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venerdì 13 ottobre 2023

Crespelle di riso.

 

Ingredienti:
-500 gr di riso
-1 litro di latte
-La buccia di 1 arancia
-4 cucchiai di zucchero
-200 gr farina 00
-Una bustina di lievito vanigliato
-Un pizzico di cannella e di sale.
Preparazione.
In una pentola capiente versare latte, riso, la buccia d’arancia, lo zucchero, il sale e la cannella. Far bollire a fuoco basso cuocere fino a quando si asciuga tutto , girare spesso attenzione altrimenti si attacca togliere la buccia lasciare intiepidire e versare la farina ed il lievito, amalgamare il tutto. Farlo raffreddare, fare dei cilindri e passarli nella farina, Friggere in olio ben caldo, facendo attenzione a che non si colorino eccessivamente. Scolare ogni crispella su carta assorbente e poi farla rotolare dentro allo zucchero semolato. Servire e buon appetito.

venerdì 30 agosto 2019

ZUCCHINE IMPANATE.

L'immagine può contenere: cibo

INGREDIENTI: 2 zucchine grandi, pangrattato, 1 cucchiaio di pecorino grattugiato, 1 albume, sale, pepe, 2 cucchiai di olio

PREPARAZIONE: Lavate e spuntate le zucchine, poi tagliatele a rondelle spesse circa 1/2 centimetro, mettetele in una ciotola e aggiungete l’olio, mescolate bene in modo che l’olio si distribuisca uniformemente. In un piatto mettete il pangrattato, il pecorino grattugiato, il sale e il pepe mescolate bene, in un altro piatto mettete l’albume e sbattetelo bene con la forchetta, passate le zucchine prima nell’albume e poi nel pangrattato.
Mettete le rondelline in una teglia coperta da carta da forno e fate cuocere in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti.


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venerdì 8 febbraio 2019

Focaccia barese.



Ingredienti:

300 gr. farina di grano tenero tipo "0" per impasto
200 gr. semola rimacinata di grano duro per impasto
100 gr. patate per impasto
200 gr. lievito madre per impasto
10 gr. sale per impasto
50 ml. olio extra vergine di oliva per impasto
300/350 ml. acqua per impasto
400 gr. pomodori ciliegino per condire
20 olive baresane in salamoia per condire
origano q.b per condire
olio extra vergine di oliva q.b per condire
sale q.b per condire
La focaccia è la merenda per eccellenza dei baresi. Non c’è un momento della giornata in cui è più giusto mangiarla, infatti nei panifici della città è pronta sin dalla prima mattina e il profumo che emana si diffonde per strada. La focaccia barese è lo snack per eccellenza nella città pugliese, si usa per sostituire il pranzo o la cena ma si mangia in qualsiasi altro momento della giornata, per “sfizio” e non è raro incontrare persone che la gustano tranquillamente per strada, costretti a fare attenzione perchè, ad ogni morso, si corre il rischio che il pomodoro possa cadere e macchiare i vestiti. I ragazzi la portano a scuola, avvolta nella carta oliata, per fare merenda durante l’intervallo oppure quando marinano le lezioni. Si porta in spiaggia e diventa il pasto di una lunga giornata passata al mare sotto l’ombrellone. E’ il pasto che viene consumato durante le partite di calcio viste in compagnia degli amici, accompagnata, in questo caso dall’immancabile mortadella. Insomma, da prima mattina fino a tarda sera la focaccia accompagna la giornata dei baresi. E’ difficile descrivere ogni sensazione gustativa che la focaccia barese trasmette, l’unico modo per comprendere quello che dico è entrare in un panificio di Bari e acquistarla appena sfornata oppure provare questa ricetta. (Testo di Sandro Romano – Console per il Sud Italia dell’Accademia Italiana Gastronomia Storica)

Istruzioni:

  1. Per preparare la focaccia barese, iniziate lessando una patata in acqua bollente, quindi pelatela e schiacciatela con uno schiacciapatate. Dopodichè versate la farina di grano tenero “0” e la semola rimacinata di grano duro nella tazza di una planetaria. Se non possedete una planetaria, versate in una ciotola per poi impastare a mano.
  2. Aggiungete anche la patata schiacciata, il sale ed il lievito madre in un pezzo unico da 200 gr. (Procuratevelo presso il vostro panettiere di fiducia. Ricordatevi che il lievito madre dovrà essere rinfrescato da almeno 4 ore).
  3. Incorporate un pò d’acqua e azionate la planetaria a bassa velocità, aggiungendo il resto dell’acqua a filo. Se vi accorgete di lavorare in un ambiente caldo vi consigliamo di aggiungere l’acqua molto fredda, altrimenti dovrà essere a temperatura ambiente. Per ultimo unite l’olio, che servirà a dare elasticità e croccantezza al prodotto.
  4. Dopo i primi 5 minuti aumentate la velocità della planetaria e continuate ad impastare per 15 minuti: bisognerà lavorare l’impasto finché non si staccherà bene dalla ciotola e risulterà completamente liscio ed elastico, cioè quando inizierà a “scoppiettare”, rumore che fa l’impasto quando si riempie di bolle e viene lavorato velocemente.
  5. Se vi accorgete che l’impasto fatica a staccarsi dalla ciotola potete aggiungere un pizzico di farina ai bordi della ciotola della planetaria per facilitare l’operazione. Fate attenzione a non aggiungere troppa farina per evitare di indurire troppo l’impasto.
  6. Una volta che l’impasto sarà pronto, staccatelo dal gancio. Oliate il piano di lavoro, che non dovrà essere di legno altrimenti l’olio lascerà una macchia indelebile, e sistemate l’impasto, rigirandolo per oliarlo da entrambi i lati. Lavoratelo quanto basta per formare due palline da circa 400 gr. l’una.
  7. Prendete un vassoio di media misura e oliatelo, aiutandovi con un pennello per cospargere meglio l’olio. E’ importante che il vassoio non sia troppo grande per far sì che le due forme di impasto siano vicine. La vicinanza ravvicinata, infatti, gli permetterà di crescere meglio. Dopodichè sistemate le palline di impasto nel vassoio oliato.
  8. Questa è la fase della lievitazione: lasciate l’impasto a temperatura ambiente, senza coprirlo, per circa 8-12 ore. Se vi trovate in un ambiente che supera i 20°, il vostro impasto lieviterà in 8 ore, se, invece, il vostro ambiente sarà tra i 15 e i 20° ci potranno volere anche 12 ore. Trascorso questo tempo noterete che il vostro impasto sarà lievitato e avrà formato una leggera crosticina in superficie.
  9. Per sapere se l’impasto è lievitato correttamente e non è collassato, occorrerà fare una prova: schiacciate leggermente la superficie dell’impasto con un dito, la pasta dovrà ritornare alla forma iniziale perché sufficientemente elastica.
  10. Ora che il vostro impasto è pronto, potete stendere e condire la focaccia: prendete una teglia del diametro di 32 cm e oliatela, spargendo l’olio in tutta la teglia con le mani o un pennello. Adagiatevi una pallina di impasto al centro, capovolgendola per oliarla da entrambi i lati, e schiacciate l’impasto con le dita per stenderlo fino a coprire l’intera superficie della teglia.
  11. Una volta steso l’impasto, rompete i pomodorini a metà con le mani per far colare tutto il succo e i semi e disponeteli rivolti verso il basso, fino a riempire tutta la superficie della focaccia. Mettete ora le olive, oliate nuovamente, aggiungete un pizzico di sale e dell’origano secco.
  12. Fate cuocere la vostra focaccia in forno statico (o ventilato) preriscaldato alla massima potenza per 20-25 minuti. L’ideale sarebbe 270°, ma se il vostro forno non arriva a questa temperatura basterà impostarlo alla massima potenza, di solito 250°. Se avete a disposizione una pietra refrattaria, posizionatela sul ripiano basso del forno e preriscaldate per almeno 40 minuti.
  13. Una volta sfornata, la focaccia dovrà risultare croccante e alta circa 1-1,5 cm.
(Ricetta del panettiere Giovanni Di Serio, Presidente del Consorzio della Focaccia Barese)

lunedì 8 dicembre 2014

Le cartellate pugliesi.



