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martedì 17 settembre 2019

Tonnellate di olio di oliva contraffatto: 14 indagati.

Tonnellate di olio di oliva contraffatto: 14 indagati

Olio di semi di soia adulterato con clorofilla e betacarotene veniva spacciato sul mercato toscano per olio extravergine pugliese.

I Nas di Firenze e di Foggia e l’Ispettorato centrale repressione frodi hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare per due persone e hanno posto in tutto 14 persone a indagine per i reati riciclaggio e ricettazione di ingenti quantità di olio di semi di soia contraffatto come olio extravergine di oliva. L’olio era adulterato con clorofilla e betacarotene e spacciato come olio extravergine di oliva pugliese nel circuito commerciale toscano in ristoranti, bar, panifici, venditori all’ingrosso di alimenti.
Contraffazione.
Dalle indagini è emersa l’esistenza di «un sodalizio criminale che gestiva il traffico di ingenti quantitativi (circa 50 tonnellate) di olio di semi di soia sofisticato con l’aggiunta di clorofilla e betacarotene, non dannoso per la salute umana, ma in modo da renderlo simile all’olio extravergine di oliva». Nell’inchiesta sono coinvolte altre persone che operano nel settore, tra i quali sette prestanome indagati per aver consentito l’utilizzo del marchio di società a loro intestate. Sono state sequestrate oltre 16 tonnellate di prodotto contraffatto e sequestrato un autocarro che trasportava 5.500 litri di olio sofisticato intercettato a Firenze.

domenica 3 giugno 2018

L'olio d'oliva più antico ha 4.000 anni.

L'antica giara di ceramica rinvenuta negli anni '90 in Sicilia, a Castelluccio di Noto (fonte: Polo Regionale di Siracusa per i siti e musei archeologici Museo Paolo Orsi)

In una giara dell'Età del Bronzo rinvenuta in Sicilia.


L'olio d'oliva è molto più antico di quanto si pensasse: risale a oltre 4.000 anni fa, come indicano i resti trovati in una giara di ceramica e in altri frammenti di terracotta rinvenuti negli anni '90 in Sicilia, a Castelluccio di Noto. I frammenti sono stati analizzati soltanto adesso dal gruppo del ricercatore italiano, Davide Tanasi, che lavora nell'americana University of South Florida, e che ha pubblicato il risultato sulla rivista Analytical Methods. 

"Abbiamo individuato la prima prova chimica del più antico olio d'oliva nella preistoria italiana" ha rilevato Tanasi. Questo, ha aggiunto, "spinge indietro di almeno di 700 anni la produzione dell'olio d'oliva". Finora le altre tracce antiche dell'olio d'oliva erano state individuate in alcuni vasi scoperti a Cosenza e a Lecce e risalenti al XII e XI secolo a.C

I ricercatori hanno individuato tracce di acidi oleico e linoleico, che sono le firme dell'olio d'oliva, in alcuni frammenti di terracotta e in una giara in ceramica rinvenuti oltre 20 anni fa durante gli scavi in un sito archeologico a Castelluccio di Noto, risalente all'età del Bronzo e in particolare al periodo compreso tra la fine del 3.000 a.C e l'inizio del 2.000 a.C

Tutti i resti sono conservati nel Museo Archeologico di Siracusa dove negli ultimi anni sono stati restaurati e riassemblati. I restauratori del museo hanno così ricostruito completamente la giara in ceramica (ottenuta ricomponendo 400 frammenti), alta un metro, dalla forma simile a quella di un uovo, con tre maniglie sui lati e contenente al suo interno residui di sostanze organiche. Nello stesso sito erano stati trovati anche i frammenti di altri due contenitori in terracotta, contenenti anch'essi tracce di sostanze organiche e per identificare la natura di queste sostanze, i ricercatori, adesso, hanno analizzato chimicamente i resti. "Volevamo scoprire - ha detto Tanasi - a che scopo venissero usati questi contenitori".


venerdì 12 gennaio 2018

Abbinati così, olio d’oliva e alloro creano un potente unguento analgesico naturale.

olio d'oliva e alloro

Olio d’oliva e alloro sono due ingredienti che posseggono proprietà e benefici ottimi per la nostra salute.Abbinandoli si crea un potente unguento analgesico naturale.

