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venerdì 24 febbraio 2023

Fascisti nell'animo! - Angelo Rinascente Maragliano

 

Solo la destra nazista di Zelensky li supera, ma perché è in guerra e nessuno lo controlla.

TV ostili chiuse, giornalisti licenziati e oppositori arrestati, elenchi di proscrizioni, minacce, liste nere: chi vuol dire la verità sui reali motivi della guerra in Ucraina, viene tacitato, licenziato e perseguitato.
Ma in Italia? Che succede nel nostro Paese? Il governo tollera le aggressioni fasciste agli studenti fiorentini e il ministro dell'istruzione redarguisce la preside di quella scuola che scrive una lettera agli studenti perché siano attenti alla recrudescenza fascista.
E dire che abbiamo una Costituzione anti fascista ma, purtroppo, abbiamo un presidente della Repubblica "distratto" sul rispetto della Costituzione, ma molto attento a difendere la Meloni quando un paio di anni fa un prof la offendeva.
Forse che la Meloni valga più della COSTITUZIONE? Non saprei.
Forse è un patrimonio americano da tutelare perché esegue gli ordini USA e Nato alla perfezione.
Ma stiamo rischiando, amici miei.
Il ventennio di Mussolini iniziò così, come il nazismo in Germania.

Foto Pixabay

domenica 17 ottobre 2021

Renzi, un nome, come e perchè... "il vero pericolo? Non è il fascismo..."





... ma il nazional populismo."

Con queste sue parole, Renzi ha reso pubblica, finalmente, un'immagine di ciò che è il suo pensiero intrinseco, scopiazzandolo un po' qua e un po' là... destando, come è solito fare, l'attenzione su dì sè; Umberto Eco ha ben descritto uomini come lui.

Lui, infatti, non teme il fascismo, la dittatura, dei quali avocherebbe a sè la conduzione, ma pone il nazional populismo come unico spauracchio da evitare.

Non che siano diametralmente opposti, fascismo e nazional populismo vanno scartati a priori.

Entrambi, infatti, portano ad una deriva che non promette nulla di buono. 

L'unica forma di buon governo è la Democrazia, quella intelligente, che garantisce tutte le categorie di persone, che non fa differenze tra esse, che provvede a procurare lavoro per tutti e, ove non fosse possibile, crea forme di sostentamento da mettere a disposizione di chi non ha risorse.

Ma il buon governo non piace ad un Renzi resosi inviso per il suo percorso politico; 

come uomo di sinistra, infatti, ha posto in essere leggi di destra, adotta un comportamento poco consono ad un uomo che riveste un incarico governativo, facendo conferenze a pagamento in ogni dove, anche in posti in cui la democrazia è un tabù; facendosi prestare soldi da chiunque per comprare ville megagalattine per mostrare al mondo ciò che non è.

Renzi non crede nella democrazia, ha causato la caduta di un governo eletto e scelto dal popolo, ha permesso che il canone televisivo venisse inserito, illegalmente, nelle bollette energetiche; 

Dovrebbe tacere nascondersi ed uscire definitivamente dalla scena politica.

Ma non credo che non sia tanto savio da capirlo.

Peccato!

Lui non accetterà mai di ricadere nell'anonimato, non accetterà mai di ritornare ad essere il nessuno che era; lui ha bisogno degli spalti, ora "l'apparire più che l'essere" è diventata per lui una droga della quale non può più fare a meno,  .

Poverino...

cetta

mercoledì 13 ottobre 2021

Salvini va da Draghi...

 

Salvini si adegua alle evenienze. 

Passa dall'asserire, da esperto virologo quale Non è, che le varianti del virus nascono come reazione al vaccino, per poi definirsi favorevole alla sua somministrazione ed ammettere di aver fatto anche la seconda dose. 

Strano, di solito si fa fotografare da stuoli di fotografi quando dona il sangue o beve mojito a petto nudo, e senza mascherina, ma non si fa fotografare quando si fa somministrare il vaccino... 

Gatta ci cova.

Forse pensa che chi legge le sue monate non sia in grado di capire che lo fa per accattivarsi i consensi dei favorevoli e non alla somministrazione del vaccino...

