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mercoledì 7 ottobre 2020

L’ultima di Gallera e Fontana: vaccini pagati il quintuplo. - Andrea Sparaciari

 


Dopo la gara flop - 26€ anziché 5.

Ventisei euro a dose. È il prezzo stratosferico che Regione Lombardia ha accettato di pagare il 1° ottobre 2020 alla Falkem Swisse pur di assicurarsi 400 mila dosi di vaccino quadrivalente antinfluenzale, per un totale di 10.400.000 euro. Un’enormità, se si considera che sul mercato – in condizioni normali, quando cioè si dovrebbero fare le gare per i vaccini antinfluenzali, a primavera – la stessa dose costa in media non più di 5,50 euro più iva. Tanto per esempio l’ha pagata la Regione Puglia a luglio scorso. Ma quando sei con l’acqua alla gola, accetti di tutto. E il Pirellone, rimasto drasticamente a secco di scorte di vaccini, era oltre l’acqua alla gola. Tanto che quest’ultima gara l’aveva indetta il 30 settembre scorso, era partita il 1° ottobre senza però apparire sul sito di Aria (agenzia che si occupa degli acquisti per il Pirellone), è stata chiusa il giorno successivo, cioè il 2 ottobre, ieri è stata aggiudicata definitivamente. Oltre ad aver accettato i 26 euro a dose, la Regione ha anche concesso al venditore termini di consegna delle dosi molto laschi (“entro il mese di novembre”) e ha anche rinunciato alla fidejussione normalmente prevista in questo tipo di contratti. Tutto pur di avere le benedette dosi.

Per capire quanto Gallera fosse in difficoltà, basta pensare che la stessa Regione Lombardia, in una delle tante gare per gli antinfluenzali indette da febbraio a oggi (in tutto 10: oltre a quella di ieri, 4 andate a buon fine, un positiva solo in parte perché non completa e 4 tra annullate e deserte), a luglio scorso era riuscita ad accaparrarsi 200 mila dosi di quadrivalente, la stessa tipologia di vaccino, a 7,70 euro. Ma era un secolo fa. Cosa è cambiato da luglio a ieri? Tutto. Ovvero, la regione più colpita d’Italia dal Covid si è ritrovata con scorte di antinfluenzale insufficienti per coprire le classi a rischio – gli over 65, i bambini da 0 a 6 anni, i malati cronici e gli operatori sanitari -, a causa di gare annullate per il tentativo di risparmiare o andate a vuoto a causa della mancanza di concorrenti. Il 23 marzo scorso, per esempio, Aria annulla una gara per 1,3 milioni di dosi perché giudica il prezzo proposto dall’unico partecipante – 5,9 euro a dose – troppo alto rispetto alla base d’asta fissato 4,5 euro . Ma è solo uno degli innumerevoli errori di una campagna acquisti fallimentare. Tanto che oggi, secondo i dati di Aria, il Pirellone dispone di circa 2,8 milioni di dosi di vaccino, contando anche quelle appena aggiudicate. Tuttavia la platea è molto più vasta: solo i bambini 0-6 anni, secondo l’Istat, sono 577.960, mentre gli over 60 sono 2.933.291. A questi vanno poi aggiunti i cronici e i sanitari. Il Pd aveva stimato in almeno 5 milioni il fabbisogno. Forse un po’ troppo, ma di sicuro molto più ampio della disponibiltà.

Di sicuro non saranno vaccinati i dipendenti della sanità privata – ai quali per la prima volta non sarà dato il vaccino dalla Regione – né gli operatori delle Rsa, dove si vivrà il paradosso di pazienti vaccinati ma il personale no. Idem per i dipendenti del comune di Milano. Ma per Gallera va tutto bene, tanto che solo ieri dichiarava: “Si partirà nella seconda metà di ottobre, stiamo definendo le date precise, la macchina è pronta. Regione Lombardia si è mossa addirittura presto, arriva nel momento giusto ad avere le dosi giuste di vaccini. Il vaccino si fa tra fine ottobre e novembre”.

