Visualizzazione post con etichetta Ufo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ufo. Mostra tutti i post

giovedì 30 novembre 2023

PHILADELPHIA 1 DI 5. - Minerva Elidi Wolf

La vicenda dell'esperimento Philadelphia affonda le sue origini nel lontano 1955. Nell'ottobre di quell'anno il dott. Morris K. Jessup , residente a Coral Gables , Florida, ricevette una strana lettera proveniente dalla Pennsylvania. Jessup, che era un astrofisico dai molteplici interessi, aveva da poco pubblicato un libro" The Case For The UFO", in cui metteva a confronto gli enigmi del passato con i più recenti avvistamenti di UFO , coniugando così i suoi studi in astronomia e la passione per le civiltà scomparse. La lettera, scritta a mano in uno stile bizzarro e irrispettoso dell'uso corretto della punteggiatura e delle maiuscole, proveniva da un tale che si firmava " Carlos Miguel Allende". Costui sosteneva di essere stato testimone oculare di uno straordinario esperimento, condotto dalla marina statunitense nel porto di Philadelphia nel 1943, finalizzato ad ottenere la completa invisibilità di una nave da guerra e del suo equipaggio. L'esperimento si basava sulla teoria del "Campo Unificato" di Albert Einstein, che metteva in relazione i campi magnetici e gravitazionali con altri fenomeni subatomici. Secondo una libera interpretazione di questa teoria, applicando un violentissimo campo magnetico ad un corpo se ne provocherebbe la sparizione. In base a quanto sostenuto da Allende , la nave scomparve gradualmente dal molo di Philadelphia, circondata da una nebbiolina verdastra, ricomparendo instantaneamente a migliaia miglia di distanza, nel porto di Norfolk, Virginia. Dopo appena qualche minuto la nave scomparve di nuovo per poi rimaterializzarsi a Philadelphia, nello stesso punto di partenza. Tuttavia , aggiungeva Allende nella sua nota, l'esperimento ebbe degli imprevisti quanto devastanti effetti collaterali sull'equippagio. Alcuni marinai scomparvero totalmente, altri impazzirono, mentre altri ancora furono ritrovati parzialmente fusi con il metallo, della struttura della nave. Gli uomini che riuscirono a sopravvivere non furono più gli stessi, avendo riportato danni irreparabili al sistema nervoso centrale. Jessup , incuriosito dalla vicenda, chiese ulteriori dettagli al suo misterioso interlocutore. Dopo molti mesi Allende si fece vivo con una lettera nuova( firmata questa volta Carl Allen), dichiarandosi disposto a sottoporsi all'ipnosi, per ricordare meglio i dettagli della sua storia. Solo in un secondo tempo il cacciatorpediniere "invisibile " venne identificato dal ricercatore William Moore nell' USS Eldridge , codice DE 173. IN SEGUITO Jessup sembrò dimenticare lo strano episodio e non vi diede più peso. 

https://www.facebook.com/photo/?fbid=122122136270051537&set=a.122100098678051537

Leggi anche:

2 di 5 https://www.facebook.com/photo?fbid=122122230350051537&set=a.122100098678051537

3 di 5 https://www.facebook.com/minerva.elidi.wolf/posts/pfbid0DoEgvPo168THeenzQiKrnRzsKmu4yaSkxDEfwNzo4b9UyXHPE7BSLNHaRj4TeHiWl

4 di 5 https://www.facebook.com/minerva.elidi.wolf/posts/pfbid0hku2BorST4Ki9AdnwwfpzX4Qea9HhVu3ZQK381kyxpFF9uCrphjqGCKoLm2PqA3Pl

5 di 5 https://www.facebook.com/minerva.elidi.wolf/posts/pfbid02ANN5N7XF6aDMffZgjPU2bFbShRkaCCvCj3Ey1q3Zxinm5tunvUEmjYP6VENU2X97l

martedì 4 ottobre 2022

La “migliore foto” di un UFO nella storia è rimasta nascosta per 32 anni. - Deslok

 

Questa è l’incredibile foto di un UFO del noto caso britannico di Calvine, dove un misterioso oggetto a forma di diamante appare inseguito da un aereo.