Chiede che non si aumentino le tasse anche se ad attingere ed usare una gran dose del nostro denaro, quello che noi poveri cittadini versiamo all'erario mensilmente, sia proprio lui assieme ai suoi sodali!

Il massimo, però, lo sfiora quando chiede una riappacificazione nazionale... dopo aver sputato veleno su  chiunque non concordasse con le sue idee balzane, utilizzando la Bestia del suo "caro amico" Morisi.

Infine, con la faccia di bronzo che si ritrova, ci dona una delle sue perle di saggezza: dichiarando che il problema che attanaglia il nostro paese non è il fascismo... ma il lavoro.

In tal senso io gli augurerei di finire in un mondo parallelo dove vige il fascismo e lui fosse un cittadino qualunque privo di ogni diritto. Altro che lavoro! Altro che esprimere le proprie idee! 

La deriva fascista, se non la si combatte sul nascere, è il peggio che possa capitare.

Cetta.

venerdì 8 ottobre 2021

Caro Sallusti, provo a spiegartelo una volta per tutte, definitivamente: - Lorenzo Tosa

 

A un certo punto, in palese difficoltà e imbarazzo di fronte all’inchiesta di “Fanpage”, il direttore di “Libero” Alessandro Sallusti ha tirato fuori un classico della retorica della destra:

“Perché la sinistra non ha mai detto che il comunismo è stato il male assoluto?”

Come se il comunismo non solo fosse paragonabile al fascismo ma addirittura peggio.

Caro Sallusti, provo a spiegartelo una volta per tutte, definitivamente:

1. Perché sulla Costituzione italiana che dovresti conoscere a memoria c’è anche la firma di Umberto Terracini, fondatore e membro di spicco del Partito Comunista. E nessuna dei fascisti.

2. Perché l’Italia non ha mai avuto un regime comunista, mentre per un ventennio è stata soffocata, massacrata e, infine, distrutta da una delle dittature più feroci, razziste e sanguinarie della storia dell’uomo.

3. Perché, al netto di tutte le enormi storture e contraddizioni, il Manifesto di Marx ed Engels su cui poggia il comunismo era un ideale (tradito e forse utopistico) di riscatto ed emancipazione delle classi oppresse, mentre il fascismo e, in particolare il nazismo, si basano sull’idea stessa della superiorità di una razza su un’altra, sulla soppressione dei diritti elementari, sull’eliminazione fisica degli oppositori, degli ebrei, degli “impuri”, dei fragili, dei deboli, degli omosessauli, dei “diversi”.

4. Perché, se il fascismo in Italia è stato sconfitto e abbattuto, lo dobbiamo anche e soprattutto ai comunisti.

5. Perché, se questo Paese ha leggi e conquiste degne di un Paese civile (dal suffragio universale al divorzio, dall’aborto ai diritti dei lavoratori), lo dobbiamo anche ai comunisti.

6. Perché il fascismo e il nazismo sono durati circa un ventennio e sono inscindibili dai rispettivi regimi e dittatori, mentre il comunismo ha oltre 150 anni di Storia, si è diffuso in tutto il mondo, in Italia è stato per un secolo simbolo di civiltà, progresso, democrazia, uguaglianza, senza mai governare, e l’orrore prodotto dal comunismo al potere non è stata la sua essenza ma una catastrofica - e forse inevitabile - degenerazione.

Per tutte queste ragioni, equiparare fascismo e comunismo è in assoluto una sciocchezza storica.
Farlo in Italia, nel Paese di Gramsci e Berlinguer, è semplicemente una bestemmia.

E non te lo dice un comunista, solo uno che ha studiato la Storia.

È ora che lo facciate anche voi. Non è mai troppo tardi. 

Lorenzo Tosa - Fb 8.10.2021

sabato 2 ottobre 2021

Fdi, Procura di Milano indaga per finanziamento illecito e riciclaggio. Meloni dopo l’inchiesta di Fanpage sulla ‘lobby nera’: “Pronta a decisioni necessarie”, ma vuole l’intero girato. Fidanza si autosospende.