(foto ilFQ)

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/10/07/lultima-di-gallera-e-fontana-vaccini-pagati-il-quintuplo/5957064/

lunedì 17 giugno 2019

L’America si ritrova incastrasta con un caccia invisibile da 400 miliardi di dollari che non è in grado di combattere. - David Axe



Questi velivoli hanno diversi difetti, precedentemente non dichiarati, “di categoria 1,” termine che, in gergo tecnico militare, indica l’esistenza problemi che possono impedire ad un pilota di portare a termine la propria missione.
Ecco una cosa che il pubblico non conosceva fino ad oggi: se uno dei nuovi caccia stealth F-35 americani dovesse impegnarsi in un elevato angolo di cabrata per evitare un attacco nemico, a causa di alcuni difetti di progettazione, l’aereo potrebbe improvvisamente andare fuori controllo e precipitare.
Inoltre, alcune versioni dell’F-35 non possono accelerare a velocità supersonica senza fondere i propri piani di coda o danneggiare il costoso rivestimento che contribuisce a fornire ai velivoli la capacità di sfuggire ai radar.
Il programma Joint Strike Fighter da 400 miliardi di dollari del Pentagono, uno dei più grandi e costosi programmi di armamento della storia, è sotto accusa da oltre un decennio per ritardi, costi alle stelle, problemi di progettazione e inconvenienti tecnici.
Ma le notizie sorprendenti di mercoledi scorso, riportate dalla pubblicazione commerciale Defense News, rivelano difetti che in precedenza erano noti solo al costruttore Lockheed Martin, ai militari e agli acquirenti stranieri dell’aereo.
I problemi appena emersi sottolineano la potenziale fragilità della potenza aerea americana, dal momento che i vari servizi della difesa sono impegnati sostituire un numero sempre maggiore degli aerei da combattimento più datati con ben 2.300 F-35, sperando in questo modo di essere in grado di affrontare le sempre più letali forze aeree cinesi e russe.
Questi problemi potrebbero anche aiutare a spiegare il perché il Segretario alla Difesa Patrick Shanahan avrebbe descritto il programma F-35 definendolo “fottuto.”
Defense News ha ottenuto documenti militari che descrivono in dettaglio una vasta gamma di problemi seri che interessano due delle tre versioni dell’F-35. L’F-35A dell’Air Force sembra essere esente da questi ultimi difetti, ma l’F-35B ad atterraggio verticale del Corpo dei Marines e l’F-35C abilitato alle portaerei della Marina sono entrambi afflitti da quelli che i militari definiscono carenze di “categoria 1.(Nel gergo militare, un difetto di categoria 1 potrebbe impedire al pilota di portare a termine la propria missione).
I responsabili del programma F-35 e l’ufficio del Segretario della Difesa non hanno risposto alle richieste di commenti.
Un problema, secondo la documentazione militare in possesso di Defense News, era emerso durante i voli di prova nel 2011. Nei test del 2011, un F-35B e un F-35C erano stati fatti volare a Mach 1.3 e Mach 1.4. Un’ispezione post-volo nel novembre 2011 aveva rivelato che l’F-35B aveva riportato “bolle e abrasioni” sul rivestimento stealth.
Ulteriori test supersonici nel dicembre 2011 avevano rivelato danni strutturali su un F-35C, derivanti dalle altissime temperature generate dall’unico motore Pratt & Whitney dell’aereo, uno dei motori per caccia più potenti mai realizzati.
Per evitare danni del genere, l’esercito ha ordinato ai piloti dell’F-35B e dell’F-35C di non volare a velocità supersonica per più di un minuto alla volta.
Ma ciò potrebbe rendere impossibile ai piloti raggiungere, o evitare, aerei da combattimento russi e cinesi che possono volare senza restrizioni oltre la velocità del suono. “E’ impossibile, con simili limitazioni, per la Marina o il Corpo dei Marines utilizzare l’F-35 contro una pari minaccia,” ha asserito Defense News, riportando le conclusioni dei documenti in suo possesso.
I risultati dei test ottenuti da Defense News hanno rivelato anche una seconda carenza di categoria 1, poco nota in precedenza, nei tipi F-35B e F-35C. Se, durante una cabrata ripida, l’angolo d’attacco (l’angolo fra il piano alare e il flusso dell’aria) del caccia supera i 20 gradi il velivolo potrebbe diventare instabile e potenzialmente incontrollabile.
