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giovedì 14 giugno 2018

Vaccini: il Codacons rende pubblici i dati dell’Aifa sulle reazioni avverse (22.000 casi in 3 anni!) e denuncia il Ministro Lorenzin per abuso d’ufficio, omesso controllo e favoreggiamento alle case farmaceutiche!!

Cosa sono e come funzionano i vaccini 'plug & play"

Vaccini: ecco i dati sulle reazioni avverse raccolti dal Codacons.

Sui vaccini è battaglia legale fra il Codacons e le autorità. Da una parte l’associazione dei consumatori, dall’altra il ministero della Salute e l’Agenzia per il farmaco. La prima ha denunciato l’Aifa e il ministro Beatrice Lorenzin per abuso d’ufficio, omesso controllo e favoreggiamento alle case farmaceutiche interessate alla somministrazione dei vaccini, in relazione alla morte di cinque neonati. In particolare il Codacons accusa la Lorenzin di non aver informato gli altri ministri, al momento dell’approvazione del decreto sui vaccini, dell’esistenza “di un documento dell’Aifa sulle reazioni avverse”. Dal canto suo l’Aifa ha dato mandato ai proprio legali “di difendere contro il Codancons, in ogni forma e in ogni sede, la verità scientifica, la realtà dei dati, la qualità dell’operato del lavoro svolto dall’Agenzia”.

I dati presentati dal Codacons questa mattina dicono che le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini sono state 21.658 nel triennio 2014-2016. Prima di scendere nel dettaglio il Codacons ha voluto ribadire ancora una volta che l’associazione non è contro i vaccini: “Chiunque a partire dall’Aifa dovesse ancora affermare che il Codacons è contro i vaccini sarà immediatamente querelato per diffamazione e per strumentalizzazione diretta a favorire le case farmaceutiche attraverso affermazioni false”. I consumatori infatti auspicano “vaccini singoli, sicuri, testati ed adeguate indagini pre vaccinali“.

Il Codacons ha riferito che i cinque casi di bambini morti fra il 2014 e il 2016 sono al vaglio della procura di Torino che sta indagando a seguito di una denuncia della stessa associazione di consumatori. Sotto accusa il vaccino esavalente Infanrix: “L’Aifa sostiene che ciò non ha nulla a che fare con il farmaco, ma l’autorità giudiziaria deve indagare”, specifica il Codacons. Precisamente l’Aifa, nel documento citato dal Codacons, ha scritto: “Non esiste alcuna relazione causale tra l’esposizione ai vaccini e la sindrome dei morte improvvisa del lattante (Sids) e l’incidenza di quest’ultima è la stessa sia in presenza che in assenza di vaccinazione. Il fatto che una Sids si possa verificare a breve distanza dalla vaccinazione non implica quindi alcun rapporto di causa-effetto”.

Il Codacons però ribadisce che l’ultima parola sarà della magistratura ed in ogni caso non c’è stata sufficiente comunicazione: “L’organismo ha il dovere di comunicare tutte le informazioni sulle reazioni avverse, sia dal punto di vista dei farmaci, sia dal punto di vista dei vaccini”.

Delle 21.658 segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini nel triennio 2014-2016, il Codacons specifica che 3.351 sono relative al solo vaccino esavalente. Nel dettaglio, nel 2014 sono state “8.182 le segnalazioni per vaccini ritenuti sospetti rilevate dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (Osmed) e 1.857 quelle per il vaccino esavalente comunicate da Aifa, di cui 168 gravi. Nel 2015 sono state 7.892 le segnalazioni da vaccini rilevate dall’Osmed e 992 quelle da esavalente comunicate da Aifa, di cui 144 gravi. Mentre nel 2016 le segnalazioni da esavalente comunicate da Aifa ammontano a 702, di cui 142 gravi”. Tra le patologie principali riscontrate a seguito della somministrazione del vaccino esavalente vi sono “patologie del sistema nervoso, disturbi psichiatrici, patologie della cute e del tessuto sottocutaneo, patologie gastrointestinali e vascolari, disturbi del metabolismo e della nutrizione”.

