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martedì 9 luglio 2024

Natura artistica.

 

La temperatura di un fulmine può trasformare la sabbia in vetro, creando sculture come questa.
È raro, ma se il raggio giusto raggiunge la sabbia propizia, le sculture di vetro vengono create naturalmente. Gli esperti ritengono che alcuni raggi possano raggiungere la temperatura della superficie del Sole, quindi quando un raggio che supera la temperatura di 1.800 gradi Celsius raggiunge una sabbia da spiaggia ricca di silice o quarzo, causa una fusione che trasforma la sabbia in vetro di silice.
La struttura si ramifica come le radici di un albero all'interno del terreno, facendo apparire solo una punta sulla superficie.

mercoledì 17 aprile 2024

LA "MONTAGNA DI MARMO" -

A Napoli abbiamo la scultura antica più grande del mondo: la cd. "Montagna di marmo".
Questo straordinario ed imponente gruppo scultoreo, meglio conosciuto come il "Toro Farnese" ma definito "la montagna di marmo" perché ricavato da un unico blocco ed inconsiderazione delle sue grandi dimensioni, rappresenta il supplizio di Dirce, legata ad un toro inferocito da Anfione e Zeto come punizione per le angherie ripetutamente inflitte alla loro madre, Antiope. Al centro campeggia l'immagine del toro, enorme ed imbizzarrito, trattenuto per le corna da uno dei due fratelli, mentre l'altro tiene la fune con la quale la sventurata Dirce sarà ancorata all'animale; ai piedi del gruppo centrale, a destra un cane ed un pastore osservano la scena, mentre alle spalle emerge la figura di Antiope, stante, con il tirso in mano. Il soggetto, con una forte connotazione dionisiaca che viene dalla presenza del toro e dalla raffigurazione di Antiope come baccante, è frequentemente adoperato in pittura, e riecheggia una famosa opera di due artisti rodii, Apollonio e Taurisco, trasferita a Roma, stando alla testimonianza di Asinio Pollione, alla fine del II sec. a.C. La colossale opera fu rinvenuta durante gli scavi nelle Terme di Caracalla, il Toro giunse a Napoli via mare, nel 1788 per volontà del Re Carlo di Borbone fu destinato come fontana meravigliosa a impreziosire le bellezze di Napoli capitale del Regno delle Duesicilie ! Attualmente si trova nel Museo Archeologico di Napoli.