La cosiddetta “Fotografia di Calvine”, che per decenni è stata considerata perduta, è stata finalmente ritrovata dopo anni di indagini da parte dell’accademico e giornalista Dr. David Clarke, e diffusa attraverso il sito UAP Media UK.

La foto mostra un enorme oggetto grandangolare che sorvola gli altopiani scozzesi con quello che sembra essere un aereo Harrier in lontananza. L’immagine è uno straordinario pezzo di ufologia mondiale e, in effetti, alcuni sono arrivati ​​​​al punto di etichettarlo come “la miglior foto di un UFO di sempre.” »—.

Fu scattata intorno alle 21:00 del 4 agosto 1990 da due escursionisti su una collina vicino a Calvine, appena fuori dalla A9, a circa 35 miglia a nord-ovest di Perth.

Gli uomini, le cui identità rimangono sconosciute fino ad oggi, affermano di aver osservato l’oggetto metallico librarsi con un basso ronzio per circa dieci minuti mentre gli aerei da combattimento passavano in lontananza.

Mentre guardavano la scena sorprendente, si dice che l’oggetto, stimato fino a 30 metri di lunghezza, sia partito ad alta velocità nel cielo, per non essere mai più visto.

Ma fortunatamente, hanno catturato il momento con la fotocamera: hanno scattato sei foto dell’imbarcazione a forma di diamante con un jet da combattimento sullo sfondo.

Le foto sono state successivamente consegnate al quotidiano scozzese Daily Record, che a sua volta le ha trasmesse al Ministero della Difesa (MoD). Ma per ragioni sconosciute, la storia non è mai stata pubblicata e le foto sono scomparse nel buco nero di Whitehall.

E così iniziò il mito moderno della “Fotografia di Calvine”, con le immagini mai viste dal pubblico, fino ad ora.

NASCOSTA PER 32 ANNI.

Il dottor Clarke, che ha lavorato come curatore per il progetto degli archivi UFO del Ministero della Difesa presso gli Archivi Nazionali ed è professore associato alla Sheffield Hallam University, è riuscito a rintracciare la foto cercando l’ex addetto stampa della RAF Craig Lindsay. .

Il signor Lindsay aveva conservato una copia della fotografia originale poiché era il collegamento tra la stampa e il Ministero della Difesa quando la storia originale fu indagata nel 1990.

Aveva la busta originale del Daily Record e all’interno c’era una delle fotografie originali di Calvine.

L’ex uomo della RAF ha accettato di consegnare la foto al dottor Clarke e Vinnie Adams del gruppo di campagna UAP Media UK, e ora è stata archiviata negli archivi della Sheffield Hallam University.

“È stato un privilegio lavorare su questo caso con un team di investigatori così dedicato”, ha detto Adams all’outlet britannico The Sun Online.

“Dopo 32 anni e un’intensa ricerca, è bello poter mostrare al mondo questa fotografia sfuggente”, ha aggiunto. “Invitiamo chiunque abbia informazioni sull’identità del fotografo o sul caso a farsi avanti”.

E la fotografia è stata riscoperta proprio mentre gli UFO stanno tornando al centro della scena nel mondo.

I legislatori, gli ex funzionari dell’esercito e dell’intelligence stanno ora parlando più apertamente della questione tradizionalmente marginale, inclusa un’audizione storica al Congresso degli Stati Uniti e un’altra al Senato brasiliano.

I funzionari hanno riconosciuto che c’è qualcosa nei cieli che non possono spiegare e lo stigma sugli UFO è stato finalmente revocato.

https://www.hackthematrix.it/?p=38759&feed_id=138164&_unique_id=63383dd156114&fbclid=IwAR2N-iHenPdQqidiLpPEU_7YIHl3JheG-TKS76m-Khw4yfZmROp121smtJQ

sabato 26 giugno 2021

Ufo, rapporto Pentagono: oltre 140 «oggetti volanti non identificati», ma non c’è prova presenza alieni.

 

L’atteso rapporto del Pentagono e dell’intelligence non offre conclusioni definitive e, allo stesso tempo, non esclude ’attività aliena’ lasciando di fatto la porta aperta a nuove teorie sugli extraterrestri.