Dalla combinazione di questi due elementi  si ottiene un vero e proprio rimedio naturale che funge da calmante, da protezione per l’organismo, da antidolorifico, da stimolante per il cervello ecc.
Per preparare il composto bastano un barattolo di vetro da 250 ml a chiusura ermetica, 30 grammi di foglie d’alloro e dell’ olio d’oliva.
Innanzitutto le foglie d’alloro devono essere abbastanza secche in modo da poterle sminuzzare facilmente, magari con un mortaio simile a quelli per fare il pesto. Una volta ottenuto il “pesto d’ alloro” bisogna versarlo nel barattolo con l’olio d’oliva e lasciarlo macerare per 2 settimane.
Dopo 2 settimane filtrare l’olio, aggiungere altri 30 grammi di alloro sminuzzato e lasciarlo macerare per altre 2 settimane.
Terminato il periodo, filtrare nuovamente l’olio e l’unguento analgesico a base di alloro è pronto per essere utilizzato.
Teniamo a precisare che questo unguento naturale è anche commestibile (in quanto sono commestibili entrambi gli ingredienti). Infatti bevendone qualche goccia o utilizzandolo come condimento nei pasti, grazie alle sue proprietà è in grado di calmare il sistema nervoso, rinforzare il sistema immunitario, proteggere il colon, migliorare l’appetito, eliminare il mal di stomaco e normalizzare le funzioni renali.
Basta invece applicarlo sulle zone interessate per calmare i dolori articolari, eliminare brufoli e acne, curare il mal di testa e stimolare il cervello (massaggiando le tempie con qualche goccia d’olio), ridurre il dolore alle orecchie (versando un paio di gocce all’interno dell’ orecchio medio).

mercoledì 11 novembre 2015

L'olio di oliva non era extravergine. L'inchiesta di Guariniello ipotizza frode in commercio per 7 aziende italiane.

OIL OLIVE


L'olio d'oliva non era extravergine: è la frode in commercio il reato che il pm Raffaele Guariniello, della procura di Torino, contesta ai rappresentanti legali di almeno sette aziende del settore. L'indagine è partita dopo la segnalazione di una testata giornalistica specializzata, Il Test. Il periodico, lo scorso maggio, aveva pubblicato un servizio da cui risultava che "ben 9 delle 20 bottiglie" fatte analizzare "dal laboratorio chimico di Roma dell'Agenzia delle Dogane sono state declassate dal comitato di assaggio a semplici oli di oliva vergine". Il pubblico ministero Raffaele Guariniello ha fatto ripetere l'accertamento, ordinando ai carabinieri del Nas di prelevare altri campioni. I laboratori delle agenzie delle dogane hanno quindi esaminato campioni prelevati dai carabinieri del Nas e hanno verificato casi in cui l'olio, a differenza di quanto indicato, non era extravergine. Guariniello ha informato il ministero delle Politiche agricole.
A sorpresa, però, sono risultati "taroccati" alcuni condimenti tra i più venduti, e sette rappresentanti legali delle aziende olearie coinvolte sono così stati indagati con l'accusa di frode in commercio. Si tratta dei marchi Carapelli, Santa Sabina, Bertolli Gentile, Coricelli, Sasso, Primadonna (confezionato per la Lidl) e Antica Badia (per Eurospin). Si tratta di oli prodotti in Toscana, Abruzzo e Liguria. Il pm ha iniziato a indagare dopo aver ricevuto una segnalazione da una rivista di tutela dei consumatori, e dopo aver ricevuto i risultati dal monopolio delle dogane ha informato il ministero delle Politiche agricole. Ora le indagini proseguiranno per fare ulteriori accertamenti sulla provenienza delle olive.
Nel pomeriggio la Procura di Torino ha poi diffuso una nota riguardante l'iscrizione nel registro degli indagati dei sette rappresentanti legali di noti marchi di olio. "Si precisa che il Procuratore della Repubblica - si legge - ha richiesto in visione il relativo procedimento al fine di valutare l'opportunità di co-assegnazione a se stesso, di accertare le modalità di diffusione dell'informazione sopra citata e di verificare la competenza territoriale in ordine alle ipotesi di reato per cui si procede". Il fascicolo è stato aperto dal pm Guariniello.
“Seguiamo con attenzione l’evoluzione delle indagini della Procura di Torino, perché è fondamentale tutelare un settore strategico come quello dell’olio d’oliva italiano", afferma in una nota il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in merito alle indagini della Procura di Torino sull'olio extravergine contraffatto. "Da mesi abbiamo rafforzato i controlli, soprattutto in considerazione della scorsa annata olearia che è stata tra le più complicate degli ultimi anni. Nel 2014 il nostro Ispettorato repressione frodi ha portato avanti oltre 6 mila controlli sul comparto, con sequestri per 10 milioni di euro. È importante ora fare chiarezza per tutelare i consumatori e migliaia di aziende oneste impegnate oggi nella nuova campagna di produzione”, conclude il ministro Martina.

domenica 16 agosto 2015

Enotera, olio di enotera.


