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domenica 31 maggio 2020

Fase 2: Dalle mascherine ai cinema, ecco cosa non si potrà ancora fare dopo il 3 giugno.


Un cameriere serve da bare con la mascherina e la visiera in un locale a Torino.

Niente baci e abbracci: resta l'obbligo di distanziamento sociale. E non si può uscire di casa con la febbre se si ha una infiammazione respiratoria con febbre sopra 37.5.

Via la (vituperata) autocertificazione ma non le mascherine o l'obbligo di consumare ai tavoli entro una certa ora. La 'Fase 3' delle misure anti-pandemia non è certo un 'tana libera tutti' e permangono una serie ben precisa di divieti da rispettare.
Ecco cosa non si potrà fare anche dopo il via libera della circolazione tra le regioni:
TOGLIERE MASCHERINE - Non ci si potrà togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto.
NIENTE BACI E ABBRACCI - L'arrivo della Fase 3 non prevede allentamenti per quanto riguarda i contatti fisici: restano le norme previste del Dpcm in vigore che prevede l'obbligo del distanziamento sociale a un metro.
LA QUARANTENA RESTA OBBLIGATORIA - Non può uscire di casa chi ha una infezione respiratoria con febbre superiore ai 37,5 gradi.
ANCHE LA MOVIDA RESTA OFF LIMITS - Niente assembramenti che restano vietati su tutto il territorio nazionale. 
NIENTE CONSUMAZIONI 'A TUTTE LE ORE' - Restano 'sorvegliati speciali' i luoghi delle città più frequentati per la presenza di bar e ristoranti e rimane l'obbligo di consumare ai tavoli entro una certa ora.
NIENTE CENTRI ESTIVI, MA ANCORA PER POCO - Non riaprono ancora i centri estivi per i minori che potranno, però, ripartire dal 15 giugno.
NO AGLI SPETTACOLI (PER ORA), NEMMENO SE ALL'APERTO - Stessa data di riapertura per cinema e teatri  mantenendo però il rispetto della distanza di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1.000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.

giovedì 30 aprile 2020

Fase 2, le misure per gli esercizi commerciali.

IMMAGINE SUPERMERCATO

Nella cosiddetta "fase 2" gli esercizi commerciali la cui attività non è sospesa, al fine di limitare e contrastare la circolazione del nuovo coronavirus e garantire acquisti in sicurezza, devono rispettare le seguenti misure di igiene e prevenzione previste dal decreto del 26 aprile.
1. DISTANZA
Assicurare il mantenimento di un metro di distanza interpersonale in tutte le attività
2. PULIZA DEI LOCALI 
Garantire l'igiene ambientale con una frequenza di almeno due volte al giorno 
3. ARIA 
Mantenere un'adeguata aerazione naturale e il ricambio d'aria
4. IGIENE DELLE MANI
Mettere a disposizione gel igienizzante per la disinfezione delle mani (in particolare accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento) 
5. MASCHERINE
Utilizzare le mascherine negli ambienti chiusi e dove non sia possibile il distanziamento sociale
6. GUANTI
Usare guanti "usa e getta" nelle attività di acquisto, in particolare in caso di alimenti e bevande 
7. INGRESSI DILAZIONATI
Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità:
  • attraverso ampliamenti delle fasce orarie 
  • per locali fino a 40 metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori 
  • per locali di dimensioni superiori a 40 metri quadrati, l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita
8. INFORMAZIONI 
Dare adeguata comunicazione alla clientela per garantire il distanziamento in attesa di entrare 
Data di pubblicazione: 29 aprile 2020 , ultimo aggiornamento 29 aprile 2020