"Sono contro l'obbligo vaccinale perché quest'obbligo esiste solo in Turkmenistan e Tagikistan".
Così parlò Matteo Salvini.
Giusto, vero.
Io, concettualmente, sono contrario agli obblighi. In tutti i campi. Anche se mi rendo conto che, a volte, sono, eccezionalmente, inevitabili.
Ma non è di questo che voglio parlare. Tutte le opinioni vanno rispettate.
Vorrei dire a Salvini che, da altre parti, esistono anche altre cose che in Italia non ci sono e, altresì, non esistono delle cose che in Italia ci sono o, come nel caso che dirò più avanti, cose che non c'erano ma ora ci sono, perché ci siamo adeguati.
In pratica, se devi prendere ad esempio quello che succede nel mondo, le regole di altre parti, lo si dovrebbe fare per tutte le cose e non solo per quelle che fanno comodo. Mi sembra una cosa talmente evidente che non ci vuole una laurea, un'intelligenza sopraffina, una persona attenta, per capirlo.
In pratica è una cosa che anche uno come Salvini dovrebbe capire (forse un po' meno i suoi elettori).
Entriamo nello specifico.
Caro Salvinuccio,
ricordo perfettamente che quando, insistentemente, perché sfuggivi la domanda, ti hanno chiesto se eri d'accordo al ripristino del vitalizio a Formigoni hai, testualmente, risposto: "'Se lo prevede la legge, è giusto". Anche stizzito.
Vorrei ricordarti che la legge prevedeva un'altra cosa (esattamente il contrario) ed è stata la commissione del Senato a ripristinare il vitalizio e sai chi c'era in commissione? I tuoi compari di partito e quelli di Forza Italia.
Poi vorrei anche ricordarti che grazie a te e a Forza Italia sono stati ridati i finanziamenti all'editoria. Tanto per.
Quindi, se proprio non volevi ridare il vitalizio ai condannati, bastava che dicessi ai tuoi uomini di votare contro. Ergo: Sei stato tu a ridare il vitalizio ai condannati, perché lo hai voluto tu e non perché lo prevedeva la legge. Forse solo in Turkmenistan e Tagikistan danno 7.000 euro (o l'equivalente nella loro moneta) a uno che ha rubato soldi pubblici.
Mi dirai, come hai detto, "Ma mica possiamo farlo morire di fame" riferendoti a Formigoni. Certo che no.
Poteva sempre fare domanda per il RDC, così poteva campare. In alternativa poteva fare il cameriere, per 600 euro al mese, visto che come hai detto tu è una cifra da accettare, perché congrua.
O, ancora, poteva emigrare in Turkmenistan o in Tagikistan. Semplice, no?
Ora sei con la bava alla bocca, insieme a quell'altra scienziata del nulla e quell'altra nullità col Kefiah in testa, perché l'unica legge che vorresti abolire è quella che, guarda caso c'è in quasi tutto il mondo, tranne che in Turkmenistan e Tagikistan (per semplificare) ed è il reddito di cittadinanza.
Qualcosa non torna. E non torna perché stai facendo una guerra per togliere il "'pane" a milioni di persone dopo aver dato "il carburante" per lo yacht, ai ricchi. Capisci?
Ti ricordo, ancora, che quasi in tutto il mondo, quando uno ruba, specialmente se ruba alla collettività, approfittando del suo ruolo, finisce in galera. Se poi a rubare è un partito, in galera ci finisce il suo segretario. Per esempio se, in Europa, un partito dovesse rubare (è solo un esempio) 49 milioni alla collettività, il suo segretario di quel momento storico e tutti quelli ritenuti responsabili, finirebbero in galera.
Sono invece certo (ma è solo una mia convinzione) che se un partito italiano dovesse rubare 49 milioni (una cifra a caso) ci si accontenterebbe di chiedere indietro i soldi in, diciamo 80 anni (ma anche questa è una mia supposizione) e il suo segretario verrebbe premiato con un seggio in Senato. Forse solo in Turkmenistan e Tagikistan, è così.
Altra cosa sono le accise sulla benzina. Quelle accise che sono state utili nei momenti difficili per alcune zone, colpite, per esempio, da terremoti e che, passata l'emergenza, non avrebbero più avuto ragion d'esistere. Non ci sono in nessuna parte del mondo.
Certo, capisco, nessun Governo le ha mai tolte, ma è anche vero che nessuno ha mai detto "è la prima cosa che farò se vado al Governo".
Solo uno l'ha detto e poi non l'ha fatto. Indovina chi è?
Forse solo in Turkmenistan e Tagikistan, lo si può fare.
Andando avanti, ti ricordo che in tutti i Paesi democratici, l'obiettivo delle leggi elettorali è quello di dare, con certezza, un Governo e non quello di colpire un partito o un Movimento che "fa paura". In tutti i Paesi si "gareggia" onestamente e non inquinando le regole. Capisci?
È quello che avete fatto in Italia con il Rosatellum.
In tutto il mondo, tranne, forse, in Turkmenistan e Tagikistan, le regole sono eque per tutti.
Infine vorrei ricordati che nessun Paese del mondo, tranne forse il Turkmenistan e Tagikistan (sempre per semplificare) si sognerebbe di candidare a Presidente della Repubblica o per qualsiasi altra carica istituzionale, un pregiudicato.
Quindi, come vedi, le cose che vanno bene, secondo le nostre convinzioni, si possono mantenere, mentre quelle che non vanno, si possono cambiare.
Guarda caso, però, l'unica cosa che vorresti cambiare è una misura che solo in pochi Paesi, come, per esempio, il Turkmenistan e il Tagikistan, non c'è. L'unica cosa fatta pensando al popolo, da trent'anni a questa parte e cioè il Reddito di cittadinanza.
Concludendo, il Turkmenistan e Tagikistan sono sempre lì, mica si spostano a seconda del tuo interesse o piacimento, altrimenti, visto che sono più le cose che ti aggradano, in questi Paesi, che quelle che non ti aggradano, qualche malpensante ti potrebbe dire: "'Ma perché non ti trasferisci lì?"
Buon viaggio, Senatur.
Rino Ingarozza (14/09/2021)