domenica 5 aprile 2020

Coronavirus, dalle mascherine fatte in casa all’acqua del rubinetto fino alle zampe dei cani: 10 bufale smontate dal ministero. - IFQ

Il Covid19 si combatte con un bagno bollente? Con 3 mascherine sovrapposte? Si trasmette con gli essiccatori per mani o attraverso il cibo? No, no, no e no. Ecco le fake news che circolano su cibo, farmaci e presunti metodi di maggiore tutela smascherate dagli esperti. 
Dall’acqua del rubinetto al bagno con l’acqua bollente, dalle mascherine fatte in casa agli essiccatori per le mani. Le fake news attingono alla fantasia e proliferano nutrendosi della paura. Continuamente ne vengono diffuse e smascherate, come ricorda il ministero della Salute pubblicando sul sito le ultime 10 bufale sfatate dagli esperti.
1. Ci si può infettare bevendo l’acqua del rubinetto. Falso: le pratiche di depurazione cui è sottoposta sono efficaci nell’abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che ne compromettono la vitalità (temperatura, luce solare,PH).
2. Il virus si trasmette per via alimentare. Falso: le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque vanno manipolati rispettando pratiche igieniche.
3. Gli essiccatori per mani ad aria calda uccidono il coronavirus. Falso: non ci sono evidenze, per proteggersi il modo migliore è lavarsi le mani bene e spesso, asciugandole accuratamente.
4. Le mascherine fatte in casa proteggono dal coronavirus. Falso: quelle fatte con sciarpe, bandane o di cotone non lo sono non hanno capacità protettiva dimostrata.
5. Se mi metto due o tre mascherine una sull’altra sono più protetto. Falso: non è utile e il loro uso razionale è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.
6. Non è vero che i fumatori rischiano più degli altri di ammalarsi di Covid-19. Falso: fumare fa sì che le dita siano a contatto con le labbra, il che aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca.
7. Le zampe dei cani possono essere veicolo di coronavirus e vanno sterilizzate con la candeggina. Falso: la candeggina non va usata per disinfettare le zampe al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita, basta acqua e sapone. Gli animali domestici sono contagiosi? C’è un boom di abbandoni? Fake news e verità nel video con le risposte dell’Enpa.
8. Fare un bagno bollente previene il Covid. Falso: la normale temperatura corporea rimane tra 36,5 e 37 gradi, indipendentemente dalla temperatura del bagno che facciamo.
9. Chi abita in zone con clima caldo umido è più a rischio di infezione. Falso: le evidenze attuali indicano che il nuovo coronavirus può essere trasmesso in tutte le aree, comprese quelle con clima caldo e umido.
10. Se si sono avuti contatti con soggetti positivi al virus si possono prendere dei medicinali che prevengono l’infezione. Falso: non esiste ancora nessuna terapia preventiva, sono ancora tutti studi sperimentali.

Armi di distrazione di massa. - Massimo Erbetti

La destra battezza la leadership di Salvini | L'HuffPost

Le armi di distrazione di massa, sono una serie di strumenti mediatici utilizzati dai potenti per distrarci dai problemi reali. Purtroppo ne siamo tutti vittime e lo siamo fin da bambini, quando ad esempio i nostri genitori, per distogliere la nostra attenzione da una promessa fatta e poi non più mantenuta, invece di spiegarci il, motivo di tale mancanza, ci distraggono comprandoci un gelato o un giocattolo. È facile distrarre un bambino, ma è facile, anzi facilissimo anche distrarre un popolo...facile? Direte voi...assolutamente no, noi siamo attenti, noi siamo adulti, noi non ci facciamo fregare tanto facilmente!.. Sicuri sia veramente così? Facciamo finta che un determinato partito politico, faccia un emendamento, nel quale:
".. le condotte dei soggetti preposti alla gestione della crisi sanitaria derivante dal contagio (Covid-19) non determinano, in caso di danni agli stessi operatori o a terzi, responsabilità personale di ordine penale, civile, contabile e da rivalsa..." emendamento scandaloso, vergognoso, volto a creare una categoria di uomini al di sopra della legge e mettiamo il caso che questo partito venga smascherato..cosa fa quel partito? Per prima cosa dice che ritira l'emendamento perché purtroppo è stato scritto male e che "potrebbe" essere frainteso...scritto male? Frainteso?...ma come scritto male? Ci sono le firme di 59 senatori sotto quell'emendamenro, possibile che nessuno di loro si sia accorto che è scritto male? E poi frainteso? Ma come frainteso? È chiaro, lampante, scritto nero su bianco che con quell'emendamenro si volevano salvare gli amici degli amici...e mandare al macello migliaia di operatori sanitari che ogni giorno rischiamo la vita...come uscire da questa storia con il minor danno possibile? Per prima cosa, come dicevo prima, si ritira l'emendamento...poi si rilancia dicendo che si è dalla parte degli operatori sanitari...e gli si promettono più soldi...si sa I soldi fanno comodo a tutti...e poi opera magistrale...degna di un genio..."Riapriamo le chiese per Pasqua".. E il gioco è fatto...argomento del giorno non è più l'emendamento vergogna...superato, dimenticato, messo nel cassetto, ora c'è qualcos'altro di cui parlare...la religione, argomento spinoso, c'è chi ci crede e chi no, bisogna stare attenti a come muoversi a dare giudizi, il terreno è minato...cosa fai? Critichi la scelta? Ma se lo fai, ti attiri le critiche di chi è credente, d'altra parte se non lo fai e la fai passare come una buona idea, rischi di mandare una fetta di popolazione a farsi infettare...dite la verità, vi siete già dimenticati dell'emendamento vergogna vero?...


