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venerdì 3 luglio 2020

È alla sua ottava legislatura, e già questo è tremendo. - Andrea Scanzi

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Ha detto cose intelligenti solo una volta a Rai3, ma poi si scoprì che non era lui bensì Marcoré che lo imitava. Incarna, da sempre, la politica più vilipesa, caricaturale e irricevibile che si possa immaginare. Arrogante coi media e con la “plebe” (ricordate il dito medio?), di recente ha fatto il bullo (por’omo) con una giornalista di Report. Sui social gli ridono dietro tutti, nella realtà è pure peggio.

Ma c’è di più.

Dal primo giugno Gasparri è in pensione. Non da parlamentare (presto prenderà anche quella), ma da “giornalista”. Non sto scherzando. Il figaccione qua sotto ha “lavorato” 9 anni al Secolo d’Italia, per poi stare in aspettativa 28 (!?!) anni. Questi requisiti gli sono stati sufficienti per guadagnarsi, legalmente s’intende, la pensione.

Quando pensate alla “casta”, e ai pregiudizi di cui gode, pensate che stiamo parlando di gente così.


https://www.facebook.com/andreascanzi74/photos/a.710778345605163/3733546833328284/?type=3&theater

domenica 17 gennaio 2016

Gasparri "trollato",scambia Jim Morrison per rapinatore slavo.



Scherzo fa il giro del web e lui attacca "Io conosco Platone..."


Sta facendo il giro del web la foto di Jim Morrison che ha fatto cadere in trappola anche un noto frequentatore dei social come il senatore di FI, Maurizio Gasparri. Un utente ha infatti inviato all'ex ministro la foto del mitico frontman dei Doors spacciandolo per un noto rapinatore slavo. Un fotomontaggio creato dal gruppo Facebook satirico "Vergogna Finiamola Fate Girare" che prende in giro i dilaganti post populisti che girano su Facebook e Twitter.
"Questo è Goran Hadzic, ha commesso più di 50 rapine nel nordest ma ogni volta che viene preso poi è rilasciato. Basta!! Mandiamolo via!! Renzi a casa!!" si legge in sovraimpressione sulla foto originale del cantante ripresa da Wikipedia, definita proprio oggi dal senatore "una discarica inattendibile". L'utente bontempone invia il post al senatore via Twitter chiedendogli cosa ne pensi "di questo ennesimo scandalo italiano" e Gasparri risponde: "Una vergogna!". Poi capito l'inganno lo apostrofa: "Ti hanno già ricoverato?".
Tempo qualche minuto e il senatore viene bersagliato in rete. Anche se lui prova a difendersi: "Conosco Platone, Hegel, Beethoven, di questa 'star' occupatevi voi!". Ma ormai è tardi, lo scherzo fa il giro del web e, tra tutti, un utente commenta: "@gasparripdl ha ragione, basta far entrare delinquenti stranieri, chiudiamo #thedoors!".

venerdì 12 ottobre 2012

‘Ndrangheta a Reggio Calabria, Alfano: “Sbagliato sciogliere il Comune”


‘Ndrangheta a Reggio Calabria, Alfano: “Sbagliato sciogliere il Comune”


Mentre il sindaco Arena difende in conferenza stampa il suo operato, scoppia la polemica tra Pdl, Pd e governo sullo scioglimento del capoluogo calabro.Gasparri e La Russa: "Decisione penalizzante". Garavini: "Sconcertanti affermazioni". Napolitano intanto firma il decreto.

Mentre a Reggio Calabria il sindaco Demetrio Arenacommissariato dal ministro Anna Maria Cancellieri due giorni fa, difendeva le ragioni della sua amministrazione in una fluviale conferenza stampa di quasi tre ore, sul caso Reggio è scoppiata una polemica a livello nazionale tra Pdl, governo e Pd.
Ad aprire le danze è il segretario del Pdl Angelino Alfano che senza mezzi termini parla dello scioglimento come di un atto che “penalizza e condanna un’intera comunità e non rafforza la presenza dello Stato”. Concetti ripresi dal presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, che dice di “non condividere le decisioni del governo” e dal coordinatore del Pdl Ignazio La Russa che condivide “totalmente la dichiarazione di Alfano”.
La risposta del Pd è affidata al capogruppo in commissione Antimafia, Laura Garavini, secondo la quale “lo scioglimento farà ripartire la città, anzi ne è condizione fondamentale”, ed al responsabile Giustizia Andrea Orlando che si dice sconcertato da Alfano perché il Cdm “interviene solo quando sono emersi elementi fondati e riscontrabili”.
Mentre a Roma prende corpo la polemica, a Reggio Arena si presenta ai giornalisti per dire che lui non è la genesi della ‘ndrangheta e che lo scioglimento del Comune non è il percorso adatto per combattere la criminalità. Proprio non vuole, Arena, vedersi cucita addosso l’etichetta di guida di un’amministrazione collusa con le cosche. E per spiegare i suoi perché convoca la stampa in una delle sale del Consiglio regionale, lontano da palazzo San Giorgio, dove lunedì arriveranno i tre commissari inviati dalla Cancellieri. In realtà più che una conferenza stampa è un convegno. La sala “Nicolas Green” è gremita, ma non solo di telecamere e giornalisti. Ci sono tantissimi politici, con in testa il governatore Giuseppe Scopelliti, che di Reggio è stato sindaco sino a due anni fa, semplici cittadini ed amministratori regionali e comunali. Tra i politici cittadini presenti c’è anche l’assessore ai lavori pubblici Morisani in cui nome figura nelle carte della commissione d’accesso che hanno portato allo scioglimento.
Per ora Arena sembra anche escludere il ricorso al Tar: “Non mi appassiona l’idea di fare ricorso”. Quindi il saluto, l’applauso dei suoi e l’abbraccio con Scopelliti che prima di andarsene dice che “è stato perfetto ciò che ha detto il sindaco”.
Intanto in serata si è appreso che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto di scioglimento del Comune. Il provvedimento sarà notificato nei prossimi giorni ai commissari prefettizi e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.