lunedì 29 aprile 2013

Berlusconi “padre costituente”: “Presiederò la Convenzione per le riforme”.



Dopo aver fatto fallire la Bicamerale del '97 presieduta da D'Alema, il Cavaliere ci riprova. "Forte" di due condanne e tre prescrizioni (una per corruzione di giudici), dice: "Sarò io a guidarla".

Una Convenzione per le riforme per dare una nuova architettura allo Stato di un Paese altrimenti ingovernabile. Silvio Berlusconi, con questo ragionamento, si candida a presiedere l’organismo per avviare il dialogo tra le forze parlamentari per un rinnovamento della struttura istituzionale. Oltre al programma del governo – che sarà presentato nel pomeriggio da Enrico Letta alla Camera – il presidente del Consiglio lancerà anche la Convenzione. ”Si farà una convenzione per le riforme – ha spiegato lo stesso ex presidente del Consiglio alla Telefonata di Canale 5 – e nel corso delle trattative per la formazione del governo si è determinato che, alla guida di questo organismo, vada un esponente indicato dal Pdl. Immagino che sia io a guidarla, perché nei nove anni che sono stato presidente del Consiglio ho avuto modo di verificare le difficoltà di guidare il Paese”.
E’ tutto da capire se la Convenzione avrà poteri “referenti” o “redigenti”, come si dice in linguaggio di diritto costituzionale. Da una parte i testi devono essere esaminati preventivamente, per relazionare alle Camere prima dell’approvazione. In sede redigente, oltre ad esaminare il testo del disegno di legge,  possono, su delega dell’Assemblea, elaborare il testo definitivo dei singoli articoli. In questo caso il testo dovrà essere approvato, ma senza dichiarazioni di voto, dall’Assemblea sia per singoli articoli che globalmente. In questo secondo caso, tuttavia, si tratterebbe di leggi costituzionali che avrebbero bisogno di due letture per ogni ramo del Parlamento.
Verosimilmente tutto questo non potrà trovarsi all’interno del discorso di Letta alle Camere. Ma i punti forti sono comunque due. Da una parte la riforma dei regolamenti parlamentari per cercare di snellirli e andare verso una velocizzazione dell’iter legislativo. Dall’altra – forse il capitolo più importante – la riformulazione del sistema di governo: premierato forte o semipresidenzialismo alla francese che potrebbe dare il via anche alla riforma elettorale disegnata sui meccanismi di quel Paese. La nuova bicamerale da cui dovrà scaturire soprattutto la nuova legge elettorale: in questa discussione ovviamente il centrodestra potrà fa valere il suo peso nella formazione del governo.
Dunque Berlusconi si ritaglia un ruolo da statista, da padre costituente. Nonostante a oggi abbia messo in fila una prescrizione per corruzione dei giudici nella vicenda Mondadori (che poi ha dato il via alla causa e al maxi-risarcimento dovuto a De Benedetti), un’altra prescrizione per il finanziamento illecito a Bettino Craxi, le due sentenze di non luogo a procedere in diversi processi perché il suo governo ha cambiato la legge sul falso in bilancio, due sentenze di condanna per violazione del segreto d’ufficio e evasione fiscale (con pene rispettivamente di un anno e 4 anni) e un processo – ancora in corso – per concussione e prostituzione minorile (il caso Ruby).
Durante il colloquio con i suoi nuovi ministri, ieri il Cavaliere ha vantato addirittura una paternità ideale del governo, rivendicandolo come risultato di una strategia lucidamente perseguita dal giorno successivo alle elezioni: la politica delle larghe intese. “Dopo che mi sono battuto per farla digerire al Pd - è il ragionamento - come avrei io potuto tirarmi indietro all’ultimo momento?”. Il suo pensiero è già avanti, a un quadro di spericolate scomposizioni e ricomposizioni del quadro politico che oggi potrebbero sembrare pura fantascienza: i moderati tutti insieme alleati, e gli estremisti di ogni sorta relegati nell’angolo. “Per dare vita al governo Letta – ha ribadito – abbiamo posto una precisa condizione e cioè che si approvino subito le misure di rilancio dello sviluppo che abbiamo indicato nel nostro programma”, che mette la restituzione dell’Imu e una sostanziale “museruola” a Equitalia ai primi posti contro quelli che chiama “le sue prepotenze e metodi violenti”. Quindi ha sottolineato che si aspetta segnali da Letta sui “punti irrinunciabili per noi che il premier si è impegnato a realizzare, o quantomeno “si è impegnato – osserva ancora – a citarli nel suo discorso”. E comunque, se questo governo dovesse fallire, l’unica strada sarà il voto, anche se sarà difficile presentarsi davanti agli italiani dopo un simile fallimento.  

