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sabato 9 novembre 2013

Regione Sicilia, 14 milioni per editoria. Consenso bipartisan, M5S compresi. - Giuseppe Pipitone

Rosario Crocetta


I fondi comunitari da spartire tra quotidiani, tv e siti locali, oltre a un finanziamento da 400mila euro. Il ddl spinto da Pdl, Pd e centristi. Il grillino Cancelleri: "Se è per adeguamenti tecnologici voteremo sì, ma non deve essere soccorso per giornali amici".

Quattrocentomila euro elargiti subito e ben 14 milioni per il 2014. E’ un piatto ricco, anzi ricchissimo, quello messo sul tavolo dall’Assemblea Regionale Siciliana, che ha portato in aula l’atteso disegno di legge per gli aiuti all’editoria. Un malloppo che, stando al bozza di legge, andrebbe a spartire 14 milioni di euro di fondi comunitari a periodici on-line e cartaceiagenzie e televisioni private per tutto il 2014. Entro dicembre invece, l’editoria siciliana potrà beneficiare di tre tipi di contributi, per un totale di quattrocentomila euro: duecentomila per chi ospiterà sui propri canali informazione istituzionale, centomila per le aziende editoriali impegnate in nuovi investimenti ed altri centomila per coprire le passività onerose.
Un piatto che fa gola a moltissime testate, e che fino ad oggi è stato pensato – forse non a caso – in maniera molto generica: l’unico requisito sostanziale per le società editoriali è avere una sede nell’isola che produca almeno il 60 per cento del fatturato totale. Opzione molto comune, dato che in Sicilia le televisioni a diffusione locale sono diverse, come pure numerosissimi sono ormai diventati i quotidiani online, sia regionali che cittadini. Rimane invece ferma al palo del duopolio l’informazione quotidiana su carta, da decenni appannaggio equidiviso del Giornale di Sicilia e de La Sicilia.
Le norme poco nette sull’accesso agli aiuti economici però hanno bloccato il disegno di legge a Sala d’Ercole: mentre si aspetta che il governo garantisca la copertura finanziaria, i parlamentari dovranno quindi produrre emendamenti al ddl, che fino a questo momento è stato ampiamente condiviso da tutti gli schieramenti. Aiutare l’editoria con fondi pubblici, insomma, è un’operazione bipartisan, piace a molti e fa comodo a tutti: non è un caso se il disegno di legge sia il prodotto di tre diverse proposte, provenienti rispettivamente dal Pd, dal Pdl, e da Articolo 4, neonato gruppo parlamentare di area centrista che appoggia Rosario Crocetta, creato dal sempreverde Lino Leanza (già vicepresidente di Totò Cuffaro e alleato di Raffaele Lombardo).
Il disegno di legge però potrebbe a sorpresa riscuotere l’apprezzamento anche del Movimento Cinque Stelle, da sempre contrario agli aiuti pubblici per i giornali. “Quei 14 milioni – spiega il capogruppo Giancarlo Cancelleri – sono soprattutto aiuti per adeguamenti tecnologici dovuti al passaggio al digitale terrestre, non li considererei aiuti pubblici tout court. Potremmo anche votarlo quel ddl, anche se al momento siamo perplessi. E’ certo però che quel disegno di legge va studiato riga per riga: vogliamo capire se si tratta di un’operazione per garantire la pluralità di informazione o è solamente un modo per aiutare i giornali amici”.
Tra i corridoi di Palazzi dei Normanni, le voci di nuovi emendamenti che aprirebbero le casse ad alcune società editrici piuttosto che ad altre corrono veloci. È il caso di alcune modifiche che potrebbero essere presentati dal Pdl, per inserire nell’elenco dei beneficiari anche Il Quotidiano di Sicilia, testata economica catanese. Sullo sfondo però fa silenziosamente capolino anche il file rouge che collega Catania direttamente a Palazzo d’Orleans. In molti non hanno dimenticato il trattamento generoso riservato al governatore in campagna elettorale dalla Sicilia di Mario Ciancio Sanfilippo, ancora oggi indagato dalla procura etnea per concorso esterno a Cosa Nostra. “Evidentemente Ciancio vedrà in Crocetta il garante di certi interessi che possono essere mantenuti solo con un presidente vicino e non in modo diverso” diceva più di un anno fa al fattoquotidiano.it Claudio Fava, in quel momento candidato alla presidenza regionale.
E in attesa di capire se votarlo o meno, il capogruppo dei Cinque Stelle Cancelleri sintetizza così il punto nevralgico del ddl sugli aiuti all’editoria: “Il nodo è uno – spiega – capire se questo disegno di legge sia un abito cucito su misura per rimpinguare le casse dei soliti grandi editori noti a tutti”.

giovedì 11 ottobre 2012

Cancelleri: "Ecco quanto è costata l'impresa di Beppe Grillo".

Grillo rruvò


“Il gesto tutt’altro che simbolico di Grillo è la chiara dimostrazione che in Sicilia il ponte non serve, a noi servono le infrastrutture interne che al momento sono da Terzo mondo, è un ulteriore anacronismo il fatto che si siano già spesi milioni di euro per l’allestimento di un progetto su un ponte che di fatto non esiste”, ha detto il candidato governatore del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, commentando l’arrivo di Beppe Grillo in Sicilia.
“La Sicilia ha vissuto tre sbarchi che hanno modificato la storia dell’isola e dei suoi cittadini – ha dichiarato Grillo alla folla che lo attendeva- quello dei Savoia, quello degli americani che hanno portato la mafia e quello del Movimento 5 Stelle che cambierà in meglio il volto dell’Isola, anche se l’unico che è arrivato a nuoto sono io”.
Cancelleri ha quindi risposto numeri alla mano alle polemiche sollevate da alcuni competitors della campagna elettorale siciliana sulle spese sostenute per l’impresa di Grillo. ““Le spese sostenute sono relative al medico che seguiva Grillo e lo staff che ne ha curato la traversata, l’autoambulanza presente all’arrivo, i cronometristi e le spese carburante dei barcaioli per un importo di 300,00 euro, tutto regolarmente fatturato e con autorizzazione della Autorità Marittima dello Stretto di Messina. Per quanto concerne le imbarcazioni che hanno ospitato i giornalisti che hanno raccolto le immagini della nuotata del comico genovese, queste, sono state pagate dalla stampa e non hanno gravato sul Movimento. Nel dettaglio comunque ricordiamo che non godendo di rimborsi elettorali, l’esigua cifra impiegata per la manifestazione è tratta dal conto corrente sul quale confluiscono le donazioni degli attivisti del Movimento“.

venerdì 14 settembre 2012

Cancelleri “Il Movimento 5 stelle non è solo voto di protesta”. - Martino Grasso



Continuiamo a conoscere i candidati alla presidenza della Regione Sicilia. Dopo Crocetta e Miccichè, è la volta di Giancarlo Cancelleri, candidato del Movmento 5 stelle.
Per Cancelleri “dobbiamo fare ritornare i nostri giovani che sono andati via. Bisogna promuovere il microcredito. Noi non catturiamo più il voto di protesta, adesso la gente apprezza le nostre idee”.


http://www.lavocedibagheria.it/2012/09/verso-le-elezioni-cancelleri-il-movimento-5-stelle-non-cattura-solo-il-voto-di-protesta-video/