Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 17 aprile 2024
LA "MONTAGNA DI MARMO" -
lunedì 31 maggio 2021
Reddito di cittadinanza a evasi e carcerati: 298 denunciati a Napoli.
A loro carico il reato di truffa ai danni dello Stato. Calcolato un danno alle casse Inps per due milioni e mezzo di euro.
La guardia di finanza di Napoli ha denunciato 298 persone che, tra settembre 2020 e maggio 2021, hanno percepito il reddito di cittadinanza nonostante non ne avessero i requisiti. Tra i casi scoperti, quelli di 8 richiedenti evasi dagli arresti domiciliari per andare a presentare domanda, e di una persona che ha presentato domanda mentre era in carcere a Santa Maria Capua Vetere. Il danno quantificato dall'Inps è di circa 2,5 milioni di euro.
Centinaia le domande irregolari - A realizzare l'attività investigativa, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli nord e in collaborazione con l'Inps, sono stati i finanzieri del gruppo di Frattamaggiore, i quali hanno individuato centinaia di domande irregolari presentate da residenti nell'area nord della provincia del capoluogo.
Denunciati per truffa allo Stato - Per gli evasi e i carcerati che hanno ottenuto il sussidio è scattata subito la revoca del beneficio, con denuncia per truffa ai danni dello Stato. A Frattamaggiore il caso di un'istanza presentata da una persona che, nel momento in cui faceva domanda, risultava detenuta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
venerdì 8 gennaio 2021
Napoli, voragine all'ospedale del Mare.
Profonda 20 metri, ampia oltre duemila metri quadrati. Sgomberato il Covid hotel.
Non si registrano persone coinvolte anche se alcune autovetture sono finite nella voragine. Sul posto sono presenti i carabinieri e i vigili del fuoco. Il fatto è accaduto lontano dal Covid center e ad un centinaio di metri dal primo edificio della struttura ospedaliera.
Al momento è esclusa la natura dolosa della voragine che si è aperta nel parcheggio dell'ospedale del Mare che si è verificata nella mattinata di oggi all'ospedale del Mare, nel quartiere napoletano di Ponticelli. E' quanto informa una nota dell'Asl Napoli 1. In tutto l'Ospedale del Mare al momento è interrotta l'alimentazione elettrica ma il presidio è alimentato dai gruppi elettrogeni che garantiscono la piena operatività della struttura. Nel più breve tempo possibile l'ASL Napoli 1 Centro provvederà a chiudere temporaneamente il Covid Residence per impossibilità a garantire acqua calda e energia elettrica.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha effettuato sopralluogo, accompagnato dal direttore generale dell'Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva."Ci occuperemo anche di questo", ha detto il governatore.
giovedì 12 novembre 2020
Napoli, paziente morto in un bagno del Cardarelli. Procura dispone il sequestro della salma.
Era ricoverato in Area sospetti del nosocomio e già in terapia. Direttore: "Deplorevole, indagine su chi ha girato le immagini".
Sono in corso indagini della Polizia di Stato di Napoli, che ieri sono state coordinate dal pm di turno Liana Esposito (VI sezione, "Lavoro e Colpe Professionali", coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte), sulla morte dell'uomo. Dal primo esame appare verosimile che il paziente possa essere stato colto da infarto. Gli inquirenti però hanno deciso di sottoporre a sequestro la salma per un eventuale esame autoptico che può chiarire in maniera inequivocabile quale siano state le cause del decesso.
A pochi minuti dal decesso dell'ammalato ha iniziato a circolare in rete un video che mostra il corpo dell'uomo, girato approfittando dell'allontanamento dei soccorritori andati a prendere una lettiga sulla quale adagiarlo. "È deprecabile - dice il direttore generale dell'ospedale napoletano, Giuseppe Longo - che eventi simili siano oggetto di strumentalizzazioni tese a costruire terribili e pericolose suggestioni nell'opinione pubblica". Proprio per questo, e per "il rispetto dovuto alla sofferenza della famiglia", la direzione strategica del Cardarelli ha avviato un'indagine interna tesa ad accertare chi e in che modo abbia girato e diffuso il video.
"Le immagini del paziente ritrovato morto nel bagno dell'ospedale Cardarelli di Napoli sono scioccanti". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "La vita e il diritto alla salute di ogni singolo cittadino sono delle priorità che vanno tutelate sopra ogni cosa. Se non riescono a farlo gli enti territoriali, lo deve fare lo Stato. Ho tenuto il silenzio fino ad ora per rispetto di tutte le istituzioni coinvolte. Ma ora bisogna intervenire immediatamente e bisogna farlo soprattutto al Sud, che rischia di implodere. Io credo che il nostro Governo non debba perdere tempo e debba rispondere, come ha sempre fatto", aggiunge.