Gli Stati Uniti non hanno una spiegazione per gli oggetti volanti non identificati, gli Ufo: le indagini condotte non si sono tradotte in risultati conclusivi. È quanto emerge dall’atteso rapporto del Pentagono sugli Ufo che ha esaminato 144 episodi dal 2004. Si tratta di “fenomeni aereo non identificati” in 143 casi su 144 ma non sono state trovate prove certe della presenza degli extraterrestri.

Le due conclusioni principali del rapporto dell’intelligence Usa sugli “Ufo” o “Uap” (a seconda che si voglia attribuire l’aggettivo “sconosciuti” a “oggetti volanti” o a “fenomeni aerei”) sono state anticipate nei giorni scorsi dal New York Times. Una cosa, nel rapporto, viene data per certa: gli oggetti, o fenomeni, osservati dai militari nel corso di un paio di decenni, non sono frutto della tecnologia Usa. Nel documento definitivo ci sono ulteriori dettagli, ma non tali da alterare la sostanza del rapporto. I funzionari a conoscenza del contenuto, comunque concordano su un fatto: l’ambiguità dei fenomeni rilevati costringe il governo a non escludere che i piloti militari che li hanno osservati possano essere entrati in contatto visivo con oggetti non terrestri.

Da La guerra dei mondi a Roswell: americani affascinati e preoccupati dagli Ufo.

A rilanciare l’interesse per gli Ufo e gli alieni, che dal dramma radiofonico ’La guerra dei mondi’ di Orson Welles, del 1938, passando per ’l’incidente di Roswell’ del 1947, ha sempre avuto grande presa sull’opinione pubblica americana, nelle ultime settimane è stato anche Barack Obama. L’ex presidente, in un’intervista al ’The late late show’ di James Corden sulla Cbs, «parlando seriamente», aveva ammesso che «ci sono immagini e rapporti di oggetti nei cieli che non sappiamo esattamente cosa siano». Sulla questione, qualche giorno fa, è intervenuto anche Donald Trump, che in un’intervista si è mostrato più scettico del suo predecessore. «Credo in quello che vedo, ma ci sono molte persone là fuori che sono coinvolte in questa cosa degli Ufo», ha detto Trump, affermando di non voler rivelare altro, per non «ferire i sogni o le paure» di quanti invece sembrano credere all’esistenza di fenomeni alieni.

E del resto, il rapporto del Pentagono sugli Ufo si deve proprio a Trump, poiché fa parte di una disposizione contenuta nel disegno di legge da 2,3 trilioni di dollari per aiuti e stanziamenti per il coronavirus, firmato l’anno scorso dall’allora presidente. Tra le voci di quel disegno di legge vi era anche «un’analisi dettagliata dei dati e dell’intelligence sui fenomeni aerei non identificati» dall’Office of Naval Intelligence, dalla Unidentified Aerial Phenomena Task Force e dall’Fbi. A lasciare interdetti gli esperti dell’intelligence sono in particolare alcune caratteristiche degli oggetti osservati nel corso degli anni. Innanzitutto, la loro accelerazione, oltre ai repentini cambi di direzione, che sembrano sfidare le leggi della fisica, e la loro capacità di immergersi in acqua e sparire. Ce n’è abbastanza, per gli appassionati di ufologia, per parlare di una conferma dell’esistenza dei ’Vimana’ indiani, i veicoli volanti descritti in numerosi antichi testi sanscriti.

Russia, Cina e altre ipotesi “terrestri”.

Una spiegazione più razionale, per gli oltre 140 fenomeni esaminati nel rapporto, potrebbe essere quella di tecnologie sperimentali di potenze straniere, soprattutto Russia Cina. Ma, se è vero che alcuni degli avvistamenti dettagliati nel rapporto risalgono ad una ventina di anni fa, rimane il dubbio di come la Russia, all’epoca lontana dal ’rinascimento militare’ degli ultimi anni, così come la Cina, non ancora divenuta il gigante tecnologico che è oggi, possano avere messo a punto già allora tecnologie così avanzate rispetto agli Usa. In particolare, coloro che tendono ad attribuire una spiegazione ’terrestre’ ai fenomeni, ipotizzano la sperimentazione di velivoli o missili ipersonici. Capaci, cioè, di una velocità superiore a quella del suono di almeno 5 volte (la velocità del suono è di circa 1.200 chilometri all’ora). Le tre superpotenze, Usa, Russia e Cina, sono le uniche, attualmente, ad essere dotate di questa tecnologia per scopi militari.

