giovedì 19 gennaio 2017

Terremoto Centro Italia, slavina su hotel Rigopiano. Vigili del fuoco: “Spazzato via”. Morti e 30 dispersi. “Ho moglie e figli sotto le macerie”.

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I primi soccorritori, all'hotel di Rigopiano seppellito da una slavina, sono arrivati alle 4 di notte. Sugli sci. Nella cronaca del terremoto infinito che sta vivendo il Centro Italia si deve raccontare anche la storia dell'albergo nel comune di Farindola (Pescara) che ospitava ospitava 22 persone più il personale della struttura. I soccorritori sul posto: "Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde"

Morti “tanti”, come dice il capo del soccorso alpino abruzzese, dispersi anche: tra cui due bambini, di 7 e 8 anni, e feriti. I primi soccorritori, all’hotel di Rigopiano seppellito da una slavina, sono arrivati alle 4 di notte. Sugli sci dopo ore di marcia sotto la bufera che imperversava sul Gran Sasso. Nella cronaca del terremoto infinito che sta vivendo il Centro Italia, si è calcola che da agosto ci sia stata una scossa ogni 4 minuti, si deve raccontare anche la storia dell’albergo nel comune di Farindola (Pescara) che ospitava 22 persone più il personale della struttura: in totale una trentina. È ancora presto per poter dare conto del destino di tutti quelli che erano lì, ma sicuramente ci sono vittime: un uomo è stato estratto senza vita. La struttura di tre piani è crollata probabilmente sotto il peso della massa di neve e si è trasformata in una trappola per tutti.


I soccorritori: “Chiamiamo, ma nessun risponde”
Antonio Crocetta
, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che ieri sera si era messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l’albergo, è costretto a dire all’Ansa: “Ci sono tanti morti”. Dall’hotel, a quota 1200 metri, erano arrivate disperate richieste di aiuto: una coppia era riuscita a inviare un sms: “Aiutateci stiamo morendo di freddo”. Lo scenario viene descritto  come apocalittico da chi è sul posto: “Un tragico miscuglio tra un terremoto e una valanga”.”Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde” raccontano i soccorritori. Le prima immagini mostrano come la massa di neve sia entrata ovunque occupando lo spazio lì dove c’erano le camere.  



