Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
lunedì 2 novembre 2015
Acireale, voragine in via Paolo Vasta.
Acireale, voragine in via Paolo Vasta ( foto di Sestarete Acireale)
http://www.cataniatoday.it/cronaca/acireale-voragine-in-via-paolo-vasta.html
Maltempo Calabria: paesi isolati e ferrovia distrutta. Ora c’è il rischio frane.
Sulla regione ha smesso di piovere ma nel reggino è ancora emergenza. Interrotto il traffico treni sulla linea Catanzaro-Roccella Jonica. Molti danni anche alle coltivazioni. Oggi vertice per fare il punto della situazione con il ministro Graziano Delrio e il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
In Calabria ha smesso di piovere ma i due giorni di maltempo hanno lasciato danni in tutta la regione. In particolare nella zona di Reggio Calabria molte strade e ferrovie sono state distrutte o molte danneggiate. E ora a preoccupare le autorità sono le possibili frane. Per fare il punto della situazione oggi nel capoluogo calabrese ci sarà un vertice con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, e il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
“Dopo il sorvolo in elicottero delle aree colpite, assieme al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e al Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino, si svolgerà una riunione presso il centro di coordinamento soccorsi allestito nella prefettura del capoluogo calabrese”, informa in una nota la Protezione civile.
I vigili del fuoco e la Protezione Civile hanno già effettuato oltre 200 operazioni di soccorso. A Ferruzzano (Reggio Calabria) una famiglia è stata salvata dai sommozzatori, dopo essere rimasta bloccata nella propria macchina trascinata via da un torrente. A Cosoleto, invece, una casa è stata danneggiata da una frana e i tre abitanti sono stati salvati dai vigili del fuoco. Operazioni in corso anche a Ardore, S. Ilario, Bovalino, Bianco e S. Lucia.
Il traffico ferroviario è ancora bloccato dopo che il torrente Ferruzzano ha distrutto la ferrovia sulla linea Catanzaro-Roccella Jonica. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana stanno lavorando per far riprendere il traffico. Anche l’agricoltura ha subito molti danni, in particolare gli uliveti e le coltivazioni di bergamotto; e molte aziende agricole sono ancora isolate a causa delle frane. Non risultano invece persone disperse; l’unica vittima dell’ondata di maltempo rimane Salvatore Comandè, l’uomo che sabato è stato travolto dal torrente San Nicola mentre era in macchina, a Taurinova (Reggio Calabria).
Ex Onpi: ente soppresso ma resta la tassa ai pensionati. - Bernardo Iovene
edificio ex Onpi
L'ente che gestiva case di riposo è soppresso, ma la tassa resta. Un centesimo trattenuto dalle pensioni che frutta 3 milioni per un ente che non esiste dal 1977.
LA GABELLA - I pensionati Inps pagano sulla pensione una trattenuta di 1 centesimo, indicato come “contributo ex Onpi”. È solo un centesimo di euro, diciamo che non duole, ma la cosa strana è che l’Onpi, Opera Nazionale Pensionati Italiani, è un ente soppresso nel 1977. Era nato nel 1948 e il contributo di 20 lire prelevato ai pensionati serviva a gestire alcune case di riposo sparse sul territorio nazionale. Quando l’ente fu sciolto si decise di mantenere la trattenuta sulle pensioni e girare l’importo alle regioni in proporzione al numero dei pensionati Inps residenti.
DOVE VANNO QUESTI SOLDI? - Dagli anni ’90 questo contributo è sparito dai bilanci delle regioni, ma l’Inps continua a prelevare un centesimo per 13 mensilità l’anno. In totale parliamo di 3 milioni di euro, una bella cifra che l'Inps attualmente trasferisce allo Stato.
Dove vanno questi soldi, prima o poi ce lo spiegherà il ministero dell’Economia. A domanda ci hanno riferito che sono coinvolti 3 uffici della Ragioneria, e il rebus non è semplice da risolvere, richiede tempo. Aspettiamo una risposta, con la speranza, o l’illusione di scoprire che questi soldi vengano investiti in qualche servizio a favore dei pensionati.