https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10217031568807044&set=a.2888902147289&type=3&theater

sabato 4 aprile 2020

Immagina . Massimo Erbetti


Ombrello - Wikipedia
Immagina che per assurdo, scoppiasse una pandemia, immagina che un virus, un maledetto virus, cominciasse a propagarsi in una zona della Cina e che in pochissimi giorni infettasse decine di migliaia di persone e causasse migliaia di morti e immagina che le autorità cinesi, da prima sottovalutassero il problema. Immagina poi che ad un certo punto questo virus, cominciasse a propagarsi in tutte le zone del mondo... Un milione di contagiati...centomila morti... Due miliardi di persone costrette all'isolamento...un dramma sanitario ed economico di dimensioni impressionanti..e immagina ancora, che il virus arrivi anche in Italia e contagiasse più di centomila persone...piu di diecimila morti...negozi chiusi...fabbriche chiuse...strade deserte...e immagina che in tutto questo, gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri, fossero costretti a lavorare in condizioni di pericolo...sistemi di protezione assenti o poco efficaci, con procedure inadatte alla situazione e immagina che a causa di questo, molti di loro contraessero il virus e tanti purtroppo, morissero...e immagina che in tutto questo scenario apocalittico, ci fosse una forza politica, che governa le regioni dove il virus ha colpito maggiormente la popolazione e immagina che in questo dramma pensasse, non a tutelare i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, che ogni giorno rischiamo la vita, che ogni giorno rischiano di infettare i loro cari...no, non pensasse a tutelare loro, ma i propri dirigenti...quelli che hanno mandato allo sbando chi sta in prima linea...immagina che questa forza politica, pensasse di creare uno scudo penale per queste persone, per non renderle perseguibili in nessun modo...una sorta di intoccabili, di persone sopra ogni tipo di legge...se accadesse ciò, cosa penseresti di questa forza politica? Cosa penseresti di chi invece di salvare gli eroi che stanno in prima linea si preoccupasse di tutelare chi li ha mandati allo sbaraglio? Per fortuna, tutto quello che ho scritto sopra è solo frutto dell'immaginazione, non è mai accaduto...oppure no? Oppure è tutto vero?
Dal sito del Senato della Repubblica:
Proposta di modifica n. 1.1 al DDL n. 1766
A firma di:
Salvini, Romeo, Calderoli, Centinaio, Stefani, Borgonzoni, Candiani, Siri, Arrigoni, Tosato, Faggi, Montani, Saponara, Alessandrini, Augussori, Bagnai, Barbaro, Bergesio, Borghesi, Simone Bossi, Briziarelli, Bruzzone, Campari, Candura, Cantù, Casolati, Corti, De Vecchis, Ferrero, Fregolent, Fusco, Grassi, Iwobi, Lucidi, Lunesu, Marin, Marti, Nisini, Ostellari, Pazzaglini, Emanuele Pellegrini, Pepe, Pergreffi, Pianasso, Pillon, Pirovano, Pietro Pisani, Pittoni, Pizzol, Pucciarelli, Ripamonti, Rivolta, Rufa, Saviane, Sbrana, Urraro, Vallardi, Vescovi, Zuliani
Apportare le seguenti modifiche:
a) Dopo il comma 1, dell'articolo 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18 è inserito il seguente:
«1-bis. Le regioni e le province autonome possono incrementare le risorse per le finalità di cui al comma 1 fino al doppio dell'ammontare indicato nella tabella A»;
b) Dopo l'articolo 1 è inserito il seguente:
«Art. 1-bis.
(Responsabilità datori di lavoro operatori sanitari e sociosanitari)
1. Le condotte dei datori di lavoro di operatori sanitari e sociosanitari operanti nell'ambito o a causa dell'emergenza COVID-19, nonché le condotte dei soggetti preposti alla gestione della crisi sanitaria derivante dal contagio non determinano, in caso di danni agli stessi operatori o a terzi, responsabilità personale di ordine penale, civile, contabile e da rivalsa, se giustificate dalla necessità di garantire, sia pure con mezzi e modalità non sempre conformi agli standard di sicurezza, la continuità dell'assistenza sanitaria indifferibile sia in regime ospedaliero che territoriale e domiciliare.
2. Dei danni accertati in relazione alle condotte di cui al comma 1, compresi quelli derivanti dall'insufficienza o inadeguatezza dei dispositivi di protezione individuale, risponde civilmente il solo ente di appartenenza del soggetto operante ferme restando, in caso di dolo, le responsabilità individuali.»
Si avete capito bene: ".. le condotte dei soggetti preposti alla gestione della crisi sanitaria derivante dal contagio non determinano, in caso di danni agli stessi operatori o a terzi, responsabilità personale di ordine penale, civile, contabile e da rivalsa..." eh si, avete capito benissimo...nessuna responsabilità...nessuna...ne penale...ne civile.. ne contabile....gli intoccabili!
Purtroppo in questo caso la realtà, la vergognosa realtà supera l'immaginazione.