L'enotera - Oenothera biennis, fam. Onagraceae - è una pianta erbacea bienne alta fino a 150 centimetri.

Originaria dell'America settentrionale, ma oggi cosmopolita, l'enotera predilige i luoghi aridi e sabbiosi. Le foglie, opposte e lanceolate, sono lunghe circa 10 - 20 cm e presentano un margine irregolarmente dentato; i fiori, di colore giallo, si raccolgono in un'infiorescenza apicale che sboccia di sera.
EnoteraL'enotera è nota anche come bella di notte, primula di sera, rapunzia ed enagra. Dai semi di questa pianta si ricava il famoso olio di enotera, che insieme a quello di borragine rappresenta un'ottima fonte di acido gamma-linolenico (o GLA, un grasso semiessenziale, prodotto nell'organismo a partire dall'acido linoleico per opera dell'enzima delta-6-desaturasi, la cui attività diminuisce con l'invecchiamento e durante varie condizioni patologiche). La composizione acidica media vede una netta prevalenza di acidi grassi poilinsaturi della serie ω-6: un 65-80% di acido cis-linoleico, un 2-16% di acido gamma-linolenico, un 8% di acido oleico, un 7% di acido palmitico ed altri acidi grassi percentualmente inferiori.
Grazie alla sua particolare ricchezza in acidi grassi polinsaturi, ed in particolare di GLA, l'olio di enotera viene proposto come integratore alimentare per il trattamento di svariate condizioni, tra le quali ricordiamo: sindrome premestrualedermatite atopicaartrite reumatoidedolore al seno associato al ciclo mestrualesintomi della menopausadiabete e malattie coronariche. L'acido gamma-linolenico può infatti sopprimere l'infiammazione inibendo la sintesi di prostaglandine pro-infiamamtorie (PGE2) e leucotrieni, nonché producendo prostaglandine della serie 1 (PGE1) dotate di attività antiaggregante piastrinica, cardioprotettiva, antiaterogena, vasodilatatrice ed antiflogistica. L'applicazione maggiormente studiata dell'olio di enotera riguarda il trattamento della dermatite atopica; esistono a tal proposito risultati discordanti. E' possibile che l'attività antinfiammatoria dell'olio di enotera venga potenziata da una dieta a basso carico glicemico e ricca di pesce; al contrario, l'eccesso di zuccheri ed il ridotto apporto di EPA e DHA potrebbero ridimensionare l'azione antinfiammatoria di questo supplemento alimentare. Per una serie di ragioni biochimiche dovute alla trasformazione dell'acido gamma linolenico, prima in DGLA (che ha effetti antiflogistici) e poi in arachidonico (che ha effetti pro-infiammatori), è stata proposta la contemporanea associazione di EPA e GLA per rallentare la conversione del DGLA (ottenuto da quest'ultimo) in acido arachidonico. Raccomandata anche l'associazione con vitamina E per controllare la produzione di radicali liberi.
L'olio di enotera è un potente inibitore della 5-alfa-reduttasi, sia di tipo I che di tipo II, e potrebbe quindi esercitare un certo effetto benefico nella prevenzione dell'acne, dell'ipertrofia prostatica e della caduta dei capelli.
L'olio di enotera viene generalmente standardizzato in acido gamma-linolenico e commercializzato in opercoli. Le dosi consigliate sono di 6-8 grammi nell'adulto e 2-4 grammi nel bambino; la somministrazione è orale. In genere, i dosaggi vengono calibrati in modo da fornire 160-400 grammi di acido gamma linolenico al giorno.
L'olio di enotera è ben tollerato dalla maggioranza delle persone; lievi effetti collaterali includono mal di testa e problemi gastrointestinali (dispepsia, nausea, feci molli). Da utilizzare con prudenza e sotto stretto controllo medico in presenza di schizofrenia. Considerata la serietà di alcune condizioni per le quali l'olio di enotera trova indicazione, si raccomanda in ogni caso un preventivo consulto medico.


Tratto da: http://www.my-personaltrainer.it/integratori/olio-di-enotera.html

giovedì 19 febbraio 2015

L’olio di fegato di merluzzo previene il tumore: merito di un particolare Omega-3.

olio-di-fegato-di-merluzzo

Usato soprattutto in passato contro il rachitismo, l'olio di fegato di merluzzo si è mostrato utile nella prevenzione del tumore nella poliposi familiare.

