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domenica 16 agosto 2015

Maltempo: è una domenica d'autunno, rischio idrogeologico di livello due.

Maltempo: due trombe marine al largo della costa livornese © ANSA
Maltempo: due trombe marine al largo della costa livorneseRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA


La perturbazione interessa tutta l'Italia, brusco calo delle temperature. 

E' una domenica d'autunno e quasi d'inverno in Val d'Aosta. Il maltempo cominciato sabato al Centronord si è esteso anche al Centrosud con pioggia, vento e disagi. Allerta temporali su gran parte del Paese. Lo indica un nuovo avviso meteo della Protezione civile. In particolare, le precipitazioni persistono sul Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Poi Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Valutata per oggi, domenica, una criticità 'arancione' (secondo di tre livelli) per rischio idrogeologico su basso Lazio, coste di Campania e Molise, nonché su buona parte di Basilicata, Puglia settentrionale e Calabria tirrenica settentrionale.
Forte pioggia in Campania, vigili fuoco al lavoro  - Forti piogge sulla Campania nelle prime ore della mattina. A Napoli e provincia le squadre dei vigili del fuoco in servizio sono impegnati in verifiche dopo richieste di intervento di numerosi cittadini. Infiltrazioni d'acqua - secondo quanto si apprende dalla centrale operativa dei vigili del fuoco - si sono verificate in particolare nella zona della periferia orientale di Torre del Greco, nel Napoletano.