https://www.facebook.com/massimo.erbetti/posts/10217023367882026

venerdì 3 aprile 2020

Coronavirus, il vaccino è un cerotto. - Giuliana Aluffi


Coronavirus, il vaccino è un cerotto

Il gruppo dell'Università di Pittsburgh è lo stesso che ha messo a punto il vaccino per la Sars. Tra loro, l'italiano Andrea Gambotto, che abbiamo intervistato. "Sui topi funziona, la Fda ci autorizzi a passare all'uomo". In 5 mesi si potrebbe cominciare la produzione.

Una piccola puntura - anzi, 400 micropunture erogate da sottilissimi aghetti disposti su un cerotto largo 1,5 centimetri - sul braccio o sulla spalla, e l'immunità al virus SARS-CoV-2 può svilupparsi entro due settimane, per raggiungere entro altre 3-4 settimane un livello di anticorpi sufficiente a contrastare in modo decisivo il virus. È questo il vaccino sperimentale - "PittCoVacc", il primo descritto in uno studio peer-reviewed - sviluppato da ricercatori della School of Medicine dell'Università di Pittsburgh, centro di eccellenza nella lotta alle malattie emergenti. I ricercatori - tra cui l'italiano Andrea Gambotto e Louis Falo di UPMC (University of Pittsburgh Medical Center) - sono gli stessi che nel 2003 hanno realizzato il primo vaccino in assoluto contro un coronavirus emergente (in quel caso si trattava della SARS, e quel vaccino non fece in tempo ad essere sperimentato sull'uomo perché la SARS si eclissò da sola) e hanno poi studiato nel 2014 un vaccino per un altro coronavirus, la MERS.

La stessa proteina chiave per Sars e per l'attuale Coronavirus.

"Con la SARS già nel 2003 avevamo identificato la proteina chiave che dobbiamo usare come target anche per il nuovo SARS-Cov-2: la proteina "spike", ovvero quella che forma le punte (in realtà più simili a minuscoli ombrelli) di cui è composta la corona del virione e che serve al virus per entrare nelle cellule legandosi ai loro recettori. La proteina "spike" è una specie di chiave che il virus usa per entrare nelle cellule: se blocchi quella chiave, puoi fermare il virus", spiega Gambotto a Repubblica. "Il successivo lavoro sulla MERS ci ha permesso poi di trovare la via più efficace per somministrare il vaccino, ovvero i microaghi". I 400 microaghi sono lunghi 0,5 millimetri e larghi 0,1 millimetri, sono fatti di carbossimetilcellulosa (polimero derivato dalla cellulosa) e quando entrano nella pelle si sciolgono liberando la proteina "spike". "A questo punto il sistema immunitario si rende conto che è un corpo estraneo al nostro organismo e inizia a produrre gli anticorpi contro di essa -  spiega Gambotto - quando poi la persona vaccinata viene infettata dal virus, gli anticorpi ingloberanno rapidamente le particelle del virus e bloccheranno l'infezione".

