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venerdì 5 luglio 2019

Così i soldi dell’appalto Consip alle “scuole belle” venivano usati per una sporca truffa. - Luigi Gallo



L’appalto Consip rientrava nell’operazione definita pomposamente “Scuole belle” ma il suo obiettivo era quello di garantire soprattutto il servizio di pulizia delle scuole, oltre alla vigilanza e qualche intervento di manutenzione. Ne è scaturita in tutta Italia una selva di subappalti a cooperative che pagavano poco e male il personale. E a Palermo, stando all’inchiesta condotta dalle Fiamme gialle, una cooperativa bolognese vincitrice dell’appalto ha pensato bene di costruirci sopra un gigantesco castello fatto di fatture false e 150 contratti di lavoro fittizi a cittadini extracomunitari, e in qualche caso anche italiani. Per i primi il vantaggio era quello di ottenere così il permesso di soggiorno, mentre i cittadini italiani potevano contare sull’indennità di disoccupazione tra un contratto e l’altro.
Cooperative o presunte tali, business dei permessi di soggiorno, sfruttamento dei lavoratori ed evasione fiscale: un mix micidiale ma purtroppo non nuovo in questo Paese! Il caso di Palermo è la punta avvelenata di un iceberg inquinato, fatto di sfruttamento e subappalti che, come denunciamo da tempo, hanno arricchito per decenni chi controlla queste cooperative mentre a farne le spese sono le tasche e i diritti di lavoratrici e lavoratori. Tanto lavoro per le procure italiane e pochi, pochissimi servizi per gli alunni delle nostre scuole.
Ecco perché abbiamo deciso, lavorandoci fin dai primi giorni di questa legislatura, di smantellare il sistema degli appalti delle cooperative e delle ditte di pulizia nelle scuole italiane, che nel tempo sono finiti anche sotto la lente delle Autorità Anticorruzione e Antitrust. Tutti fatti che abbiamo puntualmente denunciato dentro e fuori dal Parlamento e sui quali ora, da forza di governo, siamo intervenuti ponendo fine a una mangiatoia di Stato paragonabile allo scandalo degli affitti d’oro della Camera.
Che cosa abbiamo fatto nel concreto noi del MoVimento 5 Stelle? Abbiamo presentato e fatto approvare un emendamento che consentirà, dal primo gennaio 2020, a 12.000 lavoratori di queste ditte di pulizia e sorveglianza di entrare a far parte a pieno titolo nel personale Ata delle scuole: queste persone da 20 anni venivano pagate poco e male per svolgere – non si capisce per quale ragione se non per garantire a qualcuno di arricchirsi sulla loro pelle – queste stesse mansioni alle dipendenze di cooperative e ditte private.
A breve partiranno i bandi per selezionare questo nuovo personale e mettere fine anche alle enormi sacche di precariato esistente tra i lavoratori ATA grazie allo sblocco di 12mila posti che nel giro di pochi anni torneranno disponibili per le assunzioni.
I vantaggi di questa operazione sono molteplici: mettiamo fine allo scandalo per cui per vent’anni 12mila posti di lavoro sono stati privatizzati e sottratti all’organico della scuola; eliminiamo l’enorme spreco di risorse prodotto da questa anomalia: l’affidamento ai privati faceva raddoppiare e in alcuni casi triplicare i costi; infine, garantiamo agli alunni e allo stesso personale una scuola più pulita e meglio sorvegliata.
Ancora una volta il MoVimento 5 Stelle fa il suo mestiere e lo fa bene: smantelliamo le lobby, cacciamo via i parassiti e restituiamo ai cittadini diritti e dignità.