Neve a 2.700 metri in Valle d'Aosta  - Scenario autunnale oggi in Valle d'Aosta: quota neve a 2.700 metri, 13 gradi nel capoluogo, 11 a Courmayeur e 7 a Cervinia. Le intense precipitazioni sono ormai in via di esaurimento, fa sapere l'ufficio meteo regionale. Fino a mercoledì la situazione sarà "variabile", da giovedì "molto probabile" il ritorno dell'estate. Da venerdì si sono cumulati dai 40 ai 65 mm di precipitazioni nel settore centro occidentale della regione e da 70 ai 129 (a Grange di Lillianes) in quello orientale.
Pioggia e forte vento, blackout in Veneto - Una pioggia incessante e un fortissimo vento, durati poco più di un'ora, hanno fatto temere il peggio sabato in Veneto dove, fortunatamente, non si sono registrati danni ingenti. Il maltempo che si è abbattuto sulla regione ha causato la caduta di numerose piante, di coppi e cornicioni, qualche impalcatura, allagamenti e in varie zone, specie nel trevigiano, vari black-out. Non c'è stato il pericolo di smottamenti in montagna. A Venezia coppi e cornicioni sono volati via dai tetti come fossero fuscelli. Al Cavallino c'è stato un fuggi fuggi da un campeggio dopo la caduta di alcune piante e lo sradicamento dalla terra delle tende degli ospiti. Altri comuni lagunari come Chioggia e Cavarzere sono stati investiti in pieno dal maltempo. Così come il padovano e il veronese. Nel trevigiano si sono contati vari blackout elettrici dovuti anche a corti circuiti che hanno sprigionato piccoli incendi. Alcune case sono rimaste al buio per oltre quattro ore, senza che gli utenti fossero informati dello stato del guasto dai tecnici dell'Enel, che hanno comunque operato per ripristinare l'energia elettrica. Un albero caduto su una cabina del gas, a Casale sul Sile, ha di fatto interrotto l'erogazione. Incessante il lavoro dei vigili del Fuoco nella regione, subissati da telefonate di cittadini in difficoltà.
Per fulmine crolla piccolo campanile nell'Aretino - Un piccolo campanile, risalente al '400 e posto sul cassero di Monte San Savino, nell'Aretino, è caduto dopo essere stato colpito da un fulmine sabato pomeriggio, durante il temporale che ha interessato Arezzo e provincia. Un albero è poi caduto su una casa ad Arezzo, nella zona di Quarata: anche in questo caso solo danni materiali. Vari poi gli interventi dei vigili del fuoco a causa dell'acquazzone, ma non si registrano al momento altre particolari criticità.
Tromba d'aria nel Pesarese scoperchia capannone - Una piccola tromba d'aria si è abbattuta su Talacchio, in provincia di Pesaro Urbino: il vento ha scoperchiato un capannone, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, impegnati anche nella rimozione di alberi e rami pericolanti in tutta la provincia. Forte temporale nella zona.
Fulmini provocano black-out tra Bari e Brindisi - I temporali che hanno investito la zona adriatica tra le province di Bari e Brindisi hanno provocato un black-out in alcune aree dei comuni di Ostuni e della sua zona costiera (Rosamarina e Villanova), San Vito dei Normanni, Fasano, Alberobello, Monopoli e Putignano. Sono stati il forte vento e i fulmini - secondo l'Enel - a causare lo spezzamento delle linee elettriche. I tecnici Enel - è detto in una nota della società elettrica - sono prontamente intervenuti e sono già riusciti a riparare diverse linee danneggiate. I lavori di ripristino proseguono e in alcune zone, come quella di Ostuni, sono stati rallentati a causa di furti di conduttori in rame avvenuti negli scorsi giorni.
Forti temporali e grandinate nel brindisino - Ferragosto segnato da pioggia e grandine, nel Brindisino dove si sono verificati forti temporali, concentrati in particolare sulla fascia costiera. Nella zona nord della provincia, a Fasano e Ostuni, alcune strade e alcuni immobili al piano terra, tra cui qualche villetta al mare, si sono allagati. E' stato quindi necessario l'intervento dei vigili del fuoco, ma non sono stati segnalati danni gravi alle persone. A Brindisi è stato richiesto l'intervento di una motovedetta della Guardia costiera per facilitare l'ingresso in porto di una imbarcazione in difficoltà. Poco dopo le 16, in tutta la zona, è iniziata la fuga dei bagnanti dalle spiagge: si sono registrati congestionamenti e problemi alla circolazione delle auto lungo la litoranea e le strade di accesso ai lidi balneari. Il Dipartimento della Protezione civile e la Regione Puglia hanno diffuso un'allerta meteo perché si prevedono precipitazioni a carattere di rovescio e temporali accompagnati da forti raffiche di vento e locali grandinate.
Danni a Venezia e provincia per forte vento  - Venezia e il suo litorale sono stati interessati dal maltempo con danni che, fortunatamente, non sono stati ingenti. Rami spezzati, qualche albero caduto, black out sono stati i motivi principali delle richieste di intervento ai vigili del fuoco. Il vento forte ha impensierito alcuni ospiti di un campeggio del Cavallino che hanno preferito trovare riparo altrove, abbandonando le tende e le roulotte. E sempre il forte vento la causa dell'affondamento di un'imbarcazione dell'Actv che era attraccato davanti ai giardini di Sant'Elena. A Venezia sono volati alcuni cornicioni delle case, mentre al Lido e a Portogruaro si è registrato lo sradicamento di alcuni alberi. Alcune zone poi sono state vittime di un temporaneo blackout.
Trentino Alto Adige, fino 10 gradi meno con piogge  - Il caldo della settimana, con temperature anche molto sopra i 35 gradi di massima, in Trentino Alto Adige è stato mitigato da qualche temporale . Le temperature così sono scese in media di una decina di gradi. Tra sole e qualche breve temporale c'è una temperatura mite, con massime in linea ora con i valori medi stagionali, cioè sotto i 30 gradi le più elevate e minime anche verso i 15 gradi previste per oggi. Qualche nuvola a fare capolino e deboli temporali a tratti in programma a mantenere le temperature miti, secondo MeteoTrentino, il servizio meteorologico della Provincia autonoma di Trento.
Temporali e alberi sradicati nelle Marche  - Mattinata di Ferragosto con il sole e pomeriggio rovinato dalla pioggia in gran parte delle località turistiche delle Marche. Annunciato dalle previsioni meteo, il maltempo ha interrotto i pranzi in spiaggia di molti turisti, con piogge sparse e raffiche di vento più intense nell'entroterra. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere alberi e rami caduti sulle strade a Macerata, San Severino Marche, Tolentino. Acqua e vento anche in provincia di Ancona, con alberi abbattuti dalle raffiche di vento a Falconara e Jesi. Tempo più clemente nelle province di Pesaro e Ascoli Piceno, la Protezione civile segnala piogge con picchi anche elevati.