Il sopravvissuto: “Mia moglie e i miei figli sotto le macerie”Due le persone sopravvissute: sono in vita solo per un caso. Giampiero Parete e Fabio Salzetta al momento della slavina erano all’esterno della struttura, sono riusciti a ripararsi in un’auto: il secondo è in buone condizioni, il primo è in ipotermia ed è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Pescara. È stato lui a dare per primo l’allarme e a chiedere aiuto. Ai medici che lo stanno assistendo ha raccontato: “Mia moglie e i miei figli sono sotto le macerie”.
La lunga marcia nella neve, ma l’hotel è stato spazzato via
La marcia dei soccorritori per arrivare all’albergo è durata ore: a piedi, sugli sci sotto la bufera di neve. Poi finalmente questa mattina con le prime luci dell’alba hanno raggiunto l’hotel. Ma le notizie che arrivano dall’inferno di neve e macerie sono terribili. “L’hotel è stato spazzato via” dicono i vigili del fuoco. E i cani, portati, per poter individuare i superstiti non rilevano nulla.
CRONACA ORA PER ORA
13.22 Sos superstite è arrivato alle 17.40
“Ieri sera ho ricevuto la chiamata di Giampiero alle 17.40. Mi chiedeva aiuto disperatamente. Diceva è caduto, è caduto l’albergo. Mi sono attivato subito, ho chiamato i soccorsi. Sono stato in contatto con lui più di una volta, fino alle 23. Poi mi ha richiamato stamattina dicendo che l’avrebbero portato in elicottero a Pescara”. A riferirlo è Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Giampiero Parete, superstite della valanga sull’hotel Rigopiano. “Ho contattato tutti i numeri possibili”, dice Quintino.
13.08 – Vigili del fuoco: “I cani non rilevano niente”
Le unità cinofile dei vigili del fuoco sono in azione all’hotel Rigopiano, ma al momento non si sente nulla. È quanto riferiscono i soccorritori dei vigili del fuoco. C’è un’area privilegiata all’interno della struttura alberghiera dove si stanno facendo le ricerche, ma la zona di interesse è molto più ampia, si sviluppa per centinaia di metri, e percorre tutta la massa della valanga.
13.00 – I vigili del Fuoco: “Hotel spazzato via”“La situazione è drammatica, l’albergo è stato spazzato via, è rimasto in piedi solo un pezzetto”, hanno riferito i vigili del fuoco arrivati sul posto. “Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti – hanno aggiunto – che hanno sommerso l’area dove si trovava l’albergo”. “Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura”, ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco. 
12.50 – Il premier Gentiloni: “Ho chiesto di moltiplicare gli sforzi”“Il primo obiettivo raggiungere tutte le frazioni isolate, il secondo ripristinare le utenze elettrice, il terzo la viabilità”. Il premier Paolo Gentiloni ha chiesto a tutti di “moltiplicare gli sforzi” per affrontare la doppia emergenza che sta affligendo il Centro Italia: “Si è creata una “tenaglia senza precedenti” tra terremoto e maltempo e “di fronte a questa morsa tutte le istituzione dello Stato si sono mobilitate, civile e militari”. Il presidente del Consiglio ha poi chiesto “sobrietà alla politica” e solidarietà agli italiani
12.45 – Turbina Anas ha aperto strada a soccorritori
“Proseguono incessantemente le operazioni di sgombero neve per ripristinare la transitabilità sulle strade statali del Centro Italia colpite dalle forti nevicate. Ancora criticità nelle Marche e in Abruzzo, dove stanno operando ormai da giorni, senza sosta, personale e mezzi sgombraneve intervenuti in supporto anche dalle regioni limitrofe”. Così in una nota Anas. “In Abruzzo personale Anas ha operato durante la notte con una turbina per consentire ai soccorritori di raggiungere l’hotel Rigopiano, colpito dalla slavina in provincia di Pescara. Il mezzo ha raggiunto l’albergo nella tarda mattinata, aprendo la strada alla colonna mobile dei soccorsi”.
12.26 – Amico di un superstite: “Ospiti stavano andando via”
“Giampiero e tutti gli altri ospiti dell’albergo avevano pagato ed avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena sarebbe arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l’arrivo è stato posticipato alle 19. Avevano preparato già le valigie, tutti i clienti volevano andare via”. Così Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Giampiero Parete, superstite della valanga sull’hotel Rigopiano. È proprio al ristoratore che Parete ha lanciato l’allarme dopo la valanga.
12.12 – Un 33enne di Terni tra i dispersi
C’è anche un ternano di 33 anni, tra le persone di cui non si hanno più notizie dopo la slavina che ha colpito l’hotel Rigopiano. L’uomo, che era dipendente della struttura alberghiera, ha avuto l’ultimo contatto telefonico ieri con la madre, prima della slavina, ma risulta al momento irrintracciabile. La vicenda viene attentamente seguita dalla prefettura di Terni, che è in stretto contatto con la famiglia del disperso, le autorità e i soccorritori abruzzesi.
12.06 – Soccorritori a 700 metri dall’albergo, vigili a piedi per portare il gasolio
I soccorritori sono arrivati a circa 700 metri dall’albergo Rigopiano e sono riusciti a far ripartire la turbina spazzaneve rimasta senza gasolio, grazie ai vigili del fuoco che a piedi, nella neve, hanno portato le taniche con il gasolio. L’obiettivo dei soccorritori è quello di liberare dalla neve una vasta area per i tanti mezzi che stanno confluendo verso l’hotel, per raggiungere più velocemente a piedi la struttura. Da quanto si apprende, la slavina ha scavalcato l’albergo coprendo tutti gli edifici e andando oltre.
12.01 – Nel Teramano salvati bimbo di pochi mesi e nove persone
Un bimbo di pochi mesi e altre nove persone salvate nella notte dall’ipotermia in varie frazioni del teramano, raggiunte solo dopo che sono state liberate alcune vie di collegamento. La Provincia di Teramo parla di emergenza sanitaria perché “l’assenza di corrente, in alcuni casi da 4 giorni, ha isolato migliaia di persone sepolte sotto la neve; in alcune aree manca l’acqua e c’è un problema di carburante perché i distributori non funzionano”. “Non riusciamo a parlare con gli operatori sulle strade, con i sindaci, i cittadini”.
11.47 – Hotel Rigopiano, a Penne punto raccolta per i parenti
A Penne si lavora per allestire un punto di raccolta per i parenti delle persone disperse in seguito alla valanga dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). Molti dei familiari degli ospiti dell’ albergo sono nella cittadina vestina già da ieri sera e il Comune si è occupato dell’assistenza. Il punto di raccolta dovrebbe essere allestito nei pressi del Centro operativo comunale, dove da ieri, su disposizione del Prefetto di Pescara, è attivo il Posto di coordinamento avanzato per la gestione dell’emergenza maltempo.
