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lunedì 3 febbraio 2025

Fotografata la “ragnatela cosmica” della materia oscura che univa due galassie 12 miliardi di anni fa. - Sandro Iannaccone

 

I ricercatori dell’Università Milano-Bicocca sono riusciti a ricostruire le immagini di due galassie in formazione quando l’Universo aveva appena 2 miliardi di anni. 

Se l’acronimo non fosse già stato preso, avremmo potuto chiamarla world wide web. Si tratta, infatti, di una ragnatela di materia oscura che costituisce la struttura dell’intero Universo, composta di enormi filamenti che si estendono per centinaia di milioni di anni luce e formano i “confini” tra i grandi spazi vuoti del cosmo. Bene, un gruppo di scienziati dell’Università Milano-Bicocca e dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf) è appena riuscito a ottenere immagini ad alta definizione di uno di questi filamenti, particolarmente interessante perché risalente a oltre 12 miliardi di anni fa, epoca in cui l’Universo aveva “appena” 2 miliardi di anni. Le immagini sono state ottenute grazie al Muse (Multi-Unit Spectroscopic Explorer), uno spettrografo installato al Very Large Telescope dello European Southern Observatory (Eso) in Cile, e pubblicate sulla rivista Nature Astronomy.

Dalla ragnatela alla materia oscura.

Acquisire le immagini non è stato facile. Per farlo, il gruppo di ricerca, coordinato da Michele Fumagalli e Matteo Fossati, ha condotto una delle più ambiziose campagne di osservazione con Muse mai completata in una singola regione di cielo, acquisendo dati per centinaia di ore. L’impresa dei ricercatori sarà utile anche per capire qualcosa di più della materia oscura, la cui esistenza, sebbene ancora da accertare, è considerata uno dei più solidi pilastri della cosmologia moderna: secondo le teorie più accreditate, la materia oscura costituirebbe circa il 90% di tutta la materia presente nell’Universo e determinerebbe la formazione e l’evoluzione di tutte le strutture osservate su grandi scale nel cosmo. “Sotto l’effetto della forza di gravità – ha spiegato Fumagalli – la materia oscura disegna un’intricata trama cosmica composta da filamenti, alle cui intersezioni si formano le galassie più brillanti. Questa ragnatela cosmica è l’impalcatura su cui si formano tutte le strutture visibili nell’Universo: all’interno dei filamenti il gas scorre per raggiungere e alimentare la formazione di stelle nelle galassie”.

Difficile da vedere.

“Per molti anni – continua Fossati – le osservazioni di questa ragnatela cosmica sono state impossibili: il gas presente in questi filamenti è infatti così diffuso da emettere solo un tenue bagliore, indistinguibile dagli strumenti allora disponibili”. È qui che è entrato in gioco Muse, uno strumento avanzato dotato di un’elevatissima sensibilità alla luce, che ha consentito agli scienziati di ottenere immagini dettagliate della ragnatela cosmica. I dati di Muse sono stati infatti elaborati per produrre l’immagine più nitida mai ottenuta di un filamento cosmico che si estende su una distanza di 3 milioni di anni luce attraverso due galassie che ospitano ciascuna un buco nero supermassiccio.

Luce antichissima.

La struttura “fotografata” da Muse è davvero antichissima: la sua luce ha viaggiato per poco meno di 12 miliardi di anni prima di giungere a Terra, un tempo davvero ragguardevole se si pensa che l’età dell’Universo è stimata a circa 14 miliardi di anni. “Catturando la luce proveniente da questo filamento – ha aggiunto Davide Tornotti, un altro degli autori del lavoro – siamo riusciti a caratterizzarne con grande precisione la forma e abbiamo tracciato, per la prima volta con misure dirette, il confine tra il gas che risiede nelle galassie e il materiale contenuto nella ragnatela cosmica. Attraverso alcune simulazioni dell’Universo con i supercomputer, abbiamo inoltre confrontato le previsioni del modello cosmologico attuale con i nuovi dati, trovando un sostanziale accordo tra la teoria corrente e le osservazioni”.

https://www.wired.it/article/materia-oscura-filamento-cosmico-galassie-foto-bicocca-inaf/?fbclid=IwY2xjawINY4RleHRuA2FlbQIxMQABHVkgu7MVQD6sgycOcpUSur1NN8jJ2MG8iq669ihwp0pEKjNCeOQAEbRPRw_aem_8oXmZqmEfh7cHyM9DE_AFg

mercoledì 14 febbraio 2024

Rilevati per la prima volta i filamenti di materia oscura della ragnatela cosmica.