Assumere l'olio di fegato di merluzzo non era un piacere per il gusto, ma, assicuravano i genitori, "fa bene". 
La motivazione poteva non apparire convincente, ma oggi quell'usanza in disuso acquista maggiore forza grazie allo studio condotto dal gastroenterologo Luigi Ricciardiello presso l'Università Sant'Orsola di Bologna. 
Il ricercatore, tornato in Italia dopo gli studi sulle alterazioni molecolari nel cancro colonrettale a San Diego e le sperimentazione chemioterapiche nel University Medical Center di Dallas, ha messo in evidenza i benefici di un particolare Omega-3, contenuto in merluzzo, sardine, sgombri e salmone), capace di ridurre il fattore di rischio di chi soffre di poliposi familiare, una malattia che causa polipi al colon che, se non rimossi attraverso colonscopia, evolvono in tumori
Lo sviluppo maligno, nel caso di poliposi acuta, è prossima al 100%, mentre quella attenuata causa tumori nel 50-80% dei casi, a seconda della gravità. 
Il Corriere.it ha raccolto la testimonianza di una delle volontarie sulle quali il ricercatore italiano ha testato gli effetti del particolare acido grasso. 
Il soggetto, una donna di 45 anni periodicamente costretta a sottoporsi a colonscopia, ha sottolineato che, da quando ha cominciato ad assumere due anni fa l'integratore a base del particolare Omega-3, è stata sottoposta ad una sola operazione che le ha tolto un polipo di tre millimetri. 
Il risultato, confrontato con un passato in cui le operazioni erano molteplici e finalizzate sempre ad asportare più polipi, è stato sorprendente.

Se in passato l'olio di fegato era considerato un toccasana contro il rachitismo, oggi le sue virtù si estendono, poiché, secondo il recente studio, previene il tumore del colonretto, spegne gli stati infiammatori cellulari e permette di contrastare il colesterolo a bassa densità (quello "cattivo"). 
Tornerà dunque il cucchiaio di olio di fegato di merluzzo? 
Forse non è necessario, poiché, ricorda ancora Ricciardiello al Corriere.it, potrebbe essere sufficiente correggere le proprie abitudini alimentari: "pesce 2-3 volte la settimanapoca o nulla carne, drink di polifenoli e antocianine (abbondanti nelle arance), verdure. Quasi il 70% dei tumori potrebbe essere prevenuto se tutti avessimo stili di vita corretti".

giovedì 27 novembre 2014

La frittura fa male? Dipende dall’olio che si usa. Ecco la classifica di tutti i tipi sul commercio.

Quali sono gli oli migliori da utilizzare per le nostre fritture? In commercio esistono numerosi tipi di olio, che si differenziano non solo per origine e sapore ma anche per le loro proprietà nutrizionali ed organolettriche. I nutrizionisti consigliano di non esagerare con le fritture perché le alte temperature raggiunte con questo metodo di cottura alterano la struttura molecolare dei grassi producendo dei residui tossici per il nostro organismo. Queste alterazioni si manifestano anche a livello fisico: un olio esposto ad elevate temperature assumerà infatti un colore sempre più scuro, producendo residui schiumosi e aumentando la propria viscosità. Tra i numerosi oli presenti sul mercato ve ne sono alcuni più stabili e resistenti alle alte temperature ed altri che si decompongono più facilmente. 
La formazione di sostanze tossiche dipende da tre principali fattori: 
  • temperatura e tempo di esposizione al calore;
  • concentrazione di acidi grassi polinsaturi
  • punto di fumo dell’olio.
In particolare gli oli contenenti grandi quantità di acidi grassi polinsaturi non vanno utilizzati per le fritture. Insomma, i famosi grassi omega 3 di cui tanto si parla per la loro utilità nellaprevenzione delle malattie cardiovascolari, se sottoposti ad alte temperature diventano instabili producendo residui nocivi per il nostro corpo. Analogo discorso per gli omega-6.
Il punto di fumo corrisponde alla temperatura massima raggiungibile da un olio prima che questo inizi a bruciare e a decomporsi creando le sopraccitate sostanze tossiche. 
Punto di fumo di alcuni oli e grassi *
Olio di girasolemeno di 130 °C
Olio di soia130 °C
Olio di mais160 °C
Olio di arachide180 °C
Olio extravergine di oliva210 °C
Olio di cocco177 °C
Olio di palma raffinato**240 °C
(*) i valori proposti possono variare anche sensibilmente in relazione al grado di raffinazione, alla varietà dei semi, all’andamento stagionale e alle tecniche colturali; per questo motivo in letteratura si possono trovare valori differenti. Il punto di fumo diminuisce – anche notevolmente – se l’olio non è conservato in maniera opportuna (ricordiamo che è necessario ripararlo dalla luce e dal calore) e se è già stato usato nelle precedenti fritture.
(**) gli oli raffinati hanno un punto di fumo superiore rispetto ai non raffinati e sono quindi più adatti alla frittura.
L’olio d’oliva è l’olio ideale per friggere grazie ad un punto di fumo abbastanza elevato.
L’olio di girasole ha un punto di fumo molto basso ed è ricco di acidi grassi polinsaturi; per questi motivi se ne sconsiglia l’impiego. Similmente, anchel’olio di colza e di vinaccioli andrebbero evitati per le fritture. Ciò nonostante, al supermercato è facile imbattersi in oli di vinaccioli raffinati con punti di fumo dichiarati superiori ai 220°C.
L’olio di semi di arachidi ha il suo punto di fumo a 180° e grazie a questa sua buona stabilità alle alte temperature risulta uno degli oli da preferire.
Di seguito sono riportata le linee guida del ministero della sanità per l’utilizzo di oli e grassi per la frittura 
Percentuali di acidi grassi presenti negli oli vegetali 
OLImonoinsaturipolinsaturisaturi
girasole246511
mais276013
arachide503020
soia226315
colza603010
vinacciolo167212
oliva751015