Il presidente nazionale Codacons, Carlo Rienzi, spiega: “Non si possono rendere obbligatori i vaccini laddove non c’è pericolo di epidemie né un calo percentuale delle vaccinazioni. Poi c’è bisogno di organizzazione, se si volessero fare solo indagini pre-vaccinali si bloccherebbe per due anni il servizio sanitario nazionale”. L’Agenzia del farmaco, ribadendo la volontà di adire le vie legali, ha commentato così: “Le affermazioni del presidente del Codacons Carlo Rienzi diffondono dubbi e incertezze che non trovano fondamento nella scienza, e l’attività di farmacovigilanza, e nello specifico di vaccinovigilanza, svolta dall’Agenzia conferma la verità scientifica attraverso un’attività quotidiana di monitoraggio”.

(02/06/17)

martedì 14 gennaio 2014

Inflazione scende ai minimi dal 2009. “Crollo dei consumi senza precedenti”.

Carrello della spesa


Torna lo spettro della deflazione, con l'aumento dei prezzi rilevato dall'Istat per il 2013 pari all’1,2%, in decisa frenata dal 3% del 2012. Il Codacons evidenzia comunque una stangata da oltre 400 euro a famiglia. Intanto il debito pubblico vola a 2.104 miliardi.

Inflazione ai minimi dal 2009. Il tasso medio annuo per il 2013 è stato pari all’1,2%, in decisa frenata rispetto al 3% registrato nel 2012. Lo rileva l’Istat, confermando le stime e aggiungendo che si tratta del livello più basso da quattro anni.
Nel mese di dicembre il tasso d’inflazione su base annua resta stabile allo 0,7%, lo stesso valore già registrato a novembre, che risulta il più basso da quattro anni. L’Istituto rileva un aumento, pari allo 0,2%, che interrompe una serie di tre cali congiunturali consecutivi. Nell’ultimo mese dell’anno il prezzo del cosiddetto carrello della spesa, ovvero l’insieme dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, ha subito un rincaro, salendo dello 0,5% rispetto a novembre e dell’1,2% su base annua, in accelerazione dal precedente 0,8 per cento.
“Più di due italiani su tre tagliano i consumi”
Per il Codacons la netta decelerazione rispetto al +3% registrato nel 2012 dipende da un crollo dei consumi senza precedenti, che ha riguardato anche beni di prima necessità come gli alimentari. L’associazione di consumatori evidenzia, comunque, come questa inflazione, nonostante sia il livello più basso dal 2009, tradotta in cifre, equivale, in termini di aumento del costo della vita, ad una stangata annua pari a 257 euro per un single, 345 euro per una famiglia di due persone, 419 per una famiglia tipo di tre persone e 462 per una di quattro componenti.
Mentre un’analisi Coldiretti-Ixè fa sapere che “l’inflazione è calata bruscamente per effetto del crollo dei consumi delle famiglie nel 2013 con più di due italiani su tre (68%) che hanno ridotto la spesa o rimandato l’acquisto di capi d’abbigliamento e oltre la metà (53%) che ha detto addio a viaggi e vacanze e ai beni tecnologici (52) e molto altro ancora”.
Torna lo spettro della deflazione
Con il crollo dei prezzi documentato dall’Istat torna lo spettro della deflazione. A prima vista la frenata dell’inflazione non sarebbe un male, visto che porta a un maggiore potere d’acquisto per gli italiani. Ma i prezzi fermi, o ancora peggio in calo, rischiano di frenare l’economia. Le famiglie rinviano gli acquisti prevedendo sconti maggiori in futuro e paralizzano così i consumi. E le imprese rinunciano a investire perché temono di vendere i loro beni in futuro a prezzi più bassi del costo di produrli oggi, causando una contrazione dell’economia.
Intanto il debito pubblico vola a 2.104 miliardi
Cattive notizie anche sul fronte del debito pubblico, salito di 18,7 miliardi a novembre, segnando un nuovo record storico di 2.104 miliardi di euro. L’aumento, spiega Bankitalia, è riconducibile principalmente al fabbisogno del mese (6,9 miliardi) e all’aumento (11,5 miliardi) delle disponibilità liquide del Tesoro (che hanno raggiunto 59 miliardi). Come negli anni passati, nel mese di dicembre è molto probabile che il debito si sia fortemente ridotto, riflettendo un consistente avanzo e il netto calo delle disponibilità liquide del Tesoro, tornate a fine anno poco al di sopra del livello di fine 2012.
Dal 2010 il contributo italiano al sostegno finanziario ai Paesi dell’area dell’euro è stato pari a 55,1 miliardi, di cui 33,6 miliardi riguardanti la quota dell’Italia dei prestiti dell’Efsf, 11,5 riguardanti la sottoscrizione del capitale dell’Esm e 10 miliardi relativi ai prestiti bilaterali in favore della Grecia, la cui erogazione è terminata alla fine del 2011. Nei primi 11 mesi dell’anno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 339,1 miliardi (di cui 31,2 nel mese di novembre), in lieve calo rispetto a quelle dello stesso periodo del 2012 (340,7 miliardi).