 

Un giornalista infiltrato si è finto imprenditore e ha parlato con l’eurodeputato Carlo Fidanza, uno dei principali dirigenti del partito: emergono presunti finanziamenti in nero della campagna elettorale e le pressioni dei gruppi di estrema destra. I pm valuteranno anche altri reati, riguardo alle frasi su Hitler e la "rete di ex militari". La leader di Fratelli d'Italia prova a difendere il partito, Salvini non commenta. Il segretario del Pd Letta attacca: "Una cosa orribile, non basta l'autosospensione". M5s: "Degenerazione della politica, Meloni pretenda le dimissioni". Invece la candidata Valcepina diffida Fanpage e La7.

“Sono pronta a prendere tutte le decisioni necessarie quando ravviso delle responsabilità reali, ma per avere contezza di queste chiedo di avere l’intero girato di 100 ore. Poi farò sapere cosa ne penso”. Giorgia Meloni prende tempo: non può difendere direttamente l’eurodeputato Carlo Fidanza, al centro dell’inchiesta di Fanpage sulla campagna elettorale di Fratelli d’Italia a Milano, tra presunti finanziamenti in nero e le pressioni dei gruppi di estrema destra. Ma al tempo stesso la leader di Fratelli d’Italia prova a difendere il partito e a non affossare uno dei suoi dirigenti più influenti. Difesa d’ufficio e conseguenti prese di distanza: “Non c’è alcun spazio per atteggiamenti ambigui sull’antisemitismo e sul razzismo, per il paranazismo da operetta o per rapporti con ambienti dai quali siamo distanti anni luce, né per atteggiamenti opachi sul piano dell’onestà“, dice la Meloni. Le immagini di Fanpage, tuttavia, raccontano una storia diversa. Molto diversa. E la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio proprio per far luce sulla vicenda. Nel frattempo Fidanza si è autosospeso dal partito – mentre la candidata Chiara Valcepina ha diffidato Fanpage e La7 – ma per i rivali politici non basta. Il segretario del Pd Enrico Letta chiede le dimissioni per una vicenda “orribile”, anche per il Movimento 5 stelle sarebbero un atto di “dignità” di fronte a “una vecchia degenerazione della politica”.

FIDANZA SI AUTOSOSPENDE – Carlo Fidanza, all’interno di Fratelli d’Italia, è uno dei dirigenti più importanti. In mattinata, mentre la leader Meloni parla a margine di una iniziativa elettorale a sostegno del candidato Michetti a Roma, lo stesso Fidanza firma una nota stampa che rappresenta la prima, vera conseguenza dell’inchiesta giornalistica che lo vede protagonista in negativo: si autosospende, ma al tempo stesso nega ogni accusa, prendendo le distanze dalle immagini che di fatto lo inchiodano. Le parole di Fidanza sono di circostanza: “Voglio ribadire ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari”. E ancora: “Non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita. Semmai, nelle immagini pubblicate, ironicamente contestavo proprio le inaccettabili affermazioni a suo dire goliardiche di Roberto Jonghi Lavarini, che non hanno né possono avere alcuna cittadinanza in Fratelli d’Italia, partito in cui peraltro lo stesso non è iscritto né ricopre alcun ruolo”. Lo stesso ‘Barone Nero’, così è soprannominato Jonghi Lavarini, parla poi di “tanto rumore per nulla, tanto fumo e niente arrosto. Solo battute, millanterie e goliardate da bar”.

Fidanza poi entra nel merito del video: “Ho avuto più volte occasione – precisa – di polemizzare con Paolo Berizzi per alcune sue campagne di stampa (da qui l’ironia mostrata nel video), ma naturalmente giudico inaccettabile che un giornalista debba vivere sotto scorta per le minacce ricevute e per questo, pur nella irrinunciabile diversità di opinioni politiche, gli esprimo la mia solidarietà sincera”. E ancora: “In ogni caso – conclude – nell’associarmi alla richiesta del mio partito di ottenere i filmati integrali che mi riguardano senza tagli o manomissioni in modo che gli stessi possano essere visionati dai competenti organi di FdI, su richiesta di Giorgia Meloni, ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali”. Nelle parti del servizio “che purtroppo non sono state mandate in onda, in più occasioni ho ribadito al ‘giornalista infiltrato’ che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata – aggiunge – la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Il fatto che questi ulteriori colloqui non siano stati trasmessi la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta e contribuisce a dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta. A tutela della mia reputazione – conclude – mi riservo di adire la giustizia civile e penale”.

