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venerdì 23 luglio 2021

Per ognuno la regola è “F.U.P.C.C.V.P.” - Antonio Padellaro

 

È tutto molto chiaro, lineare e soprattutto condiviso. Grande armonia nel mondo della scuola dove a parere dell’Associazione nazionale dei presidi occorre obbligare alla vaccinazione il personale scolastico e gli studenti. 

Alcune sigle autonome sono invece apertamente contrarie e minacciano ricorsi a pioggia (attualmente i non vaccinati della categoria sono 221.534 su quasi un milione e mezzo). Senza contare le famiglie No-Vax, già sul piede di guerra, che alle demoniache fiale preferiscono di gran lunga le lezioni in Dad. 

Quelle che secondo i test Invalsi stanno generando tra i ragazzi forme pandemiche di analfabetismo di ritorno. Anche nel mondo imprenditoriale e tra le parti sociali sul tema vaccini la concordia regna sovrana. Alla direttrice di Confindustria che chiede alle imprese la sospensione dal lavoro per chi è sprovvisto di Green pass risponde pacatamente la leader Fiom-Cigl che definisce la proposta “vergognosa”. 

Mentre invece la Cisl Emilia “non si scandalizza”. Il presidente della Camera, Roberto Fico, parla di “idea sui generis” pur senza sbottonarsi. Tuttavia sul Green pass non sente ragioni: “impossibile chiedere agli eletti se sono stati immunizzati col farmaco”. Impossibile. Agli eletti. 

Per fortuna a indicare la retta via c’è il decisionista ministro del Lavoro Orlando che dice “no alle proposte unilaterali”, e però invita “a un confronto costante”, qualunque cosa significhi. Non resta che affidarsi alla mediazione. Quella del presidente di Confindustria Bergamo: “Premiamo chi si vaccina” (AstraZ e vinci). Quella di Brunello Cucinelli: “A chi non si vaccina dirò ti pago, ma non lavori e stai a casa” (cioè, due danni al posto di uno). Visto che perfino nella Lega il presidente del Veneto, Luca Zaia, favorevole alla vaccinazione di massa, non sembra sulla stessa linea di Matteo Salvini (candidato al Nobel della Medicina per aver scoperto che sotto i 40 anni il virus non attacca) non ci resta che ricorrere all’algoritmo FUPCCVP.

Esso si ottiene incrociando i Sì Vax ai No Vax, ai Ni Vax, ai Boh Vax, ai luoghi dove il Green pass sarà obbligatorio, alle regioni che cambiano colore con le terapie intensive al 10% e i reparti Covid al 15, e soprattutto agli studi di laboratorio dell’onorevole Lollobrigida (Per chi non lo sapesse FUPCCVP è l’acronimo di Fate Un Po’ Come Cz Vi Pare).

ILFQ

domenica 6 giugno 2021

Raggiunto il record di 600mila vaccinati in un giorno in Italia.

 

Figliuolo: 'Italia seconda in Ue per popolazione vaccinata'.

Il record di oltre 600mila somministrazioni in un giorno e a Bari le prime dosi del vaccino già inoculate ai primi 150 ragazzi dodicenni fragili. La campagna vaccinale sale oltre la quota attesa del generale Francesco Figliuolo, che esulta: l'Italia è al secondo posto assoluto in Europa in termini di popolazione interamente immunizzata, subito dopo la Germania e davanti a Francia e Spagna.

Il nuovo traguardo, in arrivo nei prossimi giorni, sarà il raggungimento - almeno con la prima dose - della metà della popolazione vaccinabile (al momento 24 milioni e mezzo su 53).

Nel Paese che si avvia gradualmente all'abbandono delle restrizioni verso una totale zona bianca, l'unico nodo ancora da sciogliere resta la data sull'apertura delle discoteche. Ma la questione è ormai entrata in agenda e la prossima settimana, forse martedì, potrebbe partire una prima interlocuzione con i tecnici ministeriali. I gestori dei locali chiedono che l'Esecutivo si esprima quanto prima per fornire delle certezze, che arriveranno quindi nei prossimi giorni: attenzione al tema è stata posta non solo dalle Regioni, ma anche dal ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini, e dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Potrebbe tramontare l'idea del test in due sole città per far spazio ad una disposizione generale che permetta la riapertura generale delle strutture in sicurezza intorno agli inizi di luglio. L'allentamento delle misure passa anche per lo spostamento di un'ora del coprifuoco a mezzanotte per le Regioni in zona gialla, sempre meno. I dati infatti migliorano giorno dopo giorno: al momento nel Paese ci sono meno di 200mila persone positive al Covid, precisamente 195.369. Sono invece 57 le vittime colpite dal virus secondo il bollettino delle ultime 24 ore e 2.436 i nuovi contagiati registrati, con il tasso di positività stabile all'1%.

In terapia intensiva ci sono in tutto 788 malati e sono stati 20 ingressi in un giorno. I dati migliorano sulla spinta dell'incremento delle somministrazioni e uno dei fattori chiave - secondo lo stesso Figliuolo - è l'aumento dei punti vaccinali: ai 2.666 presenti al momento in Italia se ne stanno aggiungendo altri 800 realizzati da imprese, grande distribuzione ed altri operatori economici grazie al Piano delle inoculazioni dei lavoratori nelle aziende. Delle oltre 604mila dosi, 420mila hanno riguardato la prima dose e adesso l'obiettivo è arrivare alla metà dell'intera popolazione vaccinata almeno con il primo 'shot' entro la seconda metà di giugno, quando il Paese tornerà alla quasi normalità. Ma l'obiettivo, fanno sapere dalla struttura commissariale, andrà messo a sistema con gli approvvigionamenti. E dopo le prenotazioni dei giorni scorsi è già partita in queste ore in alcune Regioni la vaccinazione dei dodicenni. A Bari è toccato agli under 16 fragili, con le prime 150 somministrazioni tra pazienti e loro conviventi.