La pelle prima barriera.

La scelta di questo sistema di somministrazione ha a che fare con il fatto che la pelle è la prima barriera del nostro corpo contro virus e batteri. "È come la muraglia di un castello, e proprio per questo è ben presidiata dal sistema immunitario: la pelle è uno dei posti migliori per generare una risposta immunitaria rilevante, superiore a quella che si ha iniettando nel muscolo -  sottolinea Gambotto - un altro vantaggio è che se si inietta un vaccino nel muscolo, questo si diluisce in tutto il corpo, quindi per generare una risposta forte serve una maggiore quantità di vaccino. Invece l'iniezione attraverso la pelle tramite microaghi è localizzata: c'è una concentrazione del vaccino molto più elevata, tutte le cellule immunitarie vanno ad attaccare l'invasore e basta una quantità minore di vaccino per dare l'immunità".

Minore quantità di vaccino.

La minore quantità di vaccino  - ne serve tra 1/5 e 1/10 di quello che servirebbe con una classica iniezione con siringa - richiesta è un vantaggio soprattutto quando bisogna produrre quantità enormi di vaccino per rispondere all'emergenza di una pandemia. E il particolare sistema di iniezione tramite i microaghi è un altro punto di forza del vaccino studiato a Pittsburgh: "I microaghi proteggono la proteina spike, liberando i medici dalla necessità di conservare il vaccino attraverso la catena del freddo - sottolinea Gambotto - questo significa che il vaccino è più facilmente trasportabile anche nelle zone più povere del pianeta". I risultati sperimentali sui topi sono promettenti: un test dopo due settimane dall'iniezione del vaccino mostra che i topi hanno già sviluppato anticorpi specifici contro il Sars-Cov-2. "Gli anticorpi maturano progressivamente, diventano più potenti e selettivi contro il virus, e dopo 5-6 settimane dalla prima iniezione se ne sviluppa una quantità sufficiente ad arrestare la malattia - spiega Gambotto - naturalmente dovremo condurre la sperimentazione clinica per assicurarci che quanto abbiamo visto nei topi possa replicarsi anche nell'uomo: entro 1-2 mesi - a seconda della celerità della FDA americana nell'autorizzarci - dovremmo essere in grado di far partire la sperimentazione clinica, che - magari limitata agli studi di fase 1, vista l'emergenza mondiale della pandemia - potrebbe concludersi entro altri 2-3 mesi. La sperimentazione clinica ci aiuterà a calibrare la dose giusta di vaccino che può essere efficace con l'uomo. Se questa fase si concluderà con successo, il vaccino potrebbe essere pronto per la produzione industriale entro 5 mesi da ora".

https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/04/02/news/coronavirus_il_vaccino_e_un_cerotto-252966328/

I COLPEVOLI 2): RICCIARDI, CIOE’ CHIUDERE L’ISTITUTO EPIDEMIOLOGICO ED ESSERE PROMOSSO.



In questi giorni si parla di riportare a livello centrale il controllo epidemiologico, per evitare che ogni regione, di fronte a situazioni come quella presentata dal Coronavirus, agisca per proprio conto. Una giusta proposta, peccato che fino al 2016 noi avevamo questa struttura, che fu chiusa, pensate un po’, dall’attuale consigliere per l’emergenza Coronavirus, Walter Ricciardi, quando era presidente del ISS.
Dal 2003 esisteva il Centro nazionale di epidemiologia e sorveglianza dell’Iss (Cnesps), il cui primo nucleo risaliva a fine anni 70 per rispondere a emergenze sanitarie come l’epidemia di colera. Qui si studiavano gli aspetti scientifici a partire dalla SARS,   all’influenza aviaria (2005) e alla pandemia influenzale (suina del 2009),  con la finalità di identificare  i primi casi, isolarli trovando per tempo i possibili contagi, registrare e monitorare l’evoluzione. controllando quadri clinici ed accessi ai pronto soccorsi. Un sistema che sarebbe stato molto utile ora, tanto che si pensa di riproporlo, ma che fu proprio l’attuale commissario a cancellare.
Quando il Cnesps venne smantellato il quotidiano Sanità pubblicò un appello a Ricciardi di circa duemila operatori sanitari per non chiuderlo “Visto il ruolo svolto nella prevenzione, sorveglianza e controllo delle malattie infettive”. L’allora direttrice, Stefania Salmaso, a fine del 2015 si dimise. Gli epidemiologi, tutta gente esperta e preparata , venne dispersa, in parte in altri reparti del ISS, in parte nei piccoli centri delle varie regioni. Un complesso di conoscenze e capacità distrutto.
Walter Ricciardi, come premio, prima passò al OMS e poi diventò consulente del Governo per il coronavirus. In questo ruolo ha detto tutto ed il suo contrario: sulle mascherine prima  ha detto che non erano utili , poi  ha cambiato idea, lo stesso sui tamponi di massa. La dimostrazione di come un pessimo tecnico riesca a fare carriera grazie agli appoggi politici. Anche sulla pelle degli italiani…

