Potrebbero esserci conseguenze tra l’11 e il 12 ottobre in seguito al brillamento solare di classe M 1.6 prodotto da una macchia solare. È stato scagliato quasi direttamente verso la Terra
C’è molta attenzione da parte degli esperti in merito alla nube di particelle scagliata dal Sole direttamente verso la Terra. Il fenomeno si è verificato il 9 ottobre quando un intenso brillamento solare è stato generato, intorno alle 8.40, ora italiana, dalla macchia solare denominata AR2882. L’espulsione di massa coronale ha una traiettoria molto chiara e si prevede che raggiunga il nostro pianeta tra l’11 e il 12 ottobre: potrebbe dunque generare tempeste geomagnetiche di classe G1 ma non è da escludere che possano raggiungere anche il livello G2. A conferma di quanto accaduto vi sono le immagini del Solar and Heliospheric Observatory recentemente diffuse che mostrano l’emissione nota come “alone” o “aureola” dal momento che, visivamente, sembra circondare la nostra stella completamente.
Il lampo ultravioletto è stato inoltre catturato dal Solar Dynamics Observatory della NASA e come spiegato dagli esperti la parte superiore dell’atmosfera terrestre è stata “ionizzata” dalle radiazioni del brillamento. Si è, di conseguenza, verificato un blackout radio a onde corte sull’Oceano Indiano. Chi si trovava in quest’area, dalle navi agli aviatori ai radioamatori, potrebbe aver notato strani effetti di propagazione a frequenze inferiori a 25 MHz. Nelle prossime ore verrà fornita una precisa stima dell’orario di arrivo della nube di particelle. Gli esperti della NOAA stanno effettuando una accurata modellazione computerizzata dei previsori.
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