11.57 – Coldiretti, tremila stalle sepolte sotto la neve.
Sono circa tremila le aziende agricole e le stalle sepolte dalla neve nelle aree colpite dal terremoto dove si contano casi di isolamento, nuovi crolli, decine di mucche e pecore morte e ferite, difficoltà per garantire l’alimentazione degli animali ma anche per le consegne con tonnellate di latte che da giorni si è costretti a gettare.
11.56 – Il premier Gentiloni a Rieti
Il premier Paolo Gentiloni è a Rieti, nel quartier generale della Protezione civile, dove farà il punto sulla situazione dopo il sisma di ieri nelle zone già afflitte dall’emergenza neve.
11.40 – Slavina su strada che conduce all’hotel
Si è verificata un’altra piccola slavina sulla strada che conduce all’hotel Rigopiano: si tratta, spiegano dal Soccorso Alpino, di un evento di lieve entità, che non preoccupa particolarmente i soccorritori. Si sta già lavorando per sgombrare con i mezzi la strada. Il meteo sembra rispetto a ieri in lieve miglioramento e in cielo si intravedono sprazzi di sereno.
11.36 – Il prefetto di Pescara: “Non voglio dare cifre sulle vittime”
“Non voglio dare cifre sulle vittime. Prima devono essere avvisati i familiari, voglio prima avere la certezza della situazione”. Così Francesco Provolo, prefetto di Pescara, a Rainews 24, sulla situazione all’hotel di Rigopiano nel pescarese travolto da una valanga.
11.23 – “Tetto forse spostato da onda d’urto”
“Il mezzo è arrivato dove si trovava il tetto. Sembrerebbe che la struttura sia stata spostata dall’onda d’urto”. Lo ha detto il viceprefetto di Pescara Carlo Toriontano, parlando a RaiNews24. Intorno alle 11 è arrivata sul posto “la colonna mobile con la turbina che faceva da apri strada. Stanno liberando il piazzale per iniziare scavare con i mezzi meccanici”.
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10.56 – Hotel Rigopiano, i soccorritori: “Neve si mischia a macerie”
“Hotel Rigopiano: continua in questi minuti il lavoro del Soccorso Alpino. I nostri tecnici sono giunti questa notte, sci ai piedi, sul luogo dell’incidente. Lo scenario di intervento è particolarmente delicato, la neve si mischia alle macerie e ai detriti trasportati dalla valanga”. Così in un post su Facebook il Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) fa il punto sui soccorsi all’Hotel Rigopiano, travolto da una valanga.
10.35 – Hotel Rigopiano, le prima immagini a Skytg24
Prime immagini dell’interno dell’hotel Rigopiano dopo la slavina: le ha trasmesse Skaytg24. Si vedono gli spazi comuni dell’albergo deserti, distrutti e coperti da cumoli di neve e macerie. La neve è mista a residui di rami e alberi trascinati all’interno della struttura dalla forza della valanga.
10.21 – Hotel Rigopiano, “due bambini dispersi”
Ci sono anche due bambini dispersi sotto le macerie dell’hotel Rigopiano, nel pescarese. I due bimbi figurano tra gli ospiti registrati dall’albergo e al momento i soccorritori li stanno cercando sotto le macerie.
10.02 – Hotel Rigopiano, una parte dell’albergo ancora in piedi
Una vittima estratta dall’Hotel Rigopiano. “Ma una parte dell’albergo è ancora in piedi e noi siamo molto speranzosi di trovare dispersi”, ha detto ad Agorà Antonio Crocetta, il coordinatore del gruppo del soccorso alpino Abruzzo che è intervenuto all’Hotel Rigopiano.
09.55- Sopravvissuto: “I miei figli sotto le macerie”
“Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile”. È il racconto ai medici di Giampiero Parete, 38 anni, che ieri ha lanciato l’allarme per la valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano. La moglie e i due figli di Parete sono sotto le macerie dell’albergo. “È arrivata la valanga – ha detto ancora ai sanitari il 38enne, ricoverato in Rinimazione – sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L’auto non è stata sepolta e quindi ho atteso lì l’arrivo dei soccorsi”. L’uomo residente a Montesilvano (Pescara), è cosciente ed è assistito dal personale della Rianimazione dell’ospedale di Pescara e dagli psicologi della Asl. È arrivato in stato di ipotermia, ma il quadro clinico non è preoccupante.
09.27 – Hotel Rigopiano: “Estratta la prima vittima”Il Soccorso alpino ha trovato la prima vittima dell’albergo Rigopiano. Si tratta di un uomo estratto dalle macerie e dalla neve poco fa. I soccorritori proseguono a scavare “ma – raccontano – è difficilissimo”.
09.19 – Hotel Rigopiano, “mezzi di soccorsi bloccati a 9 km”
I mezzi di soccorso, comprese le ambulanze, diretti all’hotel Rigopiano sono bloccati a circa 9 chilometri dall’albergo. La neve caduta, almeno due metri, impedisce di proseguire. Al momento stanno raggiungendo l’hotel i soccorritori del vigili del fuoco portati con l’elicottero e un mezzo cingolato dei vigili che può caricare fino a 8 persone. I primi ad arrivare nella notte sono stati gli uomini del soccorso alpino della guardia di Finanza che hanno raggiunto l’albergo con gli sci e le pelli di foca.
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09.08 – I soccorritori: “Chiamiamo ma nessuno risponde”
“Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde”. Lo raccontano i soccorritori tra le macerie dell’Hotel Rigopiano. Lo scenario viene descritto apocalittico “un tragico miscuglio tra un terremoto e una valanga”.
08.59 – Hotel Rigopiano: “30 dispersi”
Gli uomini del soccorso alpino riferiscono che la slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. Il personale dell’albergo e i clienti sarebbero dunque da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie. “La valanga è immensa”, confermano i soccorritori. Dentro l’albergo risultano 30 dispersi.
08.54 –  Soccorso Alpino: “Non ancora conferme”. 
“Siamo lì e stiamo lavorando per raggiungere chi è intrappolato. Ancora non si hanno conferme di vittime e feriti. La situazione è molto complessa”. Lo spiega il portavoce del soccorso alpino, Walter Milan.
08.39 – Curcio (Protezione Civile): “Dal 24 agosto nessuno ha risparmiato energie”
“Chi vuole sollevare polemiche su ipotetici ritardi lanciando accuse vuol dire che non ha capito come funziona il Sistema nazionale di protezione civile. Chi avanza inutili critiche non ha forse capito che sta attaccando il Sistema Paese”. Così il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, commentando varie dichiarazioni di diversi esponenti rilasciate agli organi di informazione. “Ci sono migliaia di operatori che stanno intervenendo in condizioni proibitive, mettendo a rischio la loro stessa vita per cercare di portare soccorso e assistenza ai cittadini. Dal 24 agosto ad oggi nessuno ha risparmiato energie per affrontare i problemi e trovare delle soluzioni. Non si può non riconoscere l’oggettiva situazione di criticità, con due eventi – maltempo e terremoto – che sommati sullo stesso territorio hanno reso la situazione estremamente complicata. Però lo ribadisco ancora una volta: qui non è stato perso un minuto e assicuro che l’intero Sistema di Protezione civile, continuerà a mettere in campo ogni risorsa necessaria
