Visualizzazione post con etichetta inesistente. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta inesistente. Mostra tutti i post

domenica 2 giugno 2024

Nei buchi neri il tempo non esiste: la rivoluzionaria scoperta italiana.

 

I buchi neri non divorano la materia, la fanno ruotare all’esterno in un vortice di frammenti. Questa è la nuova immagine dei buchi neri che rivoluziona radicalmente la nostra comprensione di questi enigmatici oggetti cosmici.

Nonostante l’intensa attrazione gravitazionale che esercitano, la materia non riesce a entrare nei buchi neri perché, al loro interno, il concetto di tempo come lo conosciamo non esiste. “L’idea da tenere presente è che, entrando in un buco nero, il tempo diventa immaginario”, spiega Salvatore Capozziello, fisico del dipartimento di Fisica “E. Pancini” dell’Università Federico II di Napoli. Capozziello, insieme a Silvia De Bianchi dell’Università Statale di Milano e Emmanuele Battista dello stesso dipartimento di Fisica di Napoli, ha pubblicato una ricerca sulla rivista Physical Review D che sfida le attuali teorie sui buchi neri.

Il problema della singolarità.

Nella teoria della Relatività generale esiste il problema delle singolarità: punti dove le equazioni della fisica perdono di significato. Buchi neri e Big Bang rappresentano situazioni estreme che sfidano la nostra comprensione del tempo e dello spazio. “È un problema che ha preoccupato i fisici per decenni, a cominciare dallo stesso Einstein”, osserva Capozziello. Secondo le teorie attuali, un osservatore esterno vedrebbe un oggetto cadere in un buco nero per un tempo infinito, mentre un osservatore che cadesse con l’oggetto lo farebbe in un tempo finito. Tuttavia, nessuno sa cosa avvenga realmente all’interno di un buco nero poiché non esistono prove sperimentali.

Cosa succede se ci si avvicina a un buco nero.

Capozziello e il suo team hanno studiato cosa succede avvicinandosi a un buco nero utilizzando coordinate fisiche per analizzare le onde gravitazionali, basandosi sulla teoria di Einstein. Hanno scoperto che la velocità di caduta si riduce a zero e la curvatura dello spazio-tempo rimane finita, rendendo impossibile entrare nel buco nero. Questo fenomeno, chiamato “atemporalità” dai ricercatori, implica che oltre l’orizzonte degli eventi il tempo diventa immaginario e il buco nero non può essere trattato come un sistema dinamico.

Una fisica senza singolarità.

Di conseguenza, la materia, pur attratta dalla gravità del buco nero, non riesce a penetrarne l’interno e si accumula intorno ad esso. Questa teoria risolve uno dei più grandi enigmi della relatività generale di Einstein, dimostrando che i buchi neri non contengono una vera singolarità e non causano un collasso dello spazio-tempo. Propone invece una “fisica senza singolarità” che potrebbe anche applicarsi alla meccanica quantistica.

L’orizzonte degli eventi.

L’orizzonte degli eventi assume quindi una nuova definizione: diventa il limite oltre il quale il tempo diventa immaginario. Un osservatore può raggiungerlo, ma non attraversarlo. La famosa immagine del buco nero ottenuta nel 2019 dalla collaborazione Event Horizon Telescope rappresenterebbe, secondo questa teoria, le particelle che non riescono a entrare nel buco nero. Questo indica che i buchi neri non sarebbero divoratori di materia, come spesso rappresentati, ma oggetti che accumulano materia.

https://www.passioneastronomia.it/nei-buchi-neri-il-tempo-non-esiste-la-rivoluzionaria-scoperta-italiana/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR2rkGmcHlkU_glLOlW6CRgcuQKd158Ihb4LbO5gd0Gu-uC58W-3IwDIExQ_aem_AWc-ulenfCarlPlME9mrhcJw4ltCTKBk-DGwmseGxF0EgnJvS_6KGiHaQAxFNS6VBuUGhtOYwtHsh9fzDb1magqM