Dove vanno questi soldi, prima o poi ce lo spiegherà il ministero dell’Economia. A domanda ci hanno riferito che sono coinvolti 3 uffici della Ragioneria, e il rebus non è semplice da risolvere, richiede tempo. Aspettiamo una risposta, con la speranza, o l’illusione di scoprire che questi soldi vengano investiti in qualche servizio a favore dei pensionati.
sabato 31 ottobre 2015
Marino si vendica del Pd: "Farò i nomi, tiro giù tutti". - Sergio Rame
Dopo le dimissioni Marino prepara la vendetta: "Ora farò tutti i nomi. Dirò chi del Pd mi ha proposto Coratti e Odevaine". E medita la possibilità di ricandidarsi con una propria lista.
"Ci avevano provato con la Panda rossa, i funerali di Casamonica, la polemica sul viaggio del Papa. Se non fossero arrivati questi scontrini, prima o poi avrebbero detto che avevo i calzini bucati o mi avrebbero messo della cocaina in tasca".
È l'amaro sfogo di Ignazio Marino. Il sindaco dimissionario l’ha presa malissimo."Cacciarmi? Se lo fate farò tutti i nomi - avrebbe detto ai suoi - chi del Pd mi ha proposto Mirko Coratti e Luca Odevaine (due degli arrestati di Mafia Capitale, ndr) come vicesindaco e come comandante dei vigili. Vi tiro giù tutti". Secondo voci vicine al Campidoglio riportate dal Corriere della Sera, Marino avrebbe ricordato di "avere tutto scritto nei miei quaderni" e di "avere anche degli sms di dirigenti nazionali del Pd".
Marino avrebbe già messo mano alle bozze di quello che sarà un libro "esplosivo". Secondo fonti ben informate l’ex caposegreteria Mattia Stella, dimessosi quest’estate dopo la relazione di Franco Gabrielli, gli starebbe curando tutto l'editing. Pagine scomode per Matteo Renzi e, più in generale, per il Partito democratico che, fino all'ultimo scandalo, ha provato a tenere a galla il sindaco marziano. Che, ora, prepara la vendetta. Nella testa gli ronza anche un'altra idea. "I romani sono con me - dice ai suoi - potrei anche presentarmi con una mia lista contro il Pd". Intanto ha venti giorni di tempo per ritirare le dimissioni. Un periodo abbastanza lungo per far ballare Renzi e tenere sulla graticola il Pd romano. Nonostante la valanga di scandali che lo hanno travolto, resta convinto di essere nel giusto, di non aver sbagliato nulla. Sulle note spese contestate, per esempio, dice di non sapere cosa ci hanno scritto sopra: "Ho consegnato gli scontrini agli uffici, come si fa in questi casi. Non escludo che possa esserci stata qualche imprecisione da parte di chi compila i giustificativi". Quindi, ribadisce di essere "disposto a pagare di persona le mie spese di rappresentanza di questi due anni: 19.704,36 euro. Li regalo al Campidoglio".
In una intervista alla Stampa, Marino rivendica di aver "rotto le uova nel paniere del consociativismo politico" e ricorda che "Roma sarà parte civile nel processo di Mafia Capitale. Noi abbiamo tagliato le unghie a chi voleva mettere le mani sugli affari". E ora si augura che "chi verrà dopo di me non riporti Roma indietro". Afferma poi che nel Pd solo in due gli hanno espresso vicinanza: il ministro Graziano Delrio e Giovanni Legnini, "entrambi molto avviliti per quanto accaduto". Ma il grande assente è Renzi. Che ieri ha dettato la linea da Palazzo Chigi. "Non avendo avuto l’opportunità di parlare col presidente del consiglio - dice Marino - non ho potuto conoscere qual è il suo giudizio".
Roaming, finto addio e compensazione con il rincaro delle tariffe. - Giuliano Balestreri
E' un addio poco convinto quello del Parlamento europeo al roaming, l'aumento delle tariffe telefoniche quando ci si trova all'estero. L'abolizione ufficiale del sovraccosto tariffario - slittata al 30 giugno 2017 per volere del Consiglio Ue dove gli operatori tlc hanno fatto sentire tutto il loro peso - rischia infatti di rientrare dalla porta di servizio.
Sia per chi si trova in viaggio, sia per chi resta a casa.
Per evitare la fuga dei clienti verso paesi con tariffe più convenienti, perché senza roaming ciascuno sarebbe libero di sottoscrivere un abbonamento in qualsiasi Paese d'Europa a seconda della convenienza (Romania, Portogallo o Francia è indifferente), la Ue fisserà un limite temporale (secondi minuti o ore) per i quali varrà l'accesso alla rete senza l'aggravio del roaming (che sarà comunque inferiore a quella attuale).