VALCEPINA DIFFIDA FANPAGE – Diametralmente opposta la reazione di Chiara Valcepina, altra protagonista negativa dell’inchiesta nonché candidata di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Milano: “Tramite il mio legale ho già proceduto a diffidare Fanpage e La7 S.p.A. dal diffondere il servizio così realizzato in maniera evidentemente strumentale“. E ancora: “Se ai signori Formigli, Cancellato, Biondi e Piscitelli appartiene l’onestà intellettuale, abbiano la correttezza – aggiunge Valcepina – di rilasciare con la stessa eco mediatica l’intero contenuto delle ore registrate, senza eliminarne le parti da cui emergerebbe la rappresentazione veritiera e completa della vicenda”. La candidata poi si rivolge ai suoi sostenitori: “Ai miei amici e conoscenti ribadisco in modo fermo e fiero che la mia campagna elettorale non è stata in alcun modo finanziata da fondi irregolari. Ci tengo a precisare che ogni spesa è tracciata e legittima, essendo avvenuta come da disposizioni di legge – dice, ripercorrendo quanto sostenuto anche da Fidanza – Quello di ieri sera è un attacco vergognoso che arriva a poche ore dalle elezioni amministrative che mi hanno vista fieramente in prima linea per promuovere un’alternativa di governo a Milano. Ne sono vittima e userò ogni strumento legale per rendermi giustizia“.

SI MUOVE LA PROCURA – Intanto sul tavolo del procuratore aggiunto di Milano, Maurizio Romanelli, è arrivato l’esposto presentato da Europa Verde per far luce sulla vicenda. “Il sistema delle lavatrici di cui ha parlato il Barone Nero” ovvero Roberto Jonghi Lavarini, “potrebbe aver consentito anche il riciclaggio di denaro sporco di dubbia provenienza, e questo è un fatto che va immediatamente accertato”, hanno dichiarato in una nota i co-portavoce Angelo Bonelli ed Eleonora Evi. In seguito all’esposto, la procura ha aperto un fascicolo affidato ai pm Giovanni Polizzi e Piero Basilone. Nel pomeriggio la Guardia di finanza è stata convocata per fare un primo punto sull’inchiesta. “Il video ha vari profili, valuteremo tutto”, spiega una fonte citata dall’Andkronos. Saranno prese in considerazione anche la frasi in cui Roberto Jonghi Lavarini parla di “un gruppo trasversale, diciamo esoterico, dove ci sono diversi massoni“, “di ammiratori di Hitler” e “un nostro informale servizio di informazioni e sicurezza, abbiamo una rete di ex militari“. Per questo il pm Polizzi, che si occuperà in particolare degli aspetti legati al presunto finanziamento illecito ai partiti e al riciclaggio, sarà affiancato dal collega Basilone, esperto in materia di terrorismo interno e di eversione di destra e di sinistra. A lui toccherà valutare eventuali profili come l’apologia del fascismo e altri reati come quelli che riguardano l’odio razziale.