08.27 – Hotel Rigopiano, Soccorso Alpino: “Ci sono tanti morti”.
“Ci sono tanti morti”. Lo ha detto all’Ansa Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l’Hotel Rigopiano.
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08.03 – Hotel Rigopiano, due persone salvate.
Gli uomini del Soccorso alpino della guardia di finanza hanno messo in salvo due persone che si trovavano nei pressi dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto ieri da una slavina provocata dalle scosse di terremoto. I due superstiti sono Giampiero Parete e Fabio Salzetta. La colonna dei soccorsi si trova al momento a tre chilometri dall’albergo e sta cercando di raggiungere la struttura.
07.39 – Hotel Rigopiano, il presidente della Provincia di Pescara: “Feriti, dispersi o addirittura morti”
“Sono in salvo due persone, le stesse che avevano mandato il messaggio di aiuto. Ci sono parecchi feriti, ma non si sa ancora quanti sono ancora dispersi o addirittura morti. Certo che la struttura è stata presa in pieno dalla slavina, tanto che si è spostata di dieci metri”. Lo scrive in un post sul suo profilo Facebook il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, sulla situazione all’hotel Rigopiano travolto ieri da una valanga.
07.20 – Hotel Rigopiano, 22 gli ospiti nell’hotel 
l momento della valanga l’hotel ‘Rigopianò di Farindola, in provincia di Pescara, ospitava 22 persone più il personale della struttura. Lo afferma la Protezione civile del Comune di Penne (Pescara), in base ai dati in possesso della Questura sugli ospiti registrati dall’albergo.
07.02 – Il sindaco di Farindona: “In colonna mobile verso hotel”
“Siamo nella colonna mobile in cammino verso l’hotel Rigopiano. Sul posto ci sono finora solo i soccorritori arrivati con gli sci” spiegava questa mattina il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta. La colonna mobile non era infatti riuscita a procedere nella notte. E circa intorno alle 6 il sindaco aveva affidato alcune riflessioni al presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco che le aveva postate su Facebook: “Il soccorso alpino con gli sci è arrivato sul posto. La valanga è di grandi dimensioni e ha coinvolto integralmente l’hotel – afferma il sindaco – che pare abbia retto. Dentro si vede una lucina e adesso gli uomini stanno entrando. La zona resta pericolosa per eventuali distacchi e per adesso è impossibile cercare eventuali dispersi nella neve. Preghiamo che siano tutti salvi”.
06.44 – Hotel Rigopiano, in parte crollato e in parte sommerso dalla neve.
Sarebbe in parte crollato e in parte sommerso dalla neve l’hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, travolto ieri da una valanga mentre ospitava almeno 20 persone.
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04.22 – Hotel Rigopiano, soccorritori sul posto.
Sono appena giunti sul posto i soccorritori in marcia da ore nella neve per raggiungere l’hotel Rigopiano in provincia di Pescara, travolto ieri da una slavina mentre ospitava circa 20 persone rimaste bloccate.
07.02 – Terremoto, 80 le scosse
Sono state almeno 80 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate dalla mezzanotte nel Centro Italia, tra cui due di magnitudo 3.5.
04.58 – Terremoto, 65 scosse nella notte.
Sono state almeno 65 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate dalla mezzanotte nel Centro Italia, tra cui due di magnitudo 3.5. 
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02.26 – Hotel Rigopiano, soccorritori proseguono con gli sci
“La situazione è estremamente problematica. Non so bene a che distanza siamo, credo 5 o 6 chilometri. Ci sono tre o quattro metri di neve. Ora la mia squadra e quella della Guardia di finanza proseguiranno a piedi, con gli sci”. Lo dice all’ANnsa il delegato alpino del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) Abruzzo, Antonio Crocetta, che sta raggiungendo con la colonna mobile di soccorso l’hotel Rigopiano, travolto da una valanga. “Le ambulanze e gli altri veicoli si sono dovuti fermare – aggiunge Crocetta -. Per ora proseguono solo i mezzi speciali e la turbina, il cui obiettivo è quello di aprire la strada”.
00.38 – Hotel Rigopiano, i soccorritori: “Ore per arrivare”.
È composta da 20 uomini e 7 mezzi dei vigili del fuoco, due squadre del Soccorso Alpino e speleologico, sei ambulanze del 118, oltre alle forze di polizia la colonna che sta lavorando per raggiungere l’Hotel Rigopiano nel comune di Farindola, in provincia di Pescara. Date le condizioni serviranno ancora ore per arrivare sul luogo. Lo rende noto un comunicato della Protezione civile. Secondo quanto si apprende, la colonna dei soccorritori si trova a circa sette chilometri dall’albergo e sta incontrando diverse difficoltà a causa di un’ulteriore slavina presente sulla strada.
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00.23- “Aiuto stiamo morendo di freddo”
“Aiuto aiuto stiamo morendo di freddo”. È il contenuto di un sms dei due clienti (una coppia) dell’Hotel Rigopiano inviato ai soccorritori. Al momento la colonna dei soccorritori è ostacolata da altre slavine che hanno trascinato sulla strada alberi e pietre che devono essere rimossi prima la turbina possa passare. Nel frattempo un gruppo del soccorso Alpino si sta dirigendo con gli sci verso l’hotel.
00.06 – Disperso è un ex operaio di 70 anni.
Si chiama Enrico ed ha circa 70 anni l’uomo travolto ieri mattina da una slavina ad Ortolano, frazione di Campotosto (L’Aquila), che risulta ancora disperso. Lo afferma un’amica dell’uomo, Adriana Barnabei, ora abitante in provincia di Viterbo, ma originaria di Ortolano e che ha appreso di quanto accaduto dalla sorella di Enrico, che vive ancora nel paese.
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00.02 – Hotel Rigopiano, “forse valanga provocata da sisma”
L’ipotesi degli esperti del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico è che all’origine della valanga che ha interessato l’hotel Rigopiano ci siano le forti scosse di terremoto registrate nell’Aquilano. La colonna mobile di soccorso non è distante dalla struttura, ma lungo la strada alcune slavine hanno provocato la caduta di materiale vario, tra cui tronchi di alberi, che ostacolano il percorso. Si sta quindi provvedendo alla rimozione dei detriti.