Ingredienti:

1 kg. di farina 00
500 gr. si semola di grano duro
2 uova intere
150 gr di olio di oliva
una manciata di zucchero semolato
vino bianco q.b.
olio per friggere q.b.

Procedimento: 

miscelare la farina con la semola, formare un buco all'interno,mettere le uova, l'olio ed impastare con il vino bianco, lavorare bene l'impasto finchè non sarà liscio ed omogeneo, non deve risultare appiccicoso, deve sembrare una normale pasta fresca.

Metterla sotto un canovaccio per non farla asciugare troppo mentre la lavoriamo. Prendete un pezzo di pasta non molto grande e passatela nei rulli della macchina per la pasta al primo numero, poi quando sarà bella liscia la sfoglia passarla al n.5, deve essere sottile ma non troppo. 
La sfoglia deve essere senza strappi. 
Prendere una rotella taglia pasta di quelle dentellate e rifinire i 2 bordi, e tagliare tre strisce x tutta la lunghezza della sfoglia. 
Partendo da sinistra, prendere la pasta e pizzicarla formando una piccola conca, continuando fino a finire la striscia. 
Prendere il primo capo a sinistra e girare premendo per far attaccare la pasta e continuando a girare intorno formando una specie di rosa. 
Mettere su di un vassoio di cartone in modo che si asciughino fino a che si è finita tutta la pasta. 
Mettere abbondante olio per frittura in un ampio tegame e quando è bello caldo mettere le roselline, dovranno risultare belle dorate. 
Con una schiumarola giratele per farle dorare da ambo i lati e continuate fino ad esaurimento delle rose preparate,metterle intanto che si friggono su carta assorbente per far sgocciolare l'olio. 
Se volete, come fanno alcuni gli spargete su del miele, noi le passiamo nel mosto di vino cotto. 
Ora lo vendono anche nei supermercati o al mercato cittadino. 
Scaldate in una pentola un pò di mosto, se è troppo denso aggiungetevi un goccio d'acqua, ma di solito a contatto con il calore diventa liquido. 
Passate un pò per volta le roselline nel mosto,rigirandole in modo che si impregnino bene ed uniformemente e mettete in una ciotola. Il dolce è pronto! 
Altrimenti un'altra variante è sciogliere del cioccolato che più vi piace fondente della percentuale che preferite o al latte e aiutandovi con un cucchiaio mettete il cioccolato sopra la rosa appoggiare su foglio di carta alluminio e lasciare asciugare.

https://www.facebook.com/ApuliaTV/photos/a.913026068716621.1073741847.216008305085071/913813728637855/?type=1&theater

lunedì 11 novembre 2013

Focaccia barese


La focaccia è la merenda per eccellenza dei baresi. Non c'è un momento della giornata in cui è più giusto mangiarla, infatti nei panifici della città è pronta sin dalla prima mattina e il profumo che emana si diffonde per strada. La focaccia barese è lo snack per eccellenza nella città pugliese, si usa per sostituire il pranzo o la cena ma si mangia in qualsiasi altro momento della giornata, per "sfizio" e non è raro incontrare persone che la gustano tranquillamente per strada, costretti a fare attenzione perchè, ad ogni morso, si corre il rischio che il pomodoro possa cadere e macchiare i vestiti. I ragazzi la portano a scuola, avvolta nella carta oliata, per fare merenda durante l'intervallo oppure quando marinano le lezioni. Si porta in spiaggia e diventa il pasto di una lunga giornata passata al mare sotto l'ombrellone. E' il pasto che viene consumato durante le partite di calcio viste in compagnia degli amici, accompagnata, in questo caso dall'immancabile mortadella. Insomma, da prima mattina fino a tarda sera la focaccia accompagna la giornata dei baresi. E' difficile descrivere ogni sensazione gustativa che la focaccia barese trasmette, l'unico modo per comprendere quello che dico è entrare in un panificio di Bari e acquistarla appena sfornata oppure provare questa ricetta fornitaci da un rinomato panificio di Bari Vecchia.