GIORGIA MELONI PRENDE TEMPO – È nervosa Giorgia Meloni, nella selva di microfoni prova a dettare una linea: prendere tempo, chiedere il girato integrale, porre interrogativi (“il montato lo avete fatto voi” dice a un giornalista di Fanpage), adombrare sospetti: “Sono una persona molto rigida su diverse materie – dice – però non giudico e valuto un dirigente che conosco da più di 20 anni – e sono rimasta colpita nel vederlo raccontare così – sulla base di un video curiosamente mandato in onda a due giorni dal voto”. Poi aggiunge: “Posso dire che sono estremamente chiara con tutti i dirigenti di Fratelli d’Italia sull’onestà e sui rapporti che non si devono avere con determinati ambienti. Sono molto rigida nella valutazione, ma non posso prendere tutto per oro colato”. Quali ambienti? Meloni lo chiarisce: “Ribadisco a nome di Fratelli d’Italia che nel nostro movimento non c’è alcun spazio per atteggiamenti ambigui sull’antisemitismo e sul razzismo, per il paranazismo da operetta o per rapporti con ambienti dai quali siamo distanti anni luce, né per atteggiamenti opachi sul piano dell’onestà”. Reso pubblico, inoltre, il testo della lettera che Meloni ha inviato a Fanpage per visionare l’intero girato: “A seguito dei filmati mandati in onda ieri sera nel corso della trasmissione ‘Piazzapulità su La7, e che sollevano particolare preoccupazione, le chiedo di avere copia delle intere registrazioni relative agli episodi rappresentati, così da poter valutare compiutamente i fatti senza l’intermediazione di un servizio che – per sua natura – è necessariamente parziale e frutto di una sintesi”. Scrive Meloni: “Per valutare compiutamente i fatti e il comportamento dei nostri dirigenti, e adottare così gli eventuali provvedimenti commisurati alle oggettive responsabilità – aggiunge la leader di Fratelli d’Italia -, abbiamo bisogno dell’intero materiale privo di tagli”. Poi la chiusa: “Mi auguro che, per la grande rilevanza della questione, anche ma non solo perché scoppiata a ridosso di un’importante tornata elettorale e a 48 ore dal silenzio prescritto dalla legge, Fanpage vorrà dare seguito al più presto alla richiesta” conclude Meloni.

SALVINI: “NON COMMENTO I GUARDONI”. GELMINI: “NO AMBIGUITÀ” – Il collega di coalizione Matteo Salvini prima si limita a dire che “i processi si fanno sui giornali”, poi aggiunge altro: “Non ho visto l’inchiesta di Fanpage, non sono un fan di Fanpage (è lo stesso sito che ha pubblicato il video che ha portato alle dimissioni da sottosegretario del leghista Claudio Durigon). Ho letto i titoli, ma non giudico dai titoli. Non fatemi giudicare cose che non conosco”. Salvini infine dice anche un’altra cosa, sempre riferendosi a Fanpage: “Stanno cercando da tre anni soldi che la Russia mi avrebbe dato e che non troveranno. Non ho visto il video, ieri sera ero a Latina”, spiega. “Io non voglio fare il guardone e non commento i guardoni. I guardoni non mi interessano”. E sulla possibilità di raccogliere voti da Fdi in difficoltà Salvini sottolinea che “lo sciacallaggio non è uno sport che mi piace, lo lascio alla sinistra“. La ministra di Forza Italia Mariastella Gelmini parla a Telelombardia e tanta di prendere le distanze: “Nel centrodestra non c’è e non ci potrà mai essere spazio per tesi o gesti neofascisti o neonazisti. Sono a fianco, come sempre, della comunità ebraica di cui condivido le posizioni e i valori. Noi non possiamo tollerare alcuna forma di ambiguità, e questa è la posizione di Forza Italia, ma anche di tutto il centrodestra”. Poi specifica: “Per il resto, non commento indagini o indiscrezioni giornalistiche perché sono abituata a fare campagna elettorale su idee e programmi”.

LE REAZIONI: DAL PD AL M5S FINO ALLA COMUNITÀ EBRAICA – E quando sui social del centrodestra compare la foto dell’abbraccio tra il leader della Lega e Meloni corredata dallo slogan “Vinciamo e cambiamo l’Italia”, ecco arrivare il tweet del segretario del Pd Enrico Letta: “Ma pensate invece a cambiare con fascismo, fascisti e neofascisti che sono semplicemente orribili le commistioni documentate da Fanpage e Piazza Pulita“. Successivamente il leader dem amplia il suo pensiero: “Mi sembra molto evidente quello che è uscito” dall’inchiesta di Fanpage su Fdi, “anche perché è coinvolta non una persona secondaria ma il cuore del gruppo dirigente del partito. È una cosa orribile – dice Letta – Non basta la richiesta di avere le ore di girato” avanzata da Meloni, “così come non basta l’autosospensione” di Fidanza. “È un istituto che non esiste, c’è bisogno di molto di più” aggiunge a Oggi è un altro giorno su Rai1. Parlando delle divisioni nel centrodestra, Letta afferma: “Mi concentro su noi stessi e sulle nostre proposte. Francamente non mi sento di ragionare sulle divisioni o su altro. Sono invece molto colpito dall’inchiesta di Fanpage sull’infiltrazione di oscuri ambienti fascisti e neofascisti in Fdi. Sono necessari chiarimenti perché mi sembra una cosa francamente orribile”. I primi a esporsi sono stati gli eurodeputati M5s che hanno chiesto le dimissioni di Fidanza, capodelegazione Fdi a Bruxelles. Su Twitter è intervenuta anche Ruth Dureghello della Comunità ebraica di Roma: “Non può esserci spazio nei partiti dell’arco costituzionale per chi fa il saluto romano, inneggia a Hitler e insulta neri e ebrei. Nell’Italia che promulgò le leggi razziste, come le ha definite giustamente Draghi ieri, non ci possono essere ambiguità su questo”. 