mercoledì 31 ottobre 2012

Treno fa sosta solo per i calciatori della Roma, esposto a procura.


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Codacons: fermata non prevista a Parma del Frecciarossa. Arrivo in ritardo a Milano. "Indagare per interruzione pubblico servizio".
Roma, 31 ott. (TMNews) - Il Codacons ha presentato oggi un esposto alla procura della Repubblica di Parma per denunciare un treno deviato per trasportare i calciatori della Roma. "Come riportato oggi dal quotidiano Metro - scrive l'associazione nell'esposto - alcuni passeggeri hanno denunciato un increscioso episodio avvenuto sul treno Frecciarossa 9544 del 30 ottobre, con partenza da Napoli alle 14:50, fermate a Roma, Firenze e Bologna, arrivo a Milano centrale alle 19:40. Risulterebbe infatti - spiega - che il convoglio abbia accumulato un ritardo di oltre 40 minuti poiché, a quasi un'ora dalla fine dell'itinerario programmato, il treno avrebbe abbandonato la linea dell'alta velocità per dirigersi verso Parma. I passeggeri avrebbero chiesto al controllore il motivo della sosta nella stazione di Parma per ricevere in risposta che: 'Il motivo della sosta, e del ritardo che ci sarà, è far scendere la Roma qui a Parma'".
Effettuata la "sosta straordinaria" il treno sarebbe poi giunto - continua il Codacons - alla stazione di Milano con un ritardo di 40 minuti, e molti passeggeri hanno denunciato l'accaduto alla Polfer e all'ufficio reclami di Trenitalia.
In particolare - riferisce il Codacons - i viaggiatori hanno segnalato la totale mancanza di informazioni da parte di Trenitalia: nessun avviso sui tabelloni presenti negli scali di Napoli, Roma, Firenze e Bologna era stato dato circa la sosta nella stazione di Parma, lo stesso dicasi per quanto riguarda gli avvisi a bordo. Se non per quella "sosta straordinaria" dagli altoparlanti del treno a ridosso dell'arrivo.
A seguito di tale "grave episodio e dopo aver ricevuto le segnalazioni anche di alcuni tifosi della Roma, indignati per la vicenda", il Codacons ha deciso di presentare oggi un esposto alla procura di Parma, chiedendo di aprire una indagine per il reato di interruzione di pubblico servizio. L'associazione ha anche chiesto alla Regione Emilia Romagna di elevare una sanzione nei confronti di Trenitalia, "in relazione all'ingiusta prevaricazione a danno degli utenti".
Della serie: "Le altre Caste" che quando si muovono proletariamente lo fanno con procedure personalizzate.