C'è poi anche la beffa per chi, invece, da casa non si muove mai: le compagnie di telecomunicazioni, infatti, potranno scaricare i mancati profitti del vecchio roaming rivedendo - in accordo con le autorità nazionali - le tariffe di tutti gli utenti.
La sintesi perfetta è di Dario Tamburrano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle: "Avremmo potuto rendere l'Europa un continente davvero connesso, invece l'abolizione del roaming è solo farlocca. E a tempo".
http://www.repubblica.it/economia/rubriche/affari-in-piazza/2015/10/28/news/roaming_addio_anzi_no_vince_la_mezza_via_europea-126059273/?rss
Leggi anche:
http://www.beppegrillo.it/2015/10/il_trucco_del_roaming_delle_compagnie_telefoniche.html#commenti
Curcuma e miele: potente antibiotico naturale contro freddo e mal di gola.
Molti di noi conoscono alla perfezione la curcuma e le sue innumerevoli proprietà. Abbiamo visto come possa essere utilizzata per combattere i dolori e l’artrite, come sia capace di curare e prevenire il diabete. Abbiamo anche visto il Golden Milk, un’importante ricetta utile a combattere i dolori muscolari e il mal di gola, grazie all’azione antinfiammatoria della curcumina.
Pochi, però, conoscono il potere della curcuma abbinata al miele.
Il miele è da sempre considerato un antibiotico naturale. Se associato alla cannella, poi, può avere numerosi effetti benefici, utili per combattere, ad esempio: artrite, raffreddore e mal di gola.
Cosa possiamo ricavare allora, unendo il potere antibiotico del miele a quello antinfiammatorio della curcuma?
La prima cosa che possiamo dire è che questo mix genera un potente antibiotico naturale che non solo distrugge i batteri che causano le più comuni malattie, ma favorisce anche le difese naturali del nostro organismo.
A differenza dei comuni antibiotici sintetici, questa sorta di farmaco naturale non ha alcun effetto negativo sulla microflora intestinale.
La curcuma, lo ricordiamo, contiene un potentissimo principio attivo che prende il nome di curcumina, capace di raggiungere più di 150 potenziali attività terapeutiche, tra cui le proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e anti-cancro. Il consumo di curcuma e miele migliora significativamente la digestione e aumenta l’attività della flora intestinale.
Nella medicina Ayurvedica è uno dei più utilizzati rimedi tradizionali utili per combattere il freddo. Ai primi sintomi di mal di gola o malattie da raffreddamento, potreste decidere di ricorrere a questo “miele d’oro”. Una volta preparata la miscela, potrete conservarla tre giorni, il tempo necessario per veder sparire i sintomi del vostro malessere.
Per realizzarla vi servono semplicemente: 100 grammi di miele e 1 cucchiaio di curcuma in polvere. Mescolate bene i due ingredienti e conservateli in un barattolo.
Ai primi segni di raffreddamento, prendete: durante il primo giorno mezzo cucchiaino della miscela ogni ora; durante il secondo giorno ogni due ore e durante il terzo giorno la stessa dose, solo tre volte al giorno.
Potete aggiungere questa miscela nel tè o in altre bevande calde.
La curcuma fluidifica il sangue e riduce la pressione sanguigna. Da prestare attenzione se si soffre di diabete.
In caso di gravi malattie epatiche o alle vie biliari, inoltre, è sempre meglio evitare il fai da te e rivolgersi a uno specialista.
Se questo rimedio viene assunto prima dei pasti, agisce sull’apparato digerente. Durante i pasti, su quello respiratorio.
L’alternativa
Esiste anche un’alternativa molto interessante a questa ricetta che vede l’aggiunta di zenzero, pepe e una spruzzata di limone.
Ecco gli ingredienti:
- 120 grammi di miele
- 2 cucchiai di zenzero grattugiato
- 2 cucchiaini curcuma in polvere
- 1 limone
- pepe nero un pizzico
Mescolate tutti gli ingredienti e conservate.
Questa alternativa unisce al potere antinfiammatorio e antiossidante della curcuma, quello dello zenzero che disintossica, aiuta la digestione e combatte i dolori articolari. Il pepe serve poi per aumentare la biodisponibilità della curcumina, come abbiamo visto in un nostro precedente articolo.
Anche in questo caso, la soluzione può essere consumata sciolta in una bevanda calda a piacere.
(Foto in evidenza: withfoodandlove; foto interna: bestherbalhealth)
Iscriviti a:
Post (Atom)