Nell’autunno del 2022, i media mainstream avevano iniziato a lanciare l’allarme su una potenziale “triplice epidemia”, caratterizzata dalla presenza simultanea di COVID [1], influenza stagionale e virus respiratorio sinciziale (RSV) [2] . La paura fa vendere, si dice, e questo è certamente il sistema usato da Big Pharma quando si tratta di vaccini.
L’improvvisa attenzione per l’RSV in particolare, che esiste da decenni, è coincisa con l’annuncio di una rapida messa a punto di vaccini contro l’RSV, un’impresa rischiosa se mai ce n’è stata una, visto che i produttori di vaccini avevano inutilmente cercato di immettere sul mercato un vaccino contro l’RSV per circa 60 anni, senza riuscirci a causa di problemi di sicurezza.
Non sorprende che Pfizer e Moderna stiano lavorando a vaccini combinati a base di mRNA per COVID, RSV e influenza [3] , che dovrebbero essere immessi sul mercato nel 2024 e/o nel 2025 [4]. Nell’estate del 2023 la Food and Drug Administration statunitense ha approvato i primi vaccini contro l’RSV per gli anziani di oltre 60, uno di Pfizer (Abrysvo) [5] e uno di GlaxoSmithKline (Arexvy) [6] .
Entrambi i vaccini sono vaccini ricombinanti a subunità, In questi tipi di vaccino vengono utilizzate alcune proteine virali per scatenare una risposta immunitaria [7] ed entrambi i produttori hanno segnalato la sindrome di Guillain-Barré come effetto collaterale dei loro prodotti [8].
Il vaccino contro l’RSV di Pfizer costerà probabilmente tra i 180 e i 270 dollari, mentre GSK intende applicare un prezzo compreso tra i 200 e i 295 dollari [9]. GSK aveva inizialmente annunciato un prezzo di 148 dollari per dose, ma ha deciso di raddoppiare il prezzo a causa di dati più recenti che suggeriscono che l’efficacia potrebbe protrarsi anche nella seconda stagione.
Continua la propaganda della tripla pandemia.
Mentre ci avviamo verso l’autunno del 2023, la “tripla pandemia” di COVID, RSV e influenza fa di nuovo notizia. Una ricerca su Google per la frase chiave “tripla pandemia 2023” [10] a metà agosto 2023 aveva dato ben 41,2 milioni di risposte.
Ricordate che l’esempio di cui sopra è solo a scopo illustrativo e vi sconsiglio vivamente di usare Google. Ma ecco la VERA lezione da apprendere. I risultati totali della ricerca possono essere utilizzati solo per farsi un’idea della frequenza del termine. Google ha smesso da tempo di fornire tutti quei 40 milioni di risultati. Indovinate quanti ne potete visualizzare? Solo 100.
Questo è un punto irrilevante per parole chiave come tripla pandemia del 2023, ma diventa enormemente importante per voi e la vostra famiglia quando cercate di fare una ricerca seria su Internet. È praticamente impossibile ora che Google non solo censura le informazioni vitali sui rimedi naturali per la salute, ma si limita a visualizzare solo i primi 100 risultati.
E, come avevamo visto durante la pandemia COVID, le agenzie di stampa utilizzano gli stessi titoli e le stesse argomentazioni – una prova inequivocabile che la narrativa sulla triple pandemia è coordinata da una fonte centrale.
Continua qui: https://comedonchisciotte.org/il-racket-che-pianifica-le-pandemie/