Coronavirus, Olanda pronta a donare 1,2 miliardi a Italia e Spagna. - Redazione Bruxelles

Ad Osaka, il premier Conte rivela al 'collega' olandese la rabbia ...


Coronavirus, Olanda pronta a donare 1,2 miliardi a Italia e Spagna
Il governo di Rutte propone di creare un Fondo Ue di emergenza ed è disposto a contribuire in maniera considerevole: “Non si tratta di prestiti ma di doni per aiutare chi ne ha bisogno”.
Coronavirus, Olanda pronta a donare 1,2 miliardi a Italia e Spagna


Dopo le feroci polemiche dei giorni scorsi per l'ostruzionismo olandese alle richieste italiane sui coronabond per far fronte all'emergenza, adesso anche la posizione dei Paesi Bassi in merito alle misure necessarie ad affrontare la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19 inizia a cambiare.

L'annuncio di Rutte.

Il premier Mark Rutte ha annunciato ieri in Parlamento, e ha informato di conseguenza la Rappresentanza olandese presso l'Ue, una proposta per un Fondo Ue di emergenza, destinato a coprire i costi sanitari immediati della pandemia di paesi come l'Italia e la Spagna. "Siamo solidali con le nazioni che sono colpite sempre più duramente" dalla malattia, "incluse le loro economie: non ci può essere dubbio su questo punto, vogliamo aiutare quei Paesi”, ha dichiarato Rutte. Per il premier “non esiste che alcuni Paesi non siano in grado di fornire sufficienti cure mediche a causa di una carenza di finanze pubbliche”, e per questo L'Aia “suggerisce di creare un fondo per il coronavirus separato, alimentato da contributi degli Stati membri, e intende fare un contributo sostanzioso", che è stato stimato in 1,2 miliardi di euro.

Non un prestito ma un dono.

"Non si tratta di prestiti né di garanzie ma di doni per aiutare persone che hanno bisogno”, ha assicurato, spiegando che “il fondo dovrebbe coprire l'assistenza medica per i Paesi che sono colpiti duramente e che ne hanno bisogno dal punto di vista finanziario. E della massima importanza che gli Stati membri dell'Ue si aiutino gli uni con gli altri per curare i malati", ha concluso.


http://europa.today.it/attualita/coronavirus-italia-domazione-olanda.html?fbclid=IwAR1w6sXaVmgBoSF7I5FP-WUniJLJlzqhYSbXdDDH4AZiHmV9WQVluSLb4F0

Uno scudo penale per il Coronavirus: nel decreto Cura Italia spunta l’emendamento PD per sanare le responsabilità politiche. - Francesca Nava

Immagine di copertina

I medici italiani chiedono lo scudo penale durante l’emergenza Coronavirus, contro eventuali denunce e azioni legali. Un emendamento del Pd, a prima firma Andrea Marcucci, vorrebbe però una tutela anche per le figure amministrative, che cancellerebbe il reato di epidemia colposa.

