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giovedì 17 dicembre 2020

Con la scusa delle “verifiche patrimoniali” Casellati restituisce il vitalizio a Del Turco. - Ilaria Proietti

 

E adesso il caso di Ottaviano Del Turco imbarazza Palazzo Madama. Perché a un certo punto, di fronte a Maria Elisabetta Alberti Casellati che premeva per ridargli il vitalizio come gesto umanitario, a qualcuno, pure essendo impietosito dalla malattia dell’ex leader socialista, si è accesa la lampadina: “Ma davvero vogliamo ridare il vitalizio a un condannato per mazzette che tra l’altro ha pure una ricca pensione da sindacalista?”. Alla fine si è deciso che l’assegno appena congelato continuerà a essergli erogato. Almeno per un altro mese, il tempo che i questori della Casellati mettano insieme una istruttoria patrimoniale sull’ex senatore che per lo scandalo Sanitopoli ancora deve pagare la sua quota dei 700 mila euro dei danni all’immagine provocati alla Regione Abruzzo. A Palazzo dunque si cerca una soluzione dopo la fuga in avanti della presidente Casellati che, pressata dagli alti lai di Pd e compagnia, aveva promesso un intervento a sua tutela dopo che se ne erano scoperte le condizioni di salute. Anche se la delibera del 2015 con cui il Senato aveva stabilito lo stop dell’erogazione degli assegni mensili agli ex senatori condannati non prevede alcuna deroga: né in caso di indigenza, né per malattia invalidante, ritenute meritevoli di considerazione per altri senatori, ma con la fedina penale pulita, che versano in condizioni di difficoltà (per invalidità al 100 per cento e nel caso di redditi non superiori alla pensione minima sociale). Insomma l’istruttoria ordinata su Del Turco lascia intendere che potrebbe applicarsi anche a lui, per analogia, il trattamento di favore che finora era stato negato agli ex con una condanna sul groppone, come Roberto Formigoni e Marcello Dell’Utri che ora possono pure loro sperare. “La temporaneità della sospensione (della precedente delibera del consiglio di presidenza, ndr) è stata decisa per acquisire documentazione non disponibile per l’urgenza della trattazione” ha spiegato Casellati rassicurando che l’ex leader socialista continuerà a ricevere nel frattanto il vitalizio del Senato. Ma che tipo di documentazione verrà richiesta? La dichiarazione dei redditi che verrà esaminata assieme alla certificazione della clinica neurologica del presidio ospedaliero San Salvatore dell’Asl1 di Avezzano che i familiari di Del Turco si erano già premurati di inviare al Senato per perorare la causa della restituzione del vitalizio.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/12/17/con-la-scusa-delle-verifiche-patrimoniali-casellati-restituisce-il-vitalizio-a-del-turco/6039634/

Aumenta il divario sociale, economico e legale tra noi e i nostri dipendenti già pagati profumatamente.
Ora avranno diritto al vitalizio anche i possessori di congrue pensioni da lavoro e condannati in via definitiva.
Alla faccia dei fessi... Cioè noi.