La notizia è pubblica, Renzi fa asse con FI.
Non che la notizia risulti un fulmine a ciel sereno, poichè è da tempo immemorabile che Renzi corteggia ed imita Berlusconi del quale è un fan devoto, ed ora il suo sogno si avvera.
Con l'appoggio di Davide Faraone, esponente del partito renziano in Sicilia, Renzi incontra Miccichè, esponente del partito berlusconiano in Sicilia, e concorda l'unione di Iv e FI in un unico partito da presentare alle prossime elezioni.
Durante il suo mandato da presidente del consiglio, Renzi non ha mai nascosto di essere un personaggio di destra più che di sinistra.
Non dobbiamo dimenticare il famoso patto del Nazareno:
"accordo politico siglato fra il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, e il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il 18 gennaio 2014[1] con gli obiettivi di procedere a una serie di riforme fra cui quella del titolo V della parte II della Costituzione, la trasformazione del Senato in "Camera delle autonomie" e l'approvazione di una nuova legge elettorale.[2] Il nome attribuito all'accordo deriva, per metonimia, dal toponimo del largo del Nazareno a Roma, nei cui pressi si trova la sede del Partito Democratico, luogo dove si svolse il primo incontro dichiarato fra i due leader (wiky)."
E l'incontro di Renzi con Verdini in carcere e con Mancini all'autogrill, forse, erano semplici avvisaglie di qualcosa che stava per verificarsi.
Ed immaginare due personaggi in cerca d'autore messi insieme dal un comune senso della politica più impura, incute nausea e incertezza.
E' proprio vero, la Politica con la P maiuscola, sinonimo, un tempo, di "arte di governare", utilizzata impropriamente da uomini di non specchiata onestà, è diventata un ricettacolo, guazzabuglio di imbroglioni, traditori, e fancazzisti.
cetta