Visualizzazione post con etichetta giada. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta giada. Mostra tutti i post

lunedì 19 giugno 2017

Sensazionale Scoperta in Messico! Trovate in una grotta le “Pietre del Primo Incontro” tra gli Extraterrestri e i Maya.

vera6-640x360

Residenti che si trovano nella perfieria di Puebla, vicino Veracruz (Messico), hanno trovato delle pietre di giada con misteriose incisioni che sembrano rappresentare alcuni esseri dall’aspetto umanoide con grandi teste, simili a veri e propri Alieni.




Questa scoperta era stata fatta nel mese di Marzo 2017, e la notizia era stata rilasciata via Twitter dal giornalista Javier Lopez Diaz che lavora a CincoRadio, dove sono state pubblicate alcune immagini delle pietre che stanno per essere studiate e analizzate da esperti. Quello che si può vedere inciso sulle due pietre potrebbe rappresentare un vero “contatto” con esseri provenienti da altri mondi, avvenuto durante lo sviluppo della Civiltà Maya.
L’autenticità dei reperti trovati in una grotta nella periferia tra Puebla e Veracruz, sembra essere confermata grazie alla ispezione della grotta dove sono stati trovati altri reperti, tra cui petroglifi di importanza storica che riproducono delle vere e proprie scene di un Inontro tra esseri di Altri Mondi e rappresentanti del Popolo Maya. Infatti le pietre ritrovate sono state chiamate le “Pietre del Primo Incontro”.
La spediazione nella grotta
Dopo poco più di tre mesi dalla scoperta delle pietre, una spedizione di ispezione è stata fatta dal gruppo “Treasure Seekers” dove il ricercatore della JAC Detector José Aguayo, il Maestro Manuel, insieme a Rangel Vigueras, Asrael, Héctor Pavón, Claudia Vázquez e qualche altro collaboratore, hanno trovato per caso una pietra scavata nella grotta dove ci sono dei disegni impressi con forme aliene. L’ispezione nella grotta è avvenuta per ben 2 volte, la prima a Maggio e la seconda il 12 Giugno 2017.
Dopo aver camminato diverse ore attraverso la boscaglia per raggiungere una serie di tre grotte private, che si trovano entro i confini di Veracruz e Puebla,  due dei membri del team di ricerca hanno immediatamente segnalato alcune scoperte sorprendenti,  come ad esempio una e più pietre che si trovavano all’interno della grotta, in cui erano visibili immagini che rappresentano la possibile relazione storica tra umani e alieni. Poi è stata notata con sorpresa la presenza di un metallo che i dirigenti della spedizione, dicono che potrebbe essere oro.
Nelle pietre documentate situate nella grotta, a prima vista sono visibil vari disegni intagliati tra i quali le navi aliene e esseri dall’aspetto umanoide; in una delle pietre, che a quanto pare è stata rotta dalle spedizioni precedenti, si può notare la parte superiore di una nave spaziale con un essere che viene nel nostro mondo e un ex capo della cultura preispanica che sembra avere apparentemente una spiga di grano. Ci sono altri simboli da decifrare ma queste pietre la gente del posto le chiamavano “pietre del primo incontro.”
Secondo la leggenda della gente del posto, qui sarebbe avvenuto un incontro con esseri venuti attraverso una nave spaziale e quindi sarebbe stato documentato il tutto attraverso le incisioni sulle rocce intrappolate o incorporate in una caverna. Alcuni ricercatori hanno cominciato la loro ispezione con il proprietario del terreno dove si trova la caverna, cosi la prima visita al sito è iniziata tre mesi fa. Infatti nella boscaglia, non solo hanno trovato la grotta, ma anche alcune pietre su cui vengono visualizzate le immagini di questi esseri umanoidi; quindi questa nuova visita del 12 Giugno era in programma.
Ma mentre i ricercatori effettuavano le riprese e scattavano le foto, hanno potuto verificare l’esistenza di un qualcosa di luminoso, di colore dorato. Poi è stato passato il metal detector e cosi hanno scoperto che si trattava di un materiale metallico, e che a quanto pare potrebbe essere una  lamina d’oro sottilissima che si è frammentata e sparsa in tutto il luogo del sito. Così è stato effettuato un prelievo del campione e portato ad analisi, che potrà confermare o meno che si tratti di oro. La notizia di questa scoperta straordinaria è stata riportata dai quotidiani in Messico tra cui Elinformante de Veracruz e Televisapuebla.tv. In Italia nessuno ne ha parlato tranne noi di Segnidalcielo.
José Aguayo ha detto che “Se ad un certo punto l’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico ha deciso di intressarsi a questa scoperta e raccogliere i pezzi delle pietre, per entrambi i gruppi di ricerca sarebbe meglio, anche perché in questo modo si sarebbe accettato il fatto dell’esistenza di un contatto alieno, di cui molti hanno sempre negato l’esistenza delle prove”.
Guardate i due video straordinari relativi all’ispezione nella grotta e alle immagini dei Petroglifi.
Fonte: segnidalcielo
Tratto da: hackthematrix

