venerdì 7 aprile 2023

Povera Patria - Francesco Battiato










Povera Patria

Schiacciata dagli abusi del potere
Di gente infame, che non sa cos'è il pudore
Si credono potenti e gli va bene quello che fanno
E tutto gli appartiene
Tra i governanti
Quanti perfetti e inutili buffoni
Questo paese devastato dal dolore
Ma non vi danno un po' di dispiacere
Quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
No cambierà, forse cambierà
Ma come scusare
Le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali
Me ne vergogno un poco e mi fa male
Vedere un uomo come un animale
Non cambierà, non cambierà
Sì che cambierà, vedrai che cambierà
Si può sperare
Che il mondo torni a quote più normali
Che possa contemplare il cielo e i fiori
Che non si parli più di dittature
Se avremo ancora un po' da vivere
La primavera intanto tarda ad arrivare

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Battiato diceva giusto... e io la dedico a Renzi, neodirettore del "Riformista"
c.

Berlusconi.

 

Poverino, mi fa quasi pena, ma la pena che provo non fa diminuire il disgusto e il disprezzo che provo ogni volta che lo vedo.
Continuerò a pensare che sia una pessima persona che ha accettato di gestire un patrimonio di ambigua provenienza, che non abbia mai mostrato rispetto per qualcuno e che abbia messo in evidenza la sua natura maschilista della peggiore specie.
Credo, inoltre, che la pantomima che stanno perpetrando a reti unificate, altro non sia che il tentativo di far riemergere in superfice il suo partito che ha perso consensi e che ha creato troppi danni alla nazione, primo fra tutti, quello alla giustizia manipolata a suo discernimento e piacimento con la compiacenza di persone indegne come lui.
Non posso neanche propormi di esprimere un requiescat in pace quando sarà morto, perchè il perdono, in questo specifico caso, è deleterio, non ha senso.

cetta

Governo ingiusto..

 

Questo governo, con tale "mancata" manovra, sta agevolando le banche che, oltre a guadagnare sulla possibilità di erogare denaro giacente nelle proprie casse a zero costi, possa guadagnare anche dalle commissioni che gravano sulle transazioni di acquisto.
E' un governo di destra che privilegia i potenti e danneggia il lavoro, oltre che agevolare l'evasione.
E non è gradevole per chi rispetta le regole e si vede tartassato a dismisura per colpa di chi, con la compiacenza dei governanti, non paga il dovuto.

cetta

Qui l'articolo de: ILFQ: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/07/pos-il-governo-dimentica-la-tassa-sugli-utili-delle-banche/7122333/?fbclid=IwAR2UXtr0QMhl1OatGbLc-R9StGdTs4YJumZN3e06_nmjzOtsgzZ_5NfMG3s

giovedì 6 aprile 2023

Dal parrucchiere.


Dal parrucchiere, tre signore attempate, il parrucchiere , anche lui attempatello, una giovane donna.
Naturalmente s'è fatto l'elogio ai nipoti, succo della vita di tutti, ma poi, e perchè no, s'è fatto un riferimento alla Lira, ai tempi passati, quando uno stipendio di 128.000 Lire al mese ti assicurava una vita più che dignitosa. Oggi con i 66.11 Euro non campi neanche un giorno.
C'è il costo della vita, aumentato a dismisura, d'accordo, ne terremo conto, ma il danno maggiore che hanno compiuto i nostri amministratori è che hanno convertito la lira in euro, ma non hanno adeguato gli stipendi e le paghe dei lavoratori alla media delle paghe e degli stipendi del resto dei pesi europei.
E non hanno tenuto sotto controllo gli aumenti del costo della vita, per cui se un affitto costava 600mila lire, con l'euro diventava subito 600 euro, mentre uno stipendio da 3.600.000 veniva convertito in 1.850 euro.
Come attualmente stanno facendo con i costi in aumento a causa del Covid e della guerra in Ucraina...
Il problema sta all'origine: abbiamo amministratori che sanno solo blaterare per raccogliere consensi, ma non hanno alcuna competenza, o preparazione che sia, di amministrazione.

cetta

domenica 2 aprile 2023

Recovery, corruzione. - Giancarlo Selmi

 

Ciò che disarcionò Conte fu la miscela esplosiva di due fattori: i 209 miliardi (di cui ben 88 a fondo perduto), di Recovery che riuscì a portare a casa nello scetticismo generale, e la volontà di fare le cose per bene. Proprio così: le cose per bene.
L'Italia è un paese irrimediabilmente corrotto. Fra i più corrotti al mondo, forse ancora di più dei più arretrati paesi latino-americani.
La corruzione in Italia è una nebbia finissima e fitta che avvolge tutto e, nel tutto, soprattutto la politica.
Il 90% della ricchezza nazionale è in mano a poche famiglie ed a pochi comitati di affari, caratterizzati, da sempre, da una bulimica cupidigia. Quelli che Scalfari chiamò, con un azzeccata definizione, "razza padrona".