Il M5S prepara gli emendamenti – parlamento vuoto, stampa disinteressata. - Carla Ruocco



Il M5S si prepara a presentare i suoi emendamenti, proposte importanti che riguardano la vita dei cittadini e delle imprese in difficoltà. 
Così mentre qualcuno già festeggiava per la spartizione delle poltrone, il movimento, in un parlamento deserto, studiava ed analizzava ogni singola proposta preparandosi ad una importante discussione in aula. 
Alcuni degli emendamenti che avanziamo riguardano 
- l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, 
- la proposta di istituire un fondo a favore delle piccole e micro imprese con i soldi dei finanziamenti pubblici ai partiti (questo emendamento è stato accolto e sarà votato in aula), - - la possibilità di effettuare la certificazione dei crediti anche anche da parte di altri professionisti come gli avvocati e i commercialisti, iscritti all’albo da almeno 5 anni, e non solo dai notai, 
- la ridiscussione della Tares che va stabilita in base al consumo dei rifiuti e non in base alla metratura, 
- l’eliminazione della discrezionalità da parte di equitalia di pignorare pensioni e stipendi, 
- la sospensione delle cartelle esattoriali per tutte quelle imprese che vantano crediti con le PA, 
- la compensazione dei contributi versati (contributi dormienti) per chi non ha conseguito il diritto alla pensione autonoma (si parla di pensione anziane che potrebbero compensare queste somme con le cartelle di un ICI/IMU non pagate perchè in difficoltà)  
- e altre proposte di fondamentale importanza che troverete tutte in rete. 
Così alla fine della loro compilazione ci siamo detti:”andiamo giù dalla stampa ed enunciamo alcune di queste proposte in modo da farle conoscere a tutti”; ma giunta davanti ai giornalisti il mio desiderio di spiegare il nostro lavoro è stato accolto con sufficienza e noia, mentre tutte le domande si sono riversate sulle mail trafugate ai parlamentari del M5S. 
Questa, per la quasi totalità, è la stampa di questo paese che mentre affonda si preoccupa di fare solo gossip.

http://carlaruocco.wordpress.com/2013/04/28/il-m5s-prepara-gli-emendamenti-parlamento-vuoto-stampa-disinteressata/


Che dire?



Che io mi sentissi dissociata e lontana dal PD non era una novità; la loro interpretazione di democrazia e di pensiero di sinistra non lo percepivo più nei loro discorsi, nei loro atteggiamenti, e il loro appoggio al governo Monti è stata la prova che la mia percezione non fosse sbagliata.

Anche che si fossero accordati in più occasioni con la destra berlusconiana si percepiva a naso, e da tempo, ma che arrivassero a concepire e formare istituzionalmente un governo con "quella" destra mi ha scioccata.


Non pensavo che potessero arrivare a tanto, perchè è inconcepibile, fuori da ogni logica: in tutti i campi del vivere comune destra e sinistra sono in antitesi, in contrasto tra loro, solo chi non ha una propria ideologia politica di governo può concepire un simile aborto.


Ora non mi tocca fare altro che stare a guardare, sperando che dopo i danni irreparabili già apportati dai precedenti governi questo nuovo governo di impreparati in politica, ma preparatissimi a pararsi la parte del corpo dove la schiena perde il suo bel nome, non infligga ulteriori danni al paese.


Ma non nutro speranze in merito.


domenica 28 aprile 2013

Gino Strada: “Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità”


Gino Strada: “Io mi ostino a voler fare il mio lavoro, medico e chirurgo. Mi occupo giornalmente di sanità e medicina. Se qualcuno venisse a propormi di fare il ministro della Sanità, risponderei che il mio programma è molto semplice: faccio una sanità d’eccellenza, spendendo la metà di quello che si spende oggi, eliminando il conflitto di interesse introdotto nella mia professione dalla casta politica: il pagamento a prestazione. Il nostro sistema sanitario era uno dei migliori al mondo, la casta, con la complicità dei medici, lo ha rovinato. L’interesse del medico è che la gente stia male, per fare più prestazioni. Ma nove milioni di persone non hanno più accesso alla sanità. Io eliminerei tutto questo. Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità. A me piacerebbe in futuro aprire anche in Italia il primo ospedale di Emergency, per far rivedere agli italiani, dopo 30 anni, che cos’è un ospedale, non una fottuta azienda. La sanità è uno scandalo pubblico”

Maurizio Gasparri.



Il dito medio ai manifestanti? Lo rifarei.
Poi, dopo la sparatoria: Chi semina odio alimenta tempesta.

E' evidente che non ci sta con la testa...

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Stefano Rodotà



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sabato 27 aprile 2013

5 piante anti-zanzare facili da coltivare. - Lorenzo De Ritis

piante_antizanzare


Il problema delle zanzare nella stagione estiva è per alcuni una faccenda molto seria, da affrontare con meticolosa attenzione e magari con una buona strategia ben pianificata. Vi abbiamo fornito qualche informazione su questi bellicosi insetti succhia sangue, suggerendovi qualche buon rimedio naturale per lenire il fastidioso prurito delle loro punture e delle valide alternative, completamente naturali, ai repellenti chimici più diffusi in commercio.
Molti di questi repellenti, infatti, contengono quantità di DEET (dietiltoluamide) che vanno dal 5% al 25% e ci sono notevoli preoccupazioni circa i potenziali effetti tossici che queste sostanze possono avere nel lungo termine, soprattutto sui bambini.
E’ per questo che ancora una volta il nostro consiglio è di ricorrere a madre natura e scegliere una soluzione 100% green: coltivare una tra queste cinque piante antizanzara.
Sono facilmente reperibili e semplici da coltivare e possono aiutarvi nella dura lotta contro questi famelici insetti.