mercoledì 28 novembre 2012

Taranto, tromba d’aria sull’Ilva (video). Almeno 38 feriti, si cerca un disperso. - Francesco Casula


Taranto, tromba d’aria sull’Ilva (video). Almeno 38 feriti, si cerca un disperso


Il sindaco: "Si parla di tre vittime, ma non ci sono certezze". Poi si corregge: "Ufficialmente nessun morto". Sei bambini di un asilo all'ospedale. Una gru è finita in mare, sommozzatori al lavoro per individuare il lavoratore che stava manovrando in cabina.

Una violenta ondata di maltempo si è abbattuta su Taranto e una tromba d’aria ha causato il crollo del camino delle batterie 1 e 2 dello stabilimento Ilva, nel reparto cokerie, ma anche il crollo in mare di una gru. “Si parla di tre vittime – dice il sindaco Ippazio Stefano – ma non abbiamo certezze” salvo poi correggersi: “Al momento non ci sono notizie ufficiali di vittime”. I feriti, in ogni caso, sono almeno una quarantina (38 secondo la Protezione civile), mentre i sommozzatori sono al lavoro per cercare un disperso: si tratta del manovratore del mezzo meccanico che si trovava sulla banchina dell’acciaieria. Sul posto ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Nel pomeriggio, ai microfoni di Tgcom24 è intervenuto anche il presidente dell’Ilva Bruno Ferrante che ha spiegato: “I danni sono ingenti ma quello che più preoccupa sono le persone. Ci sono stati diversi feriti – ha aggiunto Ferrante – alcuni ricoverati in ospedali altri curati nell’infermeria interna. Ci preoccupa la situazione del ragazzo disperso e le condizioni del mare non consentono di intervenire. E’ una persona addetta al porto che lavorava sulla gru”.
La situazione è tornata ora alla normalità, ma si stanno cercando le persone che mancano all’appello (dentro e fuori dallo stabilimento) e si stanno calcolando i gravi danni che hanno subito le strutture dello stabilimento. Nella cittadina di Statte, a ridosso dell’Ilva, il maltempo ha investito una scuola: nove bambini sono rimasti feriti in modo lieve e sono ora nell’ospedale Moscati di Taranto dove vengono medicati. In tutto negli ospedali, compresi i bambini, dovrebbero esserci, secondo l’assessore regionale Fabiano Amati, 38 persone e nessuno è in pericolo di vita. Ad uno dei nove bambini feriti è stato diagnosticato un trauma cranico ed è stato sottoposto alla Tac. Tre persone politraumatizzate sono ricoverate in condizioni ‘critiche’ all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto: due provengono da Statte, una da Crispiano. Altri due (operai dell’Ilva e dell’Enel) sono ricoverati a Martina Franca. Quattro operai dell’acciaieria sono stati condotti nello stesso ospedale per cure ed accertamenti, altri 20 sono stati medicati nell’infermeria del siderurgico. 
Vicino al camino spezzato si sono viste anche levarsi fiamme, forse prodotte dal fulmine che ha colpito la ciminiera. Molte lamiere sollevate da impianti Ilva hanno bloccato le strade adiacenti. I gasometri all’interno della fabbrica sono stati messi in sicurezza. All’esterno del siderurgico si sono notati gruppi di lavoratori che hanno abbandonato lo stabilimento. ”Non si segnalano vittime e la situazione è tornata sotto controllo” confermano fonti della questura. (La diretta di TeleNorba