"La cosa più deplorevole è il video che ieri è passato su tutti i canali di informazione. Che un decesso avvenga in un bagno è una notizia che probabilmente deve essere diffusa, è giusto sapere determinate notizie. Ma è deplorevole la modalità con cui è stata data la comunicazione. In modo particolare è deplorevole aver registrato e diffuso il video. Per noi e per tutta l'azienda la vita è sacra dall'inizio alla fine, la persona è al centro del nostro sistema di assistenza", afferma ancora il direttore generale dell'ospedale Cardarelli Giuseppe Longo commentando in un videomessaggio il video del paziente morto nel bagno del pronto soccorso. "Ieri ho disposto che la direzione sanitaria eseguisse un'indagine interna, che è già partita e a breve si concluderà, per poter accertare tutti i momenti dalla fase assistenziale, alla fase anche della eventuale raccolta di informazioni per chi possa mai avere ripreso il paziente ormai deceduto. È chiaro che gli esiti dell'indagine saranno trasmessi alle autorità competenti per il seguito della loro azione", aggiunge.
sabato 24 ottobre 2020
Ok, forse è il caso di chiarire meglio due o tre concetti su quello che è successo ieri. - Lorenzo Tosa
Il primo. Quegli atti di criminalità scientifica e organizzata non hanno nulla a che vedere con Napoli e i napoletani, con la dignità con cui migliaia di persone hanno sempre dimostrato di affrontare la pandemia, con il legittimo diritto di commercianti e lavoratori di esprimere il proprio dissenso, le proprie ansie, le proprie paure. Anzi, le prime e vere vittime di ieri sono la stragrande maggioranza di napoletani onesti e perbene costretti a subire, oltre al dramma sanitario ed economico, anche tutto questo fango.
Due. Non c’è nessuna rabbia o disperazione che giustifichi il lanciare bombe carta, aggredire giornalisti, tirare dei sassi contro la polizia o bruciare cassonetti. Questa non è una rivoluzione, questa è la solita feccia fascista, populista, negazionista, forconista che nella storia ha sempre trasformato le disgrazie in tragedie.
Tre. Potrà anche essere liberatorio o suonare consolatorio, ma non servirà a nulla scaricare unicamente su questo governatore o quel governo le responsabilità di una pandemia che ci riguarda tutti e che tutti, nessuno escluso - politica, cittadini, scienza, informazione - non abbiamo fatto abbastanza per scongiurare quando ancora eravamo in tempo. Oggi quel tempo è scaduto da un pezzo. Ed è ora che ne prendiamo atto.
Quattro. Quello che ieri è accaduto a Napoli è solo la prova generale di una strategia della tensione pronta a divampare ovunque, orchestrata da quel mix di fascisti, estrema destra, ultras e clan locali che - come sempre è avvenuto nei momenti di crisi - usano e cavalcano la disperazione della gente per attaccare frontalmente le istituzioni democratiche. Come se non bastasse il Covid, come se non fosse sufficiente la tragedia economica che ne consegue, prepariamoci ad affrontare anche un terzo nemico: quell’onda nera che aspettava da anni un’altra occasione per uscire dalle fogne in cui la Storia si è incaricata di mandarla.
Oggi più che mai la politica ha un compito immane e cruciale: fare di tutto per tenere lontane rabbia e violenza, per farsi argine civile, sociale, democratico tra il popolo in difficoltà e le frange estreme e criminali che su quella rabbia soffiano e prosperano.
In quella faglia si gioca il destino di questo Paese. E di tutti noi.
Potevamo rinunciare tutti a un piccolo pezzetto di normalità in cambio di salute e stabilità.
Alcuni hanno preferito non rinunciare a nulla.
Ora la stiamo pagando tutti. Tutta.
https://www.facebook.com/lorenzotosa.antigone/photos/a.476251642907003/937486600116836/
giovedì 23 maggio 2019
Arresti per immigrazione clandestina, anche 2 ex poliziotti.
domenica 24 febbraio 2019
Napoli, l'arcobaleno «abbraccia» il Vesuvio: le immagini spopolano sui social.
Non c'è bisogno di Photoshop. E' tutto vero. Dopo un po' di pioggia pomeridiana, verso il tramonto un grande arcobaleno ha abbracciato il golfo di Napoli e ha fatto da "corona" al Vesuvio. Sui social sono stati tantissimi gli scatti "postati" dagli utenti, accompagnati da una miriade di like e di condivisioni. Ecco il Vesuvio che non lava col fuoco ma che regala, complice il meteo, emozioni da panorama mozzafiato, invidiato in tutto il mondo.
https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_l_arcobaleno_abbraccia_il_vesuvio_le_immagini_spopolano_sui_social-1746059.html?fbclid=IwAR2SFN_bPz2nNKNiJN3cyeHDjIqY-pEZp9XsgSoqvo8SeXKVDPwsSNCxxCU
domenica 30 settembre 2018
Plebiscito, la piazza ritrovata nel sottosuolo: restaurato l'ipogeo di oltre mille metri quadri.