Valanga su hotel Rigopiano, i racconti prima del dramma: "Atmosfera da sogno, oasi della felicità".


(Piscina, spa, ristorante. L'hotel Rigopiano, ai piedi del Gran Sasso nel Pescarese, travolto da una slavina, era un resort di lusso, con tanto di centro benessere. Una enorme struttura di tre piani, ora ridotta a un solo piano in cui sono rimasti intrappolati circa venti ospiti oltre ai dipendenti.)

I commenti lasciati dagli ospiti su Tripadvisor fotografano un luogo di relax e suggestione prima che la struttura diventasse una trappola per gli ospiti. La spa, la neve e "lo staff, caloroso e riservato al tempo stesso".

«Ho soggiornato in questa oasi della felicità...». «Un paradiso montano... un'atmosfera da sogno, personale giovane pronto ad accoglierti come in famiglia». Eccolo, il volto ancora vivo dell’albergo sommerso dall’onda di neve e terremoto. Il racconto dell’Hotel Rigopiano attraverso i giudizi di chi ci è appena stato, affidati alle recensioni su Tripadvisor. Narrazioni brevi, alcune scritte solo due giorni fa alla vigilia del dramma che ha cancellato tutto. Testi zeppi di aggettivi e punti esclamativi, ma che sono forse lo strumento più efficace per cogliere il nostro tempo.

Fino a due giorni fa la neve non era ancora un nemico, la massa bianca che stritola vite e cose, ma un tocco apprezzato di magia: «Con mia moglie abbiamo fatto il bagno di sera nella piscina esterna mentre nevicava. Per gli amanti delle spa posso dire a gran voce che difficilmente ne troveranno una simile in Italia». E poche ore prima della grande slavina, Guido Alca dedica parole entusiastiche al personale: «Lo staff è caloroso e riservato al tempo stesso».

La cronaca di lunedì scorso però mostra già i segnali del cambiamento, presentati con il tono indispettito di chi cercava l’idillio e si è trovato alla prese con la dura realtà della montagna: «La corrente saltava continuamente. La spa è molto bella e grande, peccato che per tutto il 16 gennaio (cioè il giorno in cui ci saremmo dovuti godere la spa tutto il giorno) la piscina esterna era chiusa causa neve (il motivo principale per cui siamo andati)».  «Considerando prezzi e la strada per arrivare che non è proprio comoda non ha soddisfatto le mie aspettative», sentenzia Noemi52. Quello era un itinerario difficile per un turista in una giornata normale, figuriamoci cosa è diventato nel mezzo della tormenta, in cui ogni metro richiede la lotta contro il muro bianco.

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(La struttura sommersa dalla valanga)

Come sempre, le valutazioni sono discordanti. C’è chi non si rammarica di avere affrontato le difficoltà del viaggio: «Ho soggiornato in questa oasi della felicità... Nonostante i km fatti e la strada impervia, data la neve, sono molto soddisfatta della giornata... Ambiente confortevole, cibo ottimo e personale eccellente rendono il soggiorno divino... Per non parlare dello spettacolo naturale che offre la location». Lo si vede nelle foto: la conca di alberi, magnifica, che sembra abbracciare gli edifici e la piscina. Per poi trasformarsi in una morsa letale quando la triplice scossa ha sconvolto la montagna.

All’Epifania però la neve è un elemento di festa, sottolineata con emoticon da alcuni dei visitatori: «Abbiamo soggiornato, io e il mio compagno, dal 5/01 al 7/01. Al nostro arrivo ad attenderci abbiamo trovato la neve *_* ce n'era talmente tanta che non siamo riusciti a salire con la macchina fino all'hotel». E se la strada è dura, c’è però il personale che trova un rimedio: «Sono venuti a prenderci e per questo ringrazio ancora Rudy che si è dimostrato essere, insieme agli altri ragazzi della struttura, molto disponibile e generoso (una delle 4 stelle dell'hotel è sua!)».Il nickname Magni1Be1 non ha dubbi: «Consigliato a chi vuole rilassarsi tra spa e ambienti accoglienti con un panorama invidiabile di fronte gli occhi. Una cosa è certa: si torna da Rigopiano col sorriso!». L’elogio di Beatricee invece contiene una citazione letteraria, con il riferimento al più famoso autore abruzzese: «una atmosfera dannatamente dannunziana, calda e accogliente», con quel «dannatamente» che adesso assume un tono di triste presagio.