RACCOMANDAZIONI PER L’USO DEGLI OLI E DEl GRASSI PER FRITTURA

  • Utilizzare per la frittura solo gli oli o i grassi alimentari idonei a tale trattamento in quanto più resistenti al calore.
  • Curare una adeguata preparazione degli alimenti da friggere, evitando per quanto possibile ha presenza di acqua e l’aggiunta di sale e spezie che accelerano l’alterazione degli oli e dei grassi. Il sale e le spezie dovrebbero essere aggiunti all’alimento, preferibilmente, dopo la frittura.
  • Evitare tassativamente che la temperatura dell’olio superi i 180°C. Temperature superiori ai 180 °C accelerano infatti l’alterazione degli oli e dei grassi. È opportuno quindi munire ha friggitrice di un termostato.
  • Dopo la frittura è bene agevolare mediante scolatura l’eliminazione dell’eccesso di olio assorbito dall’alimento.
  • Provvedere ad una frequente sostituzione degli oli e dei grassi. Vigilare sulla qualità dell’olio durante la frittura, tenendo presente che un olio molto usato si può già riconoscere dall’imbrunimento, dalla viscosità e dalla tendenza a produrre fumo durante la frittura.
  • Filtrare l’olio usato, se ancora atto alla frittura, su idonei sistemi e/o sostanze inerti (coadiuvanti di filtrazione); pulire a fondo il filtro e la vasca dell’olio. Le croste carbonizzate, i residui oleosi -viscosi o i resti di un olio vecchio accelerano l’alterazione dell’olio.
  • Evitare tassativamente la pratica della ricolmatura (aggiunta di olio fresco all’olio usato). L’olio fresco si altera molto più rapidamente a contatto con l’olio usato.
  • Proteggere gli oli ed i grassi dalla luce.

mercoledì 5 novembre 2014

Olio di Enotera, proprietá e vantaggi



Olio di enotera, una grande alleata femminile efficace in numerosi disturbi, tra loro i trastirni del sistema immune, i problemi circolatori, il deterioramento del metabolismo, la pelle secca.

Inoltre, fa più sopportabile il ciclo mestruale per alleviare i sintomi premestruali.
Il segreto dell’esito è nella sua composizione, ricca in acidi grassi essenziali polinsaturi, specialmente l’acido gamma-linolenico.
ORIGINE
L’Enotera si estrae dai semi di un fiore, conosciuto anche con il nome di primola, originario del nord America e Inghilterra. Appartiene all’ordine delle mirtifloraceas, familia delle onagráceas, del genere Oenotherae, e sono usati due tipi: Oenothera biennis e Oenothera lamarkiana.
La pianta della primola e i suoi semi sono stati usati dagli indiani americani durante secoli. Usavano la pianta come infusione in acqua calda per curare ferite, problema cutanei e altri disturbi.
COMPOSIZIONE E VALORE DELL’OLIO DI ENOTERA
L’Olio di Enotera è composto per:
  • Acidi oleici: linoleico, alfa-linoleico, beta-linoleico, gamma-linolenico, Stearico, aspartico, glutaminico, palmítico (semi) cafeico, elagico, pcumarico.
  • Amminoacidi: Arginina, cistina, fenilalanina, glicina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, lisina,treonina, tirosina e valina
  • Vitamine: acido ascorbico (vitamina C), fibra, minerali: potassio, magnesio, manganese, ammoniaca, rame, il boro, ferro, cinc calcio, fosforo.
Questo olio, è molto abbondante in acidi grassi essenziali polinsaturati: acido linoleico (70%) e acido gamma-linolenico (10%), entrambi della serie di acidi Omega 6, importante precursori di diversi mediatori cellulari indispensabili per il corretto funzionamento e stabilitá delle membrane delle cellule del nostro organismo, lo sviluppo del sistema nervoso, l’ormonale e la regolazione dei processi di coagulazione.
Saranno precursori degli Eicosanoides (prostaglandine, thromboxanes, leucotrienos e hydroxiacids), composti che regolano vari processi biologici durante tutta la nostra vita. Inoltre contiene in proporzione minore acido oleico (acido grasso monoinsaturato).
Gli acidi grassi essenziali, al non poter essere sintetizzati per il nostro organismo, devono incorporarsi con la dieta.