C'è una piazza sei metri sotto la basilica di San Francesco di Paola, nel largo del Plebiscito.
Un ipogeo di oltre mille metri quadri realizzato nell’Ottocento per volere di Murat.
In questa rete di cunicoli fino a poco tempo fa entravano solo la luce di oculi e bocche di lupo, oltre a qualche Super Santos finito giù durante le partite degli scugnizzi.
L’area è stata riqualificata da Comune e Provveditorato alle opere pubbliche grazie a un progetto che ha coinvolto anche Demanio, Curia, Fec (Fondo edifici di culto), soprintendenza e prefettura.
"Ogni istituzione ha fatto un piccolo passo indietro per riqualificare e restituire il sito alla città" spiega l’assessore ai Beni comuni e all’Urbanistica Carmine Piscopo, mentre con l'architetto Salvatore Russo apre le porte di un gioiello che diventerà una prestigiosa area espositiva, capace di contenere fino a 300 persone.
Mostre, convegni. Si potrà scendere nel cuore di Napoli sotterranea attraverso due botteghe del colonnato del Plebiscito.
Il viaggio nell’ipogeo comincia alle porte numero 6 e 7. Attraverso una scala e un ascensore di vetro si arriva nel ventre della città: archi e pietre di tufo lasciate a vista, i resti dei palazzi ottocenteschi abbattuti per fare posto all’ipogeo. Si arriva così nell’aula centrale con la grande volta a forma di fungo. È la struttura che sorregge la basilica e regala un effetto Guggenheim.
Videoservizio di Anna Laura De Rosa
mercoledì 21 giugno 2017
Napoli, scoperto al Tigem il modo di inibire le cellule tumorali. - Walter Medolla
Ballabio e De Luca presentano la ricerca. «Passo avanti».
lunedì 3 aprile 2017
Una microalga a metà strada tra piante e animali.
Poiché la Skeletonema marina può essere facilmente coltivata in laboratorio in grandi biomasse, si potrebbe produrre un’elevata quantità di prostaglandine con notevole risparmio economico in un sistema altamente produttivo”.
Inoltre, nel campo della biologia marina, il recente studio apre nuove prospettive sull’evoluzione e il ruolo di queste molecole nell’ambiente marino dove, agendo come mediatori nella comunicazione cellula-cellula, o nella difesa delle microalghe contro l’attacco di batteri, virus o predatori dello zooplancton, potrebbero influenzare le dinamiche delle differenti popolazioni di microorganismi che compongono il plancton e, in ultima analisi, garantire la sopravvivenza e il successo ecologico delle diatomee che le producono.
giovedì 16 marzo 2017
Consip, perquisizioni al palazzo di giustizia di Napoli: dirigente accusato di corruzione in concorso con Romeo.
I carabinieri perquisiscono l'ufficio di Emanuele Caldarera, direttore generale per la gestione e la manutenzione del palazzo. È accusato di aver sbloccato il pagamento di alcune fatture in favore dell'imprenditore napoletano in cambio dell'assunzione della figlia.
giovedì 9 febbraio 2017
Consip, trovato il diario delle tangenti di Alfredo Romeo. L’ex An Italo Bocchino “gli diceva quando e come pagare”. - Vincenzo Iurillo e Marco Lillo
In una discarica romana i pm della procura di Napoli hanno sequestrato pezzi di carta smaltiti dall'ufficio dell'immobiliarista. È lì dentro che aveva "l’abitudine di abbassare il tono della voce e di scrivere di suo pugno su pezzetti di carta i nomi (iniziali) delle persone e dei destinatari delle tangenti, nonché l’importo e la causale” passando poi il pezzetto di carta al suo interlocutore “conferendo dunque anche forma scritta alle transazioni illecite” I pm Woodcock e Carrano fanno riferimento a “fluviali colloqui” tra l’immobiliarista al centro dell’affaire Consip - dove è indagato anche il ministro Lotti - e l'ex braccio destro di Fini.
I pm napoletani Henry John Woodcock e Celestina Carrano invece continuano a indagare su presunti episodi di corruzione collegati ad appalti del gruppo Romeo per le pulizie dell’ospedale Cardarelli di Napoli, e al ruolo di dirigenti e funzionari del capoluogo campano che avrebbero favorito gli interessi dell’immobiliarista, ricevendone in cambio – secondo l’accusa – favori e soggiorni alberghieri. Il decreto di perquisizione eseguito dalla Finanza di Napoli, dal Ros di Napoli e dal Noe di Roma per Romeo e altre due persone ipotizza i reati di concorso esterno in associazione camorristica (per l’assunzione nella ditta di pulizie impiegata nel Cardarelli di soggetti ritenuti vicini ai clan della zona collinare di Napoli), associazione a delinquere e corruzione.