Ingredienti

Istruzioni

  1. Per preparare la focaccia barese, iniziate lessando una patata in acqua bollente, quindi pelatela e schiacciatela con uno schiacciapatate. Dopodichè versate la farina di grano tenero “0” e la semola rimacinata di grano duro nella tazza di una planetaria. Se non possedete una planetaria, versate in una ciotola per poi impastare a mano.
  2. Aggiungete anche la patata schiacciata, il sale ed il lievito madre in un pezzo unico da 200 gr. (Procuratevelo presso il vostro panettiere di fiducia. Ricordatevi che il lievito madre dovrà essere rinfrescato da almeno 4 ore).
  3. Incorporate un pò d’acqua e azionate la planetaria a bassa velocità, aggiungendo il resto dell’acqua a filo. Se vi accorgete di lavorare in un ambiente caldo vi consigliamo di aggiungere l’acqua molto fredda, altrimenti dovrà essere a temperatura ambiente. Per ultimo unite l’olio, che servirà a dare elasticità e croccantezza al prodotto.
  4. Dopo i primi 5 minuti aumentate la velocità della planetaria e continuate ad impastare per 15 minuti: bisognerà lavorare l’impasto finché non si staccherà bene dalla ciotola e risulterà completamente liscio ed elastico, cioè quando inizierà a “scoppiettare”, rumore che fa l’impasto quando si riempie di bolle e viene lavorato velocemente.
  5. Se vi accorgete che l’impasto fatica a staccarsi dalla ciotola potete aggiungere un pizzico di farina ai bordi della ciotola della planetaria per facilitare l’operazione. Fate attenzione a non aggiungere troppa farina per evitare di indurire troppo l’impasto. 
  6. Una volta che l’impasto sarà pronto, staccatelo dal gancio. Oliate il piano di lavoro, che non dovrà essere di legno altrimenti l’olio lascerà una macchia indelebile, e sistemate l’impasto, rigirandolo per oliarlo da entrambi i lati. Lavoratelo quanto basta per formare due palline da circa 400 gr. l’una.
  7. Prendete un vassoio di media misura e oliatelo, aiutandovi con un pennello per cospargere meglio l’olio. E’ importante che il vassoio non sia troppo grande per far sì che le due forme di impasto siano vicine. La vicinanza ravvicinata, infatti, gli permetterà di crescere meglio. Dopodichè sistemate le palline di impasto nel vassoio oliato.
  8. Questa è la fase della lievitazione: lasciate l’impasto a temperatura ambiente, senza coprirlo, per circa 8-12 ore. Se vi trovate in un ambiente che supera i 20°, il vostro impasto lieviterà in 8 ore, se, invece, il vostro ambiente sarà tra i 15 e i 20° ci potranno volere anche 12 ore. Trascorso questo tempo noterete che il vostro impasto sarà lievitato e avrà formato una leggera crosticina in superficie.
  9. Per sapere se l’impasto è lievitato correttamente e non è collassato, occorrerà fare una prova: schiacciate leggermente la superficie dell’impasto con un dito, la pasta dovrà ritornare alla forma iniziale perché sufficientemente elastica.
  10. Ora che il vostro impasto è pronto, potete stendere e condire la focaccia: prendete una teglia del diametro di 32 cm e oliatela, spargendo l’olio in tutta la teglia con le mani o un pennello. Adagiatevi una pallina di impasto al centro, capovolgendola per oliarla da entrambi i lati, e schiacciate l’impasto con le dita per stenderlo fino a coprire l’intera superficie della teglia.
  11. Una volta steso l’impasto, rompete i pomodorini a metà con le mani per far colare tutto il succo e i semi e disponeteli rivolti verso il basso, fino a riempire tutta la superficie della focaccia. Mettete ora le olive, oliate nuovamente, aggiungete un pizzico di sale e dell’origano secco.
  12. Fate cuocere la vostra focaccia in forno statico (o ventilato) preriscaldato alla massima potenza per 20-25 minuti. L’ideale sarebbe 270°, ma se il vostro forno non arriva a questa temperatura basterà impostarlo alla massima potenza, di solito 250°. Se avete a disposizione una pietra refrattaria, posizionatela sul ripiano basso del forno e preriscaldate per almeno 40 minuti.
  13. Una volta sfornata, la focaccia dovrà risultare croccante e alta circa 1-1,5 cm.

venerdì 8 novembre 2013

Condimento per la pasta con i broccoli.