Infine la cronaca del Natale, che sembra riportare alla mente il video di Last Christmas degli Wham: «L'Hotel insieme alla spa è qualcosa di unico ed eccezionale, tutto è curato nei minimi dettagli, pulito ed accogliente. Siamo capitati in un periodo in cui l'atmosfera del Natale e la neve hanno reso tutto più magico e indimenticabile. La camera 309 ci è piaciuta molto con: parquet a terra, un enorme quadro e un soffice divano vicino ad una finestra da cui vedevamo la neve cadere».

Ed ecco il suggerimento finale, quello che forse ha convinto alcune delle persone intrappolate a decidere il soggiorno al Rigopiano: «Che dire? Se avete voglia di rilassarvi, di staccare la spina, e godervi due giorni di puro e totale relax immersi nel verde della natura osservando all'orizzonte l’azzurro del mare vi consiglio vivamente di prenotare, non ve ne pentirete di sicuro».

Neve a S. Martino delle Scale.







Alessandro Alfano assunto senza colloqui e concorrenti alle Poste, ora il fratello del ministro rischia il posto.

ALFDANO

Nelle carte giudiziarie emerge il rischio che il contratto di Alessandro Alfano, fratello minore del più celebre Angelino, ministro degli Esteri, possa essere dichiarato nullo. Un contratto d'oro finito sul tavolo della Corte dei Conti, insieme a una relazione investigativa che segnala come la procedura di assunzione in Postecom, società controllata dal gruppo Poste, abbia violato la legge. Scrive La Repubblica:
Quell’incarico da 160 mila euro lordi, cifra poi lievitata sino a 200 mila con il passaggio ad altri incarichi, è stata fatta "senza alcuna procedura comparativa documentata e documentabile". Nelle carte giudiziarie si legge che l’iter per il reclutamento di Alfano jr, 41 anni, una laurea triennale conseguita a 34, ha almeno tre anomalie: manca la "scheda richiesta assunzione", poi "non si ha riscontro della convocazione per un colloquio conoscitivo", e ancora "non risulta predisposta la scheda informativa del colloquio". Alfano, è scritto ancora nel documento all’esame dei magistrati contabili, "non era neppure stato annoverato nella rosa dei primi (cinque) candidati individuati nel 2013 e, neppure quando si è deciso di accantonare tali nominativi e di procedere alla ricerca del candidato con il profilo più adatto sul profilo Linkedin, inserendo le caratteristiche richieste, il suo nominativo è apparso" fra i 10 individuati. In pratica, "visto l’esito negativo della ricerca effettuata con i parametri curriculari", i vertici dell’azienda "hanno cercato direttamente sul portale Linkedin il nominativo di Alessandro Alfano, di cui è apparsa la schermata". Di lì a poco, il giovane agrigentino dal cognome pesante ha centrato l’incarico.

domenica 15 gennaio 2017

Malattie e permessi, nuove regole per il pubblico. - Marianna Berti.

La sede del ministero della funzione pubblica © ANSA
La sede del ministero della funzione pubblicaRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Le regole su malattie, congedi e permessi nel pubblico impiego saranno riviste nei nuovi contratti.


Nuove regole su malattia, congedi e permessi stanno per arrivare nella pubblica amministrazione. La riapertura della contrattazione segnerà infatti anche una svolta su queste materie. Che l'argomento venga affrontato lo prevede l'intesa del 30 novembre tra sindacati e governo, ma lì si accenna alla ripresa del confronto ad hoc, negoziato che era partito all'Aran nel 2014 ma senza poi giungere a un risultato. Non sarà però questa la strada, non ci sarà un tavolo specifico, ma secondo fonti ben informate il pacchetto malattia rientrerà direttamente nella trattativa 'madre' sui rinnovi contrattuali. Fin qui la forma, che già suggerisce come il tema sia caldo. Tanto che un riferimento comparirà anche nell'atto di indirizzo, fischio d'inizio ufficiale della contrattazione, che la ministra della P.a, Marianna Madia, sta preparando. Ma qualcosa sui contenuti già si può anticipare.

Il lavoro fatto all'Aran, ormai tre anni fa, aveva conosciuto una fase avanzata, per cui non andrà totalmente disperso. Allora la discussione si concentrò soprattutto sulla possibilità di spacchettare la 'malattia' in ore, in modo che il dipendente pubblico che deve allontanarsi per una visita specialistica o per un esame non salti l'intera giornata di lavoro. Certo quel che si può rivedere nei contratti è quello che i contratti precedenti hanno stabilito, quindi la legge resta fuori, è il caso della 104, che regola i permessi per le gravi disabilità. In questo campo il contratto può intervenire solo su aspetti 'a latere', come ad esempio le modalità di fruizione (tra cui rientra il preavviso). Ma, come noto, i lavori per il rinnovo contrattuale vanno di pari passo con la definizione di un decreto di riforma del pubblico impiego, che arriverà a febbraio.

