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sabato 22 febbraio 2020

4 BENEFICI del PEPERONCINO.


Il peperoncino fa bene al cuore: verità o falso mito? Ecco la risposta
Il peperoncino è una pianta aromatica utilizzata sin dall’antichità. Fu Cristoforo Colombo a trasportare questa preziosa pianta dall’America Centrale in Spagna, permettendone così la diffusione in tutta Europa.
Fa parte della famiglia delle Solanacee e in particolare del genere Capsicum. I frutti di questa pianta possono essere raccolti in estate o a inizio autunno, in base alla varietà coltivata, ed essere utilizzati in cucina sia freschi che secchi, restando così disponibili tutto l’anno.
Esistono in natura moltissime specie di peperoncino, da quelli più dolci a quelli più piccanti. La piccantezza del frutto, che dipende dalla quantità di capsaicina contenuta, viene misurata dalla scala di Scoville. Tra i peperoncini più piccanti e più conosciuti possiamo ricordare l’habanero, mentre le varietà cayennacalabrese e jalapeno messicano sono considerate solo moderatamente piccanti.
La peculiarità del frutto è proprio la piccantezza al palato, conferita dalla capsaicina, che non è concentrata nei soli semi, ma si trova nella cosiddetta placenta, ovvero la membrana interna di colore bianco cui i semi sono attaccati.

4 AZIONI BENEFICHE DELLA CAPSAICINA

  1. Ha attività vasodilatatrice locale e migliora la circolazione sanguigna, oltre a migliorare la salute del cuore. Attualmente l’abitudine a consumare cibo piccante sembra infatti essere collegato a un minor rischio di ischemie e ipertensione.
  2. Ha effetto antidolorifico, grazie alla sua capacità di interferire con i nervi sensoriali cutanei nella trasmissione dello stimolo doloroso. Degli studi hanno infatti approvato l’utilizzo di preparazioni contenenti capsaicina per il trattamento del dolore, in particolare quello di tipo neuropatico, e in alcuni casi anche nei reumatismi. Per questi dolori esistono anche preparazioni in forma di crema a base di capsaicina.
  3. È capace di innescare la perdita di peso, accelerando il metabolismo. In alcuni studi la somministrazione di peperoncini ha comportato una riduzione del grasso addominale e una conseguente diminuzione del peso totale. In aggiunta a questo effetto dimagrante, si è osservata anche una diminuzione dei livelli ematici di colesterolo, trigliceridi e glucosio in alcuni studi su animali.
  4. Possiede proprietà antibatteriche che possono influire sulla flora intestinale, e possono aiutare nel trattamento dell’Helicobacter Pylori.

LE ALTRE SOSTANZE NEL PEPERONCINO

  • Vitamina C: questa vitamina dalle proprietà antiossidanti che, come sappiamo, è fondamentale per il nostro sistema immunitario, è coinvolta nella sintesi del collagene ed è importante per l’assimilazione del ferro da parte dei globuli rossi. Il peperoncino è ricchissimo di vitamina C, 100 gr di questo frutto piccante ne contengono ben 229 milligrammi, contro i 50 dell’arancia. Un peperoncino da 10 gr può contenere quindi fino al 30% del fabbisogno giornaliero di vitamina C di un uomo adulto. Attenzione però ai peperoncini secchi, il cui contenuto di questa vitamina risulta praticamente nullo a causa della sua volatilità.
  • Vitamina A: importante per il corretto funzionamento del sistema visivo, per il mantenimento delle cellule epiteliali intestinali e per il funzionamento del sistema immunitario e genitale.
  • Vitamina E: un altro antiossidante naturale presente nel peperoncino che contribuisce al mantenimento dell’integrità cellulare.
  • Sali minerali tra cui calcio, rame e potassio, oltre a carotenoidi, bioflavonoidi e lecitina. Inoltre è povero di calorie, ne contiene circa 30 ogni 100 gr.

