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giovedì 21 gennaio 2016

LA BELLISSIMA TRADIZIONE DELLE SCATOLE DI CARTONE DONATE AI NEONATI IN FINLANDIA. - Francesca Biagioli

scatola neonati finlandia c

In Finlandia, nazione che non a caso si è meritata il primo posto nella classifica dei paesi dove è meglio fare figli, c’è una tradizione molto interessante che riguarda i nuovi nati. A ciascuno dei piccoli cittadini venuti al mondo lo stato invia una scatola di cartone, ma cosa c’è dentro e a cosa serve? 
Si tratta di una consuetudine che va avanti da quasi 80 anni che fornisce non solo un benvenuto ai neonati ma anche un concreto aiuto ai neo genitori. La scatola, infatti, oltre a poter essere utilizzata per dormire i primissimi mesi (visto che è resistente e sufficientemente capiente), contiene tutto l'occorrente per i primi mesi di vita del neonato: materasso, coprimaterasso, lenzuola, piumino, copripiumino, coperta, asciugamano, calze e guanti, cappello, tute e tutine, libri, giocattoli per la dentizione e tanto altro.
scatola neonati finlandia2
Da notare la presenza poi di oggetti interessanti per la mamma: coppette lavabili per il reggiseno (si promuove in questo modo anche se in maniera indiretta l’allattamento al seno, tra l’altro nella scatola non sono presenti neanche ciucci e biberon) e preservativi (per evitare una imminente nuova gravidanza, ovviamente se indesiderata!).
Un occhio di riguardo anche per l’ambiente: nel kit sono inseriti infatti anche dei pannolini ma non gli usa e getta, bensì i lavabili, che anche noi vi consigliamo di sperimentare.
Un vero e proprio corredino per il nuovo nato, quello che generalmente sono i genitori stessi a preparare o gli amici e parenti che vogliono contribuire alla gioia della nascita con dei regali utili.
scatola neonati finlandia
C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare relativo a questa tradizione e riguarda l’abbattimento della mortalità infantile. Sembra infatti che i bimbi, oltre al fatto di apprezzare i sonni fatti all’interno dell’originale ma semplice culla, siano anche al sicuro. Da quando è nata l’iniziativa (nel lontano 1938) in Finlandia il tasso di mortalità è sceso ed è attualmente uno dei più bassi al mondo. Ciò sicuramente è dovuto, più che alla scatola in sè, al fatto che ogni neomamma che vuole riceverla in dono per il proprio bimbo deve obbligatoriamente sottoporsi ad almeno una visita medica prenatale. Gli esperti sostengono che iniziative come queste potrebbero aiutare a contrastare la mortalità infantile in diverse parti del mondo.
mortalita infantile finland
Questo utilissimo 'starter kit' per i genitori, conosciuto e ammirato in tutto il mondo, in realtà non ha ad oggi ottenuto un degno seguito in altri paesi. Sembra però che a breve lo riceveranno in dono anche le neomamme di Alberta, in Canada. In questo modo il governo locale spera di aumentare il benessere delle famiglie, fornendo almeno inizialmente generi di prima necessità per il bambino nell’ambito di un più ampio piano statale a sostegno delle famiglie.
Avere iniziative del genere in Italia è purtroppo ancora utopia. Ma non perdiamo la speranza di vedere anche da noi nei prossimi anni qualche nuova idea per sostenere concretamente le famiglie.

venerdì 6 giugno 2014

Irlanda, 796 cadaveri di bambini in una fossa vicino a ex orfanatrofio di suore.

Irlanda, 796 cadaveri di bambini in una fossa vicino a ex orfanatrofio di suore

La ricercatrice Catherine Corless ha scoperto i documenti delle morti infantili presso l'istituto di Tuam, gestito dalle suore del Bon Secour dal '25 al '61. Fino agli anni '90 strutture statali gestite da ordini religiosi prendevano in custodia le ragazze madri coi loro bambini. Gli abusi denunciati anche in alcuni film, tra cui 'Magdalene' e 'Philomena'.
Quasi 800 bimbi sepolti in una fossa comune vicino a un ex orfanotrofio per i figli di donne non sposate, gestito da suore cattoliche dell’ordine del Bon Secour. In Irlanda, i documenti rinvenuti dalla ricercatrice Catherine Corless sulle morti infantili presso la struttura di Tuam, nella contea diGalway, fanno pensare che si trattasse della fossa biologica dove sono stati sepolti molti, se non tutti, i piccoli deceduti all’interno dell’istituto. Secondo i documenti i 796 bambini, la maggior parte neonati o piccoli, sono morti di malattie nell’orfanotrofio, che è stato in funzione dal 1925 al 1961. Un report sanitario del 1944 sulla struttura parla di “madri emaciate e psicologicamente in difficoltà” e di minori denutriti.
I residenti hanno scoperto il deposito di ossa nel 1975, molti anni prima della ricerca di Corless, ma credevano che si trattasse soprattutto di vittime della carestia nell’Irlanda di metà Ottocento. Corless e una commissione appositamente istituita stanno raccogliendo fondi per realizzare un memoriale dedicato ai bambini, in cui compaiano tutti i loro nomi.
L’arcivescovo di Tuam e i vertici del Bon Secours si incontreranno presto per discutere del memoriale e le suore hanno donato “quello che la tv irlandese RTÉ descrive come ‘una piccola somma di denaro’ alla commissione”. Padre Fintan Monaghan, segretario dell’arcidiocesi di Tuam, ha dichiarato: “Immagino non possiamo giudicare il passato dal nostro punto di vista. Tutto quello che possiamo fare è garantire che ci sia un luogo per ricordare i bambini morti”. 
Fino agli anni ’90, come scrive Emer O’Toole sul Guardian, in Irlanda le ragazze madri e i loro bambini erano presi in custodia da istituti statali gestiti da ordini religiosi chiamati “mother and baby homes” o “Magdalene asylums”. Lì le donne “lavoravano per purificare i loro peccati e i bambini venivano allontanati dalle loro madri”. Le testimonianze legate a queste strutture hanno ispirato vari film, tra cui Magdalene - Leone d’oro al Festival di Venezia nel 2002 – e Philomena, interpretato da Judi Dench e candidato all’Oscar. Entrambi sono basati su storie vere e, oltre alle violenze subite dalle giovani ridotte a uno stato di prigionia, mettono in luce la pratica delle adozioni illegali dei bambini irlandesi figli di ragazze madri, ceduti a famiglie americane dietro compenso e senza il consenso delle mamme.