Il governo non lascerà quindi cadere i termini per attuare la delega Madia sul lavoro pubblico, anche se sono ancora allo studio le modalità. Per dirne una, c'è l'incognita sulla dirigenza, che rientrerebbe nel calderone ma su cui pende la bocciatura arrivata dalla Consulta a fine novembre. A proposito, il ministero potrebbe presentare i decreti correttivi su furbetti del cartellino (con cambiamenti marginali), partecipate e dirigenza sanitaria già alla conferenza unificata del 19 gennaio, per cercare l'intesa con gli enti territoriali, come richiesto dalla Corte Costituzionale. Tuttavia sarebbe prima necessario un passaggio in Cdm. Male che va c'è una Conferenza con le Regioni in calendario già per il 2 febbraio.

Di sicuro per la fine del prossimo mese l'esecutivo vuole incassare l'accordo, anche perché il decreto furbetti ha già colpito (è stato registrato il caso di un primo licenziamento). Quanto al contrasto degli abusi sulla malattia, o meglio sulle assenze, l'esecutivo è determinato a portare avanti il progetto di un polo unico della medicina fiscale, in capo all'Inps (con le Asl messe da parte). L'obiettivo è rendere gli accertamenti più efficienti. La novità rientrerà nel decreto di febbraio. Decreto che dovrebbe essere anticipato da un confronto con i sindacati, sempre nel rispetto dell'accordo del 30 novembre, che sarà anche al centro della riforma. A questo punto è chiaro come il ministero della P.a sia concentrato già su diversi fronti e sembra difficile che riesca a portare a casa secondo i termini stabiliti le deleghe su altri temi rimasti aperti, dalla revisione dei poteri del premier al taglio delle prefetture.


Che si siano verificati abusi è fuori discussione.
Ma non vorrei che si arrivi ad instaurare un clima di terrore; le regole esistono, basta farle rispettare e punire solo chi non le rispetta, sanzionare chi non commette abuso è deleterio.
In medio stat virtus.

venerdì 13 gennaio 2017

Occhionero, Occhio-Piramide, Occhio a Ravasi. Ma è ancora presto. - Maurizio Blondet

occhionero

Mi hanno telefonato in cento: il mio parere sui fratelli spioni Occhionero, che hanno infiltrato le mail di Mario Draghi, Ravasi, Monti, massoni sciolti e a pacchetti. Cosa ne penso. Cosa volete ne pensi. E’ troppo presto per capire i media riempiono il vuoto con fuffa e polvere negli occhi, interviste a  Genchi e altri depassés,   il consueto rumore di fondo utilissimo.
Io dico: aspettiamo. La sola cosa che sembra certa è che i due Occhionero sono: amici dell’ambasciatore  Usa a Roma. Residenti a Londra. Interni a potenti ditte finanziarie della City.  Con aiuti tecnici e politici in Usa per la loro impresa di hackeraggio.  La moglie, cittadina americana. Il fratello Occhionero, oltre che gran maestro della loggia romana, è anche introdotto nella gran loggia dell’illinois.
 pensieo
LOGGIA ILLINOIS
“E’ stato beccato grazie alla collaborazione dell’Fbi con la polizia italiana, ma NON delle altre agenzie americane”, mi dice il noto amico di Washington: “il repulisti dell’intelligence Usa”! (voluto da Trump e dal suo quartier  generale)  “ha raggiunto l’Italia?”. Si noti il punto di domanda.   E’ troppo presto per farne a meno.
Ricordiamo solo che una parte dell’Fbi ha forzato il suo direttore, Comey, ad aprire controvoglia le indagini sulla Clinton in piena campagna elettorale (Comey poi le ha subito chiuse: lì si arrivava al Pizzagate attraverso il computer del marito sessuomane di Huma Abedin). E’ quell’ FBI che oggi apre agli  inquirenti italiani i servi dell’occhio della piramide? Sembra ragionevole.
A me personalmente interesserebbe molto vedere le liste che  ing. Occhionero  ha stilato, in ordine  alle caratteristiche dei  personaggi: “politici”,  “cardinali”, “massoni”…  Per esempio monsignor Ravasi è catalogato come massone? E Monti? E  Draghi?
Ma soprattutto Ravasi. Forse si ricorderà che pubblicò su 24 Ore, il 14 febbraio 2016, un inatteso invito ai “cari  fratelli massoni”  a cui la nuova Chiesa di Bergoglio, dopo 500 condanne in due secoli, allarga le braccia  tutte misericordia.    Il papa che è stato salutato ufficialmente dal Grande  Oriente  a poche ore dalla sua elezione, come quello  sotto il quale “la Chiesa non sarebbe  più stata come prima”.  Il papa  che, quando atterra in qualche paese estero, la massoneria locale gli fa trovare manifesti di benvenuto.  Il  Papa che pochi giorni fa  ha di nuovo  invocato   (come l’ha già fatto in Laudato Si)  “una autorità politica mondiale” nuova, “per ridurre l’inquinamento”,  munita di una banca centrale globale emettitrice di  una moneta unica, “per la salvezza dell’umanità”   e “lo sviluppo”.  Il Papa che  ha compassione per l’ambiente e nessuna per  i Francescani dell’immacolata…
Secondo una vocina interna al Vaticano, sarebbe Ravasi, in realtà, il grande promotore degli  eventi che portarono alle dimissioni di Benedetto XVI. La sua appartenenza alla lista Massoneria sarebbe di notevole significato.
Lo sapremo presto? Lo sapremo mai?

