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sabato 19 giugno 2021

Rifiuti, armi e Sanità: i chi finanzia la Meloni. - Valeria Pacelli e Stefano Vergine

 

Dietro il boom di Fratelli d’Italia.

Più consensi, più soldi. Mano a mano che il partito di Giorgia Meloni s’impone come principale forza della destra (stando ai sondaggi Fratelli d’Italia ha raggiunto la Lega), anche le casse del partito si gonfiano. In via principale, di denaro donato dai suoi eletti, ma anche da tante imprese, alcune con interessi economici nei Comuni e nelle Regioni dove i meloniani governano. Lo dicono i bilanci di Fd’I e lo raccontano nel dettaglio i rendiconti pubblici analizzati da Il Fatto. Nel 2019, quando era al 4% (sondaggio YouTrend di gennaio), il partito erede dell’Msi ha raccolto contributi privati pari a 1 milione di euro. L’anno dopo il pallottoliere ha toccato quota 1,4 milioni (registrando quindi un +40%). Da gennaio ad aprile di quest’anno (ultimi dati disponibili), siamo già a 337mila euro incassati. Tutti contributi leciti e regolarmente dichiarati dal partito.

SANITà. Fd’I piace molto al mondo della sanità privata. Tra i principali finanziatori spicca il Gruppo Villa Maria (Gvm), che nel 2020 ha fatto partire due bonifici per un totale di 50mila euro. Con oltre 3900 dipendenti e 715 milioni di fatturato (dati 2019), quella fondata da Ettore Sansavini è una multinazionale delle cliniche private presente in mezzo mondo, dalla Francia, all’Albania e alla Polonia. Il core business resta però in Italia. “Non abbiamo mai ricevuto alcun favore particolare dalla politica e finanziamo diversi partiti, non solo Fd’I, ma anche ad esempio la Lega e il Pd”, ci ha assicurato Sansavini. Dai rendiconti pubblici dal 2018 in poi non risultano donazioni di Gvm ad altre forze politiche. Bisogna anche dire che nei mesi scorsi il gruppo ha trovato qualche ostilità da parte di esponenti di Fd’I in Regione Lazio. Era marzo 2020 quando Gvm firma un protocollo per la trasformazione dell’Istituto clinico Casal Palocco in centro Covid. Il consigliere regionale Giancarlo Righini chiede spiegazioni alla Regione “sulla scelta di allestire un Ospedale Covid in una piccola clinica privata”. “Chiedevo un dettaglio dei costi. – spiega oggi Righini al Fatto – Ho appreso solo di recente del contributo, ma questo prescinde dalla mia attività di verifica. Sull’Icc di Casal Palocco tornerò a chiedere informazioni”.

Nella lista di donatori ci sono anche altre imprese legate al mondo della sanità. Soprattutto quella marchigiana, dove Fratelli d’Italia è riuscita nel settembre scorso a fare eleggere il suo secondo presidente di Regione, Francesco Acquaroli (il primo, Marco Marsilio, governa dal 2019 l’Abruzzo). C’è ad esempio la Innoliving di Ancona, che ha versato 5 mila euro ad ottobre 2020. Controllata dal russo Andrey Derevyanchenko e da Andrea Falappa, produce in Cina e vende in Italia piccoli elettrodomestici e dispositivi diagnostici. Da ottobre scorso, la società fornisce tamponi rapidi dall’aeroporto delle Marche, di cui la Regione detiene una quota. “L’hub che effettua tamponi presso l’Aeroporto – spiegano dalla Regione Marche – è gestito da un soggetto privato, l’iniziativa non è promossa dalla Regione”. A settembre 2020 a Fd’I sono arrivati poi 4 mila euro da un’altra azienda marchigiana: la Radiosalus, un centro polispecialistico privato. L’azienda, sempre a settembre, ha donato 5mila euro anche al candidato presidente del centro sinistra, Maurizio Mangialardi, sconfitto da Acquaroli.

L’AFFARE ESSELUNGA. Non c’è solo il mondo della sanità. Tra i bonifici più generosi ci sono quelli di Aep, ditta di costruzioni. La donazione a Fd’I – 49.500 euro in totale, versati in due tranche tra settembre e ottobre 2020 – è diventato un caso a Lodi, dove i meloniani sono in maggioranza, con tanto di denuncia in Procura presentata da un gruppo di cittadini e poi archiviata dai pm, che non hanno ravvisato alcun reato. Il motivo delle proteste è che Aep sta costruendo in città un supermercato per Esselunga. Racconta Stefano Caserini, consigliere d’opposizione: “Nel territorio dove si sta costruendo, il piano di governo del territorio (pgt) prevedeva un’area prevalentemente residenziale e direzionale. Poi, dopo che Aep ha acquistato il terreno, in consiglio comunale è stata approvata una variante al pgt per rendere l’area commerciale, e questo con i voti della sola maggioranza di cui fanno parte 5 consiglieri di Fd’I. L’approvazione è avvenuta il 22 settembre 2020, un giorno dopo il primo bonifico al partito da parte di Aep, da 25mila euro. Il 27 settembre e il 4 ottobre Fd’I ha organizzato un banchetto in città a favore della costruzione del supermercato Esselunga. Il 23 ottobre Aep ha fatto l’altro bonifico, da 24.500 euro”. E quindi? “Quindi”, dice Caserini, “non mi sembra normale che un costruttore doni soldi a un partito quando sta portando avanti operazioni urbanistiche in cui i rappresentanti di quel partito sono coinvolti”. Coincidenza. Nello stesso periodo poi Aep ha fatto una donazione da 50mila euro al Comitato Giovanni Toti Liguria. Anche in questo caso c’è di mezzo un nuovo supermercato Esselunga. Come rivelato dal Fatto, Aep era infatti impegnata nella realizzazione di un supermercato a Genova per conto della catena di ipermercati.

ARMI E RIFIUTI. Sottomarini militari venduti alle forze armate di mezzo mondo, comprese quelle italiane. C’è anche il gruppo Drass Srl fra i finanziatori di Fd’I. La storica azienda livornese tra il 2019 e il 2020 ha donato 7.500 euro alla sezione toscana del partito. Tra i prodotti di punta della Drass c’è ad esempio il “sottomarino compatto per acque costiere”.

Tra le aziende donatrici di Fd’I c’è poi la Ecoserdiana, che gestisce una discarica a 20 chilometri da Cagliari e il 17 maggio del 2019 ha versato 6mila euro alla sezione sarda del partito. Altra donazione (in questo caso i dettagli sono raccontati nell’articolo accanto) arriva poi dalla Rida Ambiente Srl, società che gestisce una discarica ad Aprilia (Latina) e che il 7 maggio 2019 ha donato 3.200 euro alla sezionale nazionale del partito. Nei mesi scorsi alcuni dei vertici della Rida Ambiente sono finiti nel mirino dei pm di Roma per traffico illecito di rifiuti. “Il procedimento penale deriva da una denuncia del gruppo Cerroni con il quale non corre buon sangue”, spiega il presidente del Cda Fabio Altissimi, oggi indagato. “Abbiamo dimostrato – aggiunge – che (…) Rida Ambiente non ha guadagnato un euro in più di quanto le spettava in base alla tariffa regionale”.

Associazioni. Fd’I però deve aver fatto colpo anche sul mondo delle associazioni. A luglio del 2020 la Confederazione generale dell’Agricoltura ha versato al partito 2800 euro; Confapi – che riunisce le piccole e medie imprese – ne ha invece donati 4 mila. Altri 12500 euro sono arrivati, a settembre 2020, da Confartigianato imprese Marche.

IlFQ