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mercoledì 19 settembre 2012

La parola "pedofilia" entra nel codice penale. Senato ratifica Lanzarote.


(AGI) - Roma, 19 set. - L'aula del Senato ha approvato all'unanimita' la ratifica della Convenzione per la protezione di minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, firmata a Lanzarote nel 2007. Dopo sei letture e' legge. Introduce nel nostro codice penale la parola 'pedofilia' (art.414 bis).
Inoltre disciplina anche i casi di grooming (adescamento attraverso internet) e di turismo sessuale.
"La ratifica e' una buona notizia per tutti i minori che vivono nel nostro Paese.
Si tratta di un'arma in piu' per contrastare gravi violazioni come l'abuso e lo sfruttamento sessuale", ha osservato Vincenzo Spadafora, autorita' Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza. La Convenzione di Lanzarote risponde alla necessita' riscontrata dal Consiglio d'Europa (Coe) di elaborare nuovi strumenti vincolanti per gli Stati del Coe per il contrasto allo sfruttamento e all'abuso sessuale dei minori.
La Convenzione e' stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 12 luglio 2007 e aperta alla firma il 25 ottobre dello stesso anno a Lanzarote. Allo stato attuale, il testo e' stato sottoscritto da 41 Stati membri del Coe, tra cui l'Italia, che l'ha sottoscritta il 7 novembre 2007.
Il disegno di legge italiano che recepisce le disposizioni della Convenzione prevede l'introduzione nel codice penale dell'articolo 414-bis ('Pedofilia e pedopornografia culturale') che punisce con la reclusione da tre a cinque anni chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, e con qualsiasi forma di espressione, istighi a commettere reati di prostituzione minorile, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico, di violenza sessuale nei confronti di bambini e di corruzione di minore.
Stessa pena per chi "pubblicamente fa apologia di questi delitti".


Alla faccia di chi, durante il famigerato governo Berlusconi, voleva inserire l'emendamento 1707: “Niente obbligo di arresto per chi verrà sorpreso a compiere violenze sessuali di LIEVE ENTITA’ verso minori”. 
I firmatari della legge: Gasparri (PdL), Bricolo (Lega), Quagliariello (PdL), Centaro (PdL), Berselli (PdL), Mazzatorta (Lega), Divina (Lega). E sappiamo benissimo chi volevano proteggere.
Cetta.

mercoledì 12 settembre 2012

Il reato di tortura entra nel codice penale.


Commissione giustizia, ok al reato di tortura nel codice penale


Ok della commissione Giustizia in Senato.




Una piccola grande svolta: la commissione Giustizia del Senato ha approvato all'unanimità il disegno di legge che introduce il reato di tortura in Italia, adeguando i nostri codici all'ordinamento internazionale.

I CASI DIAZ E ALDROVANDI.L'argomento sensibile è tornato alla ribalta in passato, fortemente legato ai più cupi episodi di cronaca italiana: dal caso delleviolenza nella scuola Diaz durante il G8 di Genova fino al brutale pestaggio eseguito dalla polizia che costò la vita nel 2005 a Federico Aldrovandi e portò al lancio di una petizione per l'introduzione della nuova legge.

PD: «NORMA ATTESA DALL'84». Il vicepresidente del gruppo del Partito democratico Felice Casson nell'esprimere soddisfazione per il voto unanime della commissione ha ricordato che «risale addirittura al 1984 la convenzione Onu che imponeva al nostro Paese l'adeguamento all'ordinamento internazionale».
Adesso «anche in Italia si riconoscerà che si tratta di un delitto contro l'umanità da perseguire in maniera adeguata. Ci auguriamo che il provvedimento venga calendarizzato al più presto in Aula».
Mercoledì, 12 Settembre 2012