1. Citronella (Cymbopogon nardus) 

citronella
La Citronella è una pianta erbacea perenne, sempreverde, originaria dell'Asia meridionale che costituisce l'ingrediente naturale maggiormente utilizzato nella formulazione di repellenti anti zanzara. Il caratteristico odore della pianta è in grado di mascherare quelli attrattivi prodotti dal nostro corpo, rendendo più difficile all’insetto la nostra localizzazione.
Sebbene la Citronella sia utilizzata in molti prodotti quali candele profumate, torce o olii, la pianta è sicuramente più efficace poiché possiede un odore più marcato.
Se coltivata in giardino o vicino al patio, andrebbe piantata dietro piccoli fiori e arbusti ornamentali. In alternativa può essere piantata in un vaso di dimensioni adeguate, magari posto su un supporto munito di rotelle, in modo da essere facilmente spostata secondo le nostre necessità e riposta in zone riparate durante l’inverno.
Nei centri di giardinaggio generalmente è possibile trovare piccole piante in vaso pronte per essere collocate nel terreno o travasate in un contenitore più grande, ma fate attenzione: al momento dell’acquisto sinceratevi che le piante siano Cymbopogon Nardus o Cymbopogon Winterianus. Spesso, infatti, quelle che ci vengono vendute non sono vere e proprie piante di Citronella e le loro capacità repellente non è paragonabile a quella della pianta originale.

2. Monarda (Monarda punctata)

 monarda
La Monarda è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae e originaria dell’America settentrionale. E’ molto semplice da coltivare, con una grande adattabilità e ha proprietà repellenti simili a quelle della citronella. Emana, infatti, un intenso odore simile all’incenso che è in grado di confondere le zanzare.
La Monarda cresce rapidamente e predilige un’esposizione in pieno sole. E’ molto resistente e tollera bene anche periodi di siccità.
Le sue foglie, se essiccate, possono essere utilizzate per fare un ottimo thè delle bibite o nei sacchetti profumati. La sua essenza ricorda quella del bergamotto.

3. Calendula (Calendula Officinalis)

calendula 
Comunemente coltivate come piante ornamentali, per via dei loro fiori colorati, le calendule sono molto resistenti ed emanano un odore intenso assai sgradito alle zanzare e anche a molti giardinieri. La pianta contiene piretro, un composto molto usato nei repellenti anti-zanzara.
Le Calendule prediligono un’esposizione in pieno sole e un terreno abbastanza fertile. Se coltivata in vaso, può essere posta in zone strategiche come l’ingresso di casa o i davanzali delle finestre. Oltre a respingere le zanzare, le calendule tengono lontani anche molti parassiti delle piante di pomodoro. Vi suggeriamo di piantarne qualcuna nel vostro orto. 

4. Agerato (Ageratum houstonianum)

Ageratum
Al genere Ageratum appartengono circa sessanta specie, tra annuali e perenni, tutte originarie dell’America settentrionale. La sua capacità repellente, è dovuta alla presenza di cumarina, una sostanza che le zanzare trovano particolarmente sgradita.
L’Agerato è facilmente riconoscibile per via dei suoi fiori azzurri, anche se in commercio si possono trovare esemplari dalla fioritura rosa, bianca o viola.
Questa pianta predilige un’esposizione in pieno sole o comunque, dove possa essere esposta ai raggi almeno per 4/5 ore al giorno. Non richiede terreni particolarmente fertili.
Le foglie di Agerato possono essere raccolte e schiacciate per aumentarne l’odore e quindi l’efficacia, ma si sconsiglia vivamente l’uso diretto sulla pelle.

5. Erba Gatta (Nepeta Cataria)

 erba_gatta
L’erba gatta è un insospettabile ed efficace repellente naturale. Da uno studio condotto lo scorso anno dagli entomologi dell’Iowa State University questa pianta è risultata dieci volte più efficace della DEET contenuta nei repellenti chimici.
Secondo Chris Peterson, uno dei ricercatori che hanno condotto lo studio, la ragione della sua efficacia è ancora sconosciuta. "Potrebbe essere semplicemente perché agisce da irritante o per l’odore sgradito alle zanzare. Ma ancora nessuno può confermarlo".
La Nepeta cataria è molto semplice da coltivare e richiede pochissime cure. La sua capacità repellente può essere amplificata se utilizzata direttamente sulla pelle. Ovviamente se avete un gatto, prendete in considerazione la scelta di un'altra di queste piante anti-zanzara.
Queste piante hanno dimostrato sul campo le loro proprietà repellenti, ma attenzione alla loro collocazione: ci sono, infatti, delle varianti ambientali da tenere in considerazione. Una leggera brezza potrebbe disperdere il suo odore riducendone drasticamente l’efficacia e consentendo alle zanzare di banchettare allegramente con il nostro sangue.
Grazie a queste piante, semplici da coltivare, quest'estate dormirete sonni tranquilli.