“Abbiamo lavatrici per fare il black”: l’inchiesta di Fanpage sulla campagna elettorale di Fratelli d’Italia a Milano
di Fanpage.it
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Per i 5 stelle si sono esposti gli eurodeputati. “L’inchiesta di Fanpage sulla Lobby nera a Milano mostra una realtà agghiacciante”, hanno scritto in una nota. “Fratelli d’Italia non solo accoglie ma addirittura promuove personaggi loschi che inneggiano a Hitler, fanno battute sugli ebrei e rimpiangono la dittatura fascista. Inoltre, i trucchetti su come finanziare illegalmente la campagna elettorale di Fratelli d’Italia, svelati dalle parole stesse di Carlo Fidanza, rappresentano una vecchia degenerazione della politica figlia di un’epoca buia della nostra Repubblica che i cittadini pensavano di essersi messi alle spalle. Per restituire dignità alla politica le dimissioni di Fidanza sono un atto dovuto e necessario. Giorgia Meloni non minimizzi ma le pretenda”.

Un quadro “inquietante e pericoloso” appunto anche per la dem Roggiani, perché mette in luce “cosa sia il partito della Meloni e la galassia nera che le gravita attorno. Mentre l’europarlamentare Fidanza spiega come ‘lavare’ i fondi destinati al finanziamento della campagna di Milano, il barone nero Jonghi Lavarini, condannato per apologia di fascismo, lo stesso che qualche giorno fa ha aggredito un nostro volontario, è il tramite all’interno di un torbido sottobosco fatto di ingerenze che arrivano da Mosca e dalla galassia fascista. Parliamo di candidati al Consiglio comunale di Milano che si ritrovano tra saluti romani a inneggiare apertamente a Hitler e agli episodi che hanno scatenato il progetto antisemita, e tra le risate non si fanno neppure mancare il razzismo, con i progetti su come far affondare i barconi dei migranti”.

COSA C’È NELL’INCHIESTA REALIZZATA DA FANPAGE – L’inchiesta realizzata da Fanpage, grazie a un giornalista sotto copertura, ha rivelato “sistemi di ‘lavanderia’ per pulire finanziamenti in nero”, ma anche incontri politici tra esponenti e candidati Fdi a Milano “con esplicite battute razziste, fasciste e sessiste”. Il cronista, tre anni fa, si è finto un uomo d’affari a cui interessava finanziare un gruppo politico italiano al fine di ottenere vantaggi per il proprio business e ha iniziato a frequentare un gruppo di personaggi di estrema destra a Milano. Il capo, secondo l’inchiesta, è Roberto Jonghi Lavarini, detto il “Barone nero”, condannato a due anni per apologia del fascismo. Tramite Lavarini, il giornalista di Fanpage conosce Carlo Fidanza, europarlamentare e capo delegazione di Fratelli d’Italia. Si stabilisce cosi un rapporto che consente all’insider di frequentare il gruppo di esponenti di Fdi durante eventi e riunioni della campagna elettorale per le elezioni comunali a Milano per la quale sostengono la candidatura al consiglio comunale dell’avvocata Chiara Valcepina. Entrambi chiedono finanziamenti al presunto uomo d’affari, col quale sono ormai in confidenza: “Le modalità sono: versare nel conto corrente dedicato. Se invece voi avete l’esigenza del contrario e vi è più comodo fare del black, lei si paga il bar e col black poi coprirà altre spese”, dice Fidanza al giornalista sotto copertura.

