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domenica 5 maggio 2024

IMOHTEP, il Leonardo del 2600 a.C.

 

Matematico, medico, letterato, raggiunse una tale fama che si parla ancora di lui.
È considerato una delle figure più importanti della storia dell'antico Egitto.
Imhotep è nato a Memphis, Egitto intorno al 2600 a.C.
Suo padre era un architetto di nome Kanofer e sua madre era una sacerdotessa della dea Nuit.
I primi anni di vita di Imhotep non sono ben documentati, ma si crede che abbia ricevuto un'istruzione completa in vari settori, tra cui architettura, ingegneria, matematica e medicina.
Imhotep fu il capo architetto, medico e consigliere del faraone Djoser (regnò 2650-2575 a.C.).
È accreditato per aver progettato e costruito la Piramide a Saqqara, una delle prime strutture in pietra al mondo e precursore delle piramidi di Giza.
Le capacità innovative di design e ingegneristiche di Imhotep gli hanno permesso di creare una struttura monumentale che superasse qualsiasi cosa costruita prima.
Imhotep progettò e costruì la Piramide Step, che era una struttura rivoluzionaria che trasformava il concetto di piramidi da semplici mastaba a grandi monumenti imponenti.
Imhotep era un medico abile che scrisse diversi testi medici, tra cui il "Edwin Smith Papirus", che contiene il più antico trattato chirurgico conosciuto.
Imhotep era un matematico che sviluppò un sistema di geometria e aritmetica che gli permetteva di calcolare le aree e i volumi delle forme complesse.
L'esperienza di Imhotep in ingegneria gli ha permesso di progettare e costruire elaborati sistemi di irrigazione, templi e altre strutture.
Imhotep è stato un poeta e scrittore che compose inni, poesie e altre opere letterarie.
L'eredità di Imhotep va ben oltre la sua vita.
Fu deificato dagli antichi Egizi, che lo adoravano come un dio della saggezza, dell'architettura e della medicina.
I suoi design innovativi e le sue abilità ingegneristiche hanno influenzato lo sviluppo dell'antica architettura egiziana, e i suoi testi medici sono rimasti influenti per secoli.
Oggi, Imhotep è celebrato come una delle più grandi menti della storia umana, e i suoi contributi continuano a ispirare meraviglia e stupore.

( foto wikipedia )

lunedì 4 aprile 2022

Altro che “eroi” in camice: ecco i 66 mila esodati-Covid. - Natascia Ronchetti

 

IL 30 GIUGNO - Scadono i contratti: zero assunzioni.

In teoria dovrebbero essere quasi tutti stabilizzati. Solo in teoria, però. Perché in concreto si scontrano contro un muro: quello dei vincoli di bilancio. Per ora i quasi 54 mila operatori sanitari reclutati con contratti flessibili per far fronte alla pandemia hanno una sola certezza. Quella che il 30 giugno scadrà la proroga dei loro contratti. Sono medici (20.064), infermieri (23.233), operatori sociosanitari e altri professionisti come i tecnici di laboratorio o di radiologia (22.732). Totale: oltre 66 mila, ma solo 54 mila candidati all’assunzione a tempo indeterminato (vanno esclusi infatti gli specializzandi e il personale in quiescenza). La legge di Bilancio ha aperto uno spiraglio concedendo la possibilità di assumere coloro che alla fine di giugno hanno maturato almeno 18 mesi di servizio, di cui sei nel corso dell’emergenza. Ad avere i requisiti fissati dalla legge sarebbero in 43 mila.

Ma le incognite sono tante anche per questi ultimi. E per molti motivi. Perché fatta la legge dovranno poi essere le aziende sanitarie a procedere con le assunzioni cercando di far comunque quadrare i conti. E non c’è nulla di scontato, anzi. Poi perché non tutte le Regioni sono nelle stesse condizioni. Sette – Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia – sono sottoposte a piani di rientro per risanare il disavanzo finanziario. Due, Calabria e Molise, sono commissariate. Un bluff? “Non c’è nessun automatismo, la legge si limita a offrire questa possibilità”, dice Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao, uno dei più rappresentativi sindacati dei medici ospedalieri. Il fatto è che oltre due anni fa, quando è scoppiata la pandemia, il Servizio sanitario nazionale era già stremato dai tagli – 46 mila posti in dieci anni – imposti dalla spending review. Mancavano allora, tra ospedali e territorio, 63 mila infermieri. E mancavano, nelle varie specialità, oltre 10 mila medici. Di questi ultimi, secondo una proiezione realizzata da Fiaso con il supporto di Sda Bocconi (Fiaso è l’associazione a cui fanno capo l’85% delle aziende sanitarie e ospedaliere italiane), andranno in pensione entro il 2024 in oltre 35 mila. Gli infermieri in uscita saranno invece 58.339. Le stabilizzazioni non risolverebbero affatto il problema perché continuerebbero a mancare all’appello in 18.353, tra camici bianchi e infermieri: una voragine. Ma almeno tamponerebbero qualche falla qua e là. Quanto basta per tentare almeno in parte di affrontare un’altra emergenza, quella del recupero delle lunghe liste d’attesa accumulate a causa della pandemia. “Tra visite specialistiche, interventi chirurgiche e ed esami diagnostici saltati, è un problema che ci trascineremo per molto tempo – prosegue Palermo –. Sempre sperando che non arrivi una nuova pandemia. Con il risultato di uno spostamento sempre più massiccio verso la sanità privata. Il pubblico è sempre più proiettato verso le terapie per gli acuti e il privato continua ad assorbire medici”.

