... ma il nazional populismo."
Con queste sue parole, Renzi ha reso pubblica, finalmente, un'immagine di ciò che è il suo pensiero intrinseco, scopiazzandolo un po' qua e un po' là... destando, come è solito fare, l'attenzione su dì sè; Umberto Eco ha ben descritto uomini come lui.
Lui, infatti, non teme il fascismo, la dittatura, dei quali avocherebbe a sè la conduzione, ma pone il nazional populismo come unico spauracchio da evitare.
Non che siano diametralmente opposti, fascismo e nazional populismo vanno scartati a priori.
Entrambi, infatti, portano ad una deriva che non promette nulla di buono.
L'unica forma di buon governo è la Democrazia, quella intelligente, che garantisce tutte le categorie di persone, che non fa differenze tra esse, che provvede a procurare lavoro per tutti e, ove non fosse possibile, crea forme di sostentamento da mettere a disposizione di chi non ha risorse.
Ma il buon governo non piace ad un Renzi resosi inviso per il suo percorso politico;
come uomo di sinistra, infatti, ha posto in essere leggi di destra, adotta un comportamento poco consono ad un uomo che riveste un incarico governativo, facendo conferenze a pagamento in ogni dove, anche in posti in cui la democrazia è un tabù; facendosi prestare soldi da chiunque per comprare ville megagalattine per mostrare al mondo ciò che non è.
Renzi non crede nella democrazia, ha causato la caduta di un governo eletto e scelto dal popolo, ha permesso che il canone televisivo venisse inserito, illegalmente, nelle bollette energetiche;
Dovrebbe tacere nascondersi ed uscire definitivamente dalla scena politica.
Ma non credo che non sia tanto savio da capirlo.
Peccato!
Lui non accetterà mai di ricadere nell'anonimato, non accetterà mai di ritornare ad essere il nessuno che era; lui ha bisogno degli spalti, ora "l'apparire più che l'essere" è diventata per lui una droga della quale non può più fare a meno, .
Poverino...
cetta