Due le sedute vaccinali organizzate mentre per facilitare l'adesione è stata istituita una mail dedicata, che i genitori dei ragazzi tra i 12 e 15 anni hanno utilizzato per aderire alla campagna e prenotare. Nelle prossime ore nel Lazio, invece, si svolgerà il Rieti Junior open day: un banco di prova per i candidati più piccoli all'immunità che inizierà con 120 candidati, tanti quanto le dosi messi a disposizione. Sono invece quasi seimila gli operatori del turismo e dei centri estivi che si sono prenotati alle slot appena aperte in Veneto. Entrambe le categorie hanno aderito in massa alla proposta tanto che in una delle aziende sanitarie di Venezia in poco tempo sono terminati tutti i 1.700 posti a disposizione. 

ANSA

giovedì 1 aprile 2021

Covid: Oms, vaccinazioni in Europa di una lentezza 'inaccettabile'.

 

Per l'Organizzazione mondiale della Sanità l'attuale impennata dei casi è "la più preoccupante" da diversi mesi. Negli Usa rovinate milioni di dosi d vaccino.

Il ritmo delle vaccinazioni anti Covid in Europa è di una lentezza "inaccettabile": lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale della Sanità.

"I vaccini rappresentano il nostro modo migliore per uscire da questa pandemia... Tuttavia, il lancio di questi vaccini è inaccettabilmente lento" e "sta prolungando la pandemia", ha reso noto in un comunicato il direttore dell'Oms per l'Europa, Hans Kluge.

L'attuale impennata dei casi di coronavirus in Europa è "la più preoccupante" da diversi mesi, ha dichiarato l'Oms.

Rovinate milioni di dosi d vaccino, ritardi consegne J&J negli Usa - Un errore umano in uno stabilimento di Baltimora "rovina 15 milioni di dosi di vaccino Johnson & Johnson", causando ritardi nelle consegne negli Stati Uniti.

Lo riporta il New York Times citando fonti federali. L'impianto in causa è gestito da Emergent BioSolutions, partner di Johnson & Johnson e AstraZeneca. Gli ingredienti dei due vaccini sarebbero stati per errore uniti, rovinando milioni di dosi J&J e mettendo in dubbio le consegne del prossimo mese negli Stati Uniti, che dovevano arrivare proprio da Baltimora. Le autorità rassicurano sui vaccini J&J già distribuiti negli Usa perché sono stato prodotti in Olanda.

ANSA (foto vaccini a Roma)

mercoledì 17 gennaio 2018

Vaccini, i centri vaccinali sono in tilt.


Vaccini, i centri vaccinali sono in tilt © ANSA

Signorelli (Società Igiene),molti sotto organico e sovraffollati.

I centri vaccinali "sono in crisi, sovraffollati e sotto organico" in vista della scadenza del 10 marzo per la presentazione alle scuole della certificazione di avvenuta immunizzazione. Lo afferma il past president della Società italiana di igiene, Carlo Signorelli. I Centri "sono in tilt per 3 concomitanze: l'ultimo Piano vaccinale che prevede nuove vaccinazioni consigliate, la legge sull'obbligo vaccinale a scuola ed i recuperi dei bimbi non ancora immunizzati. Sono sotto pressione e - ha detto - spesso manca personale".
 Da "sei mesi a questa parte - ha sottolineato Signorelli - i centri vaccinali sono molto sotto pressione e temo che lo saranno fino alla scadenza di legge del 10 marzo". Ma il problema, ha avvertito l'esperto, "è anche legato ad un fattore di mancanza di organico: la Siti ha da tempo chiesto che, in concomitanza con l'applicazione delle nuove norme sull'obbligo vaccinale, si provvedesse anche a garantire un supporto ai centri vaccinali potenziando il personale proprio in vista del maggior carico di lavoro. Ciò spesso non è avvenuto e molti centri sono dunque sotto organico".

Ovviamente, ha precisato, "questo è però un aspetto che attiene alle singole Regioni. Proprio per questo, non si può generalizzare e la situazione varia da Regione a Regione, perchè l'organico è diverso ed anche l'organizzazione". Ad esempio, "in alcune Regioni come Veneto e Friuli Venezia Giulia, le vaccinazioni nei centri non sono effettuate solo dai medici ma pure da assistenti sanitari con la supervisione del medico. In questi territori le cose vanno meglio perchè - ha concluso Signorelli - il carico di lavoro è smaltito da più figure". 
Più tempo per iscritti 2018-19, certificati a luglio - Per il prossimo anno scolastico 2018-19, per il quale partono oggi le iscrizioni online, ci sarà più tempo per effettuare le vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge: per l'iscrizione ad asili e scuola elementare la procedura resta la stessa. 

Sarà infatti possibile presentare un'autocertificazione sulle avvenute vaccinazioni o copia della prenotazione dell'appuntamento presso l'asl, ma ci sarà tempo fino al 10 luglio 2018 per presentare la certificazione definitiva che provi l'avvenuta vaccinazione. La scadenza è prevista dalla legge e dalla circolare del ministero dello Salute dello scorso 16 agosto. Più tempo dunque per adempiere all'obbligo vaccinale. 

Inoltre, se per la data di scadenza (10 luglio) sarà stata già attuata la norma legislativa introdotta dal recente Dl fiscale, che permette lo scambio di dati su supporto informativo tra le scuole e le Asl (e che anticipa quanto previsto dal decreto vaccini per l'anno scolastico 2019/2020), non vi sarà alcun bisogno per il genitore di presentare documentazione cartacea.