Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 17 aprile 2013
Il PD.
Arrivano in politica per fede comunista, pian piano cominciano ad amare il capitale accumulato e quindi la proprietà privata. Oggi sono diventati tutti ipotetici piccioni viaggiatori, scompaiono e ricompaiono negli archi magici del momento. Pensavo che il passaggio da comunista ad opportunista fosse un viaggio complesso, purtroppo è un modesto logorio..
(Antonio Recanatini)
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Milena Gabanelli.
"Mi rivolgo ai tanti cittadini che hanno visto in me una professionista sopra le parti e quindi adeguata a rappresentare l’inizio di un cambiamento nel Paese. Sono giornalista da 30 anni e ho cercato sempre, in buona fede, di fare il mio mestiere al meglio; il riconoscimento che in questi giorni ho ricevuto mi commuove, e mi imbarazza.
Certamente non mi sono mai trovata in una situazione dove sottrarsi è un tradimento e dichiararsi disponibile un segno di vanità. Forse non si sta parlando di me, ma dell’urgenza di dare un volto a un’aspettativa troppo a lungo tradita.
Che io non avessi le competenze per aspirare alla Presidenza della Repubblica mi era chiaro sin da ieri, ma ho comunque ritenuto che la questione meritasse qualche ora di riflessione. E non è stata una riflessione serena.
Quello che mi ha messo più in difficoltà in questa scelta è stato il timore di sembrare una che volta le spalle, che spinge gli altri a cambiare le cose ma che poi quando tocca a lei se ne lava le mani. Il mio mestiere è quello di presentare i fatti, far riflettere i cittadini e spronarli anche ad agire in prima persona. Ma quell’agire in prima persona è tanto più efficace quanto più si realizza attraverso le cose che ognuno di noi sa fare al meglio.
Io sono una giornalista, e solo attraverso il mio lavoro – che amo profondamente – provo a cambiare le cose, ad agire in prima persona, appunto.
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Fatture false, fondi neri, conti all'estero Arrestato l'ex sottosegretario Malinconico.
Fatture false per circa 40 milioni di euro, un appalto di 400 milioni di euro in cinque anni per un sistema di tracciabilità dei rifiuti. Ma anche conti correnti cifrati all’estero e società estere in paradisi fiscali del Delaware sono serviti a dare tangenti.C'è anche l'ex sottosegretario Carlo Malinconico tra i 22 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare nell'inchiesta sul sistema Sistri disposta dalla Procura di Napoli. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari. A Malinconico, agli arresti domiciliari, secondo le indagini dei finanziari, come riporta l'Ansa, sarebbe riconducibile un documento in cui verrebbero indicate una serie di consulenze per un milione di euro che l'imprenditore Francesco Paolo Di Martino (anche lui agli arresti) avrebbe pagato a Malinconico, all'epoca dei fatti presidente di una commissione tecnica sul Sistri del Ministero dell'ambiente. Tra gli arrestati Sabatino Stornelli (ex Ad Selex Management, gruppo Finmeccanica) e il fratello Maurizio Stornelli. Gli altri destinatari delle misure cautelari sono gli amministratori di società compiacenti che si sarebbero prestati “attraverso le loro aziende a fungere da collettori per il trasferimento dei proventi corruttivi - spiegano in procura - e per l’emissione delle false fatture”. Emesso anche un decreto di sequestro preventivo per oltre 10 milioni di euro in corso perquisizioni. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere finalizzata all’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, corruzione di pubblici ufficiali, dichiarazioni fraudolente.
Per il Pm di Napoli, Selex, in violazione delle previsioni contrattuali e delle esigenze di sicurezza nazionale, legate alla posizione del segreto di Stato sul sistema, ha fatto ricorso a terzi per realizzarne una parte (progettazione, realizzazione e distribuzione dei dispositivi tecnici, formazione del personale, realizzazione dei centri nei quali collocare le infrastrutture tecnologiche e gestione del call-center). Le indagini hanno evidenziato continui ritardi nell’avvio del Sistri, ancora oggi non operativo nonostante l'esborso annuale di denaro pubblico. Scoperto anche un sistema di false fatturazioni e sovrafatturazioni tra Selex e società direttamente o indirettamente riconducibili a un imprenditore campano arrestato, e la creazione di fondi neri utilizzati in parte a beneficio dell’ex amministratore di Selex Service Management, di suo fratello, di persone loro vicine, e nella disponibilità in parte dell’imprenditore. Attraverso falsi contratti forniture creati anche fondi per sponsorizzare con cifre definite "esorbitanti" la squadra di calcio abruzzese.
Alessandra De Giosa - Copia della lettera che ho inviato alla presidenza della repubblica.
Presidente spero legga questa lettera .perchè sono disperata.
MI chiamo Alessandra De Giosa vivo a Bari e sono invalida all'80% sento da parecchio vociferare che saranno penalizzati gli emolumenti economici per noi disabili......
IO posso dire solo una cosa mi sono distrutta la salute per ottenere un laurea a pieni voti e con le mie forze.... ho cercato onestamente lavoro per anni, più di qualcosa di precario e temporaneo non ho trovato.
MI sono adattata tranquillamente a tutto ciò che di onesto ho trovato....
Poi sono peggiorata in modo irreversibile e con tutte le certificazione reali ed effettive sono stata dichiarata invalida ..... mi è stato assegnato questo assegno minimo che mi permette di non dovere dipendere totalmente da un padre pensionato di 88 anni ora si minaccia di togliere anche questo miserrimo assegno .
IO vivo in fitto e le dico molto semplicemente che se mi sarà revocato quel minimo di pensione MI SUICIDO SENZA PENSARCI 2 Volte , la ringrazio e la saluto cordialmente .
