Ridurre a 50 i componenti dell'Ars, abolire il finanziamento ai gruppi parlamentari e ridurre i compensi dei deputati regionali al 50 per cento di quelli dei senatori. Tra i sottoscrittori anche Ivan Lo Bello, Antonello Montante, Franco Battiato, Franco Scaldati, Rosanna Pirajno. Se sei d'accordo registrati sul sito di "Repubblica Palermo" e sottoscrivi l'appello di Giovanni Fiandaca e Cosimo Scordato.
La gravissima crisi della politica, che in Sicilia si è tradotta nel dissennato sperpero di risorse finanziarie enormi, impedisce di considerare le imminenti elezioni regionali una normale tornata elettorale. Come cittadini, non possiamo esercitare col dovuto senso di responsabilità il nostro diritto di voto senza verificare, preventivamente, se sussistano le condizioni minime perché si avvii una inversione di tendenza nel governo politico della Sicilia.
In questa situazione, astenersi dal voto diventa una tentazione irresistibile, come forma di obiezione di coscienza democratica volta a denunciare la necessità di terapie più radicali. Pertanto, l'unica via che riteniamo percorribile per evitare la scelta astensionista consiste in una precisa assunzione, da parte di tutti i candidati a presidente, dei seguenti tre obiettivi programmatici, da realizzare entro il primo anno della nuova legislatura regionale:
1. ridurre a 50 il numero dei componenti dell'Assemblea regionale siciliana;
2. abolire il finanziamento dei gruppi parlamentari, garantendo il funzionamento degli uffici con dipendenti dell'Assemblea;
3. ridurre i compensi dei deputati regionali in modo che non superino il 50% delle corrispondenti somme previste per i senatori.
In questa situazione, astenersi dal voto diventa una tentazione irresistibile, come forma di obiezione di coscienza democratica volta a denunciare la necessità di terapie più radicali. Pertanto, l'unica via che riteniamo percorribile per evitare la scelta astensionista consiste in una precisa assunzione, da parte di tutti i candidati a presidente, dei seguenti tre obiettivi programmatici, da realizzare entro il primo anno della nuova legislatura regionale:
1. ridurre a 50 il numero dei componenti dell'Assemblea regionale siciliana;
2. abolire il finanziamento dei gruppi parlamentari, garantendo il funzionamento degli uffici con dipendenti dell'Assemblea;
3. ridurre i compensi dei deputati regionali in modo che non superino il 50% delle corrispondenti somme previste per i senatori.
Tra i big che hanno firmato il documento c'è Ivan Lo Bello, vice presidente nazionale di Confindustria, e il presidente regionale Antonello Montante, il cantante Franco Battiato, gli attori Ficarra e Picone, gli scrittori Santo Piazzese e Roberto Alajmo, Pina maisano Grassi, Claudio Barone (segretario regionale Uil), Maurizio Bernava (segretario regionale Cisl). Ma anche intellettuali e artisti, dai registi teatrali Franco Scaldati e Vincenzo Pirrotta all'architetto Rosanna Pirajno. Ci sono Franco Di Maria, decano di Psicologia all'università, Ferdinando Siringo, presidente del Centro per i servizi di volontariato (Cesvop), Antonio Riolo, segretario confederale della Cgil siciliana. C'è padre Francesco Michele Stabile, parroco a Bagheria, e padre Francesco Romano, parroco ad Altarello. E poi medici, docenti, avvocati. "Non è un invito a rinunciare al diritto di voto - spiega Scordato, rettore di San Francesco Saverio all'Albergheria - ma un modo per scuotere i candidati e indurli a impegnarsi nella lotta contro sperequazioni e latrocini pubblici perpetrati a danno dei cittadini in una regione che vanta le indennità più alte per i deputati, gli stipendi d'oro dei manager e il numero più elevato di onorevoli e impiegati all'Ars".
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