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venerdì 29 gennaio 2021

Mattarella: “Possibile conferma della maggioranza attuale, va verificata”. Fico convocato al Quirinale.

 

Il presidente della Repubblica parla al Paese alla fine delle consultazioni ma non scioglie la sua riserva: “È emersa la prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente. Questa possibilità va peraltro doverosamente verifcata”. Il presidente della Camera convocato al Quirinale alle 19.30: si va verso l’incarico esplorativo.

Si va verso l’incarico esplorativo per Roberto Fico. Il presidente della Camera è stato convocato al Quirinale per le 19 e 30. Ad annunciarlo è stato Giovanni Grasso, direttore dell’Ufficio stampa del Colle. Un annuncio che segue di pochi minuti, l’intervento diretto del capo dello Stato. Sergio Mattarella ha parlato al Paese per spiegare che durante tre giorni di consultazioni – durate nel dettaglio “32 ore” – è “emersa la prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente. Questa possibilità va peraltro doverosamente verifcata”. E dunque per verificarla serve un mandato esplorativo al presidente di Montecitorio, come ipotizzato nelle scorse ore.

Il presidente della Repubblica è comparso nella sala stampa del Quirinale pochi minuti dopo le 19. “L’Italia come tutti i Paesi sta affrontando nuove pericolose offensive di una pandemia da sconfiggere con una diffusa e decisa campagna di vaccinazione e tanti cittadini subiscono pesanti conseguenze”, è l’incipit del capo dello Stato. Per questo motivo “è doveroso dar vita presto a un governo con un adeguato sostegno parlamentare” in un “momento così decisivo”. E visto che il Movimento 5 stelle, il PdLeu e gli Europeisti hanno chiesto un reincarico per Giuseppe Conte, il capo dello Stato ha spiegato che c’è la “prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente”. Ma è una prospettiva che va verificata: Italia viva, che ha scatenato questa crisi politica, ha chiesto al capo dello Stato di essere contraria a un incarico immediato per Conte: Matteo Renzi avrebbe voluto prima un mandato esplorativo per una personalità diversa. “Adotterò a brevissimo un’iniziativa”, ha chiuso il suo intervento Mattarella. Subito dopo l’annuncio della convocazione di Fico. Grillino di rito progressista, toccherà alla terza carica dello Stato sondare se ci sono i margini di manovra per riammettere i renziani nella maggioranza composta da Pd-M5s e Leu.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/01/29/mattarella-possibile-conferma-della-maggioranza-attuale-va-verificata-fico-convocato-al-quirinale/6083444/

domenica 9 novembre 2014

NON SCRIVETE MENZOGNE - Vito Crimi - Voglio essere chiaro e semplice. - Roberto Fico


NON SCRIVETE MENZOGNE - Vito Crimi

A tutti i giornalai che titolano e dedicano prime pagine a presunti assi, accordi, intese e via farneticando. Tutte balle.

Non c'è nessun “accordo” M5S-PD.
Non c'è nessun “asse” M5S-PD.
Non c'è nessuna “intesa” M5S-PD.
Non c'è nessuna “sintonia” M5S-PD.
Non c’è nessun “scambio di voti” M5S-PD.

L'elezione del giudice della Corte Costituzionale ha solo dimostrato ciò che da sempre sosteniamo e dichiariamo: ogni volta che una parte politica - Partito Democratico, Forza Italia, Ncd, Sel, Lega, ecc. - avanza una proposta di buon senso, noi siamo pronti a votarla favorevolmente. Senza pretendere merce in cambio, senza staccare promesse di sorta.

Non è cambiato niente.

Il Partito Democratico rimane per noi il partito delle lobby e degli affari.
Il partito che vota in massa 35 fiducie ad altrettanti provvedimenti in poco più di un anno, annientando il dibattito democratico in aula e isolando i dissidenti al suo interno.
Il partito che non ha battuto ciglio nel vedere il proprio premier defenestrato e sostituito con un piazzista prezzolato senza passare dal voto, anzi avallando la scelta nell’assemblea del partito.
Il partito che a braccetto con Berlusconi ha fatto scempio dell’assetto istituzionale del Paese in pieno agosto, con i cittadini in vacanza.
Il partito che con una mano da dei mafiosi agli altri e con l’altra vota per abbassare le pene del voto di scambio politico-mafioso.
Il partito che l’altro giorno ha votato sì alla ciclopica porcata dello SfasciaItalia, e ci sta somministrando una legge di stabilità altrettanto infame.
Il partito dei berlusconiani travestiti da renziani.

A concepire la politica come un mercato delle vacche sono altri. La nostra è semplice coerenza, quella di chi con fatica cerca di mantenere le promesse.

Oramai l’abbiamo compreso. È la nostra semplicità a sconvolgervi. Il buon senso, la normalità. Il nostro essere persone normali che parlano a persone normali. In un Paese anormale la normalità è sempre rivoluzionaria. Per questo dovete nasconderla, sopprimerla. Non sia mai che i cittadini scorgano l’abisso che esiste fra il Movimento e i partiti, e ci prendano in simpatia. Ma è solo questione di tempo.