Risale al 2011 un esperimento documentato di un velivolo Usa di forma conica, l’'HTV-2 (Hypersonic Technology Vehicle-2), sviluppato dalla Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa). Il test venne effettuato presso la U.S. Air Force Vandenberg Base, sulla costa californiana. Il velivolo si sarebbe mosso ai limiti dell’atmosfera ad una velocità ci circa 20mila chilometri orari, prima di perdere contatto con la base e schiantarsi nell’Oceano Pacifico. Ma, come sembra indicare il rapporto dell’intelligence Usa anticipato dal New York Times, viene chiaramente escluso che gli Ufo o Uap osservati siano frutto di test militari del Pentagono. Nel documento si farebbe riferimento a ripetuti avvistamenti da parte di piloti della Marina, tra l’estate del 2014 e il marzo del 2015, di strani oggetti, uno a forma di trottola, che volava contro vento nei cieli della Costa Orientale Usa. Nei loro rapporti, i piloti della Marina riferirono che gli oggetti non avevano motori visibili o scie di scarichi rilevabili con i sensori infrarossi, che potevano raggiungere un’altitudine di 30mila piedi (circa 9mila metri) e volavano a velocità ipersoniche. Addirittura, a fine 2014, il pilota di un caccia bombardiere Boeing F/A-18 Super Hornet della Marina, entrò quasi in collisione con uno degli oggetti volanti. Alcuni di questi incontri sono documentati su video, compreso un filmato ripreso dalla telecamera di un aereo militare a inizio 2015, nel quale appare un oggetto che si alza e si abbassa sulla superficie dell’oceano, lasciando interdetti i piloti.

Anni di raccolta di informazioni.

Che i ’fenomeni’ vengano presi seriamente, non fosse altro per il rischio che si tratti di tecnologie militari nemiche, è testimoniato non solo dal rapporto che verrà presentato al Congresso, ma dal fatto che il Pentagono abbia iniziato da almeno 13 anni a raccogliere sistematicamente testimonianze sugli ’incontri’. Risale infatti al 2007 l’inizio del programma ’Advanced Aerospace Threat Identification Program’, col compito di analizzare i dati dei radar, le immagini video e i rapporti e resoconti dei piloti della Marina e di altri militari. Il programma venne chiuso nel 2012, quando si esaurirono i finanziamenti, e poi rilanciato nel 2017, con un nuovo nome, ’Unidentified, Aerial Phenomena Task Force’. La missione è quella di «rilevare, analizzare e catalogare» avvistamenti e strani oggetti presenti nei cieli, che possano costituire una minaccia per la sicurezza nazionale. Nel rapporto del Pentagono, si farebbe anche riferimento ad un avvistamento che risale al 2004, del quale sono stati testimoni due piloti della Marina, al largo delle coste di San Diego. I due militari riferirono di avere osservato un oggetto di forma di colore bianco e forma ovale, simile ad una gigantesca mentina ’Tic Tac’, delle dimensioni circa di un aereo passeggeri. L’incontro durò diversi minuti, fino a quando l’oggetto volò via «con un’accelerazione che non avevo mai visto», riferì il comandante David Fravor in un’intervista. La provenienza dell’oggetto, sarebbe scritto nel rapporto, rimane «sconosciuta».

IlSole24Ore

giovedì 27 febbraio 2020

Ufo, boom avvistamenti in Puglia: raddoppiati dall'anno precedente. - Gianpaolo Balsamo


Si tratta di oggetti volanti non identificati. Il presidente del Centro ufologico mediterraneo: «Andiamoci cauti, non è detto che ogni Ufo sia un'astronave aliena.»   

