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domenica 7 febbraio 2021

Ghiacci Himalaya precipitano in un fiume, si temono 150 morti.

Himalaia - Foto ANSA


Una parte di un ghiacciaio dell'Himalaya si è staccato ed è precipitato in un fiume indiano, provocando l'innalzamento delle acque che hanno travolto ponti e strade, superando una diga.
Finora sono tre le vittime accertate e 150 dispersi, secondo quanto riferito dalla polizia indiana.

Si tratterebbe degli operai che lavorano in una centrale elettrica sommersa dall'acqua.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2021/02/07/ghiacci-himalaya-precipitano-in-un-fiume-si-temono-vittime_d965f4b6-259b-4970-888d-de8e7859fe9e.html


Non è bastato Grillo, non basta la Greta Thumberg, non bastano gli ecologisti di tutti i tempi ad arrestare la distruzione totale della terra che ci ospita!
I capitalisti, con la loro cupa cupidigia, mangiano tutto, finiranno col mangiarsi a vicenda...


mercoledì 16 ottobre 2019

Palermo, il crac Sikelia ferma i cantieri di collettore fognario e policlinico. - Sara Scarafia

Palermo, il crac Sikelia ferma i cantieri di collettore fognario e policlinico

La ditta, che gestiva l'appalto insieme con la Tecnis, la stessa dell'anello, ha presentato richiesta per il concordato preventivo davanti al tribunale fallimentare di Catania.

L'ultima tegola - nel cuore della città già funestato dai ritardi dell'appalto dell'anello ferroviario - è lo stop ai lavori del nuovo collettore fognario, quello che ha chiuso l'incrocio tra via Roma e via Amari, rivoluzionando e sconvolgendo, la viabilità. Spariti gli operai, sparite le ruspe, restano solo i disagi. Il cantiere finanziato dal Comune: la ditta Sikelia, che gestiva l'appalto insieme con la Tecnis, la stessa dell'anello, ha presentato richiesta per il concordato preventivo davanti al tribunale fallimentare di Catania. E a fermarsi non sono soltanto i lavori della rete fognaria: fermo è anche il maxi-appalto del Policlinico con i reparti di Oculistica e Ginecologia, ma anche il nuovo pronto soccorso, che non sono ancora stati completati. 

Ma che succede? In via Roma - tra via Guardione e piazza Sturzo - gli scavi sono fermi. "I lavori si sono fermati in attesa di capire che cosa succederà" dice la Fillea Cgil che racconta che gli operai, rimasti in 30, non ricevono lo stipendio da due mesi. Il nuovo sistema fognario, che trasporterà al depuratore di Acqua dei Corsari i liquami di buona parte della città, doveva essere completato a maggio 2020. Già con due anni di ritardo. Ma adesso non è più possibile fare una previsione. 
 
I lavori - che hanno chiuso l'incrocio di via Roma e via Amari - sono completi al sessanta per cento. Manca ancora, per esempio, il tunnel sotterraneo che dovrebbe passare sotto via Roma. E intanto i costi del nuovo collettore - stimati in 26 milioni - sono aumentati in corso d'opera di almeno 3 milioni. 
 
Pare che l'azienda abbia un acquirente, la Amec di Catania, gestita da Mimmo Costanzo e Concetto Bosco, i vecchi proprietari della Tecnis, che era stata sequestrata nel 2016 e poi restituita. Ma non c'è ancora nessun atto ufficiale. E il Comune è in allarme. "La città non può permettersi un'altra incompiuta", dice l'assessora ai Lavori Pubblici Maria Prestigiacomo. 
 