venerdì 15 aprile 2022

Chi l’ha visto? - Marco Travaglio












Qualcuno ha notizie di SuperMario, il Migliore che aveva ereditato dalla Merkel lo scettro dell’Europa e doveva guidare l’Italia fino al 2023, anzi al 2028 (senza neppure il fastidio di candidarsi alle elezioni), anzi finché era vivo e forse pure da morto? Sul fronte interno – da quando l’hanno trombato al Quirinale, che è un po’ il suo Papeete – è passato dal “tutti pro” al “tutti contro”: i magistrati annunciano lo sciopero contro la schiforma del Csm (così imparano a trattar meglio Bonafede, il miglior ministro della Giustizia dalla notte dei tempi); i sindacati sono sul piede di guerra; Confindustria, che ce l’aveva regalato issandolo sulle lingue dei suoi giornaloni, l’accusa di dimenticare le imprese; persino il sindaco-aedo Sala si sente tradito; cittadini e imprenditori alle prese con le bollette raddoppiate, così come il mondo della scuola e della sanità, si chiedono dove pensasse di trovare i 15 miliardi in più per le spese militari visto che a loro riserva spiccioli se va bene e tagli se va male; lo sbraco sulle regole anti-Covid ci regala 150 morti al dì; e la maggioranza più ampia mai vista (col consenso più basso mai visto) lo costringe a continue fiducie, più del Prodi-2 e del Conte-2 (che si reggevano su un pugno di voti). A parte gli evasori, grati per il condono e l’abolizione del cashback, gli è rimasto solo il Pd, che però deve spiegare agli eventuali elettori l’asservimento alla Nato.
Sul fronte estero, se possibile, ancora peggio. Draghi annuncia che andrà alla cena di lavoro all’Eliseo con Macron, Scholz e Ursula, poi che parteciperà via Zoom (a una cena!), infine che non potrà collegarsi per “problemi tecnici”. Sapete quali? Che nessuno l’ha invitato. Manda armi all’Ucraina fregandosene della Costituzione (che lo vieta). Impiega 40 giorni per telefonare a Putin e poi racconta che ci ha parlato un’oretta, ma non è sicuro di aver capito ciò che quello gli ha detto su un dettaglio come i pagamenti del gas in euro o in rubli (e domandarglielo?). Su quell’altra cosuccia dell’embargo al gas russo, dice che “deciderà l’Europa” (come se l’Italia non c’entrasse) e noi dobbiamo scegliere “fra pace e condizionatori” (come se le due cose fossero incompatibili). Biden manda in vacca i negoziati annunciando un golpe a Mosca e accusando Putin di genocidio: viene scaricato da Macron e Scholz, smentito dal suo portavoce e dal segretario di Stato, criticato persino da Letta e Calenda, ma Draghi tace come Fantozzi col Megadirettore galattico. Tanto contiamo un po’ meno di Malta. Anche i suoi lecchini preferiti sono rassegnati a salutarlo dopo il voto del 2023. Ma un anno è un’eternità: sicuri di poterci permettere altri 12 mesi di agonia? Non è meglio congedarlo subito? Chi non vuol farlo per noi lo faccia per lui.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/04/15/chi-lha-visto/6560636/

giovedì 1 aprile 2021

Il salvatore della patria non esiste (e non ci serve). - Moni Ovadia

 

Gesù ha detto: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8, 32). Questa è tra le frasi più disattese dell’intero Vangelo, la politica come esercizio del potere, ha fondato se stessa sulla perversione programmatica di questo principio. I regimi la verità la fabbricano. Al tempo in cui in Germania si instaurò il nazismo, poteva capitare di leggere sulla stampa ufficiale, notizie di questo tenore: “Ebreo rabbioso azzanna mansueto pastore tedesco!”. Mutatis mutandis, anche nelle democrature si tende, se non proprio a ribaltare le verità, a fare splendere l’ovvio, a far passare per novità luminosa la routine, a riciclare come idea innovativa il già visto e praticato, il merito della questione viene espunto dal confronto e sostituito dalla retorica del consenso a priori.

Ora, con il dovuto rispetto alla competenza in campo economico e finanziario del presidente del Consiglio Mario Draghi, questo non fa di lui un taumaturgo come è mostrato dall’evidenza e neppure l’uomo della provvidenza di cui peraltro non si sente, né si è mai sentito il bisogno, ma che viene evocato sempre per supplire ai deficit di realtà, di serietà e di assunzione di responsabilità di una classe dirigente mediocre e incapace di rimettersi in questione. Tale classe dirigente, pubblica e, in notevole misura privata, vuole mantenere i propri privilegi e per farlo acclama la figura prestigiosa di chi non teme di essere sottoposto al fuoco incrociato ostile e amico perché, per storia e vocazione, non teme i franchi tiratori armati di ordigni che non lo colpiscono. Erigendo detta figura a scudo e lustrandolo con incensamenti abbaglianti, i soliti noti si preparano a fare man bassa del gruzzolo annunciato dal Recovery Fund protetti dai superpoteri del super Mario nazionale, internazionale e globale. L’Italia ne uscirà verosimilmente con le solite diseguaglianze, le inesorabili sperequazioni, gli inguaribili vizi endemici: evasione fiscale, corruzione, mafie. Ma che importa, tanto c’è sempre la post-verità.

