mercoledì 12 aprile 2023

Risparmio in bolletta con le batterie a base di sabbia. - Elisabetta Coni

Photo by: Como una Reina – Pixabay

 Al via la sperimentazione di una tecnologia tutta italiana, partendo dalle aziende per poi spostarsi sulle abitazioni: si parte da Salerno con le batterie a base di sabbia utile per edifici energivori. 

Si sa che la crisi energetica con relativo aumento dei prezzi del gas hanno dato la spinta per il progresso di energie rinnovabili alternative al gas. Del resto è proprio il settore industriale ad essere stato pesantemente compromesso dai salassi delle bollette energetiche, essendo le aziende molto energivore. Quindi, cercare fonti di energia meno costosa e che sia sostenibile è diventata una sorta di priorità.

Ma il maggior ostacolo per l’utilizzo di tecnologie rinnovabili nell’ambito industriale che richiedono alte temperature è da sempre legato alla difficoltà che pompe di calore e batterie di accumulo non arrivavano oltre ai 90 gradi. Ma EnelX con la collaborazione del Gruppo Magaldi Green Energy stanno sperimentando una nuova tecnologia chiamata TES, Thermal Energy Storage. Si tratta di Power to Heat. Si tratta di un sistema di storage termico da 13 megawattora che genera vapore termico. Questa maxi batteria si alimenta con fonti rinnovabili, utilizzando sabbia silicia come materiale di stoccaggio.

Come funziona la batteria a base di sabbia.

Il funzionamento di questa innovazione tecnologica nel campo del risparmio energetico e in bolletta è a base di sabbia. Essa viene scaldata mediante resistenze, raggiungendo temperature di 300 gradi e oltre. Questo calore si trasforma in vapore, il quale può essere utilizzato nei processi industriali. Il calore incamerato attraverso la sabbia, vero sistema di accumulo, sarà rilasciato tra le 8 e le 10 ore. 

Il progetto sperimentale di EnelX con Magaldi avrà una prima realizzazione presso una azienda di Salerno. Si tratta della Igi di Buccino, la quale è famosa per produrre olii vegetali che fornisce al gruppo dolciario Ferrero di Alba.

Secondo i due gruppi, questa collaborazione diventa un passo importante per offrire una alternativa valida con fonti rinnovabili e incrementare la decarbonizzazione dei processi industriali, sostituendo di fatto il gas.

Dal punto di vista economico, esso è conveniente visto che si arriva a 20€ a megawattora, più ovviamente il costo per produzione energia rinnovabile. Se pensiamo che una batteria al litio costa dai 40 ai 60 € a megawattora, la convenienza è evidente.

Stoccaggio energetico, il futuro dell’Italia

Il Belpaese ha risorse e competenze adeguate per svolgere un ruolo rilevante nell’ambito dello stoccaggio energetico. Si tratta di un fattore abilitante nella produzione di energie rinnovabili in modo continuativo allo scopo di creare un sistema stabile e sicuro. Ormai da oltre un anno si sono avviate sperimentazioni per trovare soluzioni innovative e alleggerire pertanto i processi industriali, ma non è detto che le batterie a base di sabbia siano destinate solo a questo uso esclusivo. 

Infatti, grazie alla loro efficienza energetica anche in caso di raggiungimento di temperature elevate, si potrebbe pensare a una alimentazione di edifici diversi dalle industrie come interi quartieri o addirittura interi paesi. In questo modo, si potrebbero elettrificare e soprattutto decarbonizzare lavorazioni come quello della ceramica, ma anche alleggerire il peso e il costo delle batterie di accumulo presenti sul mercato. Per ora, ci si sofferma al settore industriale: ci sono state sperimentazioni in Sardegna, Cile e Spagna: quest’ ultima per elettrificare i processi produttivi degli impianti della Renault. 

Si potrebbe pensare di avere un concorrente diretto dell’idrogeno green in quanto l’energia rinnovabile convertita in calore ed accumulata con questa tecnologia, ha un’efficienza superiore al 90% ed è in grado di elettrificare almeno il 50% dei processi industriali in Italia, ma anche all’estero. Si pensa anche agli orari migliori per caricare e scaricare il sistema di accumulo e quando conviene immettere energia in rete per una efficienza e un risparmio senza eguali.

https://www.casaideadesign.it/attualita/risparmio-in-bolletta-con-le-batterie-a-base-di-sabbia.php

“Ti devi solo levare la merda da dosso”. - Ettore Zanca

 

Tempo fa ho fatto un sogno in cui un amico caro scomparso era con me durante un pranzo al mare. Mi allontanavo per guardare le onde e lasciavo al tavolo mio padre, mio figlio, una donna di spalle che era oniricamente mia compagna a scherzare tra loro. Avevo una sensazione di paura. Lui mi raggiungeva e diceva questa frase.