CURIOSITÀ

Il sapore piccante del peperoncino è dato dall’azione della capsaicina sui recettori della lingua. Per smorzare il bruciore dato dal peperoncino è inutile ingurgitare tanta acqua: la capsaicina è infatti solubile in alcool o grasso, in particolare la caseina, è per questo che è molto utile mangiare formaggio, una salsa allo yogurt o sorseggiare un po’ di latte. Ed ecco spiegato perché nella cucina messicana, molto speziata e piccante, si usa accompagnare i pasti con la panna acida, così come nella cucina indiana le pietanze sono accompagnate dal lassi, bevanda a base di yogurt. 

venerdì 29 gennaio 2016

LE PIANTE OFFICINALI CHE POSSONO SOSTITUIRE PARACETAMOLO E IBUPROFENE. - Marta Albè

piante officinali paracetamolo ibuprofene

Nel mondo siamo ormai giunti ad un consumo eccessivo di farmaci che alleviano i sintomi in breve tempo e non ci permettono di andare alle radici della malattia. In alcune situazioni i farmaci sono indispensabili mentre in altri casi potrebbe essere utile riscoprire la medicina dolce e i rimedi naturali.
I farmaci più noti e utilizzati sono il paracetamolo e l’ibuprofene. Il paracetamolo viene utilizzato soprattutto per abbassare la febbre mentre l’ibuprofene è noto in particolare come antidolorifico e antinfiammatorio.
Proprio sintomi come febbre e dolore indicano che il nostro corpo sta attraversando un processo di guarigione. Ad esempio, è noto che la febbre è una risposta immunitaria naturale del nostro organismo contro i microbi che causano le malattie. Anche l’infiammazione e il dolore rappresentano reazioni naturali del nostro organismo rispetto ad un trauma.
Una sana alimentazione, l’idratazione corretta e l’utilizzo di rimedi naturali aiutano il nostro corpo a mantenersi in salute e a favorire il processo di guarigione. Alcune piante officinali hanno un effetto simile a quello dei medicinali più noti. Ve ne indichiamo alcune.

1) Zenzero

La scienza sta approfondendo sempre più i benefici dello zenzero. I ricercatori dell’Università di Odessa indicano che lo zenzero ha effetti anti-infiammatori superiori all’ibuprofene e ai farmaci non steroidei più utilizzati. Inoltre lo zenzero calma il vomito e il senso di nausea, ha una funzione antidolorifica contro l’emicrania, stimola il sistema immunitario e protegge il colon.
zenzero

2) Curcuma

La curcuma viene utilizzata da più di 4000 anni ed è nota ormai in tutto il mondo per le sue numerose proprietà benefiche. In particolare, la curcuma ha un potenziale contro varie malattie come diabete, allergie, artrite, morbo di Alzheimer e malattie cardiache.
curcuma

3) Corteccia di salice

La corteccia di salice viene utilizzata come analgesico, antinfiammatorio, antipiretico, anticoagulante, astringente e rimedio lenitivo e disintossicante. Viene impiegata in caso di dolori mestruali, mal di testa, sciatica, fibromialgia e dolori reumatici. E’ anche un sedativo naturale e tradizionalmente viene utilizzata per trattare verruche e calli. Il suo principio attivo è la salicina e gli effetti in caso di febbre o influenza sono simili a quelli dell’aspirina. Aspirina e corteccia di salice infatti condividono lo stesso ingrediente chiave, rappresentato dalla salicina. Chi è allergico all’aspirina dovrebbe evitare di assumere anche i rimedi a base di corteccia di salice.
corteccia di salice 

4) Uncaria tomentosa

L’Uncaria tomentosa è una pianta conosciuta con il nome di unghia di gatto. Si tratta di una pianta rampicante impiegata nella medicina popolare. E’ originaria della selva peruviana. E’ ampiamente utilizzata in America Latina tra le comunità indigene e contadine. Viene considerata utile come antinfiammatorio e per le sue proprietà decongestionanti, antibatteriche e antivirali. Stimola il sistema immunitario e viene considerata utile in caso di emorroide, gastriti, ulcere, diverticolite e colite.
uncaria unghia di gatto

5) Boswellia

La boswellia è una pianta dalle proprietà antinfiammatorie che si è dimostrata efficace al pari dei farmaci antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene. E’ considerata utile in caso di asma, artrite, allergie, colite ulcerosa, gonfiore e rigidità delle articolazioni e morbo di Chron. Dalla resina delle piante di boswellia si ricava l’incenso.
boswellia incenso 

6) Peperoncino

Il principio attivo del peperoncino è la capsaicina, una sostanza dotata di un potente effetto analgesico, dato che inibisce il rilascio dei principali neurotrasmettitori degli stimoli dolorosi. Inoltre il peperoncino aumenta il rilascio di endorfine e favorisce il benessere e la resistenza al dolore. Può essere utile per migliorare le funzioni di stomaco e intestino. Aumenta il metabolismo e contribuisce alla perdita di peso.
peperoncino
Siete interessati a questi rimedi naturali? Potrete approfondire l’argomento rivolgendovi al vostro erborista di fiducia.