
Aiuti a fondo perduto.
Per gli aiuti a fondo perduto sarebbe confermato
l’impianto definito nelle ultime settimane che prevede un anticipo con il
pagamento automatico di un bonifico uguale a quello che le partite Iva con
ricavi o compensi fino a 10 milioni hanno ricevuto con il primo decreto sostegni convertito in
legge ieri sera dalla Camera. A questo si potrà aggiungere, su richiesta del
contribuente e se spettante, una somma aggiuntiva per compensare le perdite in
più dei primi tre mesi 2021. Sempre su scelta delle imprese in perdita (almeno
il 30% del fatturato) si potrà ottenere un ulteriore aiuto a fondo perduto a
titolo di saldo calcolato però non più sul fatturato ma sulla redditività, e
dunque sui dati di bilancio e della dichiarazione dei redditi per le aziende in
contabilità semplificata. Importo che sarà però al netto degli aiuti già
ricevuti con gli altri decreti anti crisi nel corso del 2020 e 2021.
Imprese in perdita.
Con il nuovo decreto arriverà anche un ulteriore
taglio ai cosiddetti costi fissi sostenuti dalle imprese in perdita: torna il
credito d’imposta del 60% sugli affitti commerciali e quelli di azienda, un
taglio di un altro mese sui costi fissi delle bollette elettriche e un fondo da
600 milioni di euro gestito dai Comuni per ridurre la Tari.
Scadenze fiscali e contributive.
Salvo cambi di rotta, il decreto dovrà ratificare
anche gli ultimi comunicati legge in tema di scadenze fiscali e contributive,
con lo spostamento fino al 30 giugno dello stop alla notifica degli oltre 40
milioni di cartelle esattoriali e lo slittamento al 20 agosto del termine già
scaduto il 17 maggio per il pagamento dei contributi previdenziali e
assistenziali di oltre 3,7 milioni di commercianti e artigiani. Una proroga
ponte in attesa che entri in vigore il decreto interministeriale sull’anno
bianco per i contributi di autonomi e professionisti introdotto dall’ultima
legge di bilancio.
Lavoro e occupazione.
Al pacchetto lavoro e occupazione dovrebbero andare
tra i 5 e i 6 miliardi per l’introduzione di diversi strumenti necessari a
ridurre l’impatto del termine del blocco dei licenziamenti oggi fissato al 30
giugno (e al 31 ottobre per le imprese più piccole). Arrivano così sgravi al 100%
fino a 6mila euro per il contratto di rioccupazione e nuove norme sui contratti
di solidarietà, con l’estensione dei contratti di espansione alle imprese da
100 dipendenti in su che rappresentano, ha sottolineato il ministro Andrea
Orlando ieri alla Camera, una «importante anticipazione» di nuove «forme di
flessibilità» verso la pensione di cui bisognerà valutare «gli effetti» in
vista della fine di Quota 100.
Sanità.
Il pacchetto presentato dal ministro della Salute
Roberto Speranza punta a stanziare 500 milioni per recuperare il tempo perduto
per le troppe visite mediche e ricoveri saltati o rinviati dalle strutture
sanitare nell’ultimo anno di emergenza sanitaria. I fondi saranno utilizzati
anche per rafforzare i servizi di assistenza psicologica sul territorio,
soprattutto dedicati ai minori.
Le altre misure.
Per le famiglie in difficoltà arriveranno altri 4 mesi
di Reddito di emergenza e 500 milioni assegnati ai sindaci per distribuire
buoni per spesa, affitti e b0llette. Mentre per gli under 36 sarebbe stata
confermata la norma che prevede sconti fiscali e garanzie rafforzate per
l’acquisto della prima casa. A completare il quadro degli aiuti c’è il rilancio
delle moratorie sui prestiti e degli incentivi fiscali alla crescita
patrimoniale delle imprese, a partire dalle banche.
IlSole24Ore