Mi è venuto in mente questo sogno apprendendo di Alex Roca. Sarebbe un atleta. Ma è riduttivo definirlo così. Ha fatto due volte la Titan Desert. 600 km in pieno deserto del Marocco in bici (per lui un tandem con un partner), 5 gare di triathlon e 4 mezze maratone. Lo scorso marzo ha raggiunto un traguardo storico: l’intera maratona di Barcellona. Il tutto a 32 anni.

Alex all’età di 6 mesi ha avuto un herpes cerebrale che gli ha procurato una paralisi permanente e un’invalidità del 76% oltre a impossibilità di parlare. I medici gli avevano dato pochi mesi di vita, dopo, dicevano, sarebbe morto o entrato in coma vegetativo. E adesso se rileggete ancora quanto ha fatto sopra forse vi renderete conto che tantissimi di noi senza alcuna patologia non sarebbero nemmeno in grado di cominciare quello che lui ha finito.

Ha voluto frequentare la scuola pubblica e i compagni per parlare con lui hanno imparato la lingua dei segni. Inoltre fatto il corso per assistente alla disabilità. Quando si è presentato gli hanno detto “tu dovresti essere integrato, non provare a integrare gli altri”, lui ha fatto spallucce e ha ottenuto la qualifica in un anno. Ce ne vogliono tre. Ma non gli hanno concesso il titolo.
Gira il mondo facendo conferenze su come andare oltre i limiti che ci impongono gli altri e insegna come si superano i pregiudizi e le sentenze facili su chi ha disabilità.

Tempo fa una persona gli ha scritto per ringraziarlo. Con le sue parole ha affrontato e vinto una dipendenza da alcool che lo stava uccidendo.

Ha una compagna meravigliosa che ha scelto di dividere la sua vita con lui: Mari Carme. Quando si sono conosciuti lei aveva solo 19 anni, 5 anni fa. Era una sua spettatrice a una conferenza e si è innamorata. Hanno deciso di stare insieme e come dice lui “viviamo giorno per giorno perché non so cosa sarà di me domani, mi ha colpito la sua maturità. La maggior parte delle ragazze non vorrebbero nemmeno sentir parlare di un rapporto così, lei è sempre con me, come la mia famiglia e viene a tutte le gare che voglio fare ”. E credo che le immagini di loro due insieme siano il sunto dell’amore come poche cose al mondo.

Ripenso a quel sogno e alla vita di Alex; è riuscito ad andare oltre pregiudizi, facili oracoli, gente supponente e tranciante, egoriferiti e tromboni, che la vita te la peggiorano costringendoti a una mediocrità desolante e tossica. Forse il segreto di Alex è stato proprio questo. Contare su qualcosa di essenziale. Gli amori della sua vita, chi lo sostiene in progetti e scelte apparentemente folli che poi si rivelano scosse di adrenalina e vita pura. Perché Alex lo ha capito prima degli altri che non si sa cosa saremo domani. Tutti. E questa incertezza l’ha trasformata in vita, scelte, amore. Si è levato tutta la merda da dosso. Lui.

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martedì 11 aprile 2023

Movimento 5 stelle - Scanzi, Vivarelli, me.


ANDREA SCANZI. scrive:

... cosa è rimasto di quel Movimento 5 Stelle nato il 4 ottobre 2009, fondato proprio da Casaleggio (e Grillo)? Poco e nulla.
Questo è inevitabile e per vari aspetti positivo: il M5S attuale è più normalizzato, istituzionale e con una matrice ideologica (di sinistra, o quantomeno progressista) assai più chiara di dieci o più anni fa, quando i 5 Stelle raccolsero qualsivoglia forma di protesta: di sinistra, di destra, di centro.
Oggi tutto o quasi è cambiato, ed è verosimile che i 5 Stelle attuali piacerebbero pochissimo a Gianroberto Casaleggio, come del resto non piacciono ai “casaleggiani della prima ora”...
Domanda: chi ancora vota M5S, e su scala nazionale non sono certo pochissimi, perché lo fa? Due risposte.
Per Conte. Se non ci fosse Giuseppe Conte, i 5 Stelle non arriverebbero al 10% (e forse neanche al 5%).
Conte ha risollevato un Movimento quasi morto, dopo il suicidio dell’appoggio a Draghi, e, se si fosse votato a ottobre, avrebbe toccato il 20% e superato con agio il Pd... brava persona, per distacco uno dei migliori presidenti del Consiglio della storia repubblicana..., uomo perbene e per questo inviso al palazzo...A l tempo stesso, la trasformazione di un movimento nato come emblema del collettivismo ha mutato radicalmente il M5S. Se in meglio o in peggio, spetta a voi dirlo.
I 5 Stelle nacquero come forza che voleva essere votata in quanto “migliore” delle altre, e non “meno peggio”. C’è riuscita nel 2013 e ancor più nel 2018, mentre non ci sta riuscendo adesso.
Chi oggi vota 5 Stelle lo fa principalmente perché tutti gli altri sono percepiti come peggiori: il cdx (compreso il pulviscolo dei Renzenda), e questo è ovvio, ma pure il csx, o perché equivoco (Pd) o perché velleitario (la cosiddetta sinistra radicale).
I 5 Stelle hanno ancora una classe dirigente troppo spesso imbarazzante (anche se le Chiara Appendino non mancano) e le loro battaglie identitarie sono meno nette di un tempo.
Conte si è ritagliato un ruolo dominante come “pacifista”, ma su altri temi – questione morale, ambiente, sociale – il M5S appare isolato e afono.
Un po’ per colpa sua e un po’ perché gli italiani non gli hanno perdonato la legislatura passata, durante la quale i 5 Stelle hanno governato con chiunque (persino Renzi, Salvini e Berlusconi!) tranne Meloni, che infatti ha stravinto le elezioni.
Concludendo: Conte dovrà fare i miracoli, perché – come insegnava Franco Battiato – “gli orizzonti perduti non ritornano mai”.