D’altra parte, quando la dieta è carente di questi acidi grassi essenziali, si possono generare affezioni nel cuore, la circolazione, nella pelle, en el sistema immunitario, nell’apparato riproduttore en el sistema nervoso ocasionando disfunzioni celebrali.
PROPRIETÁ
L’olio di Enotera è il trattamento preferito per i ginecologi per trattare problema nelle donne.
  • Regola la secrezione lacrimale e salivare
  • Aiuta al normale funzionamento del nostro sistema di difesa o immunologico
  • Controlla la normale produzione di grassa nella pelle
  • Ha azioni simili all’insulina e aumenta gli effetti di questa
  • Impedisce la formazione di sostanze infiammatorie
  • Colpisce la conduzione degli impulsi nervosi, regola la liberazione e azione dei neurotrasmissori (messaggeri del sistema nervoso)
  • Inibisce la formazione di coaguli o trombi
  • Ha una azione vasodilatatrice, per cui risulta utile in problema cardiovascolari
  • Regola gli effetti degli ormoni femminili nel ciclo mestruale
USO INTERNO DELL´OLIO DI ENOTERA
Si è comprovato che l’utilizzazione dell’Olio di Enotera risulta molto indicato per trattare una serie di malattie relazionate con la salute della donna
L’80% delle donne soffrono la síndrome premestruale