Mentre in Italia – e soprattutto in Lombardia – si continua  a morire di Coronavirus, mentre emergono i numeri reali di questa catastrofe sanitaria, che solo a Bergamo e provincia ha fatto 4.500 morti (concentrati tutti nel mese di marzo), mentre continua incessante il flusso di testimonianze di persone che hanno perso i propri famigliari in modo traumatico e impietoso – chi dentro casa e chi in ospedali come quello di Alzano Lombardo in Val Seriana, dove tutto è iniziato il 23 febbraio – a Roma c’è già chi si sta mobilitando per mettere in campo uno scudo penale, non solo a difesa dei medici, ma anche dei responsabili gestionali di questa crisi. Si sta cercando, in pratica, di eliminare il reato di epidemia colposa per mantenere solo quello di epidemia dolosa. 
I partiti di maggioranza e opposizione hanno infatti depositato emendamenti al decreto ‘Cura Italia’ per ridefinire, per il periodo di emergenza da Covid19, il perimetro della responsabilità per medici e operatori del settore. Si va da richieste di esonero totale, che cancellerebbero la responsabilità penale, civile, amministrativa ed erariale di tutti i protagonisti di questa vicenda, a richieste di rendere perseguibili penalmente le sole colpe gravi, fino alle richieste di chiedere il patrocinio gratuito dello Stato a chi sarà accusato di presunti errori. Il decreto ‘Cura Italia’ è da ieri all’esame della Commissione Bilancio del Senato, che vaglierà gli emendamenti prima della discussione in Aula, prevista per la settimana prossima. 
L’emendamento a prima firma Marcucci (Partito Democratico) – che ha ricevuto il parere favorevole del Governo – chiede ad esempio di limitare la punibilità penale per “le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private e gli esercenti le professioni sanitarie – professionali – tecniche amministrative del Servizio sanitario” alle sole violazioni “macroscopiche” di “colpa grave”. Secondo il testo, tuttavia, la protezione riguarda non solo le “condotte professionali”, ma anche “le condotte gestionali o amministrative” purché non “sia stato accertato il dolo del funzionario o dell’agente che le ha poste in essere o che vi ha dato esecuzione”.
“Lo trovo inaccettabile – sottolinea a TPI l’avvocato bergamasco Roberto Trussardi, che segue da vicino il caso di Alzano Lombardo – approvare un emendamento del genere significa dare un colpo di spugna ai tre quarti degli eventi che si sono verificati in questo periodo, tranne i casi gravissimi. Se le condotte gestionali o amministrative, anche se eclatanti, non potranno essere perseguite se non c’è dolo, significa che non si potranno perseguire mai”.

Questo significa, dunque, che la vera novità di questa modifica che potrebbe essere inserita nel decreto “Cura Italia” è la protezione fornita ai burocrati e ai dirigenti amministrativi, il che potrebbe far sorgere il ragionevole dubbio che il vero scopo della norma sia quello di tutelare la direzione politica e gestionale dell’emergenza Covid19, anche perché – come primo effetto immediato – faciliterebbe la difesa dei futuri imputati. E proprio sulla vicenda dell’Ospedale “Pesenti Fenaroli” di Alzano Lombardo, nei cui confronti l’ipotesi di reato potrebbe essere quella di epidemia colposa, l’avvocato Trussardi ci spiega che se passasse questo emendamento “ci sarà da discutere se si tratta di un caso macroscopico, eclatante oppure solo di colpa grave e in questo caso il reato non sarebbe perseguibile”.
Raggiunto telefonicamente da TPI per commentare questi emendamenti al decreto “Cura Italia”, il senatore Gregorio De Falco (del gruppo misto) ha così commentato: “Qui si sta cercando di precostituire una assoluzione per le responsabilità che in realtà non hanno carattere sanitario e medico, ma manageriale, probabilmente politico. Mi è stato detto che in questo momento sarebbe opportuno proteggere quei ragazzi, quei volontari che sono buttati al fronte, senza che abbiano una esperienza adeguata, magari non specializzati, ma qui non stanno proteggendo quelle specifiche categorie, qui si sta proteggendo tutto il sistema sanitario. Perché? E da che cosa? Forse dalle responsabilità che hanno assunto per aver messo medici e infermieri nelle condizioni di lavorare con quella carta straccia che hanno indosso al posto delle mascherine? Questo è gravissimo. Penso che si sia scritta una cosa che va ben oltre le intenzioni.”
Il senatore De Falco è un fiume in piena: “La responsabilità dei medici è già coperta da una recente legge – aggiunge – quindi non capisco quale sia la necessità di un emendamento di questo tipo. Tutti gli operatori sanitari stanno dando un contributo enorme, se però vengono mandati al fronte con quelle mascherine swifter che non servono a niente, bisogna stabilire chi ha certificato che quei dispositivi fossero ritenuti idonei. Qualcuno ne dovrà rispondere. Perché poi le persone muoiono”.