Viviana Vivarelli
commenta:

Gae: ...Proprio quando Conte stava realizzando punti programmatici validi e strutturali (legge anticorruzione, Rdc, Bonus 110% etc.) gli hanno stroncato le gambe per far posto, complice Mattarella, al banchiere per antonomasia allo scopo di restaurare l’anciem régime. D’altronde non si poteva continuare a tenere il punto a forza di vaffançulo che andava bene nella iniziale fase di rottura degli argini del conformismo. Ora si tratta non di ritornare a quei tempi irripetibili ma di lavorare su piattaforme solide di politica riformista in tutti i campi sensibili, partendo dal non disprezzabile zoccolo duro del 15%, per arrivare almeno al 20%. Tra un 33% iniziale ma volatile e un solido 20%, io preferisco quest’ultimo perché ti consente di costruire su buone fondamenta. Sul piano della proposta politica di qualità, specie sulla guerra, bisogna battere 3 a 0 la Schlein immobilizzata dalla lotta interna (caxxi suoi!). Se invece noi giochiamo a carte scoperte, mentre il Pd se le tiene in mano bleffando… beh… il gioco andrà a nostro favore. L’importante che Conte tiri fuori del tutto le OO senza ambiguità.

Io obietto:

Io credo, invece, che il 5s di Conte basi la sua filosofia sull'ideologia, quella che è l'essenza del progetto iniziale, e sul "meglio pochi ma puri" e non su "vengano tutti purché portino voti". E' il sistema che è sbagliato; è l'aver dato la possibilità a chi commette reati di non dover subire pene e di potersi ricandidare che ha corrotto la purezza delle ideologie, spesso solo usate più come propaganda che come linea di condotta. Oltretutto, noi italiani non siamo ancora pronti a combattere per gli ideali senza ricevere compensi o riconoscimenti, ci siamo imbastarditi, adeguati ai tempi che corrono: apparire più che essere, usare la furbizia più che l'etica. 

Inoltre, era anche nelle previsioni che i tanti aspiranti 5s non fossero tutti onestamente attirati più dal progetto che dalla carica che avrebbero assunto. 

E non so se il tempo ci cambierà in meglio o in peggio... ma, continuando su questa scia, propendo ad ipotizzare che sia più facile il verificarsi della seconda ipotesi.

cetta.

lunedì 10 aprile 2023

Pasqua 2023. - Casale Valle Agnese - Godrano

 

Pasqua trascorsa con figli e nipoti presso il "Casale Valle Agnese" a Godrano.

Paesaggio incantevole, prodotti locali, pietanze gustosissime.

Giornata trascorsa in serenità con i propri cari.

Ottima esperienza.







cetta

sabato 8 aprile 2023

L’ennesima buffonata. - Alessandro Orsini


Siccome in Italia la libertà d’informazione sulla sicurezza internazionale è pari a quella in Iran, Egitto e Corea del Nord, i media dominanti continuano a manipolare l’opinione pubblica affermando che la Cina potrebbe fare qualcosa per fermare la guerra in Ucraina.