 

Rilevati i filamenti di materia oscura.

Rilevati filamenti di materia oscura! Gli scienziati hanno finalmente ottenuto un importante traguardo nello studio dell’Universo: per la prima volta, sono stati individuati direttamente i filamenti di materia oscura che compongono la ragnatela cosmica.

Utilizzatto il Fenomeno del Weak Lensing.

Per compiere questa importante scoperta, un team di ricerca dell’Università di Yonsei ha sfruttato il fenomeno del weak lensing, che consiste nell’utilizzare la deformazione dello spaziotempo causata dalla forte gravità di ammassi e superammassi galattici.

Rilevamento dei Filamenti di Materia Oscura.

Utilizzando il telescopio giapponese Subaru, il team ha concentrato la propria ricerca sull’ammasso della Chioma, situato a 321 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione della Chioma di Berenice. Qui, hanno individuato le estremità terminali dei filamenti di materia oscura che circondano l’ammasso, estesi per milioni di anni luce e noti come filamenti intracluster (ICF, Intra-Cluster Filaments).

Leggi anche Cos’è la materia oscura?

Il Significato della Scoperta.

Questa scoperta rivoluzionaria fornisce nuove prove osservative per testare le teorie sull’evoluzione cosmica e sulla sua struttura su larga scala.

Importanza dell’Ammasso della Chioma.

L’ammasso della Chioma, uno dei più grandi e luminosi del cielo notturno, è stato scelto per questa ricerca in quanto contiene oltre 1000 galassie ed è ricco di materia oscura. Fin dai primi studi condotti su questo ammasso negli anni ’30, è stato evidente che la sua massa non poteva essere spiegata solo dalla materia visibile, suggerendo l’esistenza della materia oscura.

Implicazioni del Rilevamento dei Filamenti.

La scoperta dei filamenti intracluster fornisce sostegno al modello cosmologico attuale e apre la strada a nuove metodologie per lo studio e l’analisi degli ammassi di galassie.

Collegamento con la Struttura su Larga Scala dell’Universo.

L’allineamento dei filamenti rilevati nell’ammasso della Chioma con quelli su larga scala suggerisce un collegamento diretto tra la struttura dell’Universo e la formazione degli ammassi di galassie.

Contributo alla Comprensione della Materia Oscura.

Complessivamente, questa scoperta contribuisce in modo significativo alla comprensione della distribuzione e delle proprietà della materia oscura nell’Universo, aprendo nuove prospettive per la ricerca futura in questo campo affascinante.

Leggi anche La vita extraterrestre potrebbe essere a base di Materia Oscura?

Implicazioni per la Ricerca Futura.

I risultati di questo studio aprono nuove prospettive per la ricerca futura sull’Universo e sulla materia oscura. La possibilità di individuare direttamente i filamenti di materia oscura nella ragnatela cosmica fornisce agli scienziati una preziosa base per approfondire la comprensione della struttura e dell’evoluzione dell’Universo.

Nuovi Approcci di Studio.

L’identificazione dei filamenti intracluster nell’ammasso della Chioma suggerisce nuovi approcci di studio per esplorare la distribuzione e le proprietà della materia oscura. Questi approcci potrebbero includere l’utilizzo di tecnologie avanzate e telescopi sempre più potenti per esaminare altri ammassi di galassie e confermare la presenza dei filamenti di materia oscura.

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Conferma dei Modelli Cosmologici.

La scoperta dei filamenti di materia oscura all’interno dell’ammasso della Chioma fornisce ulteriori conferme ai modelli cosmologici attuali. Questi modelli prevedono l’esistenza di una vasta rete di filamenti che connettono gli ammassi di galassie, e la loro individuazione diretta contribuisce a consolidare la nostra comprensione dell’Universo.

Nuove Domande da Esplorare.

Allo stesso tempo, questa scoperta solleva nuove domande e sfide da esplorare. Gli scienziati potrebbero cercare di comprendere meglio la natura e le proprietà della materia oscura, nonché il suo ruolo nella formazione e nell’evoluzione delle strutture cosmiche su larga scala.

In conclusione, il rilevamento dei filamenti di materia oscura nella ragnatela cosmica rappresenta un importante passo avanti nella nostra comprensione dell’Universo. Questa scoperta apre nuove prospettive per la ricerca astronomica e cosmologica, e promette di fornire risposte fondamentali su alcuni dei misteri più profondi dell’Universo.

https://www.universo7p.it/rilevati-per-la-prima-volta-i-filamenti-di-materia-oscura-della-ragnatela-cosmica/spazio/