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giovedì 20 febbraio 2020

I pop corn? Oggi se li mangia Salvini. - Roberta Labonia



Ahimè ho letto le anticipazioni della comparsata di Renzi Matteo da Vespa di questa sera (la puntata registrata sta andando in onda ora ad uso masochisti, io me la risparmio ). Dai termini usati e dai temi trattati nel salotto buono di Rai Uno, subito dopo avere ancora una volta votato insieme alla Lega per l’abrogazione della Riforma della prescrizione Bonafede, appare evidente che il rignanese sull’Arno si sta giocando il tutto per tutto. Senza ritegno e plateale strafottenza sta alzando la posta con la pretesa di giocare al gatto e il topo (il topo sarebbe l’Esecutivo).

“Per amor di patria”, parole sue, Renzi voterà il decreto sulle intercettazioni. Ma è con Conte che gioca sporco. Non si alza la mattina pensando di farlo cadere, dice, però lo sfida in sostanza a presentarsi in Parlamento e verificare se ha ancora i numeri per governare. Poi gli tende l’amo: se è disponibile a intraprendere la strada della riforma del premierato se ne può parlare, lui continuerebbe a governare ma con un patto riformista da realizzare insieme alle opposizioni.

Vuole “lo sceriffo d’italia” Renzi, uno direttamente votato dagli italiani. Insomma, ritornando sul luogo del delitto, il bomba rilancia un altra riforma costituzionale: vuole apparecchiare la poltrona a quello che pochi mesi fa chiedeva “i pieni poteri”, il suo fratello diverso, l’altro Matteo. Vespa gli alza la palla e lui precisa: si potrebbe fare un Nazzareno bis, lo stesso che lui chiuse con Berlusconi con i buoni uffici del pontiere Verdini, l’ex senatore condannato, oggi suocero in pectore del Capitone Salvini (le vie del Signore sono infinite….). Tanto, sostiene il leader del partito degli affari, questo Governo a casa non ci vuole andare. Con il taglio dei parlamentari ci sarebbe una moria di senatori e deputati, primi fra tutti quelli dei 5 Stelle (li quota max al 10%).

Le cose sono due, anzi tre: o Renzi è in preda ad un delirio che lo fa estraniare da quel consenso omeopatico di cui dispone, o Salvini gli ha promesso qualcosa se riesce a far cadere il Conte II, oppure bluffa.

Fatto sta che subito dopo mette a segno altre due pugnalate irricevibili:
– entro Pasqua se il governo non ritira la riforma sulla prescrizione lui sfiducera’ Bonafede (ma, con parole vagamente intimidatorie, auspica che prevalga il buonsenso).
– sempre in primavera proporrà l’abolizione del reddito di Cittadinanza.
Oggi, sostiene, un mafioso ha dichiarato di prenderlo. È un fallimento, dice (lo andasse a dire a 2,5 mln di poveri), va smontato e le risorse impegnate sull’abbassamento delle tasse alle imprese. (Son sicura, nel dirlo non è neanche arrossito). Quindi la palese derisione: ci hanno provato a sostituirci, ma non ce l’hanno fatta. Non c’è nulla di male nel farlo, dice. Ma la prossima volta dovranno essere sicuri di riuscirci….

Mi auguro che i toni di queste dichiarazioni, sfrontate, arroganti quanto irrispettose verso un Governo a cui il senatore semplice di Scandicci aveva dato la fiducia con la riserva mentale di rinnegarla il giorno dopo, inducano Conte ad un passo risolutivo. So di ripetermi, ma occorre che si vada alla conta in Parlamento. Immaginare di continuare a governare con questa spina nel fianco è impensabile. Non so come andrà a finire, non so se ci sarà la possibilità di captare voti in libera uscita in Senato (i cosidetti “responsabili”). So solo che continuare a sottostare alle smanie di grandeur di un soggetto dall’io ipertrofico, una versione ammalorata di Macron, è un umiliazione che questo Esecutivo non può permettersi se vuole mantenere la sua dignità.

L’opposizione, la peggiore, Conte oggi c’è l’ha in casa e quello che adesso si sta mangiando i pop corn è Salvini. Sa che c’è uno che sta lavorando per lui seduto a palazzo Chigi.

https://infosannio.wordpress.com/2020/02/20/i-pop-corn-oggi-se-li-mangia-salvini/

martedì 15 novembre 2016

"Signora, venga lei sul palco": Boschi perde la pazienza.


