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mercoledì 27 gennaio 2021

SCUSACI GIUSEPPE, NOI SIAMO ABITUATI AD ALTRO... - Marco Cristi

 

Caro Presidente Conte, ci scusi. Noi non siamo abituati alle persone perbene che fanno i politici, noi non siamo abituati alla diplomazia, all'eleganza, noi non siamo abituati a chi va in Europa e porta risultati che non hanno precedenti e che viene riconosciuto dai colleghi una persona seria. ..
Noi siamo abituati a presidenti che dopo aver svenduto l'Alitalia agli arabi, si sono dovuti accollare un bidone da 168 milioni di euro che sta marcendo a Ciampino perchè non ci sono hangar che lo possano custodire. Noi siamo abituati a presidenti che la sera, per sciogliere lo stress, organizzavano "cene eleganti" con mignotte e menestrello al seguito e che hanno lasciato il loro incarico con 575 punti spread e asserendo che "i ristoranti e gli aerei erano pieni" e, contemporaneamente, abbiamo dovuto prendere un tagliatore di teste per evitare il default.
Noi siamo il popolo del "Papeete", che incoraggia il Ministro dell'interno a ballare con la testa nelle tette delle ragazze, che fa il DJ sorseggiando un mojito . Noi siamo abituati a politici che asserivano che Ruby rubacuori era la nipote di MubaraK . Noi siamo abituati alle igieniste dentali che dopo aver fatto i "cioppini" al presidente del consiglio diventano consigliere Regionale e, stessa sorte, è toccato al figlio rincoglionito dell' ex leader del carroccio. Noi siamo abituati ad avere in parlamento gente come Razzi e Scilipoti, alle sgallettate siliconate di Forza Italia. Noi siamo abituati a gente che ha messo in condizione la Senatrice Segre ad avere la scorta!
Noi siamo abituati a gente che ha distrutto la sinistra di Berlinguer, il centro di Moro e la destra di Almirante .
Lascia stare Giuseppe, ritorna ad insegnare e a fare l'avvocato, questo paese ormai è senza speranza per la vergognosa e inaccettabile ignoranza di parte del suo elettorato .
Vediamo oggi cosa accadrà, in tutti i casi, per quanto mi riguarda, in questi pochi mesi sono stato orgoglioso di essere stato rappresentato da Lei come Presidente.
Comunque vada, grazie di tutto.

Fb - Marco Cristi

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giovedì 17 marzo 2016

Omicidio al coca party, Foffo: “Ho fatto una cosa agghiacciante, non so come potrò mai scusarmi con i genitori di Luca”. -


Luca Varani

«Ho fatto una cosa terribile e agghiacciante, non so come potrò mai scusarmi con i genitori di Luca». È quanto detto oggi da Manuel Foffo al pm di Roma nel terzo interrogatorio in carcere sull’omicidio di Luca Varani. L’atto istruttorio durato quasi 4 ore.   
Al termine dell’interrogatorio l’avvocato Michele Andreano, difensore del giovane, ha spiegato che il ragazzo «appare molto provato». «Ancora non ricorda perfettamente i dettagli di questo terribile delitto e quindi abbiamo sospeso ma ci saranno ulteriori incontri con il pm. Manuel ha spiegato bene la sua posizione. Ricorda chiaramente cosa è accaduto in quella casa ma ci sono ancora dei vuoti. Ha ribadito la sua versione, sulla dinamica non ci sono grandi variazioni siamo ora ai dettagli su quanto successo», ha aggiunto.  
In carcere si è svolto anche un confronto tra Manuel Foffo e il padre, Valter. «Ma è vero che mi volevi uccidere?». «Sì, papà, è vero». I due, poi, sono scoppiati a piangere e si sono abbracciati. Il padre era rimasto molto colpito dalle dichiarazioni rese al pm dal figlio che parlando dell’omicidio di Luca aveva detto che sullo sfondo aleggiava questo suo desiderio di eliminare il genitore per il quale «provava una forte rabbia interiore». 


Scusarti? Si chiede scusa quando si fa una marachella, quando si offende qualcuno con parole o gesti.....ma quando si uccide un essere umano con tanta ferocia si chiede "PERDONO".

Ma credo che la colpa di ciò che hai fatto non sia tutta tua, ma di chi ti ha dato tutto e non si è mai curato di punirti quando lo meritavi, facendoti credere che eri immortale, intoccabile, furbo al punto di poter uccidere senza essere scoperto.

La vita non è come nei videogiochi dove c'è il "game over", nella vita, quando si muore, si è morti per sempre!
Cetta.