Ufo, boom di avvistamenti nei cieli pugliesi: nel 2019, segnalano gli esperti del Cufom (Centro ufologico mediterraneo) le segnalazioni di oggetti volanti non identificati sono raddoppiate rispetto all’anno precedente e, tra le sei province pugliesi, quella salentina sembra essere quella maggiormente interessata dal fenomeno. È quanto sostiene il presidente del Centro Ufologico Mediterraneo, Angelo Carannante, che grazie alle attività di avvistamento fatte dal Centro nel corso degli anni, evidenzia che la presenza di oggetti volanti, constatata anche da persone comuni, è molto forte nel territorio della provincia di Lecce.

E non è un caso che «oggetti non identificati» siano stati avvistati nel «tacco» d’Italia anche agli inizi del 2020. Lo scorso 9 gennaio, per esempio, uno strano oggetto è stato avvistato a Miggiano.
Altra segnalazione di Ufo è stata registrata a Trepuzzi il 9 dicembre 2019, quando alcuni oggetti volanti non identificati hanno ruotato a cerchio, a bassa quota, rincorrendosi l’un altro: il caso è ancora sotto indagine per escludere ipotesi convenzionali come fari di discoteche o laser o altro.

Andando indietro nel tempo, invece, come dimenticare sempre in tema di avvistamenti quello storico di un presunto «disco volante a Manduria, nel Tarantino, il 26 agosto 2012?
Interessante fu anche l’ufo del Salento del 13 novembre 2015, quando fu ripreso in video una sfera che si muoveva tra le nuvole e che ad un certo punto sembrò tornare indietro per un breve tratto.
Il 14 maggio 2011, invece, a Cassano delle Murge, mentre una persona fotografava un aereo con tanto di scia chimica, si accorse della presenza di un vero e proprio disco volante scuro nei pressi della voluminosa scia lasciata dal velivolo. Uno spettacolare oggetto sigariforme, forse con sporgenze laterali (ali?), venne fotografato a Monte Sant’Angelo mentre si librava nel cielo azzurro alle spalle di inconsapevoli testimoni.

Insomma, gli alieni stanno dunque invadendo la Puglia? «Andiamoci cauti – risponde il presidente del Centro ufologico mediterraneo, Angelo Carannante, ente che studia, con approccio scientifico, il fenomeno degli avvistamenti di Ufo.
«Innanzitutto - spiega - vale la pena ricordare che l’acronimo “Ufo” significa «Unidentify Flying Object“, ossia “oggetto volante non identificato”. Questo significa che non ogni oggetto che non viene identificato sia necessariamente un’astronave aliena: può trattarsi di un pallone sonda, di un drone, di un riflesso o riverbero della luce, addirittura di una macchia sul monitor. Bisogna comprendere che cosa sono davvero gli Ufo: il nostro Centro ufologico mediterraneo li studia oramai da un decennio sulla base delle segnalazioni che ci arrivano da ogni parte d’Italia. Ben diversi sono invece gli “Ifo” (Identified Flying Object), cioè oggetti ben identificati e “battezzati”».

Come mai c’è tanta omertà in merito al fenomeno Ufo? «Guardi, lei ha toccato un tasto davvero delicato dell’ufologia. Chi dichiara di aver avvistato un ufo è visto come un pazzo o come qualcuno che ha fumato qualcosa o ha bevuto molto. Lo ritengo un aspetto incredibile. Tantissime persone, è pur vero, credono al dio della loro religione o all’oroscopo proprio per atto di fede. Invece, quando si parla di ufo, è il caso di dirlo,… apriti cielo. Oggetti materiali che volano sulle nostre teste e di cui rifiutiamo l’esistenza, nonostante siano filmati, fotografati, rilevati dai radar, magari visti in un solo momento da migliaia di persone. In realtà c’è molta reticenza. In Italia, il fenomeno Ufo, mi creda, a differenza di altri paesi è visto come un problema di ordine pubblico, tanto è vero che alcune forze dell’ordine sono dotate di registri degli avvistamenti Ufo.

Grosse agenzie di stampa italiane, non vogliono più pubblicare i nostri avvistamenti. Cover up? Probabile. Poi, stranamente pubblicano notizie di avvistamento ufo o di ufologia in generale, che riguardano l’estero. La cosa non le sembra strana?»