"Signora, la prossima volta invitano lei: viene sul palco e parla lei". Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, perde per qualche secondo il sorriso che la contraddistingue dopo l'ennesima interruzione da parte di una signora presente all'incontro organizzato dal Partito democratico alla 'Casa d'Italia' di Zurigo per promuovere la riforma costituzionale.
"Signora - dice poco dopo la ministra, interrotta ancora una volta dalla donna seduta in sala - c'è un limite alla sopportazione. Perché è una questione di educazione".
E aggiunge: "Sono contenta se rimane con noi fino alla fine ma c'è un limite all'educazione verso chi viene ad un'iniziativa organizzata da altri e si prega che ascolti rispettando le persone presenti".

lunedì 3 ottobre 2016

Avvoltoi e colombe allo sbando. - Carlo Bertani



Me lo immaginavo: ci voleva poco a capirlo. Quando mai una persona intelligente e riflessiva ce la fa a sconfiggere, in un pubblico dibattito, un paesano un poco coglioncello ma deciso a vincere, perché quel “vincere” non significa mostrare qual è il bene del Paese, bensì lo spessore (futuro) del proprio portafogli? Mi dispiace prof. Zagrebelskj, ma oggi lei ha capito che la Tv non è un convegno accademico. Unico guaio, lo ha capito di fronte a milioni d’italiani, non ad un centinaio di suoi colleghi. Proverò a rimediare, usando i miei mezzi, molto diversi dai suoi, in difetto ed in eccesso.

Quando si ha a che fare con spadaccini di epoche diverse, caro professore, è inutile presentarsi al duello muniti di un raffinato fioretto settecentesco, soprattutto quando l’avversario usa una rozza daga del Duecento, che al primo colpo ti spacca il cranio in mille pezzi. Meglio, allora, usare il cosiddetto “metodo Indiana Jones” (al mercato del Cairo), ossia una ancor più rozza Colt 45 (a distanza di sicurezza).

Davvero, professore, lei pensava che il nostro si fosse preparato come ad un esame, e le avrebbe concesso il privilegio del rango, ossia lo scranno più alto? So che sarà dura da digerire, ma glielo dico lo stesso: il gelataio di Rignano, la Costituzione, l’ha forse letta per l’esame di terza media, ma non se la ricorda, se non per sommi capi. Tutto l’ambaradan, l’hanno creato stuoli di specialisti in Diritto (in)Costituzionale, come suggerito dalle burocrazie europee e dalle principali banche d’affari del Pianeta, di qua e di là dell’Oceano. Stupito? Spero di no. Lo so, costa caro accorgersene dopo.

In fin dei conti, il nostro toscanello ha preso lezioni dall’uomo di Arcore quando era ancora al governo – il quale confessava “eh, se fosse con noi quel ragazzo…” – ma Silvio: è con voi, almeno con te, se non in corpo (tessera, ecc) almeno in spirito! E’ il tuo figlioccio, l’erede che avresti sempre desiderato per la tua Forza Italia, magari da rinominare in Forza Gnocca Italica!
Non è forse stata una tua battuta – più l’acquisto di qualche giocat…pardon parlamentare, dal Milan a Montecitorio, tutto un solo affare: basta vincere! – a cambiare la storia della Repubblica? Non fu quel “vi toglierò l’ICI” (pagato, poi, con 8 miliardi presi dalla demolizione della scuola italiana) a trasformare una sconfitta in pareggio?
Professor Zagrebelskj, se un italiano ha letto l’Ulisse di Joyce, gli altri nove – ne sia sicuro – hanno tutti comprato le barzellette di Totti! Lo so, lo so…ma cerchi di adeguarsi, perdio!

Siccome io non ho letto né l’uno né l’altro, proverò a raccontare una storia che i media non hanno mai raccontato, della quale nessuno (o pochi) erano a conoscenza, perché c’è stato il silenzio totale, l’esilio della parola! Che combinazione!

Era lo scorso Aprile, quando m’accorgo che la mia pensione è calata di quasi 50 euro. Ohibò, mi son detto: vuoi vedere che Boeri m’ha fregato la pagnotta? E per darla a chi?
No, non era Boeri. Era lui, l’omiciattolo di Rignano: sì, quello che ha pure vinto al Rischiatutto.

Erano, semplicemente, aumentate le trattenute per gli Enti Locali – Regioni, Province, Comuni…ma com’è che le Province ci sono sempre, non le avevano abolite? – come si può evincere dal confronto fra i due cedolini, quello del 2016 e quello (seguente) del 2015.

Rata di Aprile 2016

R I T E N U T E ADDIZIONALE COMUNALE : -16,70 SCAD. 11/2016
ACCONTO ADDIZIONALE COMUNALE : -7,03 SCAD. 11/2016
ADDIZIONALE REGIONALE : -44,08 SCAD. 11/2016

Rata di Aprile 2015

R I T E N U T E ADDIZIONALE COMUNALE : -10,04 SCAD. 11/2015
ACCONTO ADDIZIONALE COMUNALE : -3,01 SCAD. 11/2015
ADDIZIONALE REGIONALE : -20,33 SCAD. 11/2015

Totali:
Addizionali 2016: 67,81
Addizionali 2015: 33,38
Differenza: 34, 43

Siccome il pagamento è “spalmato” in 10 mesi, l’aumento dell’esborso totale sarà di 344 euro e 30 centesimi. Un aumento di “solo” il 102% ma tranquilli, non rientra nel cosiddetto “paniere” e, dunque, non ci sarà nessun aumento dell’inflazione.
Sull’ammontare netto della mia pensione, fanno 34 euro il mese in meno da spendere (in totale, elargisco mensilmente alle loro Maestà Locali 67 euro), oppure, se preferite, diciamo che si sono inventati un bel “2 per mille” (circa) in più da salassare agli italiani.
Quanto ha incassato Renzi?