Padrona di tutto, anche dei politici. La repentina disponibilità, assicurata dall'Europa, di tanto, tantissimo denaro, fece scattare l'organizzazione di quello che Travaglio chiamò, poi, "Il conticidio".
Si rendeva necessario rimuovere dalla gestione dei fondi, un uomo incorruttibile, dichiaratamente incline a politiche redistributive che avrebbero avvantaggiato il Paese e le imprese medio piccole, innescato il famoso "circolo virtuoso", ma lasciato a bocca asciutta i comitati di affari suddetti.
Quelli per i quali lavorano la maggioranza dei politici italiani, da destra fino al PD.
Opere di riassetto del territorio, edilizia scolastica, sanità, rinnovabili, avrebbero parcellizzato le opere pubbliche, distribuendo lavoro e ricchezza a piccole e medie imprese, ma avrebbero lasciato ai grandi consorzi meno di quanto avrebbero ottenuto se avessero attuato ciò che poi attuarono: la defenestrazione di Conte.

Venne sir Lagarto e mise subito in atto il piano. Analizziamo punto per punto gli interventi più qualificanti dell'azione di governo del lucertolone:
Ristabilimento dei contributi all'editoria.
Rimozione del cash-back. Misura geniale che avrebbe fatto emergere gran parte dell'evasione fiscale, con risultati economici assolutamente positivi. Oltre ad offrire un ristoro semestrale alle famiglie italiane.
Sulla giustizia un capolavoro di disinformazione, con l'aiuto dei giornali appartenenti alla stessa razza padrona.
L'Europa ci chiedeva una riforma della giustizia civile che permettesse processi più agili e veloci. Uno dei problemi che impediscono gli investimenti stranieri. Draghi invece, decise di intervenire sulla giustizia penale, non abbreviando i processi, ma eliminandoli del tutto.
l'Italia è diventata il paese di Bengodi dei corrotti, esattamente il contrario di ciò che andava fatto, con e per l'arrivo di tanti soldi.
Strepitosa la spiegazione: così gli stranieri investono. E perché ad un investitore dovrebbe interessare il codice penale? Vengono ad investire o a delinquere? Verranno ad investire in Italia i narcotrafficanti, tutto fa brodo. Ma soprattutto fa brodo, nella gestione di tanti soldi, l'impunità. Ci hanno pensato Salvini e Meloni a depenalizzare tutto ed a riformare il codice degli appalti. Benvenuto sia il far west.

Una riforma dell'Irpef che ha fatto ridere perfino i polli. Un esempio eclatante di come si possano buttare via i soldi, nel tentativo, riuscito, di togliere ai poveri per dare ai ricchi. Riforma resa ancora più iniqua dalla successiva, ideata dalle "teste d'uovo" del governo Meloni. Alla quale si è accompagnata la spedizione punitiva contro i percettori del RdC. Non sposta di una virgola la questione "furbetti", però mortifica e metterà nei guai la platea degli ultracinquantenni. Quelli vecchi per trovare un lavoro e i giovani per avere una pensione. E sottoporrà al ricatto del lavoro povero i nuovi schiavi: i giovani e giovanissimi

Grandi opere in cantiere: Praticamente il 90% del PNRR. Corruzione fatti capanna. Far west dei subappalti. Utili del 30% minimo garantito per i grandi consorzi che non faranno neppure il 10% delle opere. Roba vista e rivista. Fra 50 anni crollerà tutto, ma chi se ne frega.
Riassetto idrogeologico: non interessa. Che sarà mai qualche alluvione, qualche frana e qualche morto ogni tanto. Rinnovabili: e basta con questa storia! (Romani 2012 docet)
Esiste la reversibilità di questa tragedia? Esiste.
Sta tutta in mano e nelle ics di un popolo di smemorati che, nonostante i precedenti ha votato il programma di distruzione del paese e non si rende conto di quanto stia avvenendo e di quanto le promesse elettorali siano rimaste pie intenzioni. Lo hanno già fatto e rifatto. Bene fatelo ancora, continuate a votarli.
Da 40 anni che vi prendono per i fondelli, sempre gli stessi, eppure... I sondaggi restituiscono la plastica immagine di un popolo di... Meglio non dire.
Oggi diventa ufficiale che la defenestrazione di Conte fu una manovra di palazzo, effettuata con complicità molto in alto. Gli si rimproverava di non avere la capacità di gestione dei fondi PNRR. Incapacità dimostrata, invece, dai suoi successori. Ma non si muove foglia.

Restituiremo i soldi all'Europa, pure quelli che ci hanno regalato; spezzeremo le reni ai frequentatori di rave party, ai barconi, agli scafisti in tutto il globo terracqueo, ai benzinai, alle coppie omogenitoriali, alle farine di grillo, ai ristoranti italiani di New York che non usano l'olio EVO, ai professori che citano la Costituzione, alle imprese edili ed agli amministratori di condominio. Ma anche a poveri e disabili. E, già che ci stiamo, alla gran parte degli italiani.
Complimenti e buon disastro

Giancarlo Selmi 

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sabato 1 aprile 2023

Assange e la democrazia a stelle e strisce - Giuseppe Salamone

 

Non si tengono più da quando è uscita la notizia dell'arresto di Evan Gershkovich, trentaduenne giornalista americano del Wall Street Journal arrestato dai servizi d'intelligence Russi perché sospettato di essere una spia USA.