Sindrome premestruale (SPM): L’acido gamma-linolenico contribuisce alla fabbricazione di prostaglandina E1, una specie di ormone, che riduce i processi infiammatori. Questa proprietá risulta molto utile nel trattamento dei sintomi negativi del SPM. Non è una malattia in se stessa, peró puó alterare gravemente la qualitá della vita di chi la soffre. Tensione mammaria, gonfiore, irritabilitá o ritenzione di liquidi sono alcuni dei suoi sintomi. Secondo uno studio l’olio di onagro è il trattamento preferito per i ginecologi per alleviare i sintomi della síndrome premestruale.
Si capisce come síndrome premestruale l’insieme dei sintomi fisici e psichici che appaiono nella seconda fase del ciclo mestruale, dall’ovulazione fino alla comparsa della mestruazione (tra 7 e 14 giorni prima). Questi sintomi sono piú frequenti tra i giovani, ed aumentano conforme si avvicina l’arrivo del periodo mestruale e raggiungono la loro massima intensitá tra il giorno anteriore e il giorno d’inizio della mestruazione e , anche se come puntualizza il ginecólogo Miquel Prats, specializzato in patalogia mammaria, questa síndrome non è una malattia in se stessa, si che “quando affetta la qualitá di vita della donna, come succede in molti casi, se che bisogna trattarlo".
L’80% delle donne soffrono uno o vari di questi sintomi, come tensione mammaria, gonfiore, ritenzione di liquidi, dolore addominale, di testa, depressione o irritabilitá, che in un 10% dei casi possono arrivare a essere disabilitanti e in un 63% affetta il contorno famigliare, secondo i risultati estratti dallo studio Arkopharma su questo tema nel quale hanno partecipato farmaceutici, ginecologi e senologi di Madrid, Barcelona, Valencia, Bilbao e Sevilla. L’uso di questo olio costituisce una laternativa senza controindicazioni all’uso di inibitori di prostaglandina e ormoni.
Infertilitá: l’utilizzazione dell’olio di onagro puó essere utile per soluzionare certi problema di infertilitá relazionati con problema ormonali della donna.
Cisti ovariche: Il suo uso puó risultare effettivo nella riduzione delle cisti ovariche.
Endometriosi: Questa infiammazione del tessuto dell’utero è responsabile dell’endometriosi che produce, tra altri sintomi, l’eccessivo sanguinamento durante la mestruazione.
Noduli al seno: l’olio di questa pianta, abbondante in acidi grassi omega-6, sembra ridurre le infiammazioni dei seni, evitando o riducendo la formazione di noduli benigni nei seni (mastopatia fibrochistica)
Impotenza: L’uso di questo supplemento, per la sua capacitá per migliorare la circolazione, puó essere utilizzato in caso di impotenza relazionata con una mancanza di irrigazione sanguínea nel pene.
Obesitá o sovrapeso: Aiuta a perderé peso.
Caduta del capello e salute delle unghie: L’uso di questo supplemento, per la sua capacitá per migliorare la circolazione, puó essere utilizzato in caso di caduta del capello relazionata con una mancanza di irrigazione sanguínea nel follicolo pilífero.
Sclerosi multiple: Agisce stimolando i linfociti T (cellule del nostro sistema di difesa),  detiene l’aggregazione di piastrine (la formazione di coaguli), rinforza i vasi sanguinei, regola e normalizza le conduzioni nervose.
Artrite reumatoide: Queste proprietá antiinfiammatorie risultano molto utili per il trattamento dell’artrite reumatoide. L’uso di questo supplemento in maniera abituale per un periodo di 6 mesi aiuta a migliorare le malattie, manifestandosi meno dolori nelle articolazioni e una maggior flessibilitá delle stesse. Studi realizzati negli Stati Uniti applicarono dosi di 2,5 g di AGL al giorno durante un periodo di 6 mesi. In questo studio si è dimostrato che i pazienti presentavano meno dolore e che le articolazioni si trovavano meno infiammate. (Le dosi abituali che è normale prendere in questo caso sono di circa 350 mg al giorno di AGL, ripartite in due o tre volte con i pasti).
Malattia cardiaca, trastorni vascolari e ipertensione: contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo, impedisce la formazione di coaguli e riduce la ipertensione per la sua azione vaso dilatatrice. Previene anche la formazione di trombi e per cui, contribuisce a un minor pericolo di trombosi.
Diabete: L’uso di questo olio è risultato utile come appoggio nel trattamento del diabete. Per una parte questo olio aiuta amantenere stabili i livelli di insulina, d’altra parte, previene gli effetti secondari che questa malattia proporziona nel sistema nervoso di alcun pazienti, tra i quali si trova una sensazione generale di formicolio o intorpidimento degli arti.  Il suo uso in laboratorio con topi ha dimostrato come era capace di evitare problema di visione per retinopatía o arteriosclerosi prodotti per l’eccesso di zucchero nel sangue.
Apparato digestivo: L’onagro protege le mucose digestive per cui risulta un buon alleato per proteggere lo stomaco. Sembra anche poter esercitare una funciona positiva aliviando gli effetti negativi della síndrome d’astinenza dell’alcolismo. D’altra parte di è comprovato che il suo uso protegge il fegato contro gli effetti negativi dell’alcohol. Ugualmente si è visto come l’olio di onagro puó essere utile nel trattamento di malattie infiammatorie digestive, come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa per la sua capacitá d’inibire le prostaglandine responsabili dei processi infiammatori.
Allergie: Il suo uso previene la comparsa di allergie respiratorie e riduce i suoi sintomi negativi, come gli starnuti, il pianto, etc.
Regolatore dell’eccesso di lacrime o saliva: Si è comprovato che il suo uso risulta adeguato per controllare l’eccesso di produzione di saliva o di lacrime quando si utilizza in trattamenti da 2 a 4 mesi.