Presidente Carannante, è possibile che dietro al fenomeno Ufo ci sia una realtà extraterrestre? Perché le immagini degli ufo non sono mai nitide?
«Non solo è possibile, ma è probabile, anche se non per tutti gli avvistamenti, la stragrande maggioranza dei quali è spiegabile con fenomeni convenzionali (astri, sky lantern, satelliti, volatili, aerei, fenomeni naturali, ecc.). Tuttavia, alcune volte proprio non si riesce a trovare spiegazioni ed i fenomeni presentano caratteristiche “intelligenti” nel senso che gli Ufo sembrano guidati o teleguidati da qualcuno, interagendo, non di rado, con i testimoni.
Non mancano testimonianze di incontri con strani esseri, molto difficili da provare. Non esistono, poi, immagini nitide di ufo, perché gli oggetti volanti non identificati, nella grande maggioranza dei casi sono lontani in cielo. Consideri poi la difficoltà di inquadrarli, ad esempio, con un cellulare. Mettiamo ancora la non grande qualità delle fotocamere, la distanza dell’oggetto, l’inevitabile movimento del braccio dell’operatore, gli intensi campi energetici da cui sono avvolti gli ufo. Insomma tutti fattori che non permettono di avere immagini chiare. Guardi paradossalmente, quando vede immagini di bellissimi dischi volanti su internet, dove regnano i fake, allora l’avvistamento al 99% è falso».

VITA INTELLIGENTE SUL «PIANETA ROSSO».

La Puglia non è solo la regione con un numero maggiore di avvistamenti Ufo. Dalla Puglia, infatti, prende origine una nuova sconvolgete ipotesi che riguarda Marte, da anni nel mirino degli scienziati. Dopo Venere e Giove, infatti, è proprio Marte il pianeta più facilmente individuabile dalla Terra per via della grande luminosità relativa e del caratteristico colore rosso.
Ebbene, secondo uno studioso pugliese, l’ing. Ennio Piccaluga, originario di San Severo e componente dello staff scientifico del Centro Ufologico Mediterraneo, su Marte ci sono state alcune città. Distrutte, forse, da un immane cataclisma ma ci sono. «Per ora non ce lo diranno – spiega Piccaluga – ma noi lo sappiamo». L’ingegnere, d’altra parte, non è nuovo a simili anticipazioni scientifiche. Infatti, contrariamente a quanto sosteneva la scienza ufficiale che identificava Marte come un corpo desolato, privo di espressioni biologiche, già nell’anno 2007, a seguito dei suoi studi e delle sue ricerche, Piccaluga scriveva su un giornale tematico («Area 51» allora in edicola) che su Marte c’era acqua salata. La NASA lo ha scoperto ufficialmente nel 2015, dopo ben 8 anni.

Nei giorni scorsi, l’ing. Piccaluga insieme al presidente del Cufom, Angelo Carannante, proprio a San Severo ha tenuto una conferenza di «Esoarcheologia» (archeologia fuori del pianeta Terra) relativa a presumibili resti di antiche città marziane organizzata dall’Archeoclub di San Severo.
Il pubblico, è inutile dirlo, è stato numeroso e incuriosito. Si è parlato del «pianeta rosso» e di come Marte sia ormai un campo di battaglia tra i sostenitori di una vita aliena su di esso e la schiera opposta decisamente negazionista.
«Il fatto, decisamente provato e quindi incontrovertibile – ha spiegato l’ing. Piccaluga che ha anche mostrato foto e filmati relative alle ultime scoperte sul pianeta nostro vicino - è che in alcune zone di Marte, sembra che tutto sia a pezzi come se in passato vi sia stata una catastrofe naturale o addirittura dovuta a guerre tra opposte fazioni che alla fine avrebbe spazzato via finanche l’atmosfera del pianeta rosso. Fra gli argomenti più convincenti, le foto dei vari rover (un veicolo adibito al trasporto su un corpo celeste) (Curiosity, Opportunity, ecc.) che scorrazzano sul pianeta rosso, ma anche le foto originali NASA inviate a Terra dalla sonda “MRO” (Mars Reconnaissance Orbiter), foto in altissima risoluzione e ricche di particolari sconcertanti fra cui, appunto, tracce che sembrano rappresentare resti di antiche città in rovina».

