Il prezzo dell’elettricità è aumentato notevolmente negli ultimi anni e abbiamo bisogno di alternative. Con l’avvento della tecnologia, in casa abbiamo sempre più dispositivi che richiedono una connessione costante, come il frigorifero, la Smart TV, Alexa o il router WiFi. Tutto questo si traduce in fattura a fine mese. Cosa che è un problema per la maggior parte di noi. Ma allo stesso tempo è anche un problema per l’ambiente. Perché il maggiore consumo di elettricità porta a sua volta ad un aumento del consumo di risorse naturali, delle emissioni di gas e della produzione di rifiuti. Per questo motivo si stanno cercando diverse soluzioni e alternative per ridurre il consumo di energia elettrica e aumentare l’utilizzo delle energie rinnovabili. Due studenti, ad esempio, hanno inventato come alternativa le prese solari. Scopriamo tutte le informazioni interessanti nel seguito dell’articolo.
Si sono diplomati al Samsung Institute of Design and Art di Seoul, in Corea del Sud. Hanno progettato una spina che potrebbe rivoluzionare il mondo nei prossimi anni. Questo perché Kyuho Song e Boa Oh hanno progettato una presa fotovoltaica che non solo si distingue perché sfrutta l’energia solare, ma anche perché elimina qualsiasi tipo di cavo. Viene semplicemente posizionata su una finestra e inizia a generare elettricità. Questa invenzione è stata presentata alla Dubai Design Week con il nome Window socket. Grazie alla ventosa in dotazione con questa presa sul retro, si adatta facilmente a qualsiasi finestra. E a sua volta ha un pannello solare da cui riceve energia. D’altra parte, ha una presa tradizionale per poter collegare i caricabatterie o i cavi e sfruttare questa ingegnosa invenzione. Per ora si possono collegare solo cellulari, computer e altri dispositivi ed elettrodomestici a basso consumo, ma è già in grado di fornire energia sufficiente per mantenere accesa una lampadina per 20 ore. Ma presto le prese solari miglioreranno.
Le prese solare della finestra hanno una capacità di 1.000 mAh. Per capirci meglio, è quanto consuma la batteria per caricarsi solo al 20%. Come accennato in precedenza, questo dispositivo necessita dalle cinque alle otto ore di esposizione al sole per caricare completamente la batteria. Anche così, è un progetto molto promettente. I due studenti hanno attirato molta attenzione, quindi non sarebbe sorprendente se un’azienda più grande investisse in questo progetto. Anche trasformarlo in una fonte di energia che fornisca corrente sufficiente a soddisfare il fabbisogno delle famiglie, secondo eleconomista.es.