E in allarme c'è pure l'Università che ha affidato l'appalto per i lavori del Policlinico. Il restyling dell'ospedale doveva essere completato nel 2017. Poi, un aggiornamento del nuovo cronoprogramma, spostò la data al 2017. E ancora a novembre 2019. Ma dalle ferie d'agosto nessuno è rientrato: il cantiere è del tutto fermo. Sono solo due i padiglioni già consegnati e operativi: Oculistica e Medicina generale. 


https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/10/15/news/palermo_il_crac_sikelia_ferma_i_cantieri_di_collettore_fognario_e_policlinico-238591288/?fbclid=IwAR3GdS4ohVj_ptEe10QQF8FICKHD0sLiFEBRMCXlR5wJFruEzUT64KC1nEc

venerdì 21 settembre 2018

"Al lavoro nel giardino del capo" Responsabile e operai indagati. - Riccardo Lo Verso

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Villa Trabia

Peculato e abuso di ufficio sono le ipotesi contestate ai dipendenti comunali. Indagine della Mobile.

PALERMO - Gli operai comunali avrebbero fatto la manutenzione e abbattuto un albero pericolante nel giardino di casa del loro "capo".

Sotto inchiesta sono finiti in quattro: Rosalia Collura, responsabile del servizio “Ville e giardini storici” del Comune di Palermo e i giardinieri Salvatore Paternostro, Francesco Notarbartolo e Massimiliano Ingrassia. Hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini di cui si è occupata la sezione reati contro la pubblica amministrazione della Squadra mobile.

La dirigente è accusata di abuso di ufficio e di peculato in concorso con i giardinieri. Collura, "abusando della propria posizione", avrebbe sfruttato "indebitamente risorse pubbliche in assenza della preventiva e necessaria autorizzazione e del nullaosta dell'ufficio comunale".  Si sarebbe avvalsa "della prestazione lavorativa dei dipendenti comunali (sottoposti al suo coordinamento, ndr) procurandosi in tal modo un ingiusto vantaggio patrimoniale ed arrecando un danno alla pubblica amministrazione”.

Il fattaccio è avvenuto il 17 agosto 2017, quando i giardinieri addetti esclusivamente alla cura del verde di Villa Trabia, si sarebbero spostati nella residenza privata della dirigente a Mondello. L'ipotesi di peculato, secondo il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Claudia Ferrari, deriverebbe dal fatto che i tre giardinieri raggiunsero casa Collura con un camioncino, modello Fiat 35, del Comune portandosi dietro anche gli attrezzi con cui svolgono le loro mansioni di dipendenti pubblici.

Gli indagati ora possono presentare memorie difensive e chiedere di essere interrogati per contrastare le accuse.

https://livesicilia.it/2018/09/20/comune-inchiesta-palermo-dirigente_997180/

venerdì 21 ottobre 2016

Passante ferroviario, rischio incompiuta: "Sis chiude in cantiere, 250 licenziamenti"

Passante ferroviario, rischio incompiuta: "Sis chiude in cantiere, 250 licenziamenti"
Il cantiere di via Notarbartolo - foto Giuseppe Campagna, Ferrovie Siciliane.

Passante ferroviario, rischio incompiuta: "Sis chiude in cantiere, 250 licenziamenti"
Chiude il cantiere del passante ferroviario, con 110 milioni di opere ancora da eseguire. Saranno licenziati tutti i lavoratori. Lo ha comunicato oggi la Sis ai sindacati. Duecentocinquanta operai erano stati mandati a casa a luglio: adesso perderanno il lavoro altri 250 lavoratori. Si prospetta un'altra grande incompiuta per la città di Palermo. I segretari provinciali di Feneal Filca Fillea sono stati convocati stamattina dal direttore della Sis, l'ingegnere Massimiliano Colucci, che ha di fatto annunciato che il cantiere verrà chiuso in quanto l'azienda non è nelle condizioni di andare avanti, perché in “gravi condizioni economiche”.
Lanciano un grido di forte allarme i sindacati: rischia di restare monca un'opera pubblica da 700 milioni di euro, tre volte il valore del tram, che avrebbe dovuto modificare con i suoi 37 chiloimetri e le sue tre tratte il volto della mobilità urbana assieme al tram, aggiungendo i vantaggi della metropolitana leggera, in stretta correlazione con i lavori dell’anello ferroviario. Assieme a Feneal, Filca e Fillea, che si oppongono allo stop e all'allargamento della platea dei licenziati, protestano i segretari di Cgil, Cisl e Uil. “Abbiamo scritto al prefetto di Palermo per aprire con urgenza un tavolo di confronto con Ferrovie, con la Sis, con il Comune di Palermo e con noi organizzazioni sindacali per affrontare la vertenza. Chiediamo di essere ascoltati al più presto”, dichiarano i segretari di Feneal Filca e Fillea, Ignazio BaudoAntonino Cirivello e Francesco Piastra, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Enzo Campo, Daniela De Luca e Claudio Barone.
La Sis nei giorni scorsi alle segreterie provinciali aveva preannunciato di voler ampliare i licenziamenti già scattati nel luglio scorso, quando però si era trattato di esuberi reali, giustificati da uno stato di avanzamento dei lavori del 70 per cento. Adesso a perdere il lavoro sono tutti gli operai del cantiere, 500 su 530. In pratica la totalità: rimarrebbero all'opera solo gli addetti alla sicurezza. “Secondo l'azienda la commessa è in forte perdita, da qui la possibilità che la Sis apra un contenzioso con la Rfi su aspetti tecnici e finanziari dell'opera non esplicitati al tavolo. Noi ci siamo opposti ad allargare i licenziamenti a tutti i lavoratori del cantiere in quanto non sussistono le motivazioni – aggiungono i sindacati degli edili e i confederali -. Dal nostro punto di vista e secondo il cronoprogramma che c'era stato consegnato dalla stessa Sis, l'opera si sarebbe dovuta concludere entro il giugno 2018 e quindi l'attuale forza lavoro è congrua alle attività da svolgere. Richiamiamo al senso di responsabilità sia l' azienda sia Rfi, perché l'opera si definisca. La città di Palermo non può subire un ennesimo arresto di un'opera pubblica così importante dal punto d vista occupazionale e non può sopportare i rischi legati a una nuova incompiuta, che insiste in modo così invasivo sulla città, anche per l’impatto che ha per la mobilità”.
Il passante ferroviario parte da Brancaccio e arriva a Carini. E' stato completato l'80 per cento dei lavori. A dicembre era prevista la consegna della galleria di via Belgio. La tratta tra Belgio a Isola è interrotta e ciò preclude ancora il transito dei treni da Palermo a Trapani. La galleria Imeria bloccata è un altro tassello mancante. E poi c'è la tratta B, dal valore di 83 milioni su 110 milioni di opere complessive ancora da completare. Per realizzare la galleria della tratta B, alla stazione Notarbartolo, è stata acquistata una “talpa”, un macchinario da 10 milioni di euro, consegnato, collaudato ma ancora mai entrato in funzione. Martedì 25 dalle 7 alle 9 si terrà al cantiere della Sis un'assemblea sindacale e saranno discusse le iniziative da prendere. 
"Questa vicenda - commenta il sindaco Leoluca Orlando - è estremamente grave per le ripercussioni che può avere sulla vita della città. Si tratta, infatti,di un cantiere importantissimo per la mobilità futura e per la vivibilità odierna, con attuali gravi disagi alla cittadinanza e possibili gravi ripercussioni occupazionali. Anche se, formalmente, la vicenda attiene esclusivamente al rapporto fra Rfi, ente appaltante, e Sis, impresa esecutrice dei lavori, l'attenzione del Comune è massima e per questo crediamo sia necessario un intervento ai massimi livelli, con un interessamento del Governo nazionale e in particolare del Ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio. In prima istanza, anche per dare subito un segnale di attenzione forte da parte delle Istituzioni, non possiamo che concordare con le Organizzazioni sindacali nel chiedere un tavolo di confronto, sotto l'egida della Prefettura, al quale siamo ovviamente interessati e disponibili a partecipare. Il passante ferroviario costituisce, per la città di Palermo, un'opera di importanza strategica e non più differibile".

http://www.palermotoday.it/cronaca/passante-ferroviario-sis-chiude-cantiere.html