"Il risultato non è la meta ma il percorso" #arivederlestelle




Voglio essere chiaro e semplice. - Roberto Fico

Non c'è nessuna intesa con il Pd. 
Per fortuna abbiamo ancora sale in zucca e non siamo ancora diventati schizofrenici. 
La coerenza per una forza politica rimane il valore principale. 
Il concetto di coerenza nel nostro Paese è stato sacrificato con l'idea di realpolitik che alla fine significa semplicemente inciucio perenne ai danni dei cittadini. 
È dal primo giorno in parlamento che cerchiamo di dialogare nei luoghi preposti per portare un enorme contributo nell'interesse esclusivo dei cittadini. 
Purtroppo quasi sempre dall'altro lato gli interessi sono altri e quindi si interrompe il dialogo. 
La nostra vittoria politica per l'elezione di un giudice della corte costituzionale e di un membro del consiglio superiore della magistratura è frutto esclusivo della nostra caparbietà, serietà e trasparenza. Questo e solo questo è il nostro modello di lavoro, il nostro vivere le istituzioni, il nostro rispetto per tutti i cittadini. 
La stampa italiana oggi cerca di ricondurci allo schema abituale: accordi, alleanze, compromessi, monete di scambio. 
Noi ragioniamo in un altro modo e la stampa ormai dovrebbe saperlo. 
Ciò che vorrei che venisse raccontato è la diversa visione del mondo che ben si legge nel loro sfascia Italia rispetto al nostro attiva Italia. 
Petrolio contrapposto alle energie rinnovabili, inceneritori contrapposti ad impianti di compostaggio, acqua privata contrapposta all'acqua pubblica. 
I nostri mondi sono diversi, la visione del futuro e dello sviluppo del Paese sono profondamente diversi. Il resto sono chiacchiere. 
Oggi Chiamparino su "il fatto" dice:"che se il movimento cinque stelle vuole io al Quirinale ci vado". 
Dico a Chiamparino che piuttosto che votarlo mi taglierei le mani e con me tutto il movimento cinque stelle. 
Mi chiedo solo come gli possa essere venuta in mente una cosa del genere! 
Per ora è tutto, passo e chiudo.

giovedì 12 settembre 2013

RAI: fuori i nomi!

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"Cade il primo velo sulle cosiddette “Happy Five”, le 5 società di produzione che, negli ultimi 5 anni, avrebbero lavorato con la Rai più di altre aziende del settore. 
In Commissione di Vigilanza Rai abbiamo ottenuto i primi 3 nomi in occasione dell’audizione di Eleonora Andreatta, la Direttrice di Rai Fiction, che ha fatto espressamente riferimento a tre società diventate negli ultimi “fornitori d’eccellenza” della Rai, e destinatarie di un’importante fetta del budget annuale dedicato alla produzione di fiction, che quest’anno ruota intorno a 194 milioni di euro

Si tratta della Lux Vide, fondata da Ettore Bernabei, ex Direttore Generale della Rai, e ora presieduta dalla figlia Matilde. 

È stata, poi, citata la Fremantle Media. L’amministratore delegato della società è Lorenzo Mieli, figlio di Paolo, ex direttore del Corriere della Sera. 

La terza azienda è la Publispei, fondata da Gianni Ravera e ora gestita da Verdiana Bixio. Un percorso all'insegna della trasparenza massima è fondamentale quando si interagisce con chi gestisce oltre un miliardo di euro di risorse pubbliche.

Oggi si apre il confronto serrato tra la Commissione di Vigilanza Rai, il Ministero dello Sviluppo Economico e la Rai sul Contratto di Servizio che dovrà essere rinnovato in tempi brevi. Il contratto è stipulato tra la Radiotelevisione Italiana e il Ministero dello Sviluppo Economico. Ha una durata triennale (l’ultimo contratto è scaduto nel dicembre 2012) e disciplina le attività che la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, la Rai, deve svolgere per assolvere il compito di servizio al pubblico nel territorio della Repubblica Italiana. La bozza del nuovo contratto è quasi pronta. Il viceministro Catricalà l’ha presentata al Cda Rai che dovrà esprimersi a riguardo il prossimo 18 settembre. Dopodiché arriverà alla Commissione Vigilanza, che deve pronunciarsi con un parere favorevole affinché il contratto venga concluso. 


Il Contratto di servizio è un atto fondamentale: deve delineare diritti e doveri delle due parti e offre gli strumenti necessari per garantire al cittadino il rispetto della funzione di servizio pubblico da parte della Rai. Con un’adeguata struttura normativa, il contratto diventerà un documento strategico di garanzia degli interessi dei cittadini: potremmo pretendere la massima trasparenza, come nel caso degli atti di gestione e degli stipendi. Potremmo rendere pubblica la contabilità separata dell’azienda: il cittadino deve sapere quando un programma è finanziato con il canone (quasi due miliardi di euro all’anno) e quando è invece finanziato dalla pubblicità (600 milioni di euro all’anno). Possiamo farcela. Possiamo far sentire la voce di tutti nelle Istituzionie riportarla ai vertici Rai. Facendo rete ci possiamo riuscire." 

Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza RAI.

http://www.beppegrillo.it/2013/09/rai_fuori_i_nomi.html