Ilva, danni e feriti –  La tromba d’aria avrebbe provocato l’incendio dei gas di scarico di alcuni degli impianti, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco. Da qui anche un possibile rischio di esplosioni. I pezzi di cemento caduti dalle ciminiere, infatti, si sarebbero riversati su due tralicci dell’alta tensione. E’ rimasta bloccata anche la linea ferroviaria Bari-Taranto e i passeggeri di un treno sono in attesa di trasbordo su autobus per raggiungere Taranto. I feriti provocati dalla tromba d’aria, in tutta la città, sarebbero una ventina, altre persone sono disperse. ”Stavo guidando un camion vicino alle batterie 7-12 – racconta un lavoratore rimasto illeso - All’improvviso ho visto un tornado, volare tutto e fumo. Non riuscivo a vedere più niente. Mi sono fermato e sono fuggito”.
Secondo l’azienda al momento sono 20 i feriti lievi in infermeria dello stabilimento, mentre due feriti sono stati portati in ospedale dal molo. L’azienda, si precisa ancora nella nota, ha messo in atto tutte le procedure di emergenza generale, gli impianti sono presidiati, in azienda sono presenti i comandanti dei vigili del fuoco provinciale e regionale. Non c’è stato alcun incendio. Le fiamme visibili dall’esterno – si precisa ancora nella nota – sono relative agli sfoghi di sicurezza provocati dalle candele di sicurezza degli impianti. Tutta l’area ghisa è sotto controllo, l’azienda ha subito gravi danni strutturali ancora da quantificare – si sottolinea ancora nella nota dell’Ilva – non c’è stata evacuazione, sono stati messi in circolo tutti i bus aziendali per raccogliere il personale non addetto alla gestione dell’emergenza generale e accompagnarlo alle portinerie e ai punti di incontro dell’azienda.
A quanto riferisce all’Adnkronos Mimmo Panarelli, responsabile territoriale dei metalmeccanici della Fim Cisl, sarebbe caduta in acqua una delle gru situate sopra uno dei pontili che affacciano sul mare e che si trovano all’interno dello stabilimento. Quattro persone sono rimaste ferite: sono due operai che erano sulla struttura finita in pezzi, ed altri due che invece si trovavano nell’area sottostante. Tuttavia “potrebbero esserci tre dispersi” per le conseguenze determinate nell’area portuale. “Intanto quasi tutti i lavoratori hanno lasciato lo stabilimento per lo spavento. Molti se ne sono andati. Non si può continuare a lavorare senza sicurezza”, spiega. La tromba d’aria “ha determinato lo sprigionarsi di fiamme altissime alte 50 o 60 metri” aggiunge Panarelli. Per questo è stato deciso il blocco di due estrattori che alimentano la rete del gas. “I lavoratori, preoccupati per le conseguenze, sono quindi usciti dalla fabbrica e ora i tecnici stanno effettuando dei controlli”, aggiunge. Secondo quanto riferisce Panarelli anche nel vicino comune di State la tromba d’aria ha causato danni ai tetti delle case che sono state scoperchiate.
Video di Luigi Piepoli
A causa del forte vento, nell’area portuale adibita al carico e scarico del materiale del siderurgico, sono crollati anche alcuni caricatori. La violenza della tromba d’aria è evidente anche dalle auto ribaltate sulle statali 106 e 100, che portano a Reggio Calabria e Bari. Sulla strada Taranto-Statte alcune auto si sono rovesciate. Lamiere e detriti hanno travolto un bus privato in transito davanti all’Ilva al passaggio della tromba d’aria che ha colpito la città. I vetri del mezzo sono andati in frantumi e l’autista è rimasto ferito. Sono stati abbattuti muretti, alberi e guard-rail. Ingenti i danni anche a una stazione di rifornimento carburanti.
In attesa di conferme sulle condizioni dei feriti,  è stata intanto ritrovata la gru presso la quale lavorava l’operaio dell’Ilva che al momento viene dato per disperso. Il mezzo è caduto in mare nei pressi del quarto sporgente del porto industriale. Era sotto venti metri, piena di fango.