Su Marte, secondo l’esperto di San Severo ed autore di diversi libri («Ossimoro Marte», «Ritorno su Lahmu») sarebbe stato fotografato di tutto: statue (per tutte: la famosa «sirenetta»), piramidi, strutture regolari che farebbero pensare a costruzioni, sfere sospese, artefatti, ingranaggi, addirittura apparenti animali.
Dunque, secondo il ricercatore originario di san Severo, si su Marte ci sarebbero state delle città che sono state abbandonate in tempi passati, dopo un ipotetico, grande cataclisma che sembrerebbe aver colpito il pianeta rosso circa 10mila anni fa (teoria VAS, Velikovski Ackerman Spedicato). All’epoca, secondo questi ricercatori, Marte era forse un pianeta lussureggiante, ricco di vita e di oceani profondi migliaia di metri. Queste presumibili città erano quindi subacquee, site a circa 3000 metri di profondità, nella località marziana denominata dalla Nasa «Chaos di Atlantide».

Ma perché i governi e gli enti spaziali non ci dicono nulla? «Per la stessa ragione per cui mantengono il segreto sugli ufo, per mantenere la pace sociale e non destabilizzare la società di fronte alla realtà di esseri provenienti da altri mondi», risponde il presidente del Cufom, Angelo Carannante. «Sia ben chiaro, le prove definitive di queste ipotesi “marziane” si avranno quando sbarcheremo su Marte con equipaggi umani e lo esploreremo approfonditamente».

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/video/gdm-tv/1207568/ufo-boom-di-avvistamenti-in-puglia.html?fbclid=IwAR3nMnk7eTQ_s0JDSg7Azh4VNgWagv1KhHOzb74ADSV7MMJ9JIBr9k9htI8

venerdì 20 settembre 2019

Marina Usa, video degli Ufo? Sono autentici.


L'immagine di un presunto Ufo (Archivio)


Una serie di filmati declassificati che mostrano oggetti volanti misteriosi senza ali che si muovono veloci sullo schermo sono "autentici" e non sono spiegabili: è quanto rivela, citata da media americani fra cui la Cnn, la Marina americana, che li classifica come "Fenomeni aerei non identificati".
    
I presunti Ufo in questione, ha spiegato il portavoce della Us Navy Joe Gradisher, sono stati ripresi in aria con sensori a raggi infrarossi nel 2015 e studiati e diffusi dalla Stars Academy of Arts & Sciences. In un altro filmato, ripreso nel 2004, un altro oggetto oblungo e senza ali attraversa lo schermo e sparisce troppo velocemente per poter essere poi reinquadrato.
Il portavoce ha spiegato alla Cnn che la trasparenza della Us Navy sugli avvistamenti di Ufo ha lo scopo di incoraggiare soprattutto le reclute a riprendere i 'fenomeni aerei non identificati' quando vengono avvistati in prossimità di aeroporti, minacciando l'incolumità dei piloti. 

mercoledì 25 marzo 2015

Ufo, John Podesta, gli scienziati e la minaccia dell’invasione extraterrestre. - Vladimiro Bibolotti



Nella comunità scientifica è tornato l’incubo di un altro tipo di invasione: la guerra dei mondi. Negli ultimi convegni o documenti prodotti dalle varie comunità accademiche è ripreso il dibattito sui rischi di estendere i sistemi di comunicazione Internet nello spazio
Non è mistero che il sogno di Mr. Cerf, co-creatore del programma Tcp/Ip, il protocollo Internet per intenderci, è portare il web a livello interplanetario per le future imprese di esplorazioni spaziali e più avanti di colonizzazione di Marte e della Luna
Intanto gli scienziati del Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence) per oltre mezzo secolo all’ascolto di eventuali segnali “intelligenti” provenienti da qualche galassia, tramite i radiotelescopi come quello di Arecibo, hanno riproposto la possibilità di inviare in maniera attiva, messaggi agli eventuali extraterrestri per rivelare la nostra presenza. 
Un programma come quello proposto di Internet nello spazio, permetterebbe ad eventuali visitatori, di studiarci in anticipo, magari attraverso lo studio dei nostri costumi attraverso Wikipedia.
Nell’ultima sessione della Aas (La American Association for the Advancement of Science), il prof. Douglas Wakoch, costatando che dopo 50 anni non avendo ricevuto messaggi, occorreva trasformare il Seti in Active seti, cioè inviare messaggi per farci notare, soprattutto ad esso con la scoperta di migliaia di pianeti Extrasolari di tipo terrestre
Ciò ha nuovamente animato il parere di alcuni scienziati come già negli anni ’70 fece il Premio Nobel Martin Ryle, che metteva in guardia dall’inviare messaggi a civiltà magari malvagie, pronte a sottometterci o peggio annientarci. 