IlFattoQuotidiano

venerdì 28 marzo 2014

Scienziato Dimostra che la Morte Non Esiste.



Il Professor Lanza spiega perché la morte non esiste
Per la maggior parte degli scienziati, probabilmente, il concetto di una vita ultraterrena o è una sciocchezza, o per lo meno non è dimostrabile. 
Eppure un esperto sostiene che ha le prove per confermare che l’esistenza dopo la morte c’è e si trova nella fisica quantistica
Il Professor Robert Lanza afferma che la teoria del biocentrismo insegna che la morte come noi la conosciamo è un’illusione creata dalla nostra coscienza.
Il Professor Robert Lanza con la teoria del biocentrismo insegna che la morte come noi la conosciamo è un’illusione. Egli ritiene che la nostra coscienza crea l’universo, e non il contrario, e una volta che accettiamo che spazio e tempo sono “strumenti della nostra mente”, la morte non può esistere in ‘alcun senso reale’.“Pensiamo che la vita sia solo l’attività degli acidi nucleici e delle proteine. Viviamo un po’ per poi marcire nel terreno“, ha detto lo scienziato sul suo sito web. Lanza, è attualmente direttore scientifico presso l’Advanced Cell Technology ed è professore aggiunto alla  Wake Forest University School of Medicine nel North Carolina, ha proseguito spiegando, che come esseri umani noi crediamo nella morte, perché "ci è stato insegnato che si muore", o più precisamente, la nostra coscienza associa la vita con i corpi e sappiamo che i corpi muoiono.

Il Professor Robert Lanza, spiega la sua teoria nel suo libro biocentrismo: come la vita e la coscienza sono le chiavi per comprendere la vera natura dell’Universo.
La sua teoria del biocentrismo spiega che la morte non può essere terminale come pensiamo che sia. Il biocentrismo è inteso come la teoria del tutto - deriva dal greco ‘centro della vita’ -, è il credere che la vita e la biologia siano centrali per la realtà e che la vita crei l’universo, non il contrario. Questo suggerisce che la coscienza di una persona determina la forma e le dimensioni degli oggetti nell’universo. Lanza usa l’esempio del modo in cui percepiamo il mondo intorno a noi. Una persona vede un cielo blu, e gli viene detto che il colore che sta vedendo è blu, ma le cellule nel cervello di una persona potrebbero essere modificate per vedere il cielo verde o rosso.

“Quello che vedi non potrebbe esistere senza la tua coscienza“, ha spiegato Lanza. ”La nostra coscienza ha un senso del mondo“. Osservando l’universo dal punto di vista della biocentrica, significa anche che spazio e tempo non si comportano nel modo definito e veloce che la nostra coscienza ci dice che fanno. In sintesi, lo spazio e il tempo sono ‘semplici strumenti della nostra mente’. Secondo le considerazioni degli esperimenti di fisica quantistica, tutta la nostra esperienza sensoriale non è altro che un vortice di informazioni che si verificano nella nostra mente. Una volta che questa teoria su spazio e tempo è accettata, significa che la morte e l’idea di immortalità esistono in un mondo senza confini di spazio e tempo.
Allo stesso modo, i fisici teorici credono che ci sia un numero infinito di universi con diverse varianti di persone e situazioni, che si svolgono contemporaneamente. Lanza ha aggiunto che tutto ciò che può accadere e accade ad un certo punto in questi molti universi significa che la morte non può esistere in ‘alcun senso reale‘ le si voglia dare. Lanza, invece, ha detto che quando moriamo la nostra vita diventa un ‘fiore perenne che torna a fiorire nel multiverso‘. Ha continuato: ’ La vita è un’avventura che trascende il nostro modo ordinario di pensare”. Lanza ha citato il famoso esperimento della doppia fenditura per spiegare le sue affermazioni.

Nell'esperimento, quando gli scienziati guardano un passaggio di particelle attraverso due fenditure in una barriera, la particella si comporta come un proiettile e passa attraverso una fenditura o l’altra. Eppure, se una persona non guarda la singola particella, questa si comporta come un’onda, significa che può passare attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente. Questo dimostra che la materia e l’energia possono presentare caratteristiche di entrambe e che il comportamento dei cambiamenti delle particelle sono alla base di percezione e coscienza di una persona.