La Cina non può fare niente giacché non può rimuovere le cause profonde della guerra: cause che possono essere rimosse soltanto dalla Nato e dagli Stati Uniti. Per fermare la guerra, occorre dare qualcosa in cambio alla Russia. La Cina non può dare ai russi la fine dell’espansione della Nato ai loro confini e, come conseguenza di ciò, non può ottenere la fine della penetrazione della Nato in Georgia, Finlandia e Ucraina. Non può nemmeno proteggere con il proprio esercito i russi del Donbass dalle bombe di Kiev o le basi russe in Crimea dai missili della Nato. State pur certi di questo: qualunque giornalista o conduttore radiofonico italiano affermi che la Cina potrebbe porre fine alla guerra, se lo volesse, è soltanto un manipolatore dell’opinione pubblica. Serve per nascondere il fatto che Biden vuole la guerra a tutti i costi e che la Commissione Europea è un gruppo di servitori della Casa Bianca. Serve a spostare l’attenzione dell’opinione pubblica dai veri responsabili occidentali di questa tragedia; dalle politiche criminali che hanno condotto in Ucraina tra il 2014 e il 2022.
Non costruiremo un futuro migliore per i nostri figli fino a quando l’informazione sulla politica internazionale in Italia sarà quasi esclusivamente nelle mani di un gruppo di volgari manipolatori dell’opinione pubblica. Il viaggio di Ursula von der Leyen in Cina, con relativa richiesta a Xi Jinping di fermare la guerra, è soltanto l’ennesima buffonata della presidente della Commissione europea.
Cara Ursula von der Leyen, sei tu che devi fermare la guerra e non Xi Jinping. Lavora, proteggi l’Europa, guadagnati il posto che ricopri.
Risorga il movimento pacifista attraverso la diffusione della conoscenza. La cultura come mezzo di liberazione degli oppressi. I più oppressi sono coloro che subiscono le guerre. Voltate le spalle a Ursula von der Leyen, delegittimatela totalmente. Ursula von der Leyen non è la mia presidente.

Natalità e mortalità in Italia.

 

(Prologo) La natalità in Italia è al minimo storico e la mortalità resta ancora elevata: meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti. È quanto emerge dagli indicatori demografici dell’Istat. Nel 2022 i nati sono scesi, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto la soglia delle 400mila unità, attestandosi a 393mila. Dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite, il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrate dal 2019 in avanti.(IlSole24Ore)

Quando nulla funziona come dovrebbe succede che nessuno mette al mondo figli e i bisognosi di cure muoiono; i figli costano e hanno bisogno di strutture inesistenti, gli ammalati muoiono perché la sanità funziona malissimo. Siamo alle solite, quando al governo ci sono incapaci il risultato non può essere diverso dall'attuale.
“Albert Einstein diceva: ”Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai delinquenti, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e se ne stanno lì a guardare”. …
Abbiamo quel che meritiamo...

cetta

Sistema Sanitario - Giuseppe Conte

 

“La fine del Sistema sanitario nazionale pubblico e universalistico porterà a un disastro sociale ed economico senza precedenti. Ma temo che nessuno se ne renda conto”. Nella Giornata mondiale della Salute è doveroso prendere in forte considerazione l'allarme lanciato nelle scorse settimane da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
Mentre il Governo continua a puntare sull’aumento delle spese militari, battendosi perché siano scorporate dai vincoli di bilancio, i problemi quotidiani che i cittadini vivono sulla propria pelle rimangono sullo sfondo, privi di risposta.
Nella sanità la situazione sta diventando drammatica.
Le liste di attesa aumentano, i pronto-soccorso scoppiano, mentre medici specialisti e infermieri scarseggiano. Le stime dei sindacati di settore calcolano una carenza di oltre 60.000 infermieri nell’organico del nostro sistema sanitario nazionale, mentre le dimissioni dei medici dalle strutture pubbliche nel biennio 2020-2021 sono state circa 7 al giorno, e sono in costante aumento. Chi può si rifugia nelle strutture private, di qui la crescita della spesa sanitaria privata, che ha superato il 25% di quella complessiva, per un importo di 623 euro a persona. Con il risultato che si acuiscono le diseguaglianze già esistenti: si oscilla da un massimo 849 euro pro-capite a un minimo di 335 euro, con un’ovvia sperequazione tra le regioni del Nord e le regioni del Sud.
Il Governo in carica non fa nulla per invertire questa deriva che sta portando ad abbassare il livello delle prestazioni e ad aumentare i tempi delle liste di attesa. In base ai documenti di bilancio il Governo ha programmato una spesa sanitaria per il 2025 del 6,1% del Pil, mentre nel 2019 era del 6,4%. Molte Regioni hanno già denunciato che saranno costrette a tagliare i servizi sanitari e ad alzare i tributi locali.
Quando ragioniamo dei principi e dei valori a cui deve ispirarsi la nostra democrazia consideriamo anche questo: per la nostra Costituzione la guerra è un male che va ripudiato, la salute è l’unico diritto esplicitamente qualificato come fondamentale. Incrementare le spese militari e tagliare i servizi sanitari significa operare un completo ribaltamento dei nostri principi costituzionali.