Problemi neurali: Tenendo conto della importanza dell’Omega-6 nel buon funzionamento dei neuroni e delle trasmissioni chimiche, cosí come le sue proprietá antiinfiammatorie, va osservata l’importanza di questo tipo di olio nella prevenzione o trattamento di malattie come l’alzheimer, la depressione o la sclerosi multiple.
USO ESTERNO DELL´OLIO DI ENOTERA
Psoriasis: A causa del suo effetto anti-infiammatorio della crescente circolazione a livello della pelle applicare sopra la lesione di psoriasi diminuisce il bruciore e il prurito.
Eczema: In uso esterno, l’Olio di Enotera si utilizza per il trattamento degli eczemi, specialmente l’eczema atópico, una malattia di carattere crónico relazionata con problema di alergia che attacca la pelle proporzionandole una testura como di cuoio. La sua applicazione durante 3 o 4 mesi risulta molto positiva per ridurre il prurito, la secchezza e impedire che la pelle si squami con tanta facilitá. Risulta un trattamento alternativo all’uso di corticoidi o immunomodulatori topici.
Acne: Ugualmente la sua applicazione riduce i brufoli, i grani e le infiammazioni in generale dell’acne. Questa proprietá si produce per la capacitá del suo olio in diluiré l’accomulazione di grassi nei pori della pelle, lo che impedisce che questi si blocchino e appaiano i difetti della stessa che caratterizzano l’acne.
Pelle secca: La capacitá dell’Omega-6 per trattenere umiditá nella pelle risulta molto adeguata nel trattamento delle pelli secche.
Tensioni e strappi muscolari: Per le sue proprietá antiinfiammatorie, strofinare i muscoli stirati o strappati con olio di onagro aiuta a ridurre il dolore. (Svuotare il contenuto di una capsula nelle punte delle dita per massaggiare la zona affettata).
DOSI
Le seguenti dosi sono básate su investigazioni scientifiche, pubblicazioni, uso tradizionale e opinione esperta.
Adulti (18 anni e maggiori): Studi nel trattamento dell’eczema o della dermatite atópica riportarono l’utilizzazione di dosi da 4 a 8 grammi d’olio di onagro giornalmente, per via orale, diviso in varie dosi piú piccole durante tutto il giorno. Studi di dolore al seno riportarono l’utilizzazione di dosi da 3 grammi al giorno per via orale, prendendo dosi piú piccole durante tutto il giorno.
Bambini (minori di 18 anni): Studi nei bambini trattati per problem cutanei riportano l’uso da 3 grammi dell’olio di onagro al giorno, per via orale, prendendo dosi piú piccole durante tutto il giorno. Si è riportato che la dose massima non debe eccedere 0,5 grammi per kilogrammo di peso corpóreo al giorno.
CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI SECONDARI
Non ci sono riscontri di grandi reazioni allergiche o di ipersensibilitá all’Olio di Enotera.
Le persone con allergie o reazioni avverse alle piante della familia delle onagráceas, all’acido gamalinolenico o ad altri ingredienti dell’olio di onagro devono evitare il suo uso. È possibile che causi dermatite per contatto (eruzioni cutanee).
EFFETTI SECONDARI ED AVVERTENZE
Vari riscontri indicano episodi di epilepsia, le persone che soffrono di trastorni epilettici non lo devono prendere.
Si raccomanda precauzioni con l’uso dell’olio di onagro quando si prende un insieme con droghe per il trattamento di malattie mentali, tali come cloropromazina (Thorazine®), tioridazina (Mellaril®), trifluoperazina (Stelazine®) o flufenazina (Prolixin®), dovuto a che incrementano il rischio di convulsioni.
Altri riscontri indicano mal di testa ocasionalmente, dolore addominale, nausea e deposizioni liquide quando si prende l’olio di onagro.
Ê preferibile prendere questo supplemento assieme con piccole dosi di vitamina E che evita la sua degradazione e fa che questo supplemento si possa assorbire meglio.
LA SCIENZA APPOGGIA L’EFFICACIA DELL’OLIO DI ENOTERA CONTRO IL CANCRO
Uno studio coordinato da investigatori spagnoli ha dimostrato che l’olio di onagro o primola (abituale in erboristeria e negozi di alimenti dietetici) ha la capacitá di inibire l’oncogene Her-2 in cellule cancerogene umane. Questo oncogene è relazionato con la comparsa e il comportamento specialmente aggrassivo dei tumori ai seni ovario e stomaco.
Gli investigatori hanno scoperto che l’acido gamma-linolenico (GLA), presente in grandi quantitá nell’Olio di Enotera, è capace di sopprimere fino a un 90% l’espressione dell’oncogene Her-2. Il lavoro pubblicato nel Journal of the National Cancer Institute (JNCI) rivela che il GLA non solo è capace di ridurre significativamente I livelli di Her-2, ma che nella sua presenza incrementa tra 30 y 40 volte l’effettivitá del fármaco trastuzumab (piú conosciuto come Herceptin), un anticorpo monoclonale che si usa nel trattamento di pazienti con cancro al seno Her-2 positivo.L’investigazione è stata diretta dal biólogo spagnolo Javier A. Menendez, professore del Robert H. Lurie Comprehensive cáncer Center nella Northwestern University di Chicago (EE.UU.) e in essa ha partecipato anche Ramon Colomer, capo del servizio di Oncologia Medica dell’Institut catalé D’Oncologia (ICO) nell’ospedale Joseph trueta, in Girona.
Uno studio precedente di menendez dimostrava che l’acido oleico, l’acido grasso maggioritario dell’olio di oliva, puó inibire l’espressione dell’oncogene her-2 ed aumentare la sensibilitá delle cellule del cancro del seno all’Herceptin.
Lo studio pubblicato ora rivela che gli acidi grassi come il GLA inibiscono Her-2 attraverso un mecanismo molecolare completamente diferente a quello che utilizza Herceptin, per cui potrebbero complementarsi, anche se mancano prove cliniche che lo confermino.


http://www.inkanat.com/it/arti.asp?ref=olio-enotera