INTERFERENZE NELLE ELEZIONI? GLI STATI UNITI L’HANNO GIÀ FATTO IN 45 PAESI NEL MONDO. - Shane Dixon Kavanaugh











Una nuova ricerca mostra che l’America ha una lunga storia di ingerenze nelle elezioni in paesi stranieri.
Il tentativo della Russia di influenzare le elezioni del 2016 continua ad ossessionare i politici americani, e intanto l’amministrazione Obama ha contrattaccato con una serie di azioni punitive contro i servizi segreti e i diplomatici russi. Giovedì [29 dicembre] la Casa Bianca ha deciso di espellere 35 diplomatici sospettati di essere agenti dell’intelligence russa operanti negli Stati Uniti, e ha deciso di imporre sanzioni alle due maggiori agenzie di intelligence del Cremlino, in risposta a ciò che gli USA ritengono essere una serie di cyber-attacchi condotti dalla Russia durante la campagna presidenziale. Per il momento il presidente russo Vladimir Putin ha indicato che non ci saranno rappresaglie, ma la situazione potrebbe cambiare.
Tutta questa storia di attacchi e contrattacchi, e dell’interferenza nelle elezioni, è alla ribalta sotto i riflettori nazionali, fomentata ulteriormente dalla convinzione delle agenzie di intelligence americane che la Russia abbia voluto aiutare Donald Trump a conquistare la presidenza. Eppure,  nessuno dei due paesi può dirsi estraneo a tentativi di ingerenza nelle elezioni di altri paesi. Gli Stati Uniti, infatti, hanno una storia lunga e impressionante di tentativi di influenzare le elezioni presidenziali in altri paesi, come mostrato dal recente studio di un ricercatore in scienze politiche, Dov Levin.
Levin, ricercatore all’Istituto di Politica e Strategia dell’Università Carnegie-Mellon, ha riportato come gli USA abbiano cercato di influenzare le elezioni in altri paesi per ben 81 volte tra il 1946 e il 2000. Spesso agendo sotto copertura, questi tentativi includono di tutto: da agenti operativi della CIA che hanno portato a termine con successo campagne presidenziali nelle Filippine negli anni ’50, al rilascio di informazioni riservate per danneggiare i marxisti sandinisti e capovolgere le elezioni in Nicaragua nel 1990. Facendo la somma, gli USA avrebbero condizionato le elezioni in un totale di 45 paesi in tutto il mondo durante il periodo considerato. Nel caso di alcuni paesi come l’Italia e il Giappone gli USA avrebbero cercato di intervenire in quattro o più distinte elezioni . 
I dati di Levin non includono i colpi di stato militari o i rovesciamenti di regime che hanno seguito l’elezione di candidati contrari agli Stati Uniti, come ad esempio quando la CIA ha contribuito a rovesciare Mohammad Mosaddeq, il primo ministro democraticamente eletto in Iran nel 1953. Il ricercatore ha definito un’interferenza elettorale come “un atto che comporta un certo costo ed è volto a stabilire il risultato delle elezioni a favore di una delle due parti“. Secondo la ricerca di Levin, questo includerebbe: diffondere informazioni fuorvianti o propaganda, creare materiale utile alla campagna del partito o del candidato favorito, fornire o ritirare aiuti esteri e fare annunci pubblici per minacciare o favorire un certo candidato. Spesso questo prevede dei finanziamenti segreti da parte degli USA, come è avvenuto in alcune elezioni in Giappone, Libano, Italia e altri paesi.
Per costruire il suo database Levin dice di essersi basato su documenti declassificati della stessa intelligence americana, come anche su una quantità di report del Congresso sull’attività della CIA. Ha poi esaminato ciò che considera resoconti affidabili della CIA e delle attività americane sotto copertura, ricerche accademiche sull’intelligence americana, resoconti di diplomatici della Guerra Fredda e di ex funzionari della CIA. Gran parte delle ingerenze americane nei processi elettorali di altri paesi sono ben documentate, come quelle in Cile negli anni ’60 o ad Haiti negli anni ’90. Ma che dire di Malta, 1971? Secondo lo studio di Levin gli USA avrebbero cercato di condizionare la piccola isola mediterranea strozzandone l’economia nei mesi precedenti all’elezione di quell’anno.
I risultati della ricerca suggeriscono che molte delle interferenze elettorali americane sarebbero avvenute durante gli anni della Guerra Fredda, in risposta all’influenza sovietica che andava espandendosi in altri paesi. Per essere chiari, gli USA non sarebbero stati gli unici a cercare di determinare le elezioni all’estero. Secondo quanto riportato da Levin lo avrebbe fatto anche la Russia per 36 volte dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla fine del ventesimo secolo. Il numero totale degli interventi da parte di entrambi i paesi sarebbe stato dunque, in quel periodo, pari a 117.
Eppure anche dopo il crollo dell’Unione Sovietica, avvenuto nel 1991, gli USA hanno continuato i propri interventi all’estero, prendendo di mira elezioni in Israele, nella ex Cecoslovacchia e nella stessa Russia nel 1996, secondo quanto trovato da Levin. Dal 2000 a oggi gli USA avrebbero interferito con le elezioni in Ucraina, Kenia, Libano e Afghanistan, per citarne solo alcuni.