Dello stesso parere il più noto Steven Hawking, letteralmente terrorizzato dall’arrivo degli alieni, poiché con la loro tecnologia dunque avanzatissima, faremo secondo lui, la fine degli indigeni con l’arrivo di Cristoforo Colombo
Ne emerge un quadro sconcertante. 
Nei vari simposi accademici, sia di tipo scientifico che economico, l’incubo di un annientamento del nostro pianeta per colpa di malvagi Et è ormai quasi una costante.
Per gli astrofisici e per il Seti la convinzione dell’esistenza di extraterrestri è un dato statisticamente accettato, ma non il fenomeno degli Ufo
Parere condiviso anche dal direttore dellaSpecola Vaticana Funes
Ma allora con quale mezzi potremmo essere invasi se non da dischi volanti, come nella cinematografia hollywoodiana? 
Gli Ufo intesi come astronavi extraterrestri non possono concettualmente coesistere per le “attuali” nostre conoscenze scientifiche e per le primitive tecnologie per viaggiare nello spazio e per le convinzioni della fisica nostrana. 
Eppure come afferma il Prof. Paul Davies e Wagner e prima di lui Carl Sagan, non si esclude che in un passato remoto qualcuno ci abbia visitato e magari abbia creato colonie sulla Luna e su qualche asteroide invitando la Nasa ad un attento monitoraggio del lato oscuro del suolo lunare.
E qui nasce una evidente contraddizione più che un dubbio. 
Ma se gli Ufo non possono esistere, come sarebbero giunti tali invasori? 
E se ne erano capaci migliaia di anni fa, perché negarle oggi? 
Oppure qualcuno sa che le cose non stanno come sembrano e affermato. 
Ricordiamo le dichiarazioni del Primo Canadese, Paul Hellier o del ex Presidente russo Medvedev (anche se qualcuno pensa ad uno scherzo mediatico), a cui si aggiunge ultimissima e con maggior clamore quella recentissima di John Podesta consigliere del Presidente Obama, già capo gabinetto di Bill Clinton che, proprio in questi giorni, tramite Twitter ha dichiarato che il suo più grande cruccio sia stato quello di non essere riuscito a far svelare la verità sugli Ufo e sugli incontri con gli Extraterrestri.
Incontri dunque, non contatti radio. 
Incontri sul nostro pianeta con civiltà extraterrestri giunte presumibilmente a bordo di dischi volanti o…Ufo!
Aggiornamento del 19 febbraio 2015 ore 15:15
Chiuso l’account twitter di John Podesta
Al suo posto compare quello di un certo Brian Deese Senior Advisor to President Obama. Questo episodio fa sospettare ma senza gridare al complotto, che forse le recenti dichiarazioni di Podesta, possono avere dato fastidio in certi ambienti. 
John Podesta non è un consigliere qualunque, già Capo di Gabinetto della Casa Bianca di Bill Clinton e ovviamente esperto nella comunicazione, dovrebbe diventare infatti  l’uomo di punta dello staff di Hillary Clinton, probabile candidata alla Casa Bianca, peraltro anch’essa appassionata come il marito Bill, della tematica ufologica (Rockefeller Initiative Documents – Paradigm Research Group). 
Allora perché fare autogol e screditarsi con dichiarazioni forti, da chi conosce bene il mestiere e l’arma della comunicazione digitale?  Forse lo scopriremo nei giorni a venire.

lunedì 10 novembre 2014

Ufo a Scandicci.



FORTE DEI MARMI - Un oggetto volante non identificato è stato filmato il 14 giugno scorso a Forte dei Marmi durante l'esibizione delle Frecce Tricolori. Il filmato di Fabrizio Scorza è stato reso noto dal G.A.U. di Scandicci.