Ingredienti: 1 broccolo, una cipolla bianca di media grandezza, una bustina di zafferano, uva passa e pinoli, olio d'oliva, sale , pepe, pangrattato, parmigiano.

Bollire il broccolo, scolarlo lasciando un po' della sua acqua;
a parte, soffriggere la cipolla tagliata o grattuggiata; quando è imbiondita, versarvi il broccolo sbriciolato con l'aggiunta della sua acqua, condire con pepe, sale, zafferano, pinoli e uvetta.
Cuocere a fuoco lento per una buona mezz'oretta.
A parte cuocere la pasta, vanno benissimo spaghetti o penne o rigatoni, a seconda dei gusti.
In una padellina versare il pan grattato per tostarlo.

Scolare la pasta e versarla nel padellone del condimento, aggiunere il pan grattato tostato ed il formaggio.

Il risultato è quello in alto!


Buon appetito!

Cetta.

giovedì 7 novembre 2013

Salvia: non l’avete in casa? Ecco cosa vi perdete!

Nei tempi in cui l’erboristeria e la magia bianca erano divise solo da un sottile filo e chi praticava l’una conosceva anche l’altra e viceversa, le streghe a cui era richiesto di conoscere il futuro, o quelle che volevano maggior certezza riguardo al proprio, si rivolgevano alla salvia e durante la notte la depositavano sotto il cuscino.
Si credeva infatti che custodendola sotto il guanciale sarebbero giunti sogni premonitori e le fanciulle avrebbero anche potuto conoscere, in sogno, il nome del futuro marito, inoltre, sempre secondo la magia erboristica, poteva essere usata, con ottimi risultati per allontanare qualsiasi tipo di entità maligna  e per proteggersi.

Quest’aromatica dai mille nomi (salvia degli uccelli, erba sacra, tè di Grecia, erba salvia,  sàlevia) era una delle erbe pi usate in magia, o forse lo è ancora, ed è una delle erbe, ad oggi, maggiormente usate sia in cucina che in erboristeria.
Questa regina delle erbe ha infatti moltissime doti fitoterapiche oltre ad essere comunemente usata tra i principi attivi attivi dei deodoranti, è anche un’ottimo disinfettante ed essendo antispasmodica può essere usata, in infuso, contro i dolori mestruali.  E’ un tonico del sistema nervoso e di digestivo, la dose media da usare va da 1 a 15 mg al giorno ( è importante non superare le dosi massime giornaliere, perché può essere tossica se se ne abusa), si usano le foglie sia per gli infusi, sia nei macerati e possono essere masticate per rinfrescare l’alito e pulire i denti. 
La salvia fiorisce da primavera fino all’estate e le foglie si possono raccogliere nel periodo che va da aprile a luglio e si usano fresche per l’infuso, invece, nel caso in cui volessimo conservarle allora sarà opportuno farle essiccare e poi conservarle ermeticamente.
Può essere coltivata in vaso, non è tra le più facili, ma ha una buona durata se tenuta con cura, non teme il gelo, ma teme l’umidità eccessiva, è importante che sia esposta alla luce e ben arieggiata, preferisci terreni neutri o calcarei e sabbiosi.
Dunque, buoni sogni premonitori a tutte e tutti. [Fonte: salispeziati.it]
Ingredienti:320 g di fusilli, 50 g di pinoli, 60 g di margarina bio o burro bio, 2 rametti di salvia, 50 g di grana grattugiato(non indispensabili), sale, pepe.
Preparazione: fate cuocere i fusilli in abbondante acqua salata bollente. Pulite la salvia con carta assorbente da cucina, quindi sfogliatela.In padella fate sciogliere il burro e rosolate i pinoli e la salvia. Bagnate con poca acqua di cottura della pasta. Scolate i fusilli e conditeli salvia e pinoli. Profumate con il pepe, cospargete di formaggio grattugiato e servite.