Alessandra De Giosa .
https://www.facebook.com/alessandra.degiosa.1/timeline/story?ut=32&wstart=1364799600&wend=1367391599&hash=10201111450857047&pagefilter=3&ustart=1
Rita Pani - Apolide
L’urlo di mia madre dalla cucina, mentre tintinnavano le tazze della colazione, e l’odore del caffè si spandeva per tutta casa, arrivava quattro volte ogni mattina. Ogni volta che la porta del bagno si apriva e si richiudeva, figlio dopo figlio:
“CAMBIATIIIII LE MUTANDEEEE”.
Poi c’era quella frase che è rimasta nel mio cuore, e che ancora mi fa sorridere ogni volta che indosso un paio delle mie mutande da mercato “6 paia 5 euro”: “Cambiati le mutande, non sia mai, succedesse qualcosa …”
E la mia risposta, sempre uguale: “Che vuoi che succeda? E se mi schiacciasse un pullman, credi che starei a preoccuparmi delle mutande bucate?”
Già, perché io femminuccia le mutande le cambiavo anche se mamma non avesse urlato, solo che non ne ho mai tenuto troppo all’estetica dell’indumento, e non era bello – diceva mamma – andare in giro con le mutande bucate.
Ma erano comode.
Vecchiume. Sovrastrutture delle quali, a quanto pare, dobbiamo liberarci istituzionalmente.
Dati i tempi di follia collettiva nei quali annaspiamo, in realtà mi stupisce il fatto che la gente non abbia ancora invitato alla firma dell’appello per una legge di iniziativa popolare sui tempi legali di cambio di mutande, per un uso consapevole e responsabile delle risorse idriche.
È il ministro che ce lo chiede!
Sì, una buona idea del ministro Clini per risparmiare l’acqua? Cambiarsi le mutande ogni quattro giorni. E io, avrei voglia di stringergli la mano; complimentarmi con lui per l’impegno profuso durante il suo mandato tecnico e di prorogatio.
Perché l’ambiente è importante, e noi che ci vantiamo di far parte di quella società civile che tanto si agita e combatte, lo sappiamo benissimo. Noi che veniamo dalla terra di Sardegna, che facciamo i conti ogni estate con la siccità, col fuoco che desertifica la nostra terra, con l’uranio impoverito dei soldati americani o israeliani che uccidono le nostre genti con tumori innovativi e devastanti, l’ambiente lo abbiamo a cuore.
Come lo hanno a cuore i cittadini di Taranto, per le loro deformità, per i loro record di tumori, per i fumi velenosi. L’ambiente è importante. E la TAV, e il dissesto idrogeologico, e le discariche abusive, e la spazzatura per le strade sono tutte quelle cose che ci fanno imbestialire. E noi ci proviamo a rispettarlo questo ambiente mortificato dalla disumanità dell’uomo d’affari che lo ha reso devastato. Noi lo abbiamo sempre voluto un ministro attento, uno che “sapesse il fatto suo” uno che finalmente riuscisse anche a spiegarmi perché nel 2013 alle sei del pomeriggio i rubinetti di casa mia restano secchi, ed è proibito persino fare la cacca.
Grazie ministro Clini, per la sua genialità. Sia più ardito, si faccia più spavaldo e vada oltre in una sorta di ministero “No Limits”: ce lo dica che oltre che cambiarci le mutande, dovremmo anche lavarci il culo ogni quattro giorni. Vuol mettere la soddisfazione di risparmiare un po’ di più?
Io davvero non so, dove finisca la realtà e inizi la fantasia in questo paese votato alla follia.
Rita Pani (APOLIDE)
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Andrea Scanzi.
E' del tutto evidente che il Pd sta per tirare un rigore senza portiere. Sbagliarlo sarebbe impossibile, quindi possono sbagliare. Gabanelli rifiuterà, o se non rifiuterà sarà comunque non eletta. Il nome vero del M5S, come da me e (soprattutto) non solo da me sperato, è Rodotà. Il Pd non ha alcun bisogno di "larghe intese": ha i numeri per eleggere, dalla quarta votazione, il suo uomo. Può, in buona sostanza, fare quello che gli pare. Gli bastano una decina di voti da altre formazioni politiche, a partire dalla quarta votazione. E' un treno irripetibile, che - stante l'inedita calma propositiva di Grillo - è divenuto facilissimo da prendere: si votà Rodotà, si elegge un Presidente meraviglioso, si dà una mazzata al centrodestra e vamos. Invece io continuo a leggere che il Pd sta pensando sin dalla prima votazione - congiuntamente col Pdl, che non ha alcun potere contrattuale in questa elezione - ad Amato, o D'Alema (e magari pure a Boccia "perché è bruttino e fa tenerezza" o alla Finocchiaro "perché è donna e siamo tutti femministi con la scorta"). Oppure, nella migliore delle ipotesi, alla "carta coperta by Bersani" che comunque piace anche a Berlusconi (tipo Sabino Cassese). E' davvero sconcertante, e sconfortante, constatare il sistematico obbrobrio di questo partito ora incapace e ora (più spesso) deliberatamente correo. Il solo fatto di pensare a questa ipotesi terrificante dà la misura del peso politico di tali "statisti". Se davvero ciò accadesse, quello che già adesso si confà (da anni) come la "forza" (va be') più imbarazzante e inutilmente supponente tra tutti i centrosinistra d'Europa, si consegnerebbe - e peggio ancora consegnerebbe il Paese - al disastro più totale. E tutti sapranno chi ha ucciso l'"Italia che poteva essere". Per una volta, Pd, non farti e farci male: ne avremmo pieni gli zebedei. E la misura è davvero colma. Buona catastrofe (ma speriamo di no).
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