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giovedì 10 aprile 2025

Che futuro vogliamo?

 



Mi sto rendendo conto del fatto che buona parte della popolazione mondiale, affetta da invidia, cattiveria, egoismo e condizionamenti, tutti causati anche dai cattivi governi, blocca l'evoluzione... 

Dovremmo fermarci a riflettere e studiare un metodo che risolva il problema, il primo fra tutti è quello della cultura che dovrebbe essere a disposizione di tutti e non di pochi.

Penso che non sia sfuggito a tutti che, in molti dei casi di reati efferati, come il femminicidio, l'origine del male è la famiglia perchè è all'interno di essa che si forgia il pensiero di un bimbo.

Se non mettiamo un freno a ciò che sta succedendo, credo che andremo icontro ad una involuzione pericolosa. 

L'uomo deve imparare che la sua agiata posizione economica può far di lui un uomo in vista, ma solo il suo buon comportamento verso il prossimo può far di lui UOMO

cetta

venerdì 2 dicembre 2016

Robinù, Mattarella ai ragazzi di Poggioreale: “Cambiare vita è possibile”.

Risultati immagini per mattarella

È ai giovani protagonisti del film documentario di Michele Santoro “Robinù“, detenuti nel carcere di Poggioreale a Napoli, che si rivolge direttamente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell’anteprima assoluta dell’atteso documentario sui baby boss della camorra che avverrà oggi, mercoledì 30 novembre a partire dalle ore 14, nello stesso carcere. “Ai giovani protagonisti del film faccio i miei complimenti e gli auguri per un film di alto valore sociale – dice il capo dello Stato. – Questa proiezione di Robinù avviene non in una sala cinematografica, ma all’interno di un carcere, cioè di un luogo di privazione della libertà e perciò di disagio, di sofferenza. L’istituzione carceraria rappresenta per lo Stato una necessità non derogabile ma, alcune volte, è anche una sconfitta. Diventa una sconfitta quando a varcare le porte del carcere è un giovane proveniente da un contesto sociale difficile, segnato da una forte presenza di criminalità. È una sconfitta perché segnala la mancanza del sistema educativo e della vicinanza dello Stato”.

Qui l'articolo completo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/30/robinu-mattarella-ai-ragazzi-di-poggioreale-cambiare-vita-e-possibile/3227479/

Quando li sento parlare, fare affermazioni del genere, istintivamente mi viene da pensare: ma loro che sentenziano, danno consigli, che fanno, materialmente, per questi giovani quando escono di prigione? O per evitare che entrino nel circolo vizioso dell'illegalità, del malaffare?
Si rendono conto, loro, che vivono in un modo ovattato dove non c'è neanche bisogno di parlare per ottenere ciò che vogliono, loro che dispongono degli strumenti per evitare che succedano eventi del genere, di essere gli unici responsabili del misfatto?
Pare che lo sappia e ammette che la questione rappresenta una sconfitta per lo Stato...
Infatti, se i giovani fossero messi nella condizione di studiare, imparare un mestiere, trovare un lavoro che dia loro la possibilità di vivere una vita dignitosa, entrerebbero in quel circolo vizioso?
E' facile parlare e sentenziare dall'alto di un palco, il difficile, ma possibile, è adoperarsi per evitare che i ragazzi finiscano nelle maglie della malavita!
Che si diano da fare, allora, e smettano di limitarsi a aprir bocca a vanvera!
Tanto, non incantano più nessuno!

Cetta.