mercoledì 30 luglio 2014

GLI ANTICHI E MISTERIOSI MANUFATTI DI SANXINGDUI CHE RISCRIVONO LA STORIA CINESE.

maschere-Sanxingdui
Nella primavera del 1929, un contadino del villaggio di Sanxingdui, Cina, stava scavando un pozzo, quando si è imbattuto in una grande collezione di manufatti di giada.
Quello fu solo il primo indizio della straordinaria scoperta che ha riportato alla luce una misteriosa cultura risalente a 3,5 mila anni fa e che ha costretto a riscrivere la storia della civiltà cinese.
Il sito, infatti, fu dimenticato per quasi 60 anni. Generazioni di archeologi cinesi hanno cercato la zona senza successo fino al 1986, quando accidentalmente venne trovata una scatola contenente migliaia di reperti che erano stati rotti, bruciati e poi accuratamente sepolti.
Presto gli archeologi scavarono due pozzi sacrificali giganti, nei quali sono stati rinvenuti migliaia di manufatti in oro, bronzo, giada, avorio e ceramica. I manufatti erano così insoliti e diversi da qualsiasi altra cosa mai trovata in Cina che gli archeologi subito si resero conto dell’importanza della scoperta.
Tra i manufatti vi sono incluse sculture di animali e maschere con le orecchie di drago, la bocca aperta e denti ghignati. Nella collezione, inoltre, fu trovata la più grande e meglio conservata figura umana eretta in bronzo al mondo, la quale misura 2,62 metri di altezza.
Come spiega Ancient Origins, i risultati della datazione al radiocarbonio fanno risalire i manufatti intorno al 12° secolo a.C. Essi sono stati prodotti con una tecnologia di fusione del bronzo particolarmente avanzata, capace di creare una sostanza più resistenze che permetteva la creazione di oggetti notevolmente più grandi e più pesanti.
Alcune maschere hanno dimensioni davvero impressionanti, fino a 1,32 metri di larghezza e 0,72 metri di altezza, una delle più grandi maschere in bronzo mai trovate. Certamente lo stile inedito dei manufatti ha lasciato molto sorpresi i ricercatori, i quali si sono trovati di fronte ad uno stile artistico completamente sconosciuto.
La scoperta a Sanxingdui ha trasformato la regione di Sichuan in un punto focale nello studio dell’antica Cina. Come riportato su kimbellart.org, i due pozzi risalgono al tempo della dinastia Shang, fine del 2° millennio a.C. Nessun ritrovamento simile è stato rinvenuto altrove e non esistono iscrizioni che possano far luce sulla misteriosa cultura dell’età del bronzo che ha prodotto i manufatti.
Certamente, la scoperta ha costretto ad un ripensamento fondamentale sul percorso culturale della Cina del nord, suggerendo l’esistenza di molteplici tradizioni culturali, tra cui la Cultura Sanxingdui.
“A giudicare dalle numerose immagini umane in bronzo e oggetti funerari, la cultura Sanxingdui doveva aver unificato e governato il popolo attraverso la religione primordiale. Essi adoravano la natura, i totem e i loro antenati”, spiega Ao Tianzhao del Museo Sanxingdui, il quale ritiene che il grand numero di reperti indica che il sito fosse utilizzato come meta importante di pellegrinaggi.
  
La scoperta ha attirato l’interesse di numerose istituzioni culturali e museali internazionali, come il British Museum, la National Gallery of Art di Washington, l’Art Gallery of New South Wales a Sydney e il Losanna Olympic Museum in Svizzera. Una selezione di manufatti è ora esposta al Museo Bowersa Santa Ana, in California, dove dal 19 ottobre 2014 al 15 marzo 2015 si terrà la mostra intitolata “La civiltà perduta della Cina: il Mistero di Sanxingdui”.