Per prevenire un possibile incidente, i piloti dovrebbero evitare cabrate ad alto angolo d’attacco ed altre difficili manovre. “I piloti degli F-35 hanno concordato che, in tali circostanze, è molto difficile ottenere le massime prestazioni dal velivolo,” ha riferito Defence News, citando i documenti in suo possesso.
Le implicazioni sono agghiaccianti. In un combattimento ravvicinato con un jet russo o cinese che può superare un angolo di attacco di 20 gradi, il pilota di un F-35 potrebbe trovarsi in serio svantaggio.
La rivelazione dei due difetti di prestazioni arriva in un momento critico per il programma F-35, vecchio ormai di 18 anni.
I funzionari del Pentagono hanno in progetto di terminare la fase di collaudo e sviluppo dell’F-35 verso la fine del 2019 e dare subito dopo il via libera alla produzione di massa dell’aereo.
Il caccia stealth gode di un forte sostegno da parte del Congresso, dovuto in parte alle migliaia di posti di lavoro sostenuti dal programma JSF, anche se al costo di circa 10 miliardi di dollari l’anno per i contribuenti americani. In previsione al via libera per la produzione di massa, il Pentagono e la Lockheed hanno raggiunto, agli inizi di giugno, un accordo informale su un contratto da 34 miliardi di dollari per 470 F-35.
L’Air Force ha dichiarato a The Daily Beast di essere fiduciosa riguardo alla sua versione dell’F-35. “I piani di dispiego e schieramento dell’F-35 non sono cambiati,” ha dichiarato il Comando del Combattimento Aereo dell’Aeronautica. “L’F-35 gioca un ruolo essenziale per il predominio americano nel combattimento aereo e siamo molto fiduciosi nelle sue capacità e prestazioni.
I militari e la Lockheed hanno identificato alcune possibili soluzioni ai problemi rivelati da Defence News. Un nuovo rivestimento potrebbe minimizzare il danno da calore. Un miglior software di controllo del volo potrebbe ridurre il rischio di un incidente durante le manovre difficili. Ci aspettiamo che questo problema venga risolto o minimizzato,” ha detto Greg Ulmer, vicepresidente della Lockheed, riferendosi al rischio di incidenti.
Ma se il programma non applica le correzioni prima dell’avvio della produzione di massa dell’F-35, è possibile che questi difetti vengano replicati pari-pari su decine o addirittura a centinaia di F-35. Ripristinare in un secondo tempo i jet carenti potrebbe costare miliardi di dollari.
In larga misura, il danno è ormai fatto. A causa della controversa decisione del Pentagono di produrre gli F-35 mentre erano ancora in fase di valutazione, Lockheed ha già consegnato circa 400 F-35 di prima serie all’Aviazione degli Stati Uniti, alla Marina, al corpo dei Marines e agli alleati statunitensi, come il Regno Unito e Israele.
L’Air Force, i Marines e Israele hanno già schierato i loro F-35 in combattimento contro gruppi di militanti armati di armi leggere.
Più di 100 di quei primi F-35 sono modelli B, che non possono volare in sicurezza oltre il muro del suono o cabrare troppo bruscamente. Avranno bisogno di essere sistemati. Non sarà a buon prezzo. I militari stanno già spendendo miliardi di dollari per modificare gli F-35 più vecchi. Il conto potrebbe diventare ulteriormente più salato, per rimediare ai difetti rivelati da Defence News.
Gli aggiornamenti richiederanno  tempo. “I vari servizi dovranno aspettare cinque anni o più per ottenere un velivolo perfettamente funzionante, se mai lo otterranno,” ha dichiarato a The Daily Beast Dan Grazier, analista del Project on Government Oversight [POGO] a Washington, DC.
Nel frattempo, i servizi della difesa possiedono decine di F-35 che non possono essere schierati in sicurezza in un combattimento ad alta tecnologia, secondo Grazier. “Il programma non è sicuramente pronto per il servizio attivo.”
David Axe
Fonte: thedailybeast.com
Link: https://www.thedailybeast.com/america-is-stuck-with-a-dollar400-billion-stealth-fighter-that-cant-fight?source=twitter&via=desktop
13.06.2019
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org