Con la legge di Bilancio il governo ha aumentato la dotazione del fondo sanitario nazionale. Due miliardi all’anno per tre anni, si passa dai 124 miliardi per il 2022 ai 128 per il 2024. Soldi che dovrebbero servire – anche ma non solo – a stabilizzare i precari. Risorse che secondo Fiaso potrebbero essere del tutto insufficienti. Proprio come sono insufficienti, secondo le Regioni, gli stanziamenti a loro favore per coprire i maggiori oneri sostenuti a causa della pandemia. Come sappiamo hanno chiesto due miliardi ma finora ne hanno ottenuto uno. “Abbiamo un’opportunità – spiega il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore – che deve fare i conti con un grosso limite legato al tetto di spesa per problemi di finanza pubblica”.
Tradotto: la responsabilità è tutta politica, alla fine dei conti la palla è nelle mani delle Regioni e del governo. C’è chi sta cercando di spostare il ragionamento sui vincoli dal tetto di spesa allo standard di personale da fissare per raggiungere un determinato obiettivo di salute. “Si tratta di definire per ogni servizio sanitario da erogare il numero delle risorse umane necessarie – osserva Migliore –. Ma è chiaro che se non ci si sottrae alla logica del tetto di spesa, la stabilizzazione potrebbe anche essere difficile o impossibile”. Per capire: Federsanità, l’associazione legata all’Anci, finora non ha negato le sue perplessità sulle stabilizzazioni.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/04/03/altro-che-eroi-in-camice-ecco-i-66-mila-esodati-covid/6546679/?utm_content=marcotravaglio&utm_medium=social&utm_campaign=Echobox2021&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR2XwJZhoPY-_XKhh2UWyYvUVagWAjUKHlFUHHWlQn3ojpWMtdaeUBjkRww#Echobox=1648980466

martedì 7 ottobre 2014

Addio al Pap test, in Liguria arriva il nuovo esame contro l'Hpv.


Addio Pap test. 
Cambia in Liguria lo screening per la diagnosi precoce del tumore del collo dell'utero: il moderno test Hpv sostituirà progressivamente il più classico esame di controllo. L'introduzione della nuova tecnica di screening nasce dall'esperienza positiva dell'Asl 2 Savonese che, "a partire dal 2012, ha attivato un programma pilota utilizzando proprio il test Hpv come esame primario, grazie a un progetto frutto di un gruppo di lavoro interdisciplinare composto da anatomo-patologi, ginecologi, igienisti, ostetriche, infermieri e citolog", ricorda l'azienda sanitaria in una nota.
L'iniziativa ha interessato e interessa "una popolazione di circa 80.000 donne residenti nella provincia di Savona, di età compresa tra i 30 e i 64 anni. Inizialmente sono state contattate le signore appartenenti alla fascia d'età 40-50 anni, ma a partire dal gennaio 2014 è stata allargata la possibilità di adesione a tutta la popolazione bersaglio.
Nel corso del 2013 sono state invitate 20.267 donne, con un'adesione media del 51%, valore ben superiore a quello nazionale. Questo dato conferma l'alto gradimento del test Hpv tra la popolazione femminile. Attualmente è in corso la stesura del progetto regionale che, con buona probabilità, individuerà come centro regionale di riferimento l'Anatomia patologica dell'ospedale San Paolo di Savona, diretta da Ezio Venturino, ideatore del progetto".
"Lo screening con il test Hpv - osserva Alessandra Franco, responsabile della segreteria organizzativa Screening dell'Asl 2 Savonese - rappresenta un passaggio fondamentale per la diagnosi precoce del tumore del collo dell'utero, consentendo di individuare un maggior numero di lesioni ed eventuali alterazioni in tempi più precoci rispetto al Pap test".
A dimostrazione dell'alta qualità del progetto, riconosciuta non solo a livello regionale ma anche nazionale, evidenzia l'Asl, il Gisci (Gruppo italiano screening del cervicocarcinoma), ha scelto Finale Ligure come sede del prossimo convegno nazionale 2015.

venerdì 2 novembre 2012

Sul campo da tennis anziché in corsia, medico dirigente denunciato a Bergamo.



Roma - (Adnkronos) - E' stato filmato dai finanzieri ad 'operare' sulla terra rossa, tra racchette e palle da tennis in orario di servizio. Ora dovrà rispondere di falso e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Roma, 2 nov. (Adnkronos) - Ufficialmente risultava in servizio, ma i malati, invece di andare in ospedale, avrebbero potuto trovarlo sul campo da tennis. A scoprirlo è stata la Gdf di Bergamo. Il dirigente medico, allontanatosi dal reparto ed indossati i vestiti da gioco, è stato filmato dai finanzieri ad 'operare' sulla terra rossa, tra racchette e palle da tennis. Ora dovrà rispondere di falso e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Il dirigente, informa il comando provinciale della Gdf, si assentava dal luogo di lavoro per decine di ore, attestando falsamente, a posteriori, la presenza sul luogo di lavoro utilizzando le indicazioni e le timbrature manuali, invece del badge elettronico, difficilmente alterabile. Tra le attività che svolgeva in quelle ore, anche quella del gioco del tennis in un centro sportivo di Bergamo.
Il dirigente dovrà rispondere dei reati di falso, truffa aggravata ai danni di un ente pubblico e false attestazioni e certificazioni. E' stata anche inviata una segnalazione per danno erariale alla Procura Regionale presso la sezione giurisdizionale per la Lombardia della Corte dei Conti. Verrà inoltre informata la struttura sanitaria che ha il dirigente alle proprie dipendenze.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Sul-campo-da-tennis-anziche-in-corsia-medico-dirigente-denunciato-a-Bergamo_313853385892.html