Il tecnico di Monti ai domiciliari per una inchiesta di Napoli sull'appalto del sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Fatture false per circa 40 milioni di euro, un appalto di 400 milioni di euro in cinque anni per un sistema di tracciabilità dei rifiuti. Ma anche conti correnti cifrati all’estero e società estere in paradisi fiscali del Delaware sono serviti a dare tangenti.C'è anche l'ex sottosegretario Carlo Malinconico tra i 22 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare nell'inchiesta sul sistema Sistri disposta dalla Procura di Napoli. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari. A Malinconico, agli arresti domiciliari, secondo le indagini dei finanziari, come riporta l'Ansa, sarebbe riconducibile un documento in cui verrebbero indicate una serie di consulenze per un milione di euro che l'imprenditore Francesco Paolo Di Martino (anche lui agli arresti) avrebbe pagato a Malinconico, all'epoca dei fatti presidente di una commissione tecnica sul Sistri del Ministero dell'ambiente. Tra gli arrestati Sabatino Stornelli (ex Ad Selex Management, gruppo Finmeccanica) e il fratello Maurizio Stornelli. Gli altri destinatari delle misure cautelari sono gli amministratori di società compiacenti che si sarebbero prestati “attraverso le loro aziende a fungere da collettori per il trasferimento dei proventi corruttivi - spiegano in procura - e per l’emissione delle false fatture”. Emesso anche un decreto di sequestro preventivo per oltre 10 milioni di euro in corso perquisizioni. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere finalizzata all’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, corruzione di pubblici ufficiali, dichiarazioni fraudolente.
Per il Pm di Napoli, Selex, in violazione delle previsioni contrattuali e delle esigenze di sicurezza nazionale, legate alla posizione del segreto di Stato sul sistema, ha fatto ricorso a terzi per realizzarne una parte (progettazione, realizzazione e distribuzione dei dispositivi tecnici, formazione del personale, realizzazione dei centri nei quali collocare le infrastrutture tecnologiche e gestione del call-center). Le indagini hanno evidenziato continui ritardi nell’avvio del Sistri, ancora oggi non operativo nonostante l'esborso annuale di denaro pubblico. Scoperto anche un sistema di false fatturazioni e sovrafatturazioni tra Selex e società direttamente o indirettamente riconducibili a un imprenditore campano arrestato, e la creazione di fondi neri utilizzati in parte a beneficio dell’ex amministratore di Selex Service Management, di suo fratello, di persone loro vicine, e nella disponibilità in parte dell’imprenditore. Attraverso falsi contratti forniture creati anche fondi per sponsorizzare con cifre definite "esorbitanti" la squadra di calcio abruzzese.