Siccome gli occupati sono 22 milioni 498 mila ed i pensionati 15,8 milioni (fonte: ISTAT), si fa presto a fare il calcolo:

Occupati: 7.746.061.400 euro
Pensionati: 5.439.940.000 euro
Totale: 13.186.001.400 euro

13 miliardi, nel completo silenzio degli organi di comunicazione!

Professor Zagrebelskj: ma ha capito con chi abbiamo a che fare? Cosa vuole che gliene freghi a uno così se lei, timidamente, gli fa notare che “riforme conservative che servono a blindare un sistema oligarchico sempre più tipo governativo e meno parlamentare”? Non ha ancora compreso che Renzi (e gli altri parvenu dell’attuale politica) mirano proprio a cancellare la parola democrazia, per promuovere l’oligarchia di pochi, che il parlamento potrebbe anche non esserci – per loro – e tutto andrebbe meglio? L’importante, per Renzi, non è governare: è fregare gli elettori in tutti i modi, per poi correre a presentare l’ultima collezione di Armani su Vogue! Non ha visto come ha fatto per la tassa sulla RAI? Che tu ce l’abbia oppure no, paghi ugualmente! I rimborsi? Ah, ah, ah…E noti che, proporzionalmente, la tassa per gli Enti Locali la pagano anche i pensionati al minimo! Si tolga le pelli di salame dagli occhi, finalmente, e guardi chi ha di fronte! Quel bamboccione tirato su a merendine, oggi, è l’alfiere degli interessi mafiosi! Il Ponte sullo Stretto, allora?

Non ce l’ho con lei, professore, però impari la lezione: i mezzi di comunicazione cambiano, e lei è una persona ancora nata sotto il segno della Radio: non è colpa sua, sono l’età e la sua formazione, era destinato a perdere.

Non si può essere, invece, così veniali con Mentana che si è guardato bene dall’invitare uno degli abili polemisti dei 5Stelle – Di Battista, od altri – che avrebbero dato del filo da torcere a Renzi, abituato a seguire alla lettera le indicazioni degli spin doctor. Perché l’unico modo per sottrarsi alla ragnatela degli specialisti della comunicazione guidata è quello d’improvvisare qualcosa di non prevedibile, come ci ha insegnato Berlusconi con il suo “vi toglierò l’ICI”.
Poteva chiedere a Renzi, ironicamente, se l’approvazione del Ponte sullo Stretto fosse da richiedere alla Camera (come organo unitario) oppure al nuovo “Senato Regionale”, come elemento competente per gli affari locali. Oppure, sulla falsariga dell’esempio riportato sopra, se gli emolumenti per gli Enti Locali saranno di competenza della Camera o del Nuovo Senato. Spiazzarlo, possibilmente, farlo arrabbiare.

Ma questo non faceva parte del suo incedere, della sua “etica della comunicazione” – potremmo dire. Cosa della quale, Renzi se ne frega altamente. E viene da chiedersi perché al fronte affaristico/bancario – che ha bisogno di rimuovere le garanzie costituzionali, e s’affida a Renzi – si risponde con questi flebili lamenti, pescando nella geronto…qualcosa. Mi dispiace dirle queste cose, professore, e comprendo il suo (probabile) sconforto, ma io – quando osservo qualche baldo giovane tirare quattro calci al pallone – mi chiamo fuori, e con dolore: l’ultima volta che ho ceduto, sono stato per quattro mesi sul lettino dell’agopuntore.
E’ come ad un esame, quando “non va”: lei lo sa bene, vero? Si prende il libretto fra le mani, lo si scorre distrattamente, poi la frase di rito: “Guardi…non mi pare che lei abbia raggiunto una preparazione sufficiente…torni alla prossima sessione…”

Già…solo che alla sua età non serve una nuova sessione…grazie per il lavoro teorico svolto per la difesa della Costituzione, ma quando c’è da combattere…lasci spazio a qualcuno più giovane e grintoso di lei! A chi conosce meglio i meandri televisivi…è così…non serve più convincere, ma solo vincere. Malatempora currunt, e nei tempi bui si va di mazza, non di fioretto. Saluti, professore.

http://carlobertani.blogspot.it/2016/10/avvoltoi-e-colombe-allo-sbando.html