Politici, giornalisti, opinionisti e atlantisti compulsivi vari si stanno stracciando le vesti a reti unificate per questo giornalista. Non fanno altro che parlare di libertà di stampa, di democrazia e chi più ne ha che più ne metta. Alla Casa Bianca hanno iniziato a dare lezioni subito seguiti a ruota dai loro vassalli che ripetono a pappagallo ciò che impone Washington.

In tutto ciò c'è un uomo che sta morendo soffrendo come un cane, quest'uomo si chiama Julian Assange: privato della libertà da oltre un decennio e oggi rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh. Tutto ciò solo perché ha avuto il coraggio di svelare i crimini di guerra delle stelle e strisce.

Se aveste dedicato per Assange solo un decimo del tempo che avete dedicato per questa vicenda, a quest'ora Julian sarebbe libero di giocare con i suoi figli, di stare con sua moglie e di informarci sulle porcate che fanno i potenti occidentali. Invece è lì che sta morendo piano piano. O per meglio dire, che sta venendo ucciso da ipocriti guerrafondai senza scrupoli. Vergognatevi perché siete dei grandissimi miserabili!

T.me/GiuseppeSalamone
Giuseppe Salamone
Giuseppe Salamone II

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venerdì 31 marzo 2023

VIVA I REATI NEGLI APPALTI! - Viviana Vivarelli.

 

Salvini, nuovo Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha lanciato il nuovo CODICE DEGLI APPALTI.

Se le misure prese in vari campi da questo Governo hanno scontentato la plebe gratificando comunque qualche lobbye di privilegiati, si deve riconoscere che qui il neo Ministro è riuscito a scontentare tutti: lavoratori, padroni, sindacati e frattaglie.
Avanti i lavori illimitatamente e liberatutti! Tutto all'insegna del PRESTO E BENE. Avete mai visto qualcosa che nella pubblica amministrazione vada presto e bene? La parola d'ordine in Italia nella PA è sempre stata: col massimo della lentezza, col massimo del costo finale, col minimo del risultato totale e con la corruzione dall'A alla Z.
Insomma 200 miliardi in balia del peggio!
Come se in 75 anni di Repubblica questo peggio non l'avessimo mai visto, tra appalti truccati, subappalti in anarchia, nepotismi, spartizioni tra compagni di merenda, aste e concorsi di cui si sa prima il vincitore, assegnazioni ad personam, controlli mancanti, precariato a go go, mafia ovunque, salari fasulli, costi gonfiati e chi più ne ha più ne metta.
Si deve dire che Salvini è riuscito ad affrancare anche i pochi angolini rimasti di legittimità nei lavori pubblici.
Se l’irresponsabilità e la corruzione l'hanno sempre fatta da padrone, ora sarà anche peggio!
"Nessun bando, nessuna competizione, nessuno trasparenza nel 98% dei futuri contratti pubblici per forniture, servizi, lavori pubblici... una sorta di “emergenza permanente”, una notte in cui tutte le vacche sono nere. Ma di questo Salvini se ne bea.
Sotto una soglia tra i 150 e i 500mila euro il funzionario pubblico potrà dare i lavori "a chi gli pare". Fino a due anni fa quella soglia era di 40mila euro, tanto che le commissioni più grosse venivano parcellizzate per passare con le assegnazioni ad minchiam. Ma ora: allegria! E' arrivato il citofonista col mojito che dà il liberi tutti!
"Il nuovo codice introduce procedure negoziate senza bando e senza concorrenza – saranno consultate discrezionalmente 5 o 10 imprese – per tutti gli appalti fino a 5,3 milioni di euro; autorizza senza più vincoli il subappalto a cascata (la mafia esulta), estende l’appalto integrato, in cui l’impresa progetta ed esegue l’opera, mentre l’ente pubblico in concreto ostaggio dei privati si limita a staccare l’assegno; reintroduce la revisione prezzi".
In pratica getta in una giugla di illiceità i più elementari principi di concorrenza, trasparenza, efficienza, danneggiando le impre stesse.
Nel 2001 Prodi fu molto criticato per la famigerata 'legge obiettivo' che, per sveltire le pratiche, abolì i controlli, aprendo la strada alla peggior corruzione, mentre l'Italia si riempiva di cattedrali nel deserto, opere inutili, costosissime e rimaste incompiute.
Insomma ora i contratti saranno assegnati per citofono. Altro che la Meloni che dà un Ministero al cognato! E, ovviamente, a fare i lavori non saranno i migliori ma i più apparentati o quelli che pagano la mazzetta più alta al funzionario pubblico.
Va beh, direte, lo facevano anche prima! Sì, però, ora lo si potrà fare per legge!!

Viviana Vivarelli fb 31/3/2023