Javarini, che è deputato a queste operazioni, entra più nei dettagli: il “barone nero” spiega di avere “una serie di lavatrici” per il finanziamento alla campagna elettorale che sostiene di avere usato più volte. Durante alcune riunioni del gruppo, inoltre, con la telecamera nascosta si riprende anche altro: molti dei partecipanti non condividono, con commenti pesanti, la scelta del candidato sindaco della coalizione, Luca Bernardo. Volano, nello stereotipo neofascista, battute su negri, ebrei, migranti e riferimenti al discorso di Hitler alla birreria di Monaco, oltre a commenti sessisti. E c’è anche un momento in cui si prende in giro Paolo Berizzi, giornalista sotto scorta perché minacciato dai neonazisti. La telecamera nascosta riprende poi Longhi Javarini, che sostiene, senza fare nomi né circostanze, di essere parte di “un gruppo trasversale, diciamo esoterico, dove ci sono diversi massoni. Poi c’è tutto un filone di ammiratori di Hitler, in più abbiamo un nostro informale servizio di informazioni e sicurezza, abbiamo una rete di ex militari“. Un’organizzazione trasversale ai partiti sostiene: “Noi abbiamo contatti politici all’interno del centrodestra, non solo nella Lega ma anche in Fratelli d’Italia e persino Forza Italia”, ha detto.

ILFQ

martedì 9 gennaio 2018

Non esiste il Capitalismo Buono - Cecilia Zamudio




Gli immigrati, opera di Rodolfo Campodónico

Ogni giorno la povertà aumenta in tutto il mondo, mentre le grandi fortune crescono esponenzialmente: i capitalisti degradano sempre più il pianeta e riducono in schiavitù e reificano altri esseri viventi. Escludono milioni di esseri umani da una vita sana e dignitosa. Sterminano specie ed ecosistemi.
Milioni di esseri umani, impoveriti dal saccheggio perpetrato dalle multinazionali che capitalizzano sulla distruzione di montagne e fiumi, finiscono per affollarsi nelle cinte delle grandi città.

L'esodo degli esseri umani si intensifica, dai paesi più brutalmente saccheggiati, alla metropoli del capitalismo. Ma i paesi arricchiti a spese dell'impoverimento degli altri, vogliono cinicamente le ricchezze, ma non le persone. Muri e recinti di filo metallico crescono man mano che l'analisi e l'empatia diminuiscono. La sabbia delle spiagge è sbiancata dalle ossa di migliaia di naufraghi nel loro tentativo di fuggire dal calderone capitalista in cui gli uomini forti hanno convertito i loro paesi, a furia di saccheggiare e di guerre imperialiste.

I padroni dei paesi della metropoli capitalista, che intensifica anche lo sfruttamento contro gli operai della metropoli, e che precarizza le loro condizioni di vita, ha bisogno di un "Capro Espiatorio" per incolparla di ciò di cui non vuole farsi carico: usa i suoi media per alienare le maggioranze, sostenendo che la precarizzazione delle loro condizioni di vita è dovuta agli: "immigrati". La promozione del razzismo e del fascismo si intensifica nei mezzi dell'alienazione di massa, aumentando così la divisione della classe operaia e moltiplicando i livelli di violenza razzista.

Anche la violenza contro le donne è intensamente promossa per mezzo dell'alienazione di massa, dato che il maschilismo è una parte fondamentale della sovrastruttura capitalista: galoppano i profitti di pochi sulla mostruosità di femminicidio.

La reificazione dell'essere umano è promossa a sazietà. E tutto il valore della "solidarietà" è sostituito dai valori del consumatore. La nozione di "giustizia sociale" cerca di essere cancellata, e soppiantata dalla perversa "Carità", quando non lo è dall' "edonismo Zen", o direttamente dall' "Edonismo VIP ", ancora più egocentrico e triste.

Mentre i mezzi dell'alienazione capitalista addomesticano le persone con il loro promosso "non cambiare il mondo, cambia te stesso" (come se non si potesse provare a fare entrambe le cose allo stesso tempo), i capitalisti continuano a depredare. Implementano con maggiore intensità l'Obsolescenza programmata (invecchiamento precoce e programmato delle cose), trasformando questo pianeta in una discarica, avvelenando la terra e il cibo in modo cancerogeno, uccidono un bambino per fame ogni 5 secondi, in un mondo in cui l'agricoltura attuale riuscirebbe nutrire 12 miliardi di persone ...

I capitalisti approfittano della precarietà delle condizioni di vita (che loro stessi precarizzano) per espandere il loro bacino di schiavi: schiavitù moderna, prostituzione, traffico di bambini.
È urgente abbandonare questo sistema in cui una manciata di pochi capitalizza sul sangue, il sudore e le lacrime della maggioranza.

Data l'inevitabilità della constatazione (da parte di una parte importante della popolazione mondiale) dell'aumento dello sfruttamento, della miseria e del saccheggio della natura, i grandi capitalisti attaccano con i loro carri armati di pensiero: si tratta di colonizzare le nostre menti e di gestire la percezione della realtà.

Questi carri armati di pensiero cercano di porre il problema sotto luci deformanti, e per "guadagnare tempo" hanno inventato questa falsa dicotomia tra "capitalismo selvaggio" contro un presunto "capitalismo dal volto umano".

Il capitalismo è selvaggio per natura, poiché si basa sullo sfruttamento: non esiste un "capitalismo meno selvaggio" poiché la violenza e l'accelerazione di essa sono intrinseche all'accelerazione dell'accumulazione capitalista.

Crescono le grandi fortune sui cadaveri.
Nella fase attuale del capitalismo, i vecchi "Stati del benessere" in Europa vengono smantellati, perché dopo la caduta dell'URSS, i capitalisti non hanno bisogno di preoccuparsi di mascherare parte dei loro crimini, facendo finta che il capitalismo preservi il "benessere" , almeno per quelli del "primo mondo" autoproclamato.

Ricordiamo che il primo paese ad avere una sicurezza sociale fu l'Unione Sovietica, perché i lavoratori sovietici lo stabilirono poco dopo aver preso il potere (il primo paese ad avere un'assistenza sanitaria universale e gratuita, un'istruzione universale e gratuita, il diritto di voto alle donne, abitazioni come diritto concreto e tangibile, ecc.). Esistendo questi diritti nella vicina URSS, i capitalisti europei hanno capito che era necessario, per arginare il malcontento sociale nei paesi capitalisti, concedere un minimo in termini di sicurezza sociale. Così, la lotta degli operai, unita all'esistenza dell'URSS, ha permesso di ottenere alcuni diritti ... Gli stessi che stanno scomparendo oggi.

Oggi gli accumulatori di capitali e divoratori delle nostre ore di vita, festeggiano lo sfruttamento; non devono più mantenere alcuna "compostezza": sono già riusciti a finire l'URSS, hanno speso gli anni necessari per privatizzare tutto e a volgarizzare la sazietà, e i loro mezzi di alienazione di massa hanno iniettato un tenace odio contro il comunismo. Gli sfruttati possono già divorarsi a vicenda, immersi nel razzismo, nel maschilismo e nell'odio contro i rivoluzionari: gli sfruttatori hanno lavorato ai parametri della sottomissione al millimetro.

Ma siamo ancora vivi, e solo la lotta ci renderà liberi.
Ogni giorno l'accumulazione capitalista accelera, e con essa l'esclusione, lo sfruttamento, il saccheggio, la repressione, il terrorismo di stato, le guerre imperialiste, il fascismo, il razzismo, il maschilismo e tutte le forme di violenza.

Perciò è urgente combattere contro il capitalismo, e non credere che, forse, sarebbe possibile "un capitalismo meno cattivo". Sarebbe come fingere di dover lottare per un presunto "maschilismo meno cattivo" ... Quando ciò che esiste è un sistema di sfruttamento e le "variazioni" sintomatiche che percepiamo sono solo una funzione dello stadio di questo cancro sociale.

Traduzione per TLAXCALA di Alba Canelli