La ditta, che gestiva l'appalto insieme con la Tecnis, la stessa dell'anello, ha presentato richiesta per il concordato preventivo davanti al tribunale fallimentare di Catania.
L'ultima tegola - nel cuore della città già funestato dai ritardi dell'appalto dell'anello ferroviario - è lo stop ai lavori del nuovo collettore fognario, quello che ha chiuso l'incrocio tra via Roma e via Amari, rivoluzionando e sconvolgendo, la viabilità. Spariti gli operai, sparite le ruspe, restano solo i disagi. Il cantiere finanziato dal Comune: la ditta Sikelia, che gestiva l'appalto insieme con la Tecnis, la stessa dell'anello, ha presentato richiesta per il concordato preventivo davanti al tribunale fallimentare di Catania. E a fermarsi non sono soltanto i lavori della rete fognaria: fermo è anche il maxi-appalto del Policlinico con i reparti di Oculistica e Ginecologia, ma anche il nuovo pronto soccorso, che non sono ancora stati completati.
Ma che succede? In via Roma - tra via Guardione e piazza Sturzo - gli scavi sono fermi. "I lavori si sono fermati in attesa di capire che cosa succederà" dice la Fillea Cgil che racconta che gli operai, rimasti in 30, non ricevono lo stipendio da due mesi. Il nuovo sistema fognario, che trasporterà al depuratore di Acqua dei Corsari i liquami di buona parte della città, doveva essere completato a maggio 2020. Già con due anni di ritardo. Ma adesso non è più possibile fare una previsione.
I lavori - che hanno chiuso l'incrocio di via Roma e via Amari - sono completi al sessanta per cento. Manca ancora, per esempio, il tunnel sotterraneo che dovrebbe passare sotto via Roma. E intanto i costi del nuovo collettore - stimati in 26 milioni - sono aumentati in corso d'opera di almeno 3 milioni.
Pare che l'azienda abbia un acquirente, la Amec di Catania, gestita da Mimmo Costanzo e Concetto Bosco, i vecchi proprietari della Tecnis, che era stata sequestrata nel 2016 e poi restituita. Ma non c'è ancora nessun atto ufficiale. E il Comune è in allarme. "La città non può permettersi un'altra incompiuta", dice l'assessora ai Lavori Pubblici Maria Prestigiacomo.
E in allarme c'è pure l'Università che ha affidato l'appalto per i lavori del Policlinico. Il restyling dell'ospedale doveva essere completato nel 2017. Poi, un aggiornamento del nuovo cronoprogramma, spostò la data al 2017. E ancora a novembre 2019. Ma dalle ferie d'agosto nessuno è rientrato: il cantiere è del tutto fermo. Sono solo due i padiglioni già consegnati e operativi: Oculistica e Medicina generale.
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/10/15/news/palermo_il_crac_sikelia_ferma_i_cantieri_di_collettore_fognario_e_policlinico-238591288/?fbclid=IwAR3GdS4ohVj_ptEe10QQF8FICKHD